Background
L’alter ego di turno del videogiocatore è un baldo ragazzuolo chiamato Kahu, figlio di un falegname, desideroso di diventare il migliore dei Beast Master, sogno che potrebbe avverarsi, nell’immediato futuro, grazie ad un bando di concorso per Beast Hunter, termine che indica cacciatore di mostri, di quei Divine Beast che si trovano nell’universo nel quel viviamo e che dovremo accudire e crescere correttamente. Arrivato nel palazzo del saggio Kemuel e da lui istruito di tutte quelle norme che serviranno a fargli diventare un Beast Hunter di tutto rispetto, se non fosse per un amaro scherzo del destino: Kahu fa schiudere una larva di fata dal nome Nico, venendo investito, purtroppo, da una terribile maledizione che potrebbe trasformarlo in un demone.
Background
Al giovane, adesso dotato di una per nulla sexy coda, tocca girovagare per le 4 foreste (contraddistinte dai 4 elementi, Fuoco, Terra, Aria e Acqua), ognuna di esse suddivisa in 4 sotto zone, nella ricerca di un rimedio che possa far tornare normale lo sventurato Kahu.
Ci riuscirà? Ai compratori di questo atipico rpg, la fatidica risposta.
Gameplay
Ognuna delle 4 foreste contiene un orb, prima di possederlo (e ancor prima, di passare da una foresta all’altra), bisognerà setacciare adeguatamente ogni zona, per cercare una particolare chiave che aprirà la protezione finale di ogni livello e ancor prima, sarà vostro compito quello di rispedire al mittente, tanti, ma tanti mostriciattoli, desiderosi di farvi compagnia.
Le Divine Beast che alleverete e che poi combatteranno per la vostra causa, sono divise per elementi d’appartenenza, 4, gli stessi che contraddistinguono le foreste: una creatura dal simbolo del Fuoco, ad esempio, avrà la predilezione per il combattimento corpo a corpo, al contrario di quella dell’Aria, capace di portare letali attacchi speciali (soprattutto a lungo raggio) o di quella della Terra e dell’Acqua, le prime con il senso della difesa del proprio padroncino, le seconde capaci di usare magie curative.
I combattimenti avvengono con il classico sistema a turni, l’interfaccia di gioco è abbastanza inusuale, ma per fortuna decisamente immediata e comprensibile.
Ogni tipologia ha affinità ma anche punti deboli o resistenze particolari rispetto alle altre, al giocatore il compito di scoprire quali, mediante innumerevoli battaglie che, vittoria dopo vittoria, faranno salire di livello le creature che modificheranno anche la propria struttura fisica, mediante alcuni livelli di crescita comuni a tutte le Divine Beasts.
Gameplay
Non solo, le oltre 200 creature disponibili in Jade Cocoon 2, possono anche unirsi fra loro, previo raggiungimento di un elevato livello d’esperienza, per dare vita ad altri potenti ed inusuali esseri, mediante assimilazione di un bossolo di un'altra creatura, operazione fattibile, come tante altre nelle sale del palazzo di Kemuel, la base operativa del vostro eroe e della sua banda di creature.
Grafica e sonoro
Tecnicamente Jade Cocoon 2 non presenta scenari da cardiopalma o personaggi stradefiniti, lo scrolling non scende mai sotto i sessanta fotogrammi al secondo (complice il fatto, sicuramente, che l’engine grafico non muove tutta questa caterva di poligoni o di effetti speciali particolareggiati) ma soprattutto sono le ripetitive textures il punto debole più evidente di un comparto visivo che, tutto sommato, si sarebbe lasciato guardare senza particolari critiche.
Grafica e sonoro
Dello stesso livello il comparto sonoro, composto da arrangiamenti più o meno orecchiabili ma tutti un miccino ripetitivi per chi ha ascoltato sino alla nausea i capolavori musicali di un qualsiasi Castlevania o Final Fantasy; incostante anche il doppiaggio, i cui doppiatori non sempre si sforzano di recitare come dovrebbero e di discreta qualità anche gli effetti sonori.
Conclusioni
Jade Cocoon 2 è un rpg decisamente insolito, per chi non ha potuto giocare Pokemon, Monster Rancher e compagnia bella. Chi già conosce ed apprezza questi titoli, si troverà di fronte ad un prodotto discretamente divertente ma tecnicamente poco curato, mentre un’occhiatina è quasi obbligatoria per chi non ha mai giocato un gioco di questo tipo o ama, in ogni caso, gli rpg e si ritrova senza esponenti del genere fra le mani.
Un titolo discreto che con una maggiore cura per la grafica ed il sonoro e qualche aggiustatina qua e la ad un gameplay che potrebbe diventare monotono col tempo, sarebbe stato sicuramente un must buy, cosa che non si è verificata nel secondo titolo della saga di Genki.
- Pro:
- Atipico per chi mastica pochi rpg
- un sacco di Divine Beasts da allevare
- Contro:
- tecnicamente mediocre
- Non è un rpg che possa piacere a chiunque
Genki torna alla ribalta
Fan di Pokemon e Digimon, nonché possessori di Playstation 2 ci siete? Bene, non è che nel vostro immediato passato, avete posseduto una Playstation, magari con Jade Cocoon di Genki? Se anche questa risposta è affermativa, siete capitati al posto giusto, avete appena iniziato la lettura della recensione di Jade Cocoon 2 di Genki, distribuito in occidente (al contrario del prequel) da Ubisoft.
Se avete sempre invidiato i possessori di console Nintendo appassionati di Pikachu e compagnia bella, nel qui presente Jade Cocoon 2 creature da allevare e potenziare, via via, mediante terribili combattimenti e utilizzo di item particolari, ce ne sono a bizzeffe.
Ma iniziamo dal principio, ovvero dal……