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Par for the Dungeon, la recensione di un minigolf dungeon crawler

Il minigolf sta bene con tutto, dicono: ecco Par for the Dungeon, una versione del celebre gioco in forma di dungeon crawler, o forse puzzle.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   01/12/2023
Par for the Dungeon, la recensione di un minigolf dungeon crawler

Quando dei misteriosi e inquietanti esseri chiamati Bogey emergono dal terreno e rapiscono il suo prezioso cane, al nostro eroe, Cal, non resta che fare la cosa più naturale del mondo: sfruttare la sua forma sferica per diventare la pallina in un bizzarro minigolf con elementi dungeon crawler. Se l'incipit narrativo può sembrare strano, la meccanica del gioco non è da meno, come dimostra questa recensione di Par for the Dungeon, un gioco che mischia il classico golf miniaturizzato con il puzzle, caratterizzando il tutto con una spolverata di dungeon crawler. Ci troviamo così ad attraversare numerosi livelli irti di ostacoli e Bogey da eliminare, cercando essenzialmente di lanciare Cal all'interno della buca, ma solo dopo aver raggiunto una serie di obiettivi intermedi più o meno obbligatori.

Come spesso accade, il modello di distribuzione e monetizzazione è diverso a seconda della piattaforma: su PC è possibile acquistare Par for the Dungeon spendendo una cifra iniziale fissa e decisamente abbordabile, che lo rende una proposta valida. In versione mobile, siamo di fronte al classico free-to-play che può essere giocato anche gratis, ma contiene alcuni elementi di dubbia correttezza.

In particolare, i nuovi tentativi dopo il game over sono soggetti alla visione di pubblicità oppure al pagamento con denaro reale attraverso microtransazioni, che però sono sempre "consumabili", ovvero non c'è modo di sbloccare realmente il gioco in modo da poterlo utilizzare liberamente sempre. Non è una proposta particolarmente truffaldina e non sono presenti elementi da pay-to-win, ma avere anche la possibilità di poterlo comprare sarebbe stata ideale.

Un'avventura tra le buche

I primi livelli di Par for the Dungeon insegnano bene le basi del gioco
I primi livelli di Par for the Dungeon insegnano bene le basi del gioco

Dopo aver scelto il look del proprio cane (ottima iniziativa) per vederlo inesorabilmente sparire nei primi secondi di gioco, ci troviamo direttamente al centro dell'azione con un brevissimo tutorial in grado di illustrare velocemente i fondamenti del gameplay, che si arricchisce progressivamente mentre si avanza tra i livelli. La meccanica di base è quella tipica del minigolf: si tratta di caricare il colpo regolando intensità e direzione, per poi lasciare la presa e vedere Cal rotolare nella direzione attesa, con conseguenze prevedibili in base a eventuali ostacoli e rimbalzi. Prima di infilarlo in buca, però, è necessario portare a termine alcune azioni collaterali che donano un certo spessore in stile dungeon crawler, in particolare con la necessità di eliminare tutti i Bogey presenti sullo schermo prima di poter aprire l'accesso alla sezione successiva.

Ogni sessione è composta da tre percorsi per altrettante buche, con la valutazione sul completamento che varia a seconda della quantità di colpi utilizzati, precisamente come avviene con il golf. Ci sono però diverse variabili da tenere in considerazione: i nemici possono essere eliminati con frecce o altre tipologie di armi che possono farci risparmiare un lancio di Cal (che può eliminare i nemici anche solo con il contatto), oppure possiamo aprire scorciatoie utilizzando bombe.

Andando avanti, le cose si complicano parecchio
Andando avanti, le cose si complicano parecchio

L'utilizzo di oggetti, insomma, porta ad approcci differenti sui percorsi, ma questi devono essere acquistati investendo le monete raccolte sul campo. Considerando che gli oggetti persistono attraverso i tre percorsi di ogni livello ma in quantità limitata, diventa necessario fare una certa economia e capire quale sia il momento migliore per utilizzarli senza sprechi e ottenendo un qualche vantaggio sulla quantità di tiri da effettuare per raggiungere la buca.

Un buffo mondo a misura di minigolf

Le varie ambientazioni forniscono alcune variazioni
Le varie ambientazioni forniscono alcune variazioni

Lo stile minimalista risulta perfettamente adeguato allo scopo: inquadrato con una visuale dall'alto, Par for the Dungeon mostra l'azione sempre con grande chiarezza, consentendo di calcolare bene le mosse anche grazie a un'ottima risposta ai controlli, detto per quanto riguarda quelli standard attraverso touch screen. Il look cartoonesco non è proprio dei più originali, ma si mantiene sempre pulito e piacevole, anche se la scarsità di elementi negli scenari contribuisce un po' a far sentire la ripetitività generale a lungo andare, al di là di qualche variazione data dai diversi "biomi" esplorabili. Alla luce di questa estrema semplicità generale, il fatto di poter caratterizzare il protagonista modificandone l'aspetto non emerge più di tanto come un'esigenza particolarmente sentita, ma non dubitiamo che ci possa essere qualcuno disposto anche a ricorrere alle microtransazioni per personalizzare il protagonista. La risposta agli input, su touch screen, è sempre piuttosto precisa, anche se in alcuni livelli può diventare complicato calcolare precisamente i rimbalzi e le traiettorie viste anche le limitate dimensioni della freccia che indica potenza e direzione del tiro su schermi più piccoli.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 1.0.8
Digital Delivery Steam, App Store, Google Play
Multiplayer.it
7.5
Lettori (1)
8.9
Il tuo voto

Gli elementi fondamentali del gameplay sono antichi come il minigolf, ma Par for the Dungeon riesce a trasformarli attraverso un'implementazione perfetta di caratteristiche aggiuntive che arrivano dal puzzle e dall'RPG dungeon crawler, creando un misto strano ma ben funzionante. L'introduzione molto graduale alle sue meccaniche rende intuitiva e naturale questa progressione verso i livelli sempre più complessi, in un crescendo che riesce a mitigare un po' - ma non del tutto - la ripetitività intrinseca nel concetto di mandare la palla in buca. Si tratta anche di un raro esempio di gioco che funziona bene sia su PC che su piattaforme mobile, pur utilizzando interfacce di controllo diverse, sebbene il modello di vendita sia sicuramente preferibile sulla prima piattaforma piuttosto che sulle altre.

PRO

  • Ottimo misto di meccaniche disparate
  • Buon design dei livelli
  • Controlli funzionanti sia su touch screen che con mouse

CONTRO

  • Un po' ripetitivo, sebbene non lungo
  • Qualche raro problema tra collisioni e rimbalzi
  • Microtransazioni un po' dubbie su mobile