Attenzione! Questa è la recensione de Il Trono di Spade 8x04, il quarto episodio della stagione finale della serie Game of Thrones: nelle prossime righe analizzeremo la trama, perciò troverete inevitabilmente anticipazioni e spoiler. Non leggete oltre se non avete ancora visto questo episodio!
Eccoci alla quarta recensione dell'ultima stagione di Game of Thrones, la famosissima serie televisiva che, dopo sette stagioni e una pausa di due anni, è sempre più vicina alla conclusione. Ispirata a Le cronache del ghiaccio e del fuoco, l'epopea fantasy di George R.R. Martin, la serie TV è arrivata al giro di boa: mancano infatti solo due episodi alla fine. L'ultima puntata ha fatto molto discutere, poiché ha messo un improvviso e inaspettato punto fermo all'invasione degli Estranei quando Arya Stark ha distrutto il Re della Notte e, insieme a lui, la sua armata di non morti. Un problema risolto, quindi, e adesso bisogna combattere la guerra che conta davvero: quella contro Cersei Lannister per il Trono di Spade.
Festa a casa Stark
Il nuovo episodio 8x04 de Il trono di spade - con David Nutter alla regia: aveva già diretto la premiere - si può dividere essenzialmente in due parti. La prima parte, in un certo senso, chiude la battaglia di Grande Inverno della scorsa puntata e comincia con un grande funerale in cui i superstiti onorano i loro caduti. Lo scontro con gli Estranei ha mietuto non poche vittime illustri - tra esse, Theon Greyjoy e Jorah Mormont - ma anche dimezzato le forze del Nord, soprattutto dopo che la maggior parte dei Dothraki è stata trucidata nel controverso assalto frontale a inizio battaglia. Tuttavia, il Nord ha vinto e a Grande Inverno si festeggia con un cenone che serve a risollevare gli animi e a ritagliare qualche spassoso quadretto, mettendo insieme personaggi che non si parlavano da tempo. Ci riferiamo, ovviamente, alla breve ma intensa conversazione tra Sansa e il Mastino, che l'aveva protetta dalle angherie di Joffrey nella prima stagione: un dialogo che ci ha ricordato quanta strada abbia fatto Lady Stark nonostante tutte le difficoltà che ha affrontato nella sua vita. Anche se il fatto che sia grata di essere stata stuprata ci ha lasciato un po' perplessi.
Daenerys proclama Gendry legittimo figlio di Robert Baratheon e gli consegna Capo Tempesta insieme al meritatissimo titolo di lord. Sembrerebbe la chiusura del cerchio - Robert avrebbe voluto che uno dei suoi figli sposasse una Stark, ricordate? - quando Gendry chiede la mano di Arya, ma alzi la mano chi veramente non si aspettava che la piccola ninja avrebbe rifiutato. Ormai Arya percorre una strada tutta sua che poco ha a che fare con l'etichetta e i castelli: non è un caso che finisca a marciare verso Approdo del Re proprio insieme al Mastino. Quello di Gendry, tuttavia, non è l'unico cuore spezzato. Tormund si è reso conto di non avere chance con Brienne, ma si è consolato nell'arco di venti secondi con la prima che passava, letteralmente, mentre la guerriera di Tarth ha finalmente abbassato la guardia, coronando il sogno dei suoi fan che speravano si mettesse con Jaime fin da quando erano scoppiate le prime scintille. Dobbiamo ammettere che ci aspettavamo il "momento HBO" della stagione, e invece niente: avete notato che in questa stagione David Benioff e D.B. Weiss hanno calcato pochissimo la mano sul sesso?
Insomma, una puntata che è cominciata con una sana dose di fanservice, piantando tuttavia i semi della discordia tra una scena e l'altra. Jon e Daenerys si ritrovano insieme, nell'intimità della loro camera... ma non riescono a combinare niente perché la Regina dei Draghi ha il chiodo fisso del trono. Vi ricordiamo che Jon è in realtà il nipote di Daenerys e, in quanto ultimo Targaryen maschio in vita, è anche il legittimo erede al Trono di Spade. Dany non ha preso molto bene questa informazione e non vuole assolutamente che Jon la condivida col resto della sua famiglia, poiché teme che questo potrebbe incrinare il loro rapporto... e privarla della corona. Quel genio di Jon, ovviamente, farà tutto il contrario e svelerà il segreto a Arya e Sansa. Quest'ultima riferirà tutto a Tyrion che lo dirà a Varys, un vero e proprio passaparola che avrà ripercussioni devastanti. Sappiamo bene che Jon è un uomo d'onore e che ha fatto giurare alle sorelle di non dire niente... ma nessuno sano di mente avrebbe scelto di rivelare questo segreto, sapendo che non avrebbe portato a nulla di buono.
Non stuzzicare la Dany che dorme
È a questo punto che la puntata 8x04 entra nel vivo con una seconda parte all'insegna degli addii. Daenerys ha deciso di marciare su Approdo del Re per strappare il trono a Cersei, perciò abbiamo assistito a una serie di separazioni che ci hanno anche abbastanza commosso. Mancano soltanto due episodi alla fine e l'azione sta per spostarsi completamente a sud, perciò dubitiamo che rivedremo questi personaggi prima del gran finale: Tormund si è congedato da Jon per tornare al nord insieme ai suoi Bruti e... a Spettro, il metalupo di Jon che temevamo fosse rimasto ucciso nella scorsa puntata. Il lupacchiotto è ancora vivo, invece, e Jon lo affida a Tormund per risparmiare sulla computer grafica delle puntate successive. E sembra che sia il momento dell'addio anche per Sam, che resta a Grande Inverno insieme a Gilly che, nel frattempo, è rimasta incinta. Tutto bene quel che finisce bene anche per Jaime che, contro ogni previsione, resta nella fortezza degli Stark insieme alla sua nuova compagna...
E invece no, credevate davvero che lo Sterminatore di Re sarebbe uscito di scena così? Tanto per cominciare, abbiamo finalmente rivisto Bronn, il cui ruolo in questa stagione diventa sempre più ambiguo. Cersei lo aveva incaricato di assassinare Tyrion nella prima puntata e ora il mercenario ha raggiunto i due fratelli Lannister, anche se il Folletto l'ha convinto a rimandare l'omicidio in cambio di Alto Giardino. Ammettiamo di essere rimasti turbati dal modo in cui è cambiato il simpatico mercenario, soprattutto nei confronti di due uomini con cui ha condiviso molte avventure, ma questo è Il Trono di Spade e se il potere non avesse corrotto uno come lui, sarebbe stato ancora più strano. Come se non bastasse, mentre Jaime se la spassa a Grande Inverno, succede l'irreparabile: la flotta di Euron - di cui stranamente nessuno si ricordava più - uccide Rhaegal nel golfo di Approdo del Re, quindi affonda le navi di Daenerys. Tyrion, Verme Grigio e Varys riescono a salvarsi, nuotando fino a riva, ma Euron prende in custodia Missandei e la conduce al cospetto di Cersei. Persa la sua amica e consigliera, oltre a un altro drago, e così poco tempo dopo aver detto addio al suo seguace più devoto, Daenerys sembra sempre più sul punto di scoppiare come un petardo.
Comprensibile, certo, ma è chiaro che, a questo punto, gli sceneggiatori stanno correndo verso il finale, affrettando sviluppi che forse avrebbero dovuto respirare un po' più a lungo. Lo dimostra il tono della seconda parte della puntata: densa di dialoghi e conversazioni importanti, Game of Thrones 8x04 ci ha ricordato le prime stagioni e le cospirazioni che ci lasciavano col fiato sospeso. Bisogna dire che questo episodio fa altrettanto, rovesciando la figura di Daenerys che, ossessionata dall'idea di sedersi sul famigerato Trono di Spade, diventa ogni minuto che passa sempre più instabile e minacciosa. Persino Varys, ora consapevole della vera identità di Jon, sembrerebbe aver deciso di fare dietrofront riguardo alla regina Targaryen. Tyrion e Varys discutono a lungo sulla questione e sull'inutilità di un matrimonio in cui avrebbe sempre Dany l'ultima parola. Dunque la situazione si è fatta piuttosto intricata, perché da una parte abbiamo le forze congiunte di Daenerys e del Nord contro Cersei, dall'altra abbiamo una serie di figure centrali che hanno smesso di sostenere Daenerys e che vorrebbero Jon sul trono. E in tutto questo, come dicevamo, c'è Jaime che, venuto a sapere del pericolo che Cersei sta correndo, molla Brienne e Grande Inverno per tornare ad Approdo del Re.
L'episodio, girato fino a questo punto in modo piuttosto asciutto, senza i virtuosismi di quel Miguel Sapochnik che rivedremo dietro la macchina da presa la prossima settimana, raggiunge il suo picco di tensione emotiva in una scena finale emozionante... sebbene, ancora una volta, si debba necessariamente sospendere l'incredulità per giustificare il fatto che quella carogna di Cersei - ma quanto è brava Lena Headey a interpretarla? - avendo a portata di tiro Dany, un piccolo contingente di Immacolati e l'ultimo drago ancora in vita, abbia preferito parlamentare invece di ordinare lo sterminio facile e veloce di tutti i suoi nemici. È una scena che, però, ci regala uno struggente monologo da parte di Tyrion e, soprattutto, il momento choc di questa puntata: la decapitazione di Missandei. Sotto gli occhi di Verme Grigio. Suvvia, davvero credevate che sarebbero tornati a Naath per vivere felici e contenti? Quando Missandei lo ha detto un paio di puntate fa, ha praticamente firmato la propria condanna a morte.
E quindi la puntata si è conclusa con un bel primo piano di Daenerys, visibilmente sconvolta, che si prepara a combattere per il Trono sul dorso del suo ultimo drago, Drogon. Le prospettive non sono delle migliori: la sua intenzione è quella di bruciare tutto e tutti finché non si riprenderà la corona, un'idea che a Tyrion non piace, che Varys sembrerebbe del tutto intenzionato a scartare e che sicuramente non farà benvolere Dany dai suoi nuovi sudditi. La nostra impressione è che gli sceneggiatori stiano rapidamente rovesciando la figura di Daenerys, trasformandola in una specie di villain che potrebbe essere fermato in un solo modo, il più tragico. Anche la prossima puntata durerà 80 minuti circa, come questa e come il series finale tra due settimane: ebbene sì, il finale della serie TV più seguita degli ultimi anni è letteralmente dietro l'angolo. Potete già cominciare a scommettere su chi arriverà vivo alla fine, su chi morirà e su chi si siederà sullo stramaledetto trono, perché già nel prossimo episodio gronderanno fiumi di sangue. Poco ma sicuro.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.3
La quarta puntata dell'ottava stagione de Il Trono di Spade è un momento di transizione che serve a distendere gli animi nella prima parte, dopo la tragica battaglia della scorsa puntata, e a riposizionare le pedine nella seconda metà dell'episodio, preparando la scacchiera al gran finale. In questo senso, Benioff e Weiss hanno cercato di mantenere il giusto equilibrio, precipitando gli spettatori in una spirale di tensione che è culminata nel confronto alle porte di Approdo del Re. A questo punto comincia a essere complicato persino tifare per Daenerys, la cui ossessione per la corona rischia di essere anche la sua distruzione, soprattutto ora che a motivare le sue azioni non c'è solo il trono, ma anche il desiderio di vendetta.
PRO
- Ricominciano le cospirazioni
- La tensione nelle scene finali
CONTRO
- Daenerys che si scorda la flotta di Euron
- L'insensata decisione di Jon