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FlatOut Racing

Dopo aver portato FlatOut su cellulare in una versione 3D ricca di sostanza ma tecnicamente non all'altezza delle migliori produzioni del genere, Xendex ci riprova con una riduzione bidimensionale del medesimo titolo. Le differenze fra le due versioni sono tutt'altro che trascurabili: quella con grafica poligonale si rifaceva ai racer classici, mentre questa in 2D si pone come un gioco di corse con visuale dall'alto a tre quarti...

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/01/2009
FlatOut Racing
FlatOut Racing
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I possessori di console e PC lo sanno bene: FlatOut significa corse spettacolari, incidenti catastrofici, impatti con tutto ciò che si trova ai bordi del tracciato e sfide a suon di sportellate con i propri avversari per riuscire a tagliare il traguardo per primi. La serie ha stupito e appassionato tantissime persone, e la sua ultima incarnazione (FlatOut: Ultimate Carnage), disponibile per Xbox 360 e PSP, ha traghettato il franchise nel migliore dei modi verso i sistemi di nuova generazione. Le meccaniche che regolano il gioco sono semplici: bisogna dimostrare di essere il pilota migliore non solo attraverso una guida brillante, che tiene conto delle traiettorie migliori nonché di tutte le eventuali scorciatoie presenti su un determinato percorso, ma anche e soprattutto sfruttando gli incidenti e le collisioni a proprio vantaggio. Ogni volta che il nostro veicolo ne tampona un altro o fa strage di barriere, vetrate e oggetti vari, infatti, vedremo salire la barra del "boost", che ci permetterà di ottenere lo spunto necessario per effettuare quell'ultimo sorpasso prima dell'arrivo.

Nella sua versione 3D per cellulare, FlatOut ha dimostrato di non temere nessuno quanto a sostanza (con un gran numero di corse e di veicoli), ma di soffrire per una serie di limiti tecnici che ne hanno di fatto stravolto il gameplay: le collisioni erano presenti e come al solito si ponevano come un "aiuto" per il giocatore, ma il design dei circuiti premiava decisamente poco la velocità in favore di un migliore approccio nelle curve. Dispiace constatare che la presenza di numerosi tornanti era dovuta più a una questione tecnica (in pratica si trattava di un sotterfugio per non incorrere in un pesante effetto pop-up dello scenario) che non a una reale volontà degli sviluppatori. La versione 2D potrà risolvere il problema? Be', diciamo che si presenta con un approccio profondamente diverso, quindi difficilmente comparabile: ci troveremo a guidare la nostra auto in un contesto bidimensionale con una visuale dall'alto a tre quarti e un sistema di controllo relativo al veicolo. Le dimensioni delle vetture (davvero minuscole) permettono di scendere a patti con le manovre abbastanza in fretta, dunque non avremo grossi problemi a governare il nostro mezzo e a lanciarci senza paura all'inseguimento degli avversari. Ancora una volta, le collisioni ci aiuteranno a racimolare una certa quantità di nitro, da "sparare" nei rettilinei per effettuare sorpassi brucianti, con le ruote che lasceranno una scia per via dell'improvvisa potenza erogata dal motore. Ad ogni modo, anche in questo caso il design dei circuiti non rappresenta il punto di forza del titolo sviluppato da Xendex, viste le scarse dimensioni di ogni tracciato. Rimangono comunque i numeri della versione con grafica poligonale, dunque potremo partecipare davvero a un gran numero di gare e metterci alla guida di veicoli dalle caratteristiche differenti, come differenti saranno le condizioni del terreno, capaci di produrre reazioni plausibili.

Tecnicamente, il gioco si muove fra alti e bassi: da un lato i veicoli, pur nelle loro dimensioni estremamente ridotte, si muovono in modo convincente e non lesinano tocchi di classe (le sgommate, il danneggiamento progressivo, ecc.), in un ambiente abbastanza ricco di elementi interagibili che eppure non rinuncia mai a una certa fluidità; dall'altro, la scarsa estensione dei tracciati e la ripetitività degli scenari riduce in modo deciso l'impatto globale. I controlli risultano precisi e si riesce a gestire la propria vettura fin da subito e senza problemi, infine.

Conclusioni

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Lettori
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Il tuo voto

Pur non ponendosi come un capolavoro nel genere dei giochi di corsa con visuale dall'alto, nella sua versione 2D FlatOut Racing riesce a convincere di più rispetto alla versione dotata di grafica poligonale. Se in quel caso si poteva parlare di "vorrei ma non posso" per via di una serie di infelici limitazioni tecniche, infatti, stavolta le carte in tavola sono state mischiate a tal punto da rendere il gioco più "fresco" e meno inflazionato nelle sue meccaniche. La gestione dell'auto è buona, seppure alcuni tracciati esagerino nell'incidenza sulla tenuta (vedi quelli "invernali"), e il gran numero di gare disponibili assicura una certa longevità. Insomma, l'ultima fatica di Xendex potrebbe rivelarsi una bella sorpresa per chi è alla ricerca di un racer alternativo a quelli classici.

PRO

CONTRO

PRO

  • Immediato e divertente
  • Un gran numero di gare
  • Grafica curata...

CONTRO

  • ...peccato per le dimensioni dei circuiti
  • Talvolta macchinoso
  • Sonoro essenziale