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La recensione di Wings of War

Ecco l'asso della I Guerra Mondiale che sale sul suo Sopwith Camel...

RECENSIONE di Fabrizio Montebello   —   07/09/2004

Freddi Numeri
4: Modalità di gioco Multiplayer
10: i bot con cui battagliare
13: i livelli della campagna principale
25: i veivoli presenti
30: il massimo dei giocatori in multiplayer
70: scenari

Poco dopo l’inizio del secolo scorso, l’arte aviatoria era appena agli inizi ed i piloti che salivano su quei mezzi, oltre ad avere paura del nemico, dovevano anche preoccuparsi delle condizioni meteo e dell’affidabilità piuttosto bassa dei loro veivoli. E proprio a questi duelli aerei, i programmatori di Silver Wish Games hanno deciso di dedicare la loro ultima fatica. Dopo la rapida installazione del gioco (archiviato su di un DVD Rom), compiuto l’adeguato setting dei parametri grafici (quello automatico falla in modo clamoroso…) ed aver visionato una intro veramente striminzita, mi trovo davanti al menù principale di gioco e scopro che le modalità previste in WoW sono tre: una campagna principale divisa in tredici missioni piuttosto lunghe, azione immediata (sempre in singolo) ed il gioco in multiplayer che sia tramite rete Lan o web.

Le impressioni sul gioco in singolo ed in multiplo non sono diverse ma letteralmente agli antipodi!

Non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che accade, ma rimango sempre sorpreso quando le impressioni sul gioco in singolo ed in multiplo non solo sono diverse ma, in questo caso, agli antipodi. E si, perché Wings of War è veramente noioso in singolo, ma è molto divertente in multiplayer: non che ci sia differenza nel sistema di controllo (con una tendenza smaccatamente arcade e senza alcuna velleità simulativa) o nell’azione stessa (abbattere gli avversari con qualche variazione sul tema) ma da una parte c’è una campagna noiosa, priva di qualsiasi elemento narrativo, ripetitiva negli obbiettivi (colpisci il nemico, bombarda la torretta, scorta i civili etc.) e che non si salva neppure con delle “sotto-quest” che sbloccano bonus di vario genere, “macchiata” anche da una intelligenza artificiale non eccessivamente performante. Dall’altra ci sono 4 possibili varianti del gioco in compagnia (di cui potete leggere analiticamente i dettagli nel box dedicato all’argomento), un’ottima gestione di entrata in partita, tanti server già operativi, quel sano divertimento che degli inseguimenti aerei senza velleità simulative possono dare, capace di farmi stare davanti al monitor per molte ore senza accorgersene e che produce un ottimo mix di adrenalina e acetilcolina. WoW è il tipico titolo che si può caricare con la funzione di antistress in quarto d’ora libero in una giornata grigia e piuttosto pesante, oppure per passare un’intera serata in compagnia (virtuale o reale che sia) e prendersi in allegria a male parole: quello che c’è di certo è che il fattore divertimento è ampiamente garantito.

La recensione di Wings of War
La recensione di Wings of War
La recensione di Wings of War

Ti sconfiggerò Barone Rosso, chiunque tu sia
Come ampiamente sottolineato, Wings of War dà il meglio di sé in multiplayer, dove si hanno a disposizione 4 modalità di gioco diverse.
Death Match: non c’è bisogno di una grande spiegazione. Di certo vedersela con altri 29 assi della prima guerra mondiale in un tutti contro tutti può diventare piuttosto caotico
Death Match a Squadre: La modalità più divertente: scegliete la fazione (tedeschi o alleati), il vostro aereo e date tutto di voi stessi per far vincere la vostra squadra.
Cattura la Bandiera: Neppure questa è una novità però le meccaniche di gioco sopra un aereo saranno leggermente diverse che con un mega fucilazzo in UT2004 e compagnia.
Manica a Vento: In questo caso il giocatore deve raccogliere la manica a vento dentro un hangar e compiuta questa operazione, fuggire da tutti gli altri per mantenerla il più tempo possibile. I punti per decretare i vincitori vengono assegnati in base al tempo che si è avuta la manica a vento ed il numero dei nemici abbattuti che possedevano quest’ultima.

Passando all’aspetto tecnico, aver giocato a Wings of War dopo alcuni giorni di full immersion nell’inferno marziano di Doom 3 non aiuta di certo il titolo Gathering ma cercando di essere il più obbiettivi possibile, non vi posso nascondere che siamo di fronte ad un gioco leggermente datato per quanto riguarda il motore grafico ma d’altra parte i modelli poligonali dei veivoli sono curati quanto basta per essere gradevoli, le superfici terrestri si fanno apprezzare sotto il profilo estetico ed il frame rate anche con un PC non proprio di ultima generazione si mantiene stabile anche con un setting votato a sfruttare tutte le features speciali. Per quanto riguarda invece la componente sonora, i temi musicali prendono a piene mani quelle che sono le caratteristiche dei lungometraggi a sfondo bellico in cui l’epica la fa da padrone e che si amalgamano in modo adeguato all’azione nei cieli.

La recensione di Wings of War
La recensione di Wings of War
La recensione di Wings of War

Veramente noioso in singolo, molto divertente in multiplayer. E’ da questa dicotomia che bisogna partire per giudicare Wings of War. Il titolo Gathering non mi ha affatto convinto nelle modalità “solitarie” con una campagna assolutamente priva di qualsiasi elemento narrativo e con delle missioni troppo lunghe e presto ripetitive. Ma appena ci si tuffa nel cielo del Web (o in una rete LAN), le cose mutano e ci troviamo di fronte ad un titolo che nella sua semplicità ed immediatezza, è riuscito ad incollarmi davanti al monitor per molte ore, che sia per un deathmatch in singolo (o a squadre) o nelle altre due più peculiari modalità. Se pur tecnicamente datato, l’impatto audiovisivo è ampiamente sufficiente ed il prezzo budget per un titolo inedito ha decisamente influito in positivo nel voto finale. Mettetelo quindi nella vostra lista delle spese solo se interessati ad affrontare il Barone Rosso con altri giocatori umani: in questo caso queste ali delle guerra di inizio secolo non vi deluderanno affatto anche perché a riguardo di un porting di Crimson Skies da X-Box a PC, non c’è neppure un gossip di quart’ordine…

    Pro:
  • In multiplayer molto divertente
  • Gameplay immediato
  • Prezzo budget per un titolo inedito
    Contro:
  • Noioso in singolo
  • Tecnicamente datato
  • Background storico inesistente

Che sia per una vostra passione di quel periodo storico, oppure perché avrete letto qualche striscia di Snoopy sopra la sua cuccia - Sopthy Camel intento a battagliare con il Barone Rosso, o perchè ai tempi dell’Amiga amavate volare sopra le “Wings” di Cinemaware, qualunque sia il motivo probabilmente non siete scevri da conoscenze sui duelli aerei avvenuti durante la Prima Guerra Mondiale.