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Scudetto 4

Torna il Gestionale Calcistico più amato del mondo. Tornano all'opera i fratelli Collyer. Torna Scudetto.
Tornano anche le nottate in bianco?

RECENSIONE di Paolo Matrascia   —   04/06/2003
Scudetto 4
Scudetto 4

Squadra che vince…

Descrivere Scudetto a chi non l’ha mai giocato è tanto semplice quanto riduttivo. A differenza di altri noti, notissimi, videogiochi di calcio come la famigerata serie FIFA della EA Sports, che giocano tutte le loro carte facendoci indossare i panni dei giocatori direttamente sul campo da calcio, in Scudetto non vedremo mai neppure l’ombra di un pallone (se non nelle varie immagini di background) e vestiremo i “semplici” panni dell’allenatore.
Selezionare la formazione da mandare in campo, definire i turni e l’intensità degli allenamenti, cercare nuovi acquisti sul calcio mercato per rinforzare i nostri reparti più deboli, gestire lo spogliatoio sapendo premiare (e punire) i nostri giocatori, avere a che fare con quadratura dei bilanci e le lamentele tifoseria scontenta e tante, tantissime, altre mansioni saranno il nostro pane quotidiano.
Starà poi al giocatore decidere se prendere i panni dell’allenatore di un rinomato squadrone di Serie A e far giocare i propri campioni preferiti fianco a fianco o se invece cominciare dalla gavetta e prendere le redine di una promettente squadra di Serie C2 e portarla, pian piano, verso l’olimpo del calcio internazionale navigando e scoprendo giovani promesse su un DataBase che definire sconfinato è poco.
Ogni calciatore è plasmato sulla base di un certo numero di attributi rappresentati da un valore numerico compreso tra 1 e 20. E’ qui che risiede il cuore pulsante del gioco. Mettere insieme una formazione armoniosa e modellare tattiche e schemi di gioco anche in base alle caratteristiche dei nostri giocatori (Veloce e con un buon cross? Lo metteremo sicuramente sulla fascia) rappresenta a dir poco un’arte e, per molti, una vera droga.
Se consideriamo poi che ogni giocatore ha un proprio carattere, aspirazioni e storia (capiterà, ad esempio, che due giocatori non si trovino bene insieme per passate vicissitudini) è facile immaginare la profondità di gioco offerta da Championship Manager, pardon, Scudetto 4.

Scudetto 4
Scudetto 4

Olio e pressione...

Come descritto nel corso della recensione, a fronte di numerose innovazioni fanno capolino una serie di problemi dovuti alla vastità stessa del prodotto.
Seppure queste ed una serie di altre piccole magagne non inficino l’esperienza globale di gioco, consigliamo comunque di puntare costantemente i vostri browser sul sito ufficiale del gioco ed aggiornare costantemente la proprio versione di gioco (ora arrivata alla 4.0.5).
Prontamente ed inesorabilmente il team di sviluppo sta correggendo gli aspetti più controversi - ed indisponenti - del gioco.

… non si cambia. O quasi.

L’interfaccia di gioco è rimasta quasi inalterata. Del resto quel poco che si poteva aggiungere e perfezionato è stato fatto e, almeno finché non si penserà ad una radicale rivoluzione del front-end grafico, difficilmente si potrebbe desiderare di meglio. Tutto è al posto giusto, anche non leggendo il manuale difficilmente ci dovremo chiedere dove è possibile ritrovare quella data funzione, basterà immaginare dove l’avremo messa noi e lì la troveremo.
Anche per i neofiti, quelli meno avvezzi allo stile dei vecchi CM, l’ambiente di gioco appare amichevole ed ospitale: quantomeno per questo genere di giochi. Le voci di menù sono tante, le possibilità d’interazione anche, tuttavia risulta sempre abbastanza agile il passaggio da una schermata all’altra grazie all’uso intensivo di iperlink che ci permettono, ad esempio, di visualizzare i dettagli su un giocatore direttamente ciccando sul nome citato all’interno di una news, dove si dice che il suddetto sta cercando un altro Club in cui giocare.
Come già accennato, Il Db implementato da Scudetto4 è a dir poco immenso: 39 campionati e circa 250.000 tra giocatori ed addetti ai lavori ci garantiscono un’accuratezza e, allo stesso tempo, un libertà di gioco davvero inarrivabile da qualsiasi concorrente.
Tanto ben di Dio però ha un prezzo. E noi lo dovremo pagare con una lentezza a volte esasperante. Seppure sia possibile, almeno teoricamente, attivare un numero di campionati e divisioni illimitato – come già in passato nelle vecchie versioni più recenti del resto – ben presto scopriremo che, anche su un computer di fascia media (lo stesso con cui riusciamo a giocare ad Unreal 2 alla risoluzione di 1280*1024 per intenderci), dovremo limitarci seriamente nella scelta dei campionati.
Indicativamente con un processore a 1500 Mhz e 512Mb di RAM dovremo accontentarci di un paio di campionati, pena un esasperante ed alquanto frammentata esperienza di gioco dovuta a caricamenti lenti ed a turni d’elaborazione a dir poco estenuanti. Se non vogliamo passare più tempo davanti alla schermata di attesa che non durante le partite, quindi, dovremo limitare le nostre manie di grandezza ed accontentarci, spesso, della simulazione dei soli campionati nazionali Italiani.
La sezione dei contratti è stata leggermente migliorata grazie all’introduzione di una serie di nuovi parametri informativo utili in fase di valutazione del prezzo d’acquisto e d’ingaggio come, per esempio, il salario medio dei nostri giocatori e la cifra consigliata dal nostro fido Secondo Allenatore.
Direttamente connessa alla funzione di stipulazione dei contratti è la sezione di ricerca dei giocatori e dello Staff. I filtri di ricerca sono stati ancora più ampliati ed ora, al posto della vecchia opzione di filtro “Solo interessati”, è apparsa un’altra opzione chiamata “Escludi obiettivi non realistici”, peccato che spesso non si riesca comunque a trovare giocatori realmente interessanti e spesso si perda tempo a contattare personale non interessato. Sempre in ambito di calcio-mercato noteremo poi, di tanto in tanto, qualche strana anomalia per cui – a motivi noi ignoti – non riusciremo ad assicurarci i servigi di determinati giocatori, seppure a condizioni davvero impareggiabili.

Scudetto 4
Scudetto 4

Finalmente in campo

A fronte di tutte le nuove caratteristiche (compresa la possibilità di cambiare l’interfaccia di gioco grazie all’implementazione di un sistema di gestione delle Skin molto simile a quella di programmi come il celeberrimo WinAmp) per molti la vera innovazione degna di questo nome risiede nell’inedita visualizzazione bidimensionale dell’andamento delle partite. Inutile dire che dopo anni di onorata carriera molti avevano paura che questa nuova caratteristica potesse snaturare la vera anima di Scudetto. Per fortuna tutti i timori si sono rivelati ingiustificati. Oltre ad essere totalmente configurabile (nel senso che potremo, se lo riterremo opportuno, anche decidere di tornare ai soli vecchi messaggi di testo) la nuova visuale seppure molto schematica o poco propensa allo stupirci con effetti speciali non tarderà a dimostrarci subito tutta la sua utilità.
Del resto la filosofia espressa dai Designer in tutti questi anni di onorata carriera è sempre stata chiara: nulla, in Scudetto, è stato messo per puro e semplice gusto estetico. Se non serve ai fini del puro gameplay non ci deve essere.
Ecco quindi che adesso potremmo capire, grazie ad un semplice colpo d’occhio, se un giocatore fa fatica a tenere la posizione o se con il nostro schema lasciamo troppo spazio ad un dato giocatore avversario. Finalmente.
Ma anche dai cambiamenti secondari si nota il livello di attenzione posto dai programmatori nei confronti dello sviluppo di questo nuovo capitolo. Adesso potremo farci consigliare una formazione tipo dal nostro aiutante e, finalmente, potremo memorizzarci diverse “formazioni tipo” da utilizzare a seconda delle nostre necessità o delle competizioni che ci aspettano.
Queste sono solo alcune delle numerose piccole grandi opzioni che sono state implementate, anche grazie al numerosissimo feedback riportato dagli utenti dei capitoli precedenti, per aiutarci nella vita di tutti i giorni.

Scudetto 4
Scudetto 4

Fischio finale

I caratteri a disposizione sono terminati eppure mi rendo conto di aver solo sfiorato la superficie di un argomento tanto profondo quanto immenso. Fin dai tempi dell’uscita sotto etichetta Domark (in quanti se la ricordano ancora?) Championship Manager riusciva a rapire il giocatore nella sadica logica del “ancora un turno e poi vado a letto” forse ancora più marcatamente che in titoli pur appassionanti come Civilization o Master Of Orion.
I calciofili più convinti facevano le quattro di notte alla ricerca, su un misero Db da pochi Mb, di un giovane interessante da inserire nella rose per sostituire il libero ormai anziano ed adesso lo faranno con i quasi 60Mb di dati, statistiche e caratteristiche varie.
La stessa visuale in 2D, tanto desiderata quanto temuta dagli aficionados della serie, riesce nei suoi intenti rendendo l’impostazione e la calibrazione delle nostre tattiche ancora più semplice ed immediata.

Scudetto 4
Scudetto 4

Fischio finale

Certo, qualche difetto ancora non manca: i punteggi tennistici sporadicamente fanno ancora la loro apparizione, ogni tanto è fin troppo facile perdersi nel mercato dei trasferimenti - facendoci domandare se siamo noi a non capire o se è il programma a sbagliare, l’elaborazione dei dati richiede una notevole potenza di calcolo, le nostre squadre subiscono cali di prestazioni improvvisi ed inspiegabili, gli infortuni ai nostri pupilli appaiono essere troppo frequenti e, qualche volta, i giocatori non sembrano seguire le nostre tattiche. Ma questi ed altri piccoli difetti non inficiano assolutamente l’esperienza di gioco che nessun vero appassionato di calcio, digitale e non, dovrebbe farsi scappare. Per tutti gli altri, nonostante la caratura del titolo, non me la sento proprio di consigliare questo gioco: se non vi piace il calcio difficilmente amerete Scudetto 4, non potreste capirlo ed apprezzarlo.
Il punto di riferimento per il genere dei Gestionali Calcistici è ancora qua e, adesso, superarlo appare ancora più impensabile.

    Pro:
  • Il migliore nel suo genere
  • La partita in 2D resa alla perfezione
  • Aspetto Grafico funzionale e senza fronzoli
  • Vi farà fare ancora le ore piccole
    Contro:
  • Richiede una notevole potenza di calcolo
  • A volte qualche bug di troppo
  • Aspetto Grafico funzionale e senza fronzoli
  • Solo per gli appassionati di calcio

L’incontro volge ormai al termine, noi guardiamo innervositi il nostro polso per cercare l’orologio… ma non lo troviamo: l’abbiamo divelto, inferociti, mentre battevamo il pugno contro il muro a causa dell’annullamento –assolutamente ingiustificato - del nostro primo gol.
Ma l’orologio non ci serve, ci basta alzare lo sguardo e la grafica ci informa con un laconico “2° Tempo 87”, mentre il quarto uomo annuncia un solo minuto di recupero. Neanche il tempo di imprecare, neppure troppo sotto voce, che all’improvviso il campo si materializza come per magia davanti ai nostri increduli occhi. Un attaccante avversario perde malamente palla all’altezza della nostre tre quarti, Cherubini – il nostro mediano di spinta - recupera la sfera e verticalizza sulla fascia a favore di Pertugi che, magistralmente, cambia totalmente gioco e libera il nostro attaccante di punta. Ghironi supera quindi l’ultimo difensore, aggira il portiere, tentenna qualche instante e… “Campioni Campioni Campioni”: dopo un anno di sacrifici siamo in Serie B!
I pallini rossi sul nostro monitor si dirigono quasi all’unisono in direzione della bandierina del corner avversario, poco dopo l’arbitro fischia la fine della partita, diamo un veloce sguardo alle pagelle stilate dal computer: Ghironi – oltre ad un bel 9 – si è meritato il premio di miglior giocatore della partita, già pensiamo al nuovo ingaggio che ci chiederà in vista della nuova stagione in serie cadetta, “Queste sanguisughe senza attaccamento alla maglietta”!
Ebbene sì, il Re è tornato, dopo una serie di ritardi più o meno giustificati i fratelli Collyer tornano in campo con la loro nuova edizione del simulatore manageriale per eccellenza. La quarta incarnazione di Championship Manager, altresì riconosciuto come Scudetto sul nostro suolo italico, doveva rappresentare per gli appassionati di tutto il mondo, ben più che il solito aggiornamento a cui ci si era abituati ormai da anni, ma una vera e propria svolta epocale.
Scopriamo assieme dove ci ha portato il frutto di tanti mesi di lavoro.