"Per i miei figli", è scritto chiaro e tondo nei crediti di Mars After Midnight. Buffo, spensierato e a volte demenziale nella sua comicità, il nuovo gioco di Lucas Pope si presenta immediatamente come una versione di Papers Please più leggera e adatta ai bambini: stavolta non ci sono regimi autoritari, persone disperate, terroristi e contrabbandieri, bensì alieni che fanno le puzze, marziani coi brufoli, mosche maleducate e robot dispettosi. Il fatto che sia in primis un regalo per i suoi due figli spiega anche perché Pope abbia deciso di fare un gioco esclusivo su Playdate, console portatile la cui manovella ha intrigato una nicchia molto ristretta di appassionati (si parla di 70.000 unità vendute finora).
Panic, l'azienda che ha prodotto Playdate, deve più di qualche birra allo sviluppatore. Dopotutto, parte di chi ha comprato la piccola console gialla lo ha fatto anche perché sapeva che sarebbe stato l'unico modo per giocare il nuovo lavoro dall'autore di Return of the Obra Dinn e Papers Please. E anche se Mars After Midnight non ha le stesse ambizioni e la carica innovativa dei suoi giochi precedenti, è a mani basse l'esperienza migliore uscita in questi due anni su Playdate.
Scavicchi ma non apra
Lucas Pope ha descritto Mars After Midnight come "la mia solita e ripetitiva scemenza in cui fai-cose-di-lavoro... solo più spensierata". Come descrizione, ci sta. Nei panni di un alieno, il gioco chiede di gestire un centro di supporto comunitario in cui, ogni notte, si accolgono e si aiutano gli abitanti di Marte colpiti da strampalate condizioni fisiche o mentali. Magari la sessione di oggi è per gli alieni che conoscono la matematica, quella di domani sarà dedicata ai marziani con un occhio solo, quella dopo ancora agli insetti con la passione per le armi. Ogni volta che qualcuno bussa alla porta bisogna aprire lo spioncino, guardare attentamente l'alieno all'esterno e, in base all'argomento del giorno, decidere se farlo entrare oppure no. Certe volte bisognerà usare lenti d'ingrandimento, macchine a raggi X, trombette e altri strumenti per mettere alla prova il visitatore di turno.
Notte dopo notte, l'obiettivo è aiutare tutti i marziani, guadagnando denaro per comprare nuove sfide e strani gadget: tra questi c'è un dispositivo che permette di tradurre tutti i buffi versi fatti dagli alieni. Si scopre così che "WEE-OHH" voleva dire "quadrato", che "OWW-HII" stava per "adoro", o che a quell'alieno in fondo alla strada non stavamo particolarmente simpatici. In Mars After Midnight c'è anche una piccola componente gestionale: bisogna affiggere cartelli pubblicitari per attirare gli abitanti dei vari quartieri della città, e decidere il buffet con cui accogliere i visitatori; se è di loro gradimento, lasceranno una mancia, ma poi bisognerà fare le pulizie. Niente di complicato o sfidante, sia ben chiaro: il gioco è molto generoso nella gestione del denaro ed è difficile rimanere al verde; anche fosse, a differenza di Papers Please, non c'è un conto alla rovescia, la posta in gioco è molto più bassa e non è possibile perdere la partita. Al più toccherà fare un po' di straordinari.
Il miglior gioco che pochi possono giocare
Oltre a essere un ottimo game designer, Lucas Pope è anche un grafico e un musicista di Serie A, e Mars After Midnight è l'ennesima conferma di quanto sia un artista eclettico. La sua colonna sonora in stile 8-bit ti entra in testa e non ti molla, anche se è fatta di piccoli e semplici loop; gli effetti sonori, i rumori dalla strada e le voci sintetizzate degli alieni sono coerenti, buffe e piene di personalità. Fiore all'occhiello è l'aspetto visivo: su una console limitatissima come Playdate, l'autore di Return of the Obra Dinn sembra quasi nel suo habitat naturale, riempiendo lo schermo minuscolo e in bianco e nero della macchina con fondali e personaggi pieni di dettagli e carattere.
Un veicolo che passa sullo sfondo, un marziano che sistema una luce, e intanto il faccione di un alieno in primo piano che aspetta impaziente di entrare: ogni volta che si apre lo spioncino della porta è una piccola sorpresa, anche perché ogni alieno, ogni robot e ogni umano ha un look sempre diverso. Come in Papers Please, il design dei personaggi è un misto di elementi disegnati a mano mescolati in maniera procedurale, e anche nelle combinazioni più fantasiose, anche quando alla porta ti si presenta un marziano con sette occhi, le corna, i dentoni e un naso gigante, il risultato non sembra mai raffazzonato.
Sulla carta non c'è nulla che vieti Lucas Pope di adattare Mars After Midnight su altre console o su PC, ma il fascino del gioco è in buona parte legato all'uso della manovella di Playdate. Il semplice atto di girarla per aprire lo spioncino è come scartare un regalo e vedere cosa c'è dentro; lo si può fare con delicatezza per socchiuderla e sbirciare fuori, oppure ci si può sentire in colpa per aver sbattuto la porta in faccia a un alieno con troppa decisione. La manovella viene utilizzata anche in un secondo momento, quando bisogna riordinare il tavolo del rinfresco ogni volta che un alieno maleducato si lancia sul buffet. Una routine, quest'ultima, che rischierebbe di annoiare, se non fosse che Mars After Midnight si finisce in una manciata di piccole sessioni. Un'esperienza tanto breve quanto piacevole, che tutti i pochi possessori di Playdate dovrebbero provare.
Conclusioni
Non ci piove, quei pochi che hanno un Playdate dovrebbero assolutamente provare Mars After Midnight. Il nuovo lavoro di Lucas Pope è quanto di meglio sia uscito in questi due anni nel catalogo della console, unendo ingegno, talento e valori produttivi in un gioco che utilizza la manovella in maniera funzionale e non pretestuosa. Non avrà il pathos di Papers Please né la portata innovativa di Obra Dinn, ed è difficile consigliare l'acquisto di un Playdate per questo singolo gioco, ma di sicuro Mars After Midnight è l'ennesima riconferma di un autore perfezionista e poliedrico, che setta degli standard anche quando, alla fine, voleva solo far ridere i suoi figli con un gioco di alieni puzzoni e marziani brufolosi.
PRO
- La manovella di Playdate è inserita in modo intelligente
- Esteticamente di alto livello
- Comico e demenziale, ma con dei momenti teneri
CONTRO
- Alcune "sfide" si assomigliano parecchio