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Pipe Mania - Recensione

Lo spirito di un puzzle game dei primi anni novanta rivive in questo nuovo, ingegnoso titolo.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   24/10/2008

Pipe Mania ha lo stesso titolo di un puzzle game (conosciuto anche come Pipe Dream) uscito per molti sistemi a 8 e 16 bit, che aveva lo stesso concept e lo stesso gameplay (ne parliamo in un box apposito). Nei panni di un giovane idraulico bisogna costruire una tubatura per far fluire l'acqua da un punto a un altro della mappa. Ogni livello, di forma rettangolare, è diviso in tessere e su ogni tessera può essere posizionato un pezzo di tubo. Questi ultimi possono essere di vario tipo: dritti, curvi, a ponte, rallentanti, acceleranti e così via. La difficoltà principale è quella di riuscire a costruire la tubatura raggiungendo il numero di pezzi richiesto in ogni livello. Quindi, non basta tirare dritto sfruttando il percorso più rapido possibile, ma bisogna elaborarne uno abbastanza lungo che permetta di raggiungere l'obiettivo prefissato. Alla fine di ogni livello verranno assegnati dei punti in base alla lunghezza della tubatura e a vari altri fattori che variano a seconda della mappa (ad esempio in molte ci sono dei tesori nascosti dietro delle tessere), stornati dei punti di malus dovuti al numero di pezzi sprecati, ovvero piazzati fuori dalla tubatura dentro cui fluisce l'acqua.

il rischio, quando si riesuma un vecchio puzzle game, è sempre quello di superarne il limite e, aggiungendo elementi superflui, di appesantirne la formula invece di migliorarla

È proprio il fluire dell'acqua (o le varianti introdotte, come trenini e simili) la difficoltà principale. Riassumendo: una missione fallisce se una tubatura perde troppa acqua o se scade il tempo (dove presente). I motivi che possono causare le perdite sono due: la tubatura non è ben collegata o non è finita, oppure è rotta a causa dell'intervento di un idraulico rivale. Sì, tra le novità rispetto alla formula originale è stata inserita anche una specie di competizione tra idraulici, narrata nel corso del gioco. La trama è interessante come una puntata dell'Isola dei Famosi, ma serve a dare un senso alla presenza della concorrenza che ha come unico ruolo quello di tentare di spaccare la tubatura che abbiamo messo insieme con tanto amore.

Pipe Mania - Recensione
Pipe Mania - Recensione
Pipe Mania - Recensione
Pipe Mania - Recensione

Pipe Mania aka Pipe Dream

Pipe Mania ha una sua storia. La prima versione del gioco venne pubblicata nel 1989 per Amiga, per poi essere convertito, lo stesso anno e l'anno seguente, su vari sistemi, tra cui l'eterno rivale Atari ST, l'immortale Commodore 64, l'Apple II, il NES e così via. Il gioco consisteva praticamente della sola fase di creazione della tubatura, con la difficoltà determinata dal tempo a disposizione e dalla velocità di scorrimento dell'acqua. Nel 2000 ne è stata pubblicata una poco riuscita versione 3D per la prima PlayStation, chiamata Pipe Dream 3D.

Tubiamo?

Il rischio, quando si riesuma un vecchio puzzle game, è sempre quello di superarne il limite e, aggiungendo elementi superflui, di appesantirne la formula invece di migliorarla. Possiamo chiamarla la “sindrome di Tetris” ovvero la necessità di giustificare la nuova incarnazione con aggiunte di vario genere che servono a poco e alla lunga si rivelano deleterie per l'economia di gioco. Pipe Mania ha il vantaggio, rispetto a un Tetris qualsiasi, di non aver goduto di molti seguiti o remake (almeno ufficiali... nella scena indie qualcosa si trova) e, quindi, può presentarsi come una novità per la massa di giocatori che non hanno provato o non hanno proprio sentito parlare dell'originale. Anche in questo caso, comunque, non si sfugge alla regola: lì dove la formula base (costruire la tubatura) è la parte migliore e più coinvolgente, le novità aggiungono sì varietà ma si rivelano presto un mero surplus.
Tutto questo discorso per dire che la modalità migliore del gioco, quella che riesce a catturare per ore e su cui si ritorna di tanto in tanto per farsi una partita disimpegnata, è quella classica, ovvero quella priva di orpelli, e non certo la modalità campagna, divertente finché dura, ma meno assuefante dell'altra. Peccato che la modalità classica non sia disponibile sin da subito (bisogna affrontare la campagna prima di poterla sbloccare). Aspettate però, anche la campagna ha delle caratteristiche che meritano e che la rendono abbastanza longeva. Quella sicuramente più stimolante è l'assegnazione delle medaglie alla fine di ogni missione: superare alcuni livelli non è affatto difficile, ma spesso ottenere la medaglia d'oro richiede un grosso impegno e una buona capacità di pianificazione della tubatura, che va allungata alla bisogna ma senza eccedere, per non rischiare di trovarsi a dover gestire decine di pezzi inutili. Ovviamente nei livelli avanzati la situazione si complica e ottenere le agognate medaglie diventa ancora più difficile.

Pipe Mania - Recensione
Pipe Mania - Recensione
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Mancanza di stile

Dal punto di vista tecnico Pipe Mania è molto semplice e offre una grafica 2D ben disegnata, anche se leggermente blanda, e una serie di musichette d'accompagnamento noiose che alla lunga viene voglia di disattivare. Niente di compromettente per un puzzle game, anche se il genere è stato in grado di offrire, soprattutto nel corso degli ultimi anni, titoli stilisticamente eccezionali come Lumines o Meteos, tanto per fare due nomi che, pur non richiedendo grandi risorse, sono riusciti a mettersi in evidenza per il loro carattere. Carattere di cui Pipe Mania manca completamente, avendo puntato a un look da cartone animato generico e dall'appeal limitato, fin troppo scopiazzato da altre fonti e in sostanza poco originale. Oltretutto la grafica è praticamente identica per tutte le versioni, a parte per la diversa disposizione dei menù, fatto che penalizza soprattutto i sistemi maggiori. Se vi piacciono i puzzle game, comunque, farete poco caso ai problemi tecnici e vi farete indubbiamente catturare dal gioco.

Pipe Mania - Recensione
Pipe Mania - Recensione
Pipe Mania - Recensione

Siamo di fronte a una buona riedizione di un classico del passato e nulla più. Se vi piacciono i puzzle game dovreste farci sicuramente un pensierino, soprattutto in virtù del prezzo budget (versione PC). Insomma, un prodotto consigliato che può regalare molte ore di gioco.

Pro

  • Assuefante
  • Gira praticamente su qualsiasi PC
  • Longevo come può esserlo un buon puzzle game
Contro
  • Stilisticamente molto anonimo
  • La modalità migliore è inizialmente bloccata
  • Alcune aggiunte peggiorano la formula base

PC - Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi

  • Processore: Pentium 1 GHz
  • RAM: 512 MB
  • Scheda video: compatibile con le DirectX 9.0c e dotata di 64 MB di VRAM
  • Sistema operativo: Windows 2000/XP/Vista
  • Hard Disk: 650 MB
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 3 GB
  • Scheda video: GeForce 8800 GT
  • Sistema operativo: Windows Vista