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La battaglia dei pianeti

Una fonte d'energia inesauribile, un pianeta misterioso e un'armata composta da potenti mech: sono questi gli ingredienti di Mytran Wars, l'atteso strategico a turni per PSP.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   10/03/2009

In un futuro remoto, devastata da numerose guerre, la Terra finisce sotto il controllo di corporazioni potenti e senza scrupoli, che in pochi anni riducono al minimo le risorse naturali del pianeta. Piuttosto che rivedere le proprie politiche, la Kondor Corporation organizza delle spedizioni interstellari per trovare nuovi mondi da sfruttare; e il vicino pianeta Mytran si presenta fin da subito come la meta perfetta, visto che nel suo sottosuolo giace una fonte di energia apparentemente inesauribile.

La battaglia dei pianeti

I problemi nascono dopo l'arrivo delle truppe terrestri, in quanto quello che si credeva essere un luogo disabitato è invece patria di esseri estremamente pericolosi, che non permetteranno a nessuno di sfruttare il loro pianeta. È questo l'incipit di Mytran Wars, strategico a turni sviluppato da Stormregion in cui controlliamo l'esercito robotico della Kondor Corporation con l'obiettivo di eliminare qualsiasi minaccia presente su Mytran e prendere possesso delle sue fonti energetiche. Nel gioco avremo a che fare con diversi personaggi, tutti ben caratterizzati, le cui vicende vengono narrate attraverso cutscene in stile fumetto (con tanto di baloon per i dialoghi). Nel corso della storia, comunque, non mancheranno sorprese e colpi di scena...

Guerra a turni

Fin dalle prime battute, Mytran Wars si presenta come uno strategico a turni di stampo classico, senza particolari innovazioni ma con una certa attenzione verso i dettagli. Come accennato, il giocatore controlla le truppe della Kondor Corporation, nella fattispecie un numero variabile di mech di diverso tipo, alcuni dei quali vengono pilotati da personaggi-chiave che non possiamo permetterci di perdere, in quanto la loro eliminazione si traduce automaticamente nel game over. Ci sono tre tipologie di mech, che si differenziano per dimensioni, mobilità e potenza di fuoco. Dopo aver completato le prime missioni, avremo la possibilità di "vendere" i modelli che non ci piacciono e di acquistarne di nuovi, oppure di modificare l'equipaggiamento per migliorare le varie caratteristiche del robot, o ancora investire il denaro guadagnato nel settore "ricerca e sviluppo" per sbloccare nuove armi e nuovi potenziamenti. La difficoltà del gioco pare adeguarsi a queste nuove possibilità, infatti dopo i primi stage ci troveremo ad affrontare nemici molto più potenti e pericolosi, che ci costringeranno a studiare la migliore strategia possibile per perdere il minor numero di unità e raggiungere con successo gli obiettivi di turno. L'azione si svolge attraverso le classiche fasi di movimento e attacco: durante il nostro turno potremo muovere tutte le unità ed eventualmente attaccare i nemici, che risponderanno al fuoco solo la prima volta (la regola vale anche per le nostre truppe, comunque). A seconda dell'equipaggiamento selezionato, ogni mech può attaccare da vicino o dalla distanza, utilizzando armi leggere o pesanti, magari con ripercussioni sulle caselle adiacenti il bersaglio (come quando si usano i missili). Le creature che abitano su Mytran, alla stregua degli elementali, possono fondersi con il terreno e recuperare dai danni subiti se si trovano vicini alla loro fonte di energia. Ad ogni modo, non differiscono dai mech della Kondor Corporation per quanto concerne la disposizione delle armi e la resistenza agli attacchi, con le varie parti del corpo che possono essere rese inutilizzabili da un colpo particolarmente potente.

Struttura di gioco

Ogni missione viene preceduta da una sequenza di intermezzo che fa avanzare la trama, dopodiché si passa a un briefing essenziale ma chiaro, in cui vengono illustrati gli obiettivi da raggiungere per completare lo stage e ci viene data la possibilità di gestire i mech. All'interno dell'officina potremo dunque montare armi e kit particolari sui nostri robot, assegnandoli alle varie parti della corazza come accade nei più classici videogame con i mech. Da questo punto di vista, Mytran Wars si presenta come un prodotto piuttosto completo, data l'abbondanza di armi, accessori e quant'altro è possibile acquistare o sbloccare per potenziare il proprio esercito. Delude un po' la presenza di poche classi di veicoli, nonché l'evidente squilibrio fra i modelli più economici e quelli più costosi, cosa che ci costringe quasi subito a vendere i robot più piccoli per minimizzare i rischi di fallimento. Raramente le missioni si limitano al classico "elimina tutti i nemici", anzi spesso si può evitare lo scontro in favore del raggiungimento di una particolare zona della mappa. In alcuni casi, dovremo utilizzare la funzione "conquista" dei nostri mech, raggiungendo alcune strutture aliene e prendendone possesso: da quel momento potremo utilizzarle per i nostri scopi, cosa piuttosto divertente quando si tratta di torrette e avamposti dalla grande potenza di fuoco.

La battaglia dei pianeti

La visuale dall'alto, a tre quarti, può essere ruotata di novanta gradi per volta agendo sullo stick analogico, mentre premere contemporaneamente i due tasti dorsali della PSP ci permette di godere di un'inquadratura più lontana durante un combattimento. Dal menu (richiamabile premendo il pulsante X mentre non si hanno unità selezionate) è possibile regolare vari parametri tra cui il volume di musica ed effetti e la velocità delle animazioni di movimento e di combattimento. Purtroppo non c'è modo di saltare del tutto le lentissime fasi d'azione del nemico, dunque nella migliore delle ipotesi completare una missione porterà via un bel po' di tempo. Mytran Wars, infine, è dotato di una modalità multiplayer in locale per organizzare partite contro un amico, scegliendo fra le otto mappe disponibili. Peccato manchi l'online...

Realizzazione tecnica

Il nuovo titolo realizzato da Stormregion utilizza una grafica poligonale per rappresentare personaggi, veicoli e location. I risultati sono però solo discreti, e risultano ampiamente inferiori a un prodotto similare (ma uscito nel 2007) come Warhammer 40.000: Squad Command, che aveva stile da vendere e delle mappe sicuramente più complesse. I mech di Mytran Wars non sono brutti, hanno un design che si rifà alla tradizione di Mech Warrior e vantano una buona animazione, ma la scelta dei colori in generale è davvero discutibile, conferendo a robot e creature una caratterizzazione che vorrebbe essere "fumettosa" ma delude sotto tutti gli aspetti.

La battaglia dei pianeti

Le cose non migliorano per quanto concerne le mappe, troppo spoglie e ripetitive, mentre le cutscene, con le loro animazioni "parziali", citano i cartoni animati degli anni '60... non è dato sapere se volutamente o meno. Il gioco è localizzato in Italiano per i testi a schermo, mentre i dialoghi sono parlati in Inglese e vantano un buon livello di recitazione. Le musiche che accompagnano le missioni sono di discreta qualità ma risultano purtroppo anonime e non rimangono in testa. Il sistema di controllo si basa fondamentalmente sul d-pad e sui pulsanti principali della PSP, con una risposta veloce e precisa agli input e una disposizione razionale e intuitiva. Purtroppo mancano alcune funzioni presenti in altri strategici a turni, ad esempio non è possibile annullare il movimento di un'unità né, come già accennato, è possibile saltare o velocizzare il turno dell'avversario.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (1)
8.6
Il tuo voto

Mytran Wars è un titolo discreto, di stampo decisamente classico, che non aggiunge nulla di nuovo al genere dei TBS ma si rivela fin dalle prime missioni coinvolgente e impegnativo. Il giocatore si trova a dover ponderare bene ogni mossa e a curare nei minimi dettagli la gestione dei mech e il loro potenziamento, visto che la forza e il numero degli avversari crescono in modo esponenziale già dopo pochi stage. Purtroppo l'azione non viene supportata da una grafica spettacolare, da una parte per colpa dell'uso discutibile dei colori, dall'altro per le location tutt'altro che dettagliate e varie. Inoltre le regolazioni del gameplay non permettono di rendere rapide le partite: bisogna necessariamente attendere che l'avversario faccia le proprie mosse durante il suo turno, senza poter saltare la sequenza, e non si possono muovere nuove unità se prima non si è concluso lo spostamento di quelle a cui già abbiamo impartito degli ordini. Insomma, ci troviamo di fronte a un prodotto le cui meccaniche sono troppo legate a quello che è il passato degli strategici a turni: con una serie di modifiche si sarebbe potuto ottenere un prodotto decisamente più appetibile, mentre allo stato attuale l'acquisto è consigliato solo agli appassionati irriducibili del genere.

PRO

  • Coinvolgente e impegnativo
  • Buona gestione dei potenziamenti
  • Trama interessante

CONTRO

  • Lento e macchinoso
  • Scelta dei colori discutibile
  • Meccaniche antiquate