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Promenade: la recensione di un simpatico platform tra piattaforme ed enigmi

Non capita spesso di trovare un platform 2D in grado di fondere in maniera efficace elementi puzzle e abilità tra piattaforme: ecco Promenade.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   29/02/2024
Promenade: la recensione di un simpatico platform tra piattaforme ed enigmi

C'era un tempo in cui i videogiochi partivano dalla struttura platform come base fondamentale per sperimentare nuovi approcci e soluzioni, ma ora in qualche modo tale impostazione è considerata fin troppo semplice e arcaica, al di fuori delle ramificazioni dell'imperante struttura da metroidvania. Per questo motivo, la recensione di Promenade può risultare quasi sorprendente, perché tratta di un gioco che in buona parte si incentra semplicemente sull'abilità tra le piattaforme, recuperando un'arte che sembra ormai persa, se non per qualche avventuroso esperimento di team indie, come in questo caso. Guardando le immagini è facile cadere in trappola: disegni morbidi e colori pastello in stile libro illustrato per bambini possono far emergere qualche pregiudizio sul tipico titolo tutto forma e poca sostanza, ma sarebbe un errore liquidare Promenade con una valutazione semplicistica.

La "carineria" generale è ovviamente un tratto distintivo e non c'è dubbio che gran parte del fascino derivi proprio dalle piacevoli figure che compongono ogni singola schermata, ma Promenade ha sotto un'anima davvero solida, un gameplay costruito in maniera rigorosa attingendo alla tradizione più classica del platform e arricchito dall'aggiunta di puzzle di vario tipo.

Emergono suggestioni piuttosto evidenti tra la comunicazione esclusivamente grafica dei giochi Playdead, la struttura a "missioni" all'interno dei diversi livelli dai Mario in 3D e anche i passaggi dimensionali di Fez, ma tutto questo riesce comunque a comporsi come un tutt'uno dotato di un'identità molto precisa, in un gioco unico che merita di essere provato da chiunque apprezzi il platform classico ma anche i puzzle.

Tutto ruota intorno all'ascensore

In Promenade si parte da una caverna e si scopre un mondo fantastico
In Promenade si parte da una caverna e si scopre un mondo fantastico

L'inizio della storia è piuttosto insolito, ma in linea con il bizzarro mondo messo in scena: Nemo, il protagonista, precipita in una sorta di caverna e cade nell'acqua, venendo salvato all'ultimo da un piccolo polpo, che da quel momento diventa il suo inseparabile compagno. Dopo aver creato una sorta di casa nella caverna, i due decidono a un certo punto di affrontare il mondo esterno e danno il via a un bizzarro viaggio, tutto incentrato sulla necessità di salire sempre più in alto di livello in livello. Elemento centrale di questo percorso progressivo è proprio un gigantesco ascensore, i cui ingranaggi sono stati però rimossi da una strana creatura che sembra una sorta di doppleganger oscuro del protagonista, costringendo la strana coppia a visitare i vari mondi alla ricerca di queste parti meccaniche in grado di far funzionare il complesso meccanismo.

Il principio è quello classico da Mario 64 in poi: ogni ambientazione contiene una certa quantità di frammenti di ingranaggio, che possono essere conquistati portando a termine determinate azioni che potrebbero essere catalogate come "quest" interne ai livelli del platform.

Il gigantesco ascensore viene manomesso da una misteriosa figura oscura
Il gigantesco ascensore viene manomesso da una misteriosa figura oscura

Al di là del level design estremamente creativo, stupisce in maniera particolare proprio la grande varietà di situazioni in cui ci veniamo a trovare per conquistare questi pezzi di ingranaggio: alcuni sono al termine di prove incentrate sulla velocità e la precisione nei movimenti e nei salti, altri emergono solo abbattendo boss, ma molti sono legati alla soluzione di enigmi di vario tipo, che fanno leva sul ragionamento e rappresentano momenti di gameplay più vicini all'avventura che al platform standard.

Un pizzico di metroidvania

In Promenade ci ritroviamo anche a viaggiare nello spazio
In Promenade ci ritroviamo anche a viaggiare nello spazio

Alle abilità di base di Nemo si aggiungono quelle derivate dall'uso simbiotico del polpo, che può essere lanciato in varie direzioni e può attaccarsi e afferrare oggetti grazie ai tentacoli. Al di là della corsa, dei salti e delle rotolate, con i movimenti che possono a loro volta combinarsi tra loro per modificare ulteriormente le possibilità di spostamento, l'uso del polpo apre nuove meccaniche che caratterizzano il gameplay in maniera peculiare: agguantare nemici, spostare elementi di scenario o azioni che stratificano ulteriormente le possibilità di movimento, come afferrare un'oggetto al volo e scagliarlo verso il basso per eseguire il tipico doppio salto. A tutto questo si aggiungono abilità che si sbloccano avanzando nell'avventura e aprono nuove strade, come nel classico stile dei metroidvania, anche se Promenade rifugge tale classificazione, configurandosi come un titolo piuttosto diverso.

Ogni singolo livello raggiungibile con l'ascensore ci porta di fronte a delle sorprese, con momenti di gioco decisamente differenti uno dall'altro. In questo senso, la struttura delle missioni ricorda da vicino quella dei Mario in 3D, qui trasferita in maniera piuttosto inaspettata in un contesto 2D ma caratterizzato comunque ad una notevole libertà di movimento e apertura dell'ambientazione.

In Promenade è facile ritrovarsi risucchiati in un quadro, su un palcoscenico o altre situazioni varie
In Promenade è facile ritrovarsi risucchiati in un quadro, su un palcoscenico o altre situazioni varie

Tra uno schema e l'altro possiamo trovarci risucchiati in un quadro per cercare di comporre un qualche disegno, alla guida di un'astronave in giro per micro-pianeti con enigmi da risolvere o alle prese con interruttori, meccanismi e macchinari vari da gestire con le abilità del protagonista. Forse proprio questa estrema varietà e ampiezza delle ambientazioni può risultare un po' complicata da gestire in due dimensioni, tanto che diventa facile perdere la strada e capire dove si trovano precisamente i pezzi di ingranaggio che ancora ci mancano e quelli che abbiamo invece già conquistato, ma si tratta di un problema minore in mondo di gioco così piacevole da percorrere.

La magia del 2D

Lo stile grafico di Promenade è davvero molto caratteristico
Lo stile grafico di Promenade è davvero molto caratteristico

È chiaro come l'estetica sia un elemento particolarmente curato in Promenade, ma è altrettanto evidente, una volta preso in mano il controller, che non è l'unico aspetto a dare una forte identità al gioco. La grafica concorre alla costruzione di un'esperienza molto particolare, e l'abilità del team Holy Cap nel gestire il 2D è davvero notevole, per pulizia del disegno, stile, scelte cromatiche e animazioni. Si può dire che la piacevolezza degli scenari rappresenti un motivo importante che spinge all'esplorazione dei livelli, ma questa è supportata a dovere dalla varietà di situazioni e dal notevole studio sul gameplay effettuato, rimuovendo decisamente il rischio del gioco bello da vedere ma con scarsa sostanza a supporto.

Allo stesso modo, musiche ed effetti si inseriscono perfettamente nello stile gioviale scelto dal team per rappresentare il mondo di Promenade, che sotto diversi aspetti ricorda un po' il fantastico surreale di Adventure Time, anche nello stesso costume utilizzato dal protagonista e nella tipica configurazione del duo di personaggi.

In Promenade troviamo anche citazioni a videogiochi classici
In Promenade troviamo anche citazioni a videogiochi classici

Il sistema di controllo, una volta presa confidenza con i particolari comandi, risponde molto bene agli input e consente di raggiungere delle notevoli raffinatezze in termini di movimento, che diventano anche necessarie nei livelli più avanzati, con solo qualche sbavatura riscontrabile nella gestione della "fisica" applicata agli oggetti, ma si tratta di difetti secondari.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (4)
8.9
Il tuo voto

Se i capitoli principali di Mario avessero continuato ad evolversi in 2D, forse avrebbero potuto somigliare a Promenade, sotto certi aspetti. È un complimento importante per il gioco Holy Cap e va preso con le giuste proporzioni, ma il particolare level design composito e strutturato in sotto-missioni e l'equilibrio tra platform e puzzle ricordano alcune soluzioni viste nella serie Nintendo. Nell'esplorazione troviamo suggestioni da metroidvania ed elementi da adventure puro, mettendo insieme un quadro composito ma straordinariamente coeso, supportato da un'estetica molto piacevole. L'azione di base, intesa come movimento tipico da platform, non eccelle in maniera particolare ma il design di livelli ci pone spesso di fronte a variazioni di situazioni e gameplay che possono avere delle punte geniali, cosa che rende Promenade un piccolo scrigno pieno di sorprese.

PRO

  • Struttura composita tra platform e puzzle che riserva variazioni e sorprese nel gameplay
  • Ottima estetica, tra stile grafico e accompagnamento audio
  • Buon sistema di controllo, reattivo e profondo

CONTRO

  • È facile perdersi nella mappa o non riconoscere quali obiettivi rimangano da raggiungere
  • Alcuni momenti possono risultare frustranti