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Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione

Konami rivoluziona l'intero genere dei videogiochi calcistici con PES 2008 su Wii.

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   05/03/2008

Pane (duro) per i vostri denti

Va fatta una doverosa premessa. A livello puramente “concettuale”, PES 2008 per Wii è immensamente distante dalla filosofia della console Nintendo. Se quest’ultima è infatti stata più e più volte pubblicizzata come punto di svolta per i non-giocatori, capace di offrire una semplicità e accessibilità tale da mettere immediatamente a proprio agio chi coi videogame ha sempre avuto un rapporto perlomeno conflittuale, beh, con la fatica di Konami siamo probabilmente al punto opposto di tale spettro. PES 2008, per intenderci, non è certo il prodotto da scegliere per fare una partita con la nonna o il cuginetto; per tali occasioni, potete continuare a tenere buono Wii Sports, o anche il piacevole Fifa 08. Invece, Pro Evo conservatelo da parte per voi stessi, per il giocatore della “vecchia guardia” che avete dentro, o al limite per sfidare l’amico/avversario di mille partite. Qua non si scherza. Probabilmente chi avrà seguito lo sviluppo del progetto, si sarà reso conto dell’ambizione con cui è stato studiato il sistema di controllo. In pratica i programmatori hanno scelto di offrire la possibilità di controllare non solo un giocatore alla volta, bensì gran parte della squadra o comunque tutti coloro che in quel momento stanno partecipando all’azione, sia essa offensiva o difensiva. Qualcuno ha avvicinato questo tipo di meccanica a quella dei RTS per Pc, e a conti fatti per molti aspetti il paragone non è azzardato. Su schermo è infatti sempre presente un cursore, controllato ovviamente dal wiimote, con il quale interagire effettivamente e continuamente coi propri giocatori. Facciamo qualche esempio. Immaginate di essere in fase di attacco, magari a centrocampo, e guardando le vostre fasce vi viene in mente che sarebbe perfetto se uno dei vostri tagliasse all’interno sfruttando un buco della difesa avversaria. Con un normale pad, e quindi con tutti i precedenti capitoli della serie, c’era solo da incrociare le dita e sperare nella bontà della intelligenza artificiale dei propri compagni. Su wii invece è presto fatto: mentre con un giocatore state controllando la palla, basta premere A su un altro e poi spostare il cursore verso il punto desiderato. Così facendo, l’atleta correrà immediatamente verso la destinazione indicata, permettendo di portare a termine i propri “piani” esattamente come previsto. Abbiamo voluto proporre un esempio semplice, ma va messo in chiaro che nello stesso momento si possono determinare i movimenti di molteplici compagni, sempre con lo stesso metodo. E’ quindi fin da ora immediatamente chiaro il livello di controllo pressoché totale garantito da PES 2008 per Wii, superiore in maniera nemmeno lontanamente paragonabile a tutti gli altri videogiochi calcistici a cui siamo stati finora abituati.

Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione
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Il calcio a modo mio

Le prime ore di gioco con la fatica Konami passano, specialmente per gli appassionati della vecchia guardia di PES, con un sorriso perennemente stampato sulla faccia. Ad esempio, il passaggio è delegato al grilletto B; ma con la configurazione dei controlli studiata per l’occasione, è possibile puntare esattamente col cursore nel punto in cui si vuole che la palla venga calciata. La cosa interessante è che il tasto B può essere anche tenuto premuto, ed in tal caso il giocatore più vicino al cursore si sposterà verso quella zona; un aspetto che aggiunge ulteriore spessore alle possibilità di manovra. Per quanto riguarda il giocatore con la palla, questo può essere controllato tramite la levetta analogica del nunchuk; ma per fare dribbling e correre è al contrario necessario tenere premuto A, e spostare l’onnipresente cursore verso la direzione desiderata. Istantaneamente, il proprio atleta si muoverà in tal senso, e quanto più lontano sarà l’indicatore, tanto più la corsa sarà veloce. I tiri si eseguono invece dando una scossa al nunchuk, movimento che permette anche di spazzare di testa in fase difensiva i palloni alti. Un colpo del wiimote in tali occasioni consente al contrario di alzare la linea dei difensori per attuare la trappola del fuorigioco. Ma in generale è tutta la gestione della fase di copertura che si distacca ulteriormente dalla “norma”, dato che non si ha il controllo diretto praticamente di nessun giocatore: per difendere infatti si devono tracciare le linee di corsa dei propri compagni (sempre col solito metodo) salvo poi cliccare sull’attaccante tenendo premuto A per un pressing leggero, o con Z+scossa del nunchuk per la scivolata. Ci rendiamo conto che descrivere la meccanica di gioco di PES 2008 per Wii sia particolarmente complicato a parole, ma rincuoratevi: lo è anche nei fatti. Sì perchè, come anticipato, la difficoltà è davvero marcata e la curva di apprendimento estremamente ripida. Non intendiamo la facoltà di segnare o vincere le partite: d’altra parte le “stelline” sono lì apposta, e ai livelli più bassi gli avversari sono davvero remissivi e poco incisivi. Ci riferiamo alla possibilità di sfruttare effettivamente le possibilità offerte, di controllare con successo 5 o più giocatori alla volta, di costruire azioni e portarle a conclusione. Le azioni effettuabili e le cose da tenere a mente sono molte, in numero decisamente maggiore rispetto ai PES tradizionali, e in alcuni casi la frustrazione può palesarsi più che concretamente. Ma per gli appassionati, per chi ha intenzione di passare ore ed ore sul manto erboso virtuale, basti sapere che semplicemente non esiste un titolo calcistico che offra una anche lontanamente paragonabile profondità e possibilità di controllo totale della squadra. Per gli strateghi del pallone, gli aspiranti allenatori, siamo al paradiso o quasi; bisogna costantemente dimenticarsi di focalizzare la propria attenzione solo sul portatore di palla e guardare in maniera più ampia tutta la squadra, i movimenti e le possibilità di inserimento, per poi metterle in pratica e magari buttare la palla in fondo alla rete. E la soddisfazione, in tali casi, è davvero unica.

Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione
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Difetti? Sì, grazie

PES 2008 per Wii è un gioco così intelligente e interessante che trasuda davvero la passione dei programmatori verso questo sport. E’ una alternativa clamorosamente riuscita, che getta delle basi estremamente concrete per il proseguo su tali binari della serie. Ma non mancano alcuni difetti, sia legati ad inevitabili peccati di gioventù, sia per dei limiti “cronici” del gameplay. Anzitutto la fase difensiva, anche con l’esperienza maturata da tante partite, lascia lo spazio a qualche critica dal momento che a volte è richiesto di impartire così tanti comandi in pochi istanti da mettere in seria difficoltà e col rischio di lasciare voragini difensive che nella maggior parte dei casi si tramutano in gol. Inoltre in alcuni casi alcuni comandi si accavallano: per esempio in attacco, mentre si tiene premuto A per muovere il giocatore con la palla, nel caso in cui si voglia fare un passaggio è necessario fare attenzione a sollevare il dito dal bottone A, dal momento che A+B porta invece ad eseguire un triangolo. Anche la possibilità di disegnare solamente linee rette, e non curve da far seguire ai propri atleti, potrebbe in qualche modo “limitare” i più esigenti. E ancora, paradossalmente PES 2008 per Wii è molto meno indicato al multiplayer rispetto al PES tradizionale; questo sia per la confusione su schermo determinata da 2 cursori e dalle diverse frecce contemporaneamente presenti, sia e soprattutto dalla necessità di avere come avversario un giocatore con una familiarità perlomeno sufficiente del sistema di controllo. Il che restringe il campo ai fratelli/familiari, agli amici possessori anch’essi del gioco o a quelli che sono assidui frequentatori della propria “stanza dei giochi”, anche se in quest’ultimo caso non è garantito che chi ha utilizzato per anni un pad tradizionale voglia rimboccarsi le maniche per gettarsi su questa inedita sfida. Ultimo ma non meno importante, è fondamentale giocare a PES 2008 su una tv di dimensioni abbastanza generose, perché con pochi pollici potrebbe essere un’impresa anche solo fare un passaggio decente. Dal punto di vista tecnico, siamo grossomodo in zona Ps2 o poco più; i 16:9 e i 480p consentono di avere una qualità dell’immagine più che discreta, ma graficamente non ci sono novità di rilievo rispetto all’edizione “old gen”. Stesso discorso per il sonoro, che non regala emozioni ed anzi irrita nell’edizione italiana a causa del solito, inascoltabile commento da zittire il prima possibile. Per quanto concerne invece le opzioni disponibili, oltre alle modalità classiche per partita singola, campionato, coppa o sfida ai rigori, si trova una specie di Master League denominata Champions Road e il multiplayer online, di buona qualità anche se un po' povero a livello di scelte disponibili. Assente invece in maniera poco comprensibile qualsiasi editor, ad eccezione della possibilità di modificare nomi di giocatori e squadre.

Nella pagina successiva potrete leggere la nostra intervista al producer del gioco, Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe.

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Commento

PES 2008 per Wii è un prodotto che merita davvero di incontrare il successo commerciale che spianerebbe la strada all’inizio di una serie basata su queste meccaniche di gioco. Perchè semplicemente non esiste un titolo calcistico che offra una simile profondità e una pari varietà nel ventaglio di azioni disponibili. Per la prima volta è possibile controllare un’intera squadra, e non un giocatore alla volta, fattore rivoluzionario che segna una svolta nello sviluppo dei videogame dedicati allo sport più bello del mondo. Un fantastico punto di partenza, ma non un capolavoro privo di difetti. Un prodotto straordinariamente innovativo, ma che per qualcuno potrebbe essere troppo diverso dalla tradizione di anni e anni di progresso “lineare” pad alla mano. E un gioco indubbiamente difficile da padroneggiare, che richiede dedizione e impegno. Ma, mai come questa volta, vale davvero la pena di rimboccarsi le maniche: la next-gen di Konami, almeno per quest’anno, abita in casa Nintendo.

Pro

  • Rivoluzionario
  • Trasuda passione
  • Appagante come pochi altri
Contro
  • Curva d’apprendimento lunga e ripida
  • Multiplayer locale poco accessibile
  • Per alcuni sarà "troppo" diverso

Tempo di presentazione alla stampa del nuovo Pro Evolution Soccer per Nintendo Wii, che forse con un pizzico di sorpresa si sta dimostrando la versione più azzeccata dell'anno e uno degli spunti più innovativi degli ultimi tempi nel panorama videoludico- calcistico.
Un'occasione anche per incontrarsi con Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe, producer e ideatore del titolo che nonostante il poco tempo a disposizione si è rivelato disponibile a rispondere a qualche domanda più direttamente incentrata sulla fase di sviluppo e produzione.

Multiplayer.it:Prima di tutto presentaci a quali progetti hai lavorato prima di questo Pro Evolution Soccer per Wii
Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe:Incominciai a lavorare nel team di PES come designer e già ai tempi del primo ISS PRO, mentre il primo gioco prodotto da me è stato PES Managment tre anni or sono. Questa versione per Wii è il secondo titolo che faccio io in prima persona.

Multiplayer.it:Il sistema di controllo è rivoluzionario e il punto di maggior interesse della produzione. Da dove è venuta l'idea per svilupparlo?
Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe:Pensai che fosse il caso di creare un nuovo sistema di controllo, un nuovo concept per il Wii. La mia idea è quella di dare la possibilità di controllare l'intera squadra, sia dal punto di vista difensivo che offensivo; è questa la più grande innovazione di questa versione.

Multiplayer.it:Ritieni che l'impostazione scelta possa favorire esclusivamente l'utenza più hardcore a svantaggio dei giocatori occasionali?
Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe: Mostrammo il gioco in Spagna lo scorso anno, a Siviglia, e molti altri giornalisti mi dissero che sembrava complesso. Credo comunque sia solo un'apparenza e che una volta che si incomincia a giocare, ci si trova a proprio agio immediatamente. Quindi no, non mi preoccupa la cosa...

Multiplayer.it:Qual è stato il compito più difficile che avete dovuto affrontare durante lo sviluppo? Ci sono state idee che non avete avuto modo o tempo di implementare?
Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe: La cosa più complessa per il nostro team è stata pensare in modo fresco e innovativo, perché molti di noi sono grandi fan dei classici PES e del loro sistema di gioco. Abbiamo creato più di 100 diverse variazioni sul modello di gioco principale, ad esempio quella di poter curvare le linee disegnate sul campo per indirizzare i calciatori; abbiamo pensato che fosse troppo complessa per i giocatori. Ad ogni modo penso di aver realizzato tutte le principali idee che volevo realizzare.

Multiplayer.it:Il multiplayer online supporta solo gli incontri singoli. Il sistema dei “Codici amico” del Wii ha influito sulla creazione di contenuti più complessi o c'è stato altro alla base della decisione?
Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe: Ci siamo focalizzati nel creare un gameplay per l'uno contro uno che anche tecnicamente si comportasse bene, senza troppi fronzoli. Nel futuro, comunque, pensiamo si possano aggiungere altre modalità come i tornei, è possibile.

Multiplayer.it:Per concludere, una battuta in merito alle altre versioni di PES quest'anno. Sono ancora buone ma mancano della freschezza dimostrata dalla vostra; avete suggerimenti per chi si sta occupando di realizzare quelle per il prossimo anno?
Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe: Seabass, il producer delle altre versioni, sta lavorando con me alla prossima incarnazione di PES, quindi so esattamente che direzioni sta prendendo quella dell'anno venturo e penso che mostrerà un concetto di gioco totalmente nuovo. Non ho però suggerimenti diretti per Seabass, credo solo che sia stimolato dal mio lavoro per le nuove idee introdotte.

Multiplayer.it:Grazie infinite, alla prossima.
Akiyoshi 'Greyhound' Chosogabe: Grazie.