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Pokémon Smeraldo

Ancora Pokémon su GBA: dopo Ruby, Sapphire, Green Leaf e Fire Red, un nuovo episodio da tutto scoprire.

RECENSIONE di La Redazione   —   16/11/2005

Gameplay color smeraldo

Come in quasi tutte le avventure ambientate nel mondo dei Pokémon, anche queste vede il giocatore impersonare un giovane allenatore di Pokémon, nel suo viaggio iniziatico in giro per il continente di Hoenn alla ricerca di Pokémon da catturare e addestrare, per diventare il migliore del mondo e ambire al prestigioso titolo che attende chi sconfigge tutti i grandi Capi Palestra, conquistandone le medaglie. Tuttavia, a differenza dei primi episodi per Game Boy e Game Boy Color, i capitoli per GBA presentano una trama leggermente più complessa e avvincente: non solo c'è un mondo da scoprire e tanti allenatori da battere, ma anche un'apocalittica minaccia da affrontare. Se in Rubino e Zaffiro questa era rappresentata dai Team Aqua e Magma e dai due Pokémon che questi tentavano di risvegliare, Kyogre e Groudon, per causa dei cataclismi, in Pokémon Smeraldo si nota ancora di più la centralità dell'avventura: a minacciare Hoenn è infatti Rayquaza, un Pokémon divino in grado di scatenare davvero la fine del mondo. Per fermarlo, bisogna ottenere il potere di Groudon e Kyogre, ed ecco che vediamo coinvolti i Team Aqua e Magma, ai quali dovremo impedire di catturare i due (mica tanto) Pocket Monsters. La trama è comunque un mero pretesto per dare inizio al viaggio del nostro alter-ego: Smeraldo si gioca esattamente come tutti gli altri Pokémon e, più precisamente, come Rubino e Zaffiro. Tornano quindi tanti elementi che hanno caratterizzato i due episodi Advance, senza pero' apportare modifiche sostanziali al già comunque collaudatissimo gameplay, come gli scontri 2 contro 2, che se in Rubino e Zaffiro erano purtroppo davvero rari, in Smeraldo sono molto più diffusi. I Pokémon da catturare sono sempre più di 250 (anche in questo caso, possedere i due giochi per Game Cube, Pokémon Colosseum e Pokémon XD, aiuta a completare il PokéDex) ma solo sei per volta possono accompagnarci nelle nostre scorribande: scegliere il proprio team è sempre un'impresa estremamente strategica, alla faccia di chi dice che Pokémon è un gioco per bambini. Pokémon è, e resta, un RPG atipico estremamente complesso aldilà del mero level-up sfrenato, e in Smeraldo cio' si nota sopratutto affrontando le nuovissime side-quest, specialmente finali, dove l'abilità tattica del giocatore è richiesta ai massimi livelli, insieme a una profonda conoscenza di ogni creatura, delle sue statistiche ed abilità.

Pokémon Smeraldo
Pokémon Smeraldo
Pokémon Smeraldo

Graphic & Sound

Pokémon Smeraldo presenta differenze minime dal punto di vista tecnico, rispetto a Rubino e Zaffiro. Benchè l'hardware non venga spremuto al massimo come è accaduto in titoli bidimensionali simili come Kingdom Hearts, Golden Sun 2 o Mario & Luigi, la resa audiovisiva è ottima: le location sono curatissime e ricche di dettagli, avvicinandosi come stile grafico a The Legend of Zelda. Tutto è pacioccoso e coloratissimo, e non mancano tocchi di classe come tempeste di sabbia, immagini riflesse su specchi d'acqua and so on. Le animazioni sul campo sono spartane e limitate a quel poco che fanno gli sprite durante l'esplorazione, mentre nei combattimenti tra Pokémon sono state proprio aggiunte: mancanti in Rubino e Zaffiro, in Smeraldo i grossi e curati sprite dei Pokémon godono di qualche frame di animazioni, niente di trascendentale ma pur sempre piacevoli a vedersi. Sul versante sonoro, ottimi i remix dei temi classici della serie e sempre di compagnia le varie musiche, sia in combattimento che in marcia: allegre, spensierate, si accostano perfettamente al ritmo del gioco, senza mai infastidire o essere invadenti. Un chiaro esempio di come l'aspetto sia marginale rispetto al gameplay, ma anche di come questo possa essere ugualmente curato senza una stravagante ricerca dell'eccesso.

Pokémon Smeraldo non è un acquisto obbligato per chi possiede già Rubino e Zaffiro: i collezionisti non dovrebbero farne a meno, ma chi ha già vissuto la sua dose di avventure nel continente di Hoenn puo' tranquillamente farne a meno. Le differenze tra le tre versioni sono di fatti marginali, anche se Smeraldo è quella più consigliata per chi ancora non ha avuto a che fare con Kyogre e Groudon: la quantità di sidequest in più, i nuovi Pokémon da catturare e la presenza più incisiva di una storyline sono infatti un punto a favore per la nuova edizione di Pokémon. Smeraldo è probabilmente il canto del cigno per Pikachu e soci sull'Advance di Nintendo, in attesa di Pokémon Perla e Diamante su DS, un'occasione da non lasciarsi sfuggire per chi non ha giocato i primi due Pokémon "Advance". Da segnalare una pecca notevole: l'assenza dell'add-on che permetteva, in Verde Foglia e Rosso Fuoco, di scambiare i propri Pokémon o lottare con gli amici in wireless, nonostante quest'opzione sia supportata. Poco male per chi possiede uno dei due titoli suddetti, un guaio - compensabile da un più tradizionale cavo link - per tutti gli altri.

    Pro:
  • Gameplay collaudato
  • Maggior varietà rispetto alle precedenti versioni
  • Trama più incisiva
    Contro:
  • Troppo simile a Zaffiro e Rubino
  • La meccanica comincia a stancare
  • Assenza di add-on per collegamento wireless

Ogni generazione di handheld Nintendo è stata accompagnata da una coppia di videogiochi dedicati ai Pokémon. Ai tempi del Game Boy, fu il turno di Pokémon Rosso e Blu. L'edizione Color del Game Boy fu la dimora di Pokémon Oro e Argento (ancora oggi considerati i migliori episodi della serie). Per il Game Boy Advance, fu il turno delle versioni Rubino e Zaffiro. E la vita continua, si direbbe, con l'ormai confermato sviluppo di due nuovi titoli per il novello DS. Ma ogni "coppia" di Pokémon, è sempre stata seguita da un episodio extra, un'edizione speciale che riassumeva un po' i due giochi, condita con qualche extra, sia a livello tecnico che di gameplay: Giallo per i primi due, Cristallo per i seguenti. Non stupisce, quindi, che Pokémon Smeraldo sia collegato a Zaffiro e Rubino: di entrambi mantiene l'eccellente gameplay, la realizzazione tecnica sopra le righe e anche quei piccoli difetti sui quali chi non apprezza i Pokémon difficilmente potrà sorvolare.