Le espansioni dei giochi di Frontier Developments sono spesso abbastanza prevedibili per tipo e quantità di contenuti. Scelto un tema, la software inglese ci lavora seguendo una formula standard e ben rodata, leggermente diversa a seconda del titolo, che fa sentire di non aver buttato via i soldi ma che allo stesso tempo allunga l'esperienza quel tanto che basta per preparare all'espansione successiva. Nel loro caso, quindi, l'importante non è tanto capire cosa un nuovo DLC abbia da offrire, ma solo se le aggiunte rientrino o meno nei nostri gusti. Come vedremo nel corso della recensione, Planet Zoo: Tropical Pack non cambia una virgola da questo punto di vista.
I nuovi animali
Avviato Planet Zoo con installata l'espansione Tropical Pack avremo due possibilità per sfruttarla: nella costruzione libera, o nello scenario aggiunto alla modalità carriera. Il pacchetto aggiunge cinque nuove specie prese dalle foreste tropicali di tre continenti: Africa, Sudest asiatico e America del Sud, tutte ricreate con la solita, enorme cura. Quindi ora i nostri zoo potranno essere arricchiti dal fossa, dal gibbone lar, dal potamochero rosso, dal varano d'acqua indiano e dal bradipo variegato, quest'ultimo un animale da mostra. Non aspettatevi grosse novità in termini di sistemi di gioco, perché non ce ne sono. L'obiettivo per ogni animale rimane sempre lo stesso: ricostruirne l'habitat, grazie ai circa duecento nuovi oggetti dedicati, e stare a guardare mentre vive la sua vita in un ambiente protetto, facendolo magari riprodurre, per la gioia nostra e degli avventori dello zoo. Volete fare felice il gibbone? Dategli degli alberi su cui arrampicarsi e lo sentirete urlare di gioia (letteralmente). Vi piacerebbe sapere che il vostro potamochero rosso non vorrebbe vivere in nessun altro posto del pianeta? Riempite il suo habitat di fango così che possa rotolarsi come più gli piace. Volete scoprire com'è la vita di una redazione videoludica la mattina presto? Guardate le evoluzioni del bradipo variegato. Naturalmente date da mangiare a tutti se non volete che muoiano, redattori compresi. Come avrete capito anche dai numeri, che sono identici a quelli delle espansioni precedenti, non c'è niente di rivoluzionario nel Tropical Pack. In fondo è normale che sia così.
Missione Bali
Per quanto riguarda i nuovi oggetti scenici, Frontier Developments ha scelto di attingere soprattutto da architetture ed elementi tipici del sudest asiatico, probabilmente perché più caratterizzanti e perché in espansioni precedenti aveva già introdotto elementi africani e sud americani. In particolare ha guardato allo stile di Bali, sia per le strutture che per la vegetazione. Quindi aspettatevi di costruire habitat dalla vegetazione rigogliosa con costruzioni in legno ed elementi scenici che sembrano presi da antichi templi ritrovati nella foresta, anche quando magari sono solo dei punti di ristoro per turisti assetati. Complessivamente si possono realizzare delle ottime aree, molto belle da vedere, che vengono sfruttate appieno dai nuovi animali, in particolare dai gibboni, i più rilevanti del gruppo, per via della loro tendenza a interagire con più oggetti dello scenario.
Abbiamo parlato di Bali non a caso, visto che il nuovo scenario della campagna è ambientato proprio sull'isola indonesiana. Il nostro obiettivo sarà lo stesso di sempre: sistemare uno zoo che sta rischiando di andare in rovina. In questo caso la colpa è di tal Tiffany, una ricca e incapace ereditiera che ha compiuto tutti i possibili sbagli in fase di gestione dello zoo donatole dal padre.
Spetterà a noi sistemare la situazione e farle fare tantissimi soldi, oltre che scoprire cosa vuole un personaggio proveniente dal suo passato (senza dare anticipazioni, non aspettatevi chissà quali intrighi). Lo scenario è il modo migliore per fruire da subito dei nuovi contenuti dell'espansione, scoprendoli praticamente tutti in un colpo solo. Fortunatamente Frontier ha abbandonato la formula che voleva le nuove espansioni fornire delle singole mappe per prove a tempo, ma ha sposato di nuovo quella più ampia di arricchimento della carriera, come già fatto con Twilight Pack. In questo modo si percepisce maggiormente l'aggiunta di nuovi contenuti, che assumono un peso diverso nell'intera esperienza e non sembrano buttati lì solo per dare nuova linfa vitale all'editor. Comunque sia, la sfida proposta è quella di sempre, senza particolari scossoni, tanto che le cose da fare sono più o meno quelle che chiunque giochi a Planet Zoo dal lancio (risale al 2019) riconoscerà immediatamente. Francamente era difficile attendersi qualcosa di diverso, ma c'è poco di cui lamentarsi. In ultima istanza il discorso è sempre lo stesso: considerato che sono di altissima qualità, vi interessano gli animali aggiunti? Qualsiasi sia la risposta, sapete cosa fare.
Conclusioni
PRO
- Allunga un po' la carriera
- Gli animali sono davvero ben fatti, come sempre
CONTRO
- Siamo sempre lì: se lo scenario piace non avete bisogno di una recensione per decidere, visto che il gioco è sempre quello