Corsair HS60 Haptic, la recensione: un'esperienza audio più immersiva del solito

Negli ultimi mesi si è parlato moltissimo del feedback aptico, soprattutto perché PS5 e il suo Dualsense hanno portato questa tecnologia nelle mani di moltissimi giocatori (mentre altri sono rimasti all'asciutto). Non si tratta di una novità, né nel campo dei controller né in quello delle periferiche, però da qualche mese sembra esserci un numero crescente di produttori intenzionati a sperimentare in questo senso. La recensione delle Corsair HS60 Haptic intende descrivervi l'esperienza con questo tipo di tecnologia nel campo dell'audio e, più nello specifico, delle cuffie, con un prodotto magari non perfetto o del tutto inedito ma dai forti connotati innovativi. Perfetto per chi vuole sperimentare qualcosa di diverso dal solito.

La cuffia

Il termini di design le Corsair HS60 Haptic riprendono lo stile classico utilizzato dall'azienda per tutti i suoi headset, piuttosto discreto e senza troppi fronzoli sia sull'archetto che sui padiglioni. Fa eccezione la colorazione camo di questo modello: può piacere oppure no, di sicuro il fatto che si tratta di una cuffia espressamente pensata per il gioco rende la scelta comprensibile. Dentro la scatola troviamo, oltre alle cuffie USB, anche un microfono che può essere staccato e riattaccato all'occorrenza. Il peso dell'headset è di circa 400 grammi, non pochi, mentre per adattarsi a teste di dimensioni differenti si è optato per il classico archetto regolabile. Comfort garantito, su questo c'è poco da dire.

Plastiche e alluminio, oltre a dettagli come il logo Corsair, fanno intendere fin dal primo contatto una certa qualità costruttiva premium che di certo fa piacere. I padiglioni in memory foam rivestiti in ecopelle risultano anch'essi molto comodi e avvolgono bene l'orecchio. Chiaramente provate a novembre non danno alcun tipo di problema, mentre nei giorni più caldi d'estate converrà optare per un'altra soluzione. Sempre sui padiglioni si trovano i principali controlli: il pulsante per mutare il microfono, la rotella del volume e quella del feedback aptico. Questo funziona in concomitanza con i due driver da 50mm, sfruttando i bassi per creare una vibrazione in grado di essere percepita mentre si gioca. Questa tecnologia è stata realizzata da Taction Technology che, dopo un'avventura su Kickstarter nel 2018, ha collaborato con Corsair per le HS60 Haptic.

La prova in gioco

Il feedback aptico, è bene dirlo subito, sarà inevitabilmente un elemento destinato a dividere gli utenti. Lo abbiamo provato con Call of Duty: Black Ops Cold War, Assassin's Creed Valhalla e Watch Dogs Legion, ottenendo in tutti i casi una risposta pienamente aderente alle nostre aspettative. L'intensità può essere regolata a piacere ma, ad ogni modo, si sente distintamente quando si spara, si colpisce o si viene colpiti, con le esplosioni e così via.

Di sicuro è coinvolgente, ma è altrettanto vero che per qualcuno potrebbe addirittura rappresentare una distrazione. Qui non ci sono mezze misure: sulle prime spiazza un po' e poi o si ama, oppure si odia. Di certo l'audio delle Corsair HS60 Haptic è di buona qualità, con bassi profondi e una pulizia generale molto buona, ma se non si è interessati alla caratteristica principale del prodotto, con un prezzo di vendita di 129 euro, non ha molto senso sceglierle. Chi invece fosse curioso oppure volesse fare un passo in più verso la totale immersività dell'esperienza di gioco, troverà un headset convincete sotto ogni punto di vista, comodo, con un buon audio e un microfono valido, oltre che "una vibrazione in più".