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Hearthstone - Salvatori di Uldum, la recensione dell’espansione

Arriva Salvatori di Uldum, seconda espansione dell'Anno del Drago di Hearthstone. Ecco la nostra recensione

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   13/08/2019
Hearthstone - Salvatori di Uldum
Hearthstone - Salvatori di Uldum
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Quando lo scorso aprile è uscita L'Ascesa delle Ombre, ci domandavamo se con la prima espansione dell'Anno del Drago di Hearthstone il gioco di carte targato Blizzard potesse riprendersi da una fase di stagnazione andata avanti per larga parte del 2018. Dopo un naturale assestamento in avvio, il meta ha risposto alla pensione anticipata di Genn Mantogrigio e Baku la Mangialune in modo abbastanza positivo, presentando una buona varietà di mazzi fino al momento in cui è stata rivelata Salvatori di Uldum, di cui state leggendo la recensione, ai giocatori. Anche se non sono mancate le classi rimaste più indietro rispetto alle altre in termini di archetipi disponibili (vedi druido), in confronto all'ultima annata il 2019 di Hearthstone è dunque partito col piede giusto. Alcune problematiche del gioco legate alla sua età anagrafica continuano a permanere, certo, ma L'Ascesa delle Ombre sembra avere aperto un ciclo di migliore ispirazione, in cui fortunatamente i giocatori possono scegliere tra diversi tipi di mazzo. Archiviata la rotazione di aprile e la prima espansione dell'anno, non ci resta che andare a scoprire in questa recensione se con Salvatori di Uldum il Team 5 di Blizzard riuscirà a mantenere alto l'indice di gradimento.

Lega Esploratori

135 nuove carte: il ritorno degli esploratori

Così come per l'espansione precedente, anche per Salvatori di Uldum l'idea alla base è stata quella di riportare in voga alcuni personaggi del passato. Se con L'Ascesa delle Ombre è stato il turno della Legione del M.A.L.E. di farsi rivedere, con questo nuovo pacchetto a tornare è invece la Lega degli Esploratori. Conosciuto nel 2015, il gruppo di avventurieri comprendeva all'epoca Brann Barbabronzea, Reno Jackson, Elise Cercastelle e Ser Pinnus, tornati adesso in forme diverse. Così come per Dr. Boom e soci, queste figure sono state rivisitate per offrire dinamiche diverse rispetto a quelle alle quali eravamo abituati, pur conservando come nel caso di Ser Pinnus la propria azione sul potere eroe, o la peculiarità di Reno di agire solo in assenza di doppioni nel mazzo di cui fa parte. Una volta definito il tema dell'espansione, Blizzard ha lavorato per portare all'interno della locanda centotrentacinque nuove carte ispirate dall'ambientazione di Salvatori di Uldum, ispirata all'antico Egitto. Tra mummie, piaghe e antichi dei, buona parte delle nuove carte è legata alla dinamica Rinascita, piuttosto semplice da indovinare anche a partire dal solo nome. Una volta morto, il servitore che possiede questa abilità torna in vita con un singolo punto vita, conservando tutte le altre caratteristiche della carta base. Accoppiata ad altre abilità come Assalto (come nel caso della Mummia Irrequieta o di cura in quello del Difensore di Khartut), le possibilità offerte da Rinascita aprono le porte a interessanti strategie di gioco. La nuova meccanica scelta per Salvatori di Uldum non brilla di certo per originalità, ma allo stesso tempo una volta impiegata non fatica a dimostrarsi efficace.

In attesa che il meta vada puntualmente a smentirci durante le prossime settimane, ci sembra invece un po' limitata la funzionalità delle Piaghe: si tratta di carte disponibili solo per alcune classi, il cui effetto può avere luogo sui servitori presenti in gioco, o anche sui giocatori stessi. Lo sciamano può per esempio trasformare tutti quanti i servitori in murloc casuali, mentre il guerriero può distruggere tutti quelli danneggiati. Molto apprezzato invece sin da subito l'arrivo delle nuove carte di tipo Missione, anch'esse non di certo una novità assoluta: poco dopo le sbustate è partito subito forte il quest druid, in grado di ottenere come abilità passiva al completamento della missione la caratteristica di Fandral Elmocervo (attivare entrambe le possibilità delle carte con Scegli). Sempre parlando di meta, anche se è ovviamente presto per parlare in via definitiva, abbiamo visto negli ultimi giorni imporsi in modo prepotente i vari mazzi highlander, con particolare attenzione per hunter e mage.

Zephrys

Zefris il Grande

Ad aiutare l'affermazione di un certo tipo di mazzo è stato l'arrivo con Salvatori di Uldum di Zefris il Grande, una carta unica nel suo genere. A patto di non avere doppioni nel mazzo, oltre a essere un elementale 3/2, questo genio della lampada ci offre sempre la possibilità di scegliere tra tre carte che l'intelligenza artificiale ritiene le più adatte alla situazione di gioco in cui ci troviamo. Avete l'avversario con sei punti vita rimanenti? Zefris potrebbe porgervi una bella Palla di Fuoco per finire la partita. Oppure darvi un Bengala per togliere di mezzo i troppi segreti giocati dall'avversario, o ancora suggerirvi un Harrison Jones per spazzare via l'arma altrui. La carta si rivela buona anche giocata in curva col suo costo due, con la possibilità di ottenere un Famiglio Animale da calare al turno successivo. Anche se per qualcuno la dinamica di Zefris potrà senza dubbio suonare come "rotta", e possiamo capire il perché, considerando che non bisogna avere doppioni nel mazzo per attivarla questa carta, ci è sembrata aggiungere al gioco più di quanto tolga. Andando a dare un occhio all'aspetto puramente estetico di Salvatori di Uldum, il design delle carte segue naturalmente il tema scelto per l'espansione. Troviamo così soprattutto mummie in tutte le salse, accompagnate dal nuovo effetto visivo con cui è facile individuare le carte legate alla dinamica Rinascita. Il design delle carte secondarie si rivela come di consueto un po' più fiacco rispetto ai "top player", dotati di disegni accattivanti e animazioni particolari. Zefris si dimostra protagonista anche sotto questo punto di vista, con un'entrata in scena a effetto insieme alla sua lampada per soddisfare il nostro desiderio della carta perfetta. Passando infine all'avventura in modalità singola, la strategia adottata da Blizzard per Salvatori di Uldum non cambia rispetto a quella delle ultime espansioni. La nuova avventura si chiamerà Tombe del Terrore e arriverà solo a settembre: le sue dinamiche dovrebbero basarsi sulla stessa tipologia dungeon run vista nelle espansioni più recenti, prendendo parte della Lega degli Esploratori per affrontare la Legione del M.A.L.E. e i suoi piani diabolici.

Conclusioni

Digital Delivery Battle.net
Multiplayer.it
7.5
Lettori (2)
6.6
Il tuo voto

A conclusione della recensione di Salvatori di Uldum va detto che la nuova espansione di Hearthstone non brilla particolarmente per originalità. Così come altre carte, la nuova meccanica Rinascita non può fare a meno di sapere di già visto, ma non è detto che questo sia necessariamente un male. Continuando sulla buona strada intrapresa con L'Ascesa delle Ombre, il Team 5 di Blizzard sembra infatti avere riportato definitivamente in carreggiata Hearthstone, rendendolo nettamente più vario e divertente rispetto a un anno fa. Certo, i suoi difetti storici continuano a permanere (se la presenza di un "fattore c" in tutte le partite non fa per voi, lo stesso vale probabilmente anche per questo gioco), ma questa è un'altra storia.

PRO

  • Nuova dinamica Rinascita interessante
  • Meta al momento abbastanza vario
  • Zefris il Grande vi stupirà

CONTRO

  • Novità non proprio originalissime
  • Avventura come al solito non pubblicata