0

Frostpunk: Beyond the Ice, la recensione della versione mobile del survival glaciale

Arriva anche la versione mobile di Frostpunk con una nuova interpretazione adatta ai dispositivi portatili. Ma Frostpunk: Beyond the Ice è una degna conversione?

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   16/11/2024
Un'illustrazione di Frostpunk: Beyond the Ice

Come buona parte dei gestionali in stile city builder, Frostpunk avrebbe un ottimo potenziale per una trasposizione su piattaforme mobile, con i dovuti adattamenti all'interfaccia e qualche eventuale compromesso tecnico. Purtroppo qui non abbiamo a che fare con un porting diretto della versione PC e console: com'era facile aspettarsi, visto il coinvolgimento di NetEase nello sviluppo del gioco, l'occasione è stata sfruttata per creare una sorta di spin-off che ha tutti i crismi tipici della produzione free-to-play appositamente studiata per il mercato mobile, sebbene basata sullo stesso affascinante mondo di riferimento e sull'ottima meccanica di base del gioco originale.

Con Frostpunk: Beyond the Ice, il risultato è lodevole per certi aspetti, ma in definitiva lontano dal livello qualitativo a cui ci ha abituati la serie sulle altre piattaforme, e la causa sta proprio nei limiti del modello free-to-play su mobile.

Sono problemi che emergono sul lungo termine, perché l'avvio è davvero coinvolgente e ci riporta subito nelle atmosfere e nello spirito tipico di Frostpunk, alle prese con la sfida della sopravvivenza nel pieno di una nuova era glaciale. A colpo d'occhio sembra proprio di trovarci nel gioco di 11 bit Studios, ma progredendo un po' si svela il trucco e si capisce la vera natura di Beyond the Ice, il quale riesce comunque a catturare nelle sue spire e, per un po', anche a divertire.

La nuova era glaciale

La premessa è la stessa dei capitoli precedenti: in un XIX secolo alternativo, il mondo si ritrova a dover far fronte a una nuova glaciazione, che di fatto ha completamente distrutto la civiltà.

Un momento narrativo in Frostpunk: Beyond the Ice
Un momento narrativo in Frostpunk: Beyond the Ice

Alla guida di un gruppo di sopravvissuti, ci ritroviamo a dover gestire una nuova comunità che cerca di lottare contro il freddo riorganizzandosi intorno a un Generatore, ultimo baluardo della tecnologia che è in grado di scaldare un'area circoscritta nella quale è possibile costituire, progressivamente, una nuova città. L'impostazione segue quella standard della serie, presentandosi come una sorta di city builder survival nel quale dobbiamo costruire strutture vicino al Generatore e soprattutto cercare di gestire al meglio le risorse, in modo da assicurare la sopravvivenza della comunità in costruzione, organizzandola anche secondo alcuni principi basilari di economia, politica e struttura sociale.

Si parte con la costruzione delle prime tende per i sopravvissuti, passando poi alle prime strutture per la raccolta di carbone (indispensabile per alimentare il Generatore) e poi legna, pietra e altri elementi basilari per la costruzione, per arrivare fino alla creazione di elementi più avanzati via via che l'accampamento si trasforma in una città e la sua economia e organizzazione si raffinano progressivamente.

Il primo insediamento intorno al Generatore
Il primo insediamento intorno al Generatore

La differenza che emerge subito chiara rispetto ai precedenti Frostpunk è un'evidente linearità maggiore che caratterizza questo Beyond the Ice, che ci guida in maniera molto esplicita su un percorso abbastanza costretto, laddove l'originale propone invece varie scelte determinanti, anche sul fronte morale, che portano a conseguenze diverse e sviluppi differenti della società. Anche qui è possibile affrontare gli occasionali bivi, ma questi sembrano più avere minimi risvolti sul fronte narrativo e quasi nulli per quanto riguarda l'evoluzione dell'insediamento, che più o meno va avanti secondo binari prestabiliti.

Frostpunk mobile

Al di là delle variazioni derivanti dall'impostazione free-to-play, l'adattamento in formato mobile è davvero ben fatto.

La mappa nei dintorni della città
La mappa nei dintorni della città

Lo stile grafico è tratto direttamente dall'originale, con qualche ovvia semplificazione soprattutto rispetto al recente secondo capitolo, ma gli elementi fondamentali si riscontrano tutti nella direzione artistica, sia per quanto riguarda le scene d'intermezzo in 2D che la rappresentazione 3D principale. Qualche innesto poco coerente emerge soprattutto dagli elementi legati alle micro-transazioni e agli eventi periodici: nell'oscuro e pseudo-realistico contesto originale, capita di trovare qualche personaggio rappresentato con un chiaro stile coreano che sembra derivare da qualche produzione MMO tipica dall'area, ma al di là di queste occasionali e curiose comparse il lavoro di riduzione in piccolo effettuato sul Frostpunk è davvero notevole.

Positivo anche l'adattamento dell'interfaccia, anche questa derivata in gran parte da quella originale ma ben rielaborata per poter essere utilizzata attraverso touch screen. Il testo a schermo risulta un po' troppo piccolo su smartphone e il fatto di affidarsi a icone per rappresentare le risorse a volte non rende chiarissime le segnalazioni, ma considerando la gradualità con cui i nuovi elementi vengono introdotti in gioco c'è il tempo di assimilare le informazioni grafiche senza troppi problemi.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Frostpunk: Beyond the Ice è un ottimo adattamento mobile dal punto di vista tecnico, ma i suoi problemi derivano dalla rielaborazione effettuata sulla struttura del gioco, per adattare l'ottima formula del gestionale survival al modello free-to-play con le sue tipiche esigenze di monetizzazione. Non è raro che capiti nel mercato mobile, intendiamoci, ma se si pensa al fatto che la serie poteva semplicemente essere trasposta in questo ambito con pochi accorgimenti risultando praticamente perfetta, come dimostrato anche dall'ottima realizzazione tecnica e dal buon adattamento dell'interfaccia, è un peccato. Resta un gioco molto affascinante anche in questa forma, in grado di coinvolgere subito e rapirci almeno per una buona prima parte, almeno finché il meccanismo delle attese non comincia a intaccare troppo il ritmo e non ci si rende conto che buona parte della libertà di scelta che caratterizza i capitoli originali non viene riproposta anche in questa versione.

PRO

  • Concetto principale, ambientazione e struttura generale sono derivati dagli ottimi originali
  • Interfaccia ben adattata all'uso del touch screen
  • Buona realizzazione tecnica

CONTRO

  • La trasformazione in free-to-play mina il meccanismo di gioco
  • Più guidato dell'originale, con meno scelte significative da prendere
  • Alcuni artwork aggiunti sembrano stonare alquanto con lo stile classico