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Sid Meier's Civilization 6, la recensione console

Un altro ottimo porting per uno strategico che non finisce di stupire, su qualsiasi piattaforma lo si giochi: la nostra recensione di Sid Meier's Civilization VI per console

RECENSIONE di Francesco Serino   —   21/11/2019

La verità? Questo è un vero e proprio evento! È la prima volta che il capolavoro di Sid Meier arriva sulle console maggiori. Forse vi ricorderete giochi simili, con lo stesso nome ma con sottotitoli alternativi tipo Civilization Revolution, ma si è trattato sempre di riduzioni pensate per un pubblico diverso, e un hardware meno potente. Questo Civilization VI, di cui leggete la recensione console, invece è il "real deal", quello vero, lo stesso che da tempo tiene svegli milioni di appassionati su PC e non solo. Questo sesto capitolo infatti è già arrivato su piattaforme mobile, e con gli stessi ottimi risultati da qualche mese si può giocare addirittura su Nintendo Switch, mentre ora si appresta a chiudere il cerchio debuttando finalmente su PlayStation 4 e Xbox One. Da titolo esclusivo a gioco per tutti il passo non è certo breve: c'è voluto del tempo per fare in modo che Firaxis riuscisse a snellirne la struttura al massimo, senza intaccarne la complessità; ce n'è voluto altrettanto alle console per sfoggiare una CPU e memoria all'altezza di quello che è senza timori di smentite il gestionale dei gestionali. Adesso che questo momento è arrivato, Civilization può allargare ulteriormente la sua utenza, per un potenziale successo che non sarà comunque mai in grado di uguagliare la qualità e la profondità di questo titanico prodotto.

Riscrivere la storia

Civilization VI permette di riscrivere la storia, ad ogni partita. Quando ne hai bisogno, perché di Civilization ne hai ciclicamente bisogno, con due click hai pronta una nuova avventura: una volta sei i romani, un'altra gli ungheresi, e non sai mai come sarà il mondo, quanti i continenti, quali le risorse più comuni e più rare. E tutto ciò che non è in mano al caso è costruito turno dopo turno dalle nostre scelte e da quelle delle diverse intelligenze artificiali in gioco: dietro quella montagna potresti trovare una nuova civiltà molto più avanzata della tua. In base alle sue caratteristiche e alla sua agenda potrebbe trovare nella tua evoluzione elementi di discordia o di amicizia, cambiando per sempre il corso degli eventi. Sarà guerra o alleanza strategica? Ogni strada percorribile è comunque destinata a mutare con lo scorrere del tempo: in Civilization si inizia ben tremila anni prima della nascita di Cristo, e si prosegue fino al prossimo futuro, con l'esplorazione spaziale.

La mutazione è continua, ed è geografica, naturale, politica, ma sempre anche di gameplay. Immaginate di vivere di stenti per centinaia di anni, in stagnazione, quando a un certo punto i vostri scienziati scoprono le qualità del petrolio svelando di conseguenza la presenza dei pozzi sulla mappa. Un simile evento può stravolgere l'intera partita; magari siete gli unici ad averne così tanti, al punto che potrete permettervi di ricattare le altre civiltà che ne avranno urgente bisogno; così facendo potreste persino spingerne una a muovervi guerra, ma indovinate un po' chi avrà più carburante e di conseguenza più mezzi corazzati? C'è poi tutta la parte politica, di organizzazione, e molto altro ancora, per una sfida stratificata e in perenne evoluzione.

Civilization Vi Console 1

Vincere e perdere

In Civilization VI si può perdere e trionfare in molti modi. Per portare a casa il risultato è necessario raggiungere per primi una di queste possibili vittorie: quella più generica ai punti, quella culturale, diplomatica, di dominio militare, scientifica e infine religiosa. Si possono perseguire tutte insieme o singolarmente, cambiando anche strada facendo. Alcune di queste condizioni di vittoria poi propongono approcci radicalmente diversi da altri, la vittoria religiosa per esempio richiederà una costante evangelizzazione delle altre civiltà, aprendo a nuove tipologie di unità e di strutture che in altri casi nemmeno verranno costruite.

I game over invece sono di tue tipologie in Civilization: il primo è quando mangerete la polvere e della vostra civiltà non rimarranno che rovine, e l'altro è decretato nel non raggiungimento di una delle condizioni di vittoria allo scadere dell'ultimo turno di gioco, ma da lì in poi chi vorrà potrà continuare a giocare all'infinito. Trattandosi questa dell'ennesima recensione di Civilization VI, è inutile scendere ulteriormente nei dettagli, sappiate però che sono innumerevoli le meccaniche che non abbiamo citato: ci sono le città stato, il commercio, la diplomazia, le differenze tra una civiltà e l'altra, il combattimento a turni e l'epica progressione delle scoperte scientifiche e culturali, barbari alle porte, commercio e minacce nucleari; ci sono poi personaggi storici, artisti e opere da custodire nei musei, età dell'oro, grandi generali e congressi mondiali in cui decretare il destino dell'intero pianeta. Civilization VI è grosso, stratificato, infinito.

Civilization Vi Console 3

Espansioni

Insieme a Civilization VI, gli utenti console che vorranno spendere un po' di più potranno mettere le mani anche sulle due espansioni. La prima è Rise and Fall e potremmo definirla sufficiente: il suo scopo è rendere più complessa la gestione delle singole città che ora presentano anche un grado di fedeltà, oltre che a richiedere dei governatori. Con Rise and Fall viene introdotta anche la versione negativa dell'età dell'oro, il secolo buio, con nuove conseguenze da fronteggiare. La seconda espansione, The Gathering Storm, introduce qualcosa di più concreto come la forza degli elementi: vulcani che eruttano, fiumi che esondano, e naturalmente riscaldamento globale e livello del mare in crescita. Con Gathering Storm cambia tutto, specialmente nei turni più avanzati, quando l'ecosistema comincerà a cambiare in base ai percorsi storici di ciascuna civiltà.

Civilization Vi Console 2

Conclusioni

Multiplayer.it
9.2
Lettori (22)
8.4
Il tuo voto

Conversione quasi perfetta, con qualche ritardo nella risposta di certi comandi e la naturale lentezza che subentrerà in partite particolarmente lunghe e complesse, con tanta IA di mezzo. Ma succede anche su certi PC, e non c'è altra soluzione che un hardware più potente. Il capolavoro è ancora una volta intatto, facilissimo da comprendere, coloratissimo da guardare, sfrontatamente epico da giocare. E c'è anche il multiplayer, locale e via Internet. Ogni tanto sembra incantarsi, ma per pochi secondi.

PRO

  • Interfaccia comodissima
  • Bellissimo su grande schermo
  • Espansioni già disponibili

CONTRO

  • Ti consuma la vita, ti succhia l'anima, ti fa litigare con gli affetti
  • Qualche problemino minore