I MOBA su dispositivi mobile sono una cosa seria. È vero che League of Legends e DotA 2 garantiscono una profondità e complessità di un altro livello, ma è su iOS e Android che si consumano il maggior numero di battaglie. Se a ben guardare questo è vero per l'Occidente, diventa quasi una banalità per l'Oriente dove Honor of Kings, il Multiplayer Online Battle Arena di TiMi e Tencent è sia uno dei giochi più famosi, sia quello più redditizio di tutta l'industria.
Nonostante questo il colosso cinese ha sempre preferito tenere il suo campione di incassi in patria (e nelle regioni limitrofe) distribuendo in Europa e America Arena of Valor, una versione "occidentalizzata" del gioco. Nonostante il buon successo riscosso - ricordiamo anche una divertente, seppur poco supportata versione per Nintendo Switch - Arena of Valor non è riuscito ad imporsi sul mercato, superato recentemente da Pokémon Unite, curiosamente sempre di TiMi, o League of Legends Wild Rift, anche lui facente parte della galassia Tencent. Cosa fare dunque?
L'idea è stata quella di pubblicare direttamente la propria corazzata anche in America e Europa e tentare un all-in sul mercato. Sarà la mossa giusta?
Gameplay e Meccaniche
La risposta, come sempre, prevederebbe una sfera di cristallo funzionante, cosa di cui siamo sprovvisti. Quello che possiamo constatare sono le qualità di Honor of Kings, ma anche il fatto che il gioco offra un'esperienza molto simile a quella che è possibile apprezzare in Arena of Valor, con addirittura alcuni eroi identici (Arthur, Butterfly) e altri leggermente modificati come Yorn/Hou Yi.
In altre parole anche Honor of Kings è un classico MOBA 5v5, in cui i giocatori lavorano in squadra per distruggere la base avversaria. Ci sono i tre classici corridoi attraversati incessantemente dai minion, ci sono le torri da distruggere, i draghi da sconfiggere e la base da conquistare.
Come complessità siamo un gradino sopra Pokémon Unite, principalmente per via dell'equipaggiamento acquistabile durante la partita che modifica pesantemente le capacità del guerriero selezionato, oltre che per la durata non fissata del match, ma non si raggiunge la complessità di un League of Legends e soprattutto di un DotA 2, dove non solo si ha almeno un'abilità in più per eroe, ma anche gli oggetti equipaggiati possono conferire ulteriori poteri e possibilità.
Stiamo parlando, comunque, di un gioco pensato per essere giocato prevalentemente su smartphone e per questo motivo la durata delle partite arriva rarissimamente a superare i 20 minuti e i controlli occupano parte di uno schermo dalle dimensioni ridotte e quindi non possono essere troppi e eccessivamente elaborati.
Questo non toglie un certo grado di complessità e tatticismo delle partite, con le conseguenti emozioni e soddisfazioni, come sottolineato dalla vivace scena esport che circonda il gioco. Anzi, molti nuovi arrivati potrebbero non apprezzare la curva di apprendimento piuttosto ripida, soprattutto nel caso in cui non si conoscano i MOBA, in questo caso acuita dal fatto che non si tratta di un nuovo gioco, ma di un prodotto con quasi 10 anni sulle spalle, migliaia di giocatori già allenati e decine di eroi tra i quali scegliere. Questo nonostante tutti gli aiuti che TiMi ha accumulato negli anni per rendere la soglia di ingresso il più morbida possibile.
Accessibilità
Quello che stupisce, ma poi nemmeno tanto vista la caratura del progetto, infatti, sono i valori produttivi di Honor of Kings e non parliamo solo della grafica e del sonoro, comunque di tutto rispetto, soprattutto considerando la scalabilità del motore grafico.
TiMi in tutti questi anni ha accumulato strati su strati di miglioramenti e quello arrivato in Italia in questo giugno è un gioco assolutamente maturo, pieno di opzioni e di modalità per accogliere qualunque tipo di giocatore. Per gli esperti ci sono scorciatoie che fanno saltare i livelli più bassi delle partite classificate, un vasto numero di eroi tra i quali scegliere, tantissime opzioni per personalizzare i controlli e forse fin troppi eventi per sbloccare eroi, skin e quant'altro.
I novizi hanno diverse tipologie di tutorial, modalità contro i bot, continue indicazioni su quali sono le parti dell'arena da occupare e tanti suggerimenti per creare la build perfetta copiandola o dai pro o da quelle che garantiscono più vittorie tra i comuni giocatori. Senza considerare le tantissime collaborazioni coi marchi più disparati (da SNK alla DC, passando per Hello Kitty e Bruce lee) in grado di richiamare fan di tutti i generi.
Un quantitativo di cose da fare tale che si passa quasi più tempo tra lotterie, estrazioni, puzzle da completare e concorsi che a giocare. Una cosa che finisce quasi più per spaventare e confondere, con le molteplici valute di gioco, che a invogliare a fare uno dei tanti acquisti consigliati.
Un gioco per tutti
Anche dal punto di vista tecnico il lavoro svolto è stato quello di rendere Honor of Kings il più democratico possibile. Bastano, infatti, poche centinaia di mega per partire con l'avventura e poi, eventualmente, attraverso il download di pacchetti aggiuntivi con animazioni, texture in alta definizione, i 60 fotogrammi al secondo e quant'altro si può rendere l'esperienza all'altezza del proprio dispositivo. O, al contrario, lasciare tutto al minimo in modo da risparmiare batteria, calore e magari farlo girare anche su di un vecchio Chromebook con 4 GB di RAM come abbiamo provato a fare noi.
Dal punto di vista della grafica e del design non si può dire nulla agli sviluppatori, che hanno confezionato un prodotto di assoluta qualità. Certo, Riot e League of Legends hanno forse un taglio più originale, sensibile e moderno, decisamente più in linea coi gusti occidentali, ma non si può dire che gli sviluppatori cinesi non abbiano fatto un buon lavoro. Si respira oriente in ogni dove, dagli eroi principali ad alcuni eventi speciali, che aiuteranno i più curiosi a conoscere un po' meglio la cultura e le abitudini della Cina.
Buone le musiche e adattamento inglese: manca l'italiano, ma potrebbe arrivare in futuro: per il momento ci si potrebbe accontentare di una traduzione automatica, con la qualità altalenante che garantisce.
Conclusioni
Honor of Kings è il videogame più redditizio su mobile e si vede. I valori produttivi sono elevatissimi e la cura per ogni aspetto dell'esperienza è notevole. Dal punto di visto ludico ci troviamo di fronte ad un MOBA 5 contro 5 piuttosto classico, che non ha nulla da invidiare a League of Legends: Wild Rift e che garantisce match intensi e sempre vari, con decine di personaggi già disponibili, tantissime modalità, skin e anche una scena esport nel caso in cui si rimanga invischiati dalle sue meccaniche. Nonostante sia appena uscita da noi, si tratta di un'opera matura, che si piazza di diritto tra quelle che vanno assolutamente provate nel caso in cui si voglia "giocare sul serio" su telefono o tablet.
PRO
- È il re dei MOBA su mobile
- Un gioco maturo
- Tantissime cose da fare
- Ultra scalabile
CONTRO
- Curva di apprendimento piuttosto ripida
- Il quantitativo di concorsi e cose da sbloccare è soverchiante