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Max Payne

Un uomo che non ha niente da perdere. Max Payne approda su PlayStation 2 dopo lo strepitoso successo ottenuto al suo esordio su PC. Sarà ancora una volta un trionfo per lo spettacolare sparatutto della Take2?

RECENSIONE di La Redazione   —   29/01/2002
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Max Payne o Neo?

Max Payne è essenzialmente uno sparatutto con visuale in terza persona che dona al gioco una spettacolarità non comune. Nei mesi scorsi è approdato sui PC di tutto il mondo, dopo un periodo di sviluppo molto lungo, ottenendo numerosi riconoscimenti sia da parte degli addetti ai lavori sia dal pubblico che ha decretato un notevole successo delle vendite del gioco. Dopo aver provato la versione pc, ho atteso con un certo interesse la conversione su PlayStation 2 di Max Payne, gioco che secondo la mia modesta opinione ben si adatta ai gusti della maggior parte dei possessori di console. Ma quali novità potrà mai contenere questo sparatutto rispetto agli illustri colleghi dello stesso genere? Oltre all'avvincente trama alla base del gioco, rivestono una certa importanza alcuni elementi più o meno innovativi. Il più importante di questi è sicuramente il tanto decantato "bullet time", di Matrixiana memoria, che ci permette di muoverci in slow motion potendo così non solo evitare i proiettili nemici ma anche eseguire evoluzioni degne del circo Togni. La spettacolarità che ne deriva non fa altro che aumentare la sensazione di trovarsi effettivamente immersi in un film di John Woo. La stessa trama viene sviluppata in modo molto originale attraverso una serie di immagini statiche caratterizzate dalle classiche "nuvolette" proprie dei fumetti che tutti noi conosciamo. Dimenticatevi quindi delle scene in FMV perchè ne troverete ben poche in Max Payne. Il risultato è quantomeno insolito e sicuramente molto scenografico e godibile grazie anche all'ottimo accompagnamento sonoro delle voci (in Inglese) dei protagonisti.

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Emotion engine - conversioni: odio o amore?

Sfortunatamente il lavoro di conversione deve aver creato non pochi problemi alla Remedy che si è trovata a dover pagare dazio alla difficoltà di programmazione del monolite nero. La giocabilità originale è comunque rimasta intatta ma a subire le conseguenze di un porting forse affrettato è stata sicuramente la grafica, il cui impatto visivo non può essere paragonato nè a quello della versione pc nè agli ormai elevati standard degli ultimi titoli approdati sulla console a 128 bit di Sony. Ma passiamo ora a parlare del gioco in modo più approfondito. Come già puntualizzato Max Payne è uno sparatutto in terza persona, reso spettacolare dalle ambientazioni e dalle evoluzioni eseguibili in modalità "bullet time". Detto questo ci aspetteremmo un sistema di controllo che ci permetta di controllare con precisione il personaggio anche nelle situazioni più complicate ed infatti le cose vanno prioprio così. Dopo le iniziali, abituali, difficoltà comuni a quasi tutti gli sparatutto arrivati su console, non dovreste faticare troppo ad impadronirvi dei comandi. Tramite gli stick analogici destro e sinistro è possibile controllare rispettivamente il movimento del protagonista e l'angolazione della visuale. I tasti L1 e L2 sono invece dedicati allo Shoot-Dodge (Bullet time di breve durata) e al Bullet Time vero e proprio mentre con R1 ed R2 potrete sparare e saltare/eseguire capriole. Infine con i tasti direzionali potrete selezionare l'arma da utilizzare, scegliendola da un arsenale di indubbia potenza e varietà. E' da sottolineare il fatto che Max Payne supporti mouse e tastiera usb, il cui utilizzo è consigliabile a chiunque voglia disporre di un controllo più preciso.

Sparatorie, imboscate, trappole...

Max Payne si rivela fin dai primi istanti dannatamente divertente. Ogni singola azione assume una forte componente cinematografica e così le numerose sparatorie in cui vi troverete immischiati vi riporteranno alla mente scene già viste in numerosi film polizieschi. E quando vi troverete circondati da cinque o più gangster pronti a ridurvi ad un colabrodo, probabilmente vi sentireste spacciati se ad aiutarvi non accorresse lo spettacolare quanto utile bullet time. Con due capriole consecutive, un paio di tuffi all'indietro (ovviamente tutto in slow motion), riuscirete senza troppi problemi ad uscire sani e salvi dalla situazione critica soprattutto se saprete usare con precisione un'arma letale come ad esempio il fucile a pompa. Non mancheranno poi le imboscate e le trappole... Non corrono bei tempi per il nostro eroe che senza quasi accorgersene diventa non solo il personaggio più in vista di New York ma anche il bersaglio preferito delle famiglie mafiose e della stessa polizia. Vi consiglio quindi di drizzare bene le orecchie e di procedere con passi felpati perchè dietro ogni angolo potrà nascondersi un'insidia inaspettata.

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Qualcosa è andato storto...

La grafica, tra i punti di forza del gioco originale, è invece probabilmente l'aspetto più deludente di questa conversione che non può che lasciarci un po' di amaro in bocca. Max Payne offre sicuramente un impatto visivo di tutto rispetto ma lo splendore della versione PC è lontano anni luce. L'utilizzo di texture a bassa risoluzione toglie al gioco buona parte della sua spettacolarità. Sarebbe fin troppo facile attribuire ogni colpa all'incapacità dell'hardware Sony di riprodurre texture di altà qualità. Molte delle produzioni recenti hanno infatti dimostrato come, con una sapiente programmazione, si possa ovviare al problema della limitata memoria della PS2 ricreando texture di pregevolissima fattura. Ancora più inspiegabile risulta essere la debolezza del motore grafico del gioco, spesso in difficoltà allorchè sullo schermo appaiano più di due o tre personaggi contemporaneamente. Anche nelle situazioni tranquille le cose non vanno poi tanto meglio, essendo il frame rate stabilmente sotto i 25fps. Francamente ci aspettavamo molto di più... Fortunatamente il discorso cambia di tono se si passa a parlare del sonoro. Di musiche non ce ne sono molte ma probabilmente non se ne sente neanche la mancanza. Gli ottimi effetti sonori e le credibili voci dei personaggi svolgono ottimamente il proprio compito non deludendo praticamente mai le nostre orecchie.

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Nonostante tutto...

Nonostante tutti i difetti che gli si possono attribuire, Max Payne anche su PlayStation 2 mi ha convinto della sua bontà. La realizzazione grafica non sempre all'altezza della situazione non riesce infatti a rovinare un gioco che fa comunque affidamento su una giocabilità vincente e su di una trama non troppo banale. Non ci troviamo probabilmente di fronte ad un capolavoro ma questo è probabilmente dovuto al fatto che su console la concorrenza è decisamente più insidiosa per Max Payne. Mi sento comunque di consigliarne l'acquisto senza riserve a tutti coloro che non l'abbiano già giocato su PC. Il solo bullet time vale probabilmente l'intero prezzo del gioco e sono convinto che rappresenti un'esperienza che tutti i fan di Matrix, e non solo, debbano provare almeno una volta.

    Pro:
  • Trama avvincente
  • Bullet Time ben realizzato
  • Divertente e spettacolare
    Contro:
  • Grafica abbastanza deludente
  • Incertezze motore grafico
  • Forse un po' corto...

A man with nothing to lose

Max Payne, l'uomo che non ha niente da perdere, è finalmente arrivato su PlayStation 2. L'eroico poliziotto newyorkese sperava di aver chiuso i conti con la malavita della "Grande Mela" ma evidentemente si sbagliava. Anche sulla console di Sony si ripetono le vicende che hanno portato il nostro Max ad intraprendere una colossale guerra contro le organizzazioni mafiose più temibili della città. Se ancora non conoscete la storia, vi basti sapere che ogni evento ruota attorno alla fantomatica Valkyr, nuova droga sintetica dagli effetti devastanti che ha fatto il suo esordio a New York, accompagnata da una scia di atroci crimini. Ma che ruolo riveste Max Payne in questa situazione? Proprio sotto l'effetto della Valkyr, alcuni tossicodipendenti fanno irruzione nella sua casa uccidendo barbaramente sua moglie e il figlio. Max purtroppo rientra a casa troppo tardi, quando ormai la tragedia si era compiuta. Dopo essersi sbarazzato degli assassini della sua famiglia, nasce in lui un portentoso sentimento di vendetta che lo porterà a sfidare i clan mafiosi responsabili non solo della morte dei suoi cari ma anche del redditizio commercio della Valkyr. Una trama degna dei migliori film polizieschi che si farà ancora più avvincente nel proseguio dell'avventura.