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SOCOM: Combined Assault - Recensione

In procinto di debuttare su PS3, la serie SOCOM saluta PlayStation2 con un ultimo, avvincente episodio.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   22/05/2007

Si torna in azione

I membri della task force americana specializzata in crisi internazionali devono ancora una volta affrontare una minaccia alla pace mondiale: il tentativo fallito di liberare un importante prigioniero diventa il punto di partenza per una nuova avventura, che ci vedrà esplorare numerose location sparse per il mondo nel tentativo di portare a termine una serie di missioni. Chi ha avuto modo di provare SOCOM 3 non avrà alcun problema a cimentarsi con SOCOM: Combined Assault, in quanto il nuovo episodio è più un add-on che non un vero e proprio sequel: struttura identica, grafica identica, medesime impostazioni ma un buon numero di mappe inedite. I motivi di questa scelta estremamente “conservativa” sono da ricercarsi nell'intento degli sviluppatori di trasportare la serie su PlayStation3 nel migliore dei modi, senza impiegare molte risorse nella sua ultima apparizione su PS2. Ogni missione parte con un'introduzione animata e con un briefing molto dettagliato e parlato in Italiano, in cui vengono evidenziati gli obiettivi da raggiungere con un occhio di riguardo al tipo di location e ai nemici che la popolano. Si passa quindi alla gestione della squadra, formata da quattro agenti il cui arsenale è liberamente modificabile, con l'unico imperativo di rimanere al di sotto di una certa soglia di carico. Potremo quindi sperimentare le numerose armi da fuoco a nostra disposizione, passando dai mitra ai fucili, dalle pistole ai bazooka, dalle granate dirompenti a quelle fumogene e così via. Non mancano gli accessori, che possono cambiare radicalmente il nostro approccio ai combattimenti: i mirini telescopici, in particolare, rendono possibile l'eliminazione di un bersaglio da grande distanza con un colpo mirato alla testa, senza esporre la squadra al fuoco nemico. [C]

Gli scontri ravvicinati nascondono molte insidie.
Gli scontri ravvicinati nascondono molte insidie.
Come al solito, è possibile ripararsi e poi sporgersi per fare fuoco.
Come al solito, è possibile ripararsi e poi sporgersi per fare fuoco.
Le location purtroppo sono poco dettagliate e il frame rate è mediocre.
Le location purtroppo sono poco dettagliate e il frame rate è mediocre.

[/C]

Struttura di gioco

Una volta scesi in campo, il nostro riferimento più importante è la mappa, su cui è segnalata la posizione di ogni obiettivo. Mentre ci muoviamo, un radar sullo schermo ci segnala la presenza di nemici a distanza di tiro, permettendoci magari di impartire degli ordini alla squadra per non farci cogliere impreparati. La possibilità di comandare i nostri compagni in SOCOM ha una valenza diversa rispetto a titoli come Rainbow Six, in quanto è possibile completare le missioni (la maggior parte, almeno) senza mai preoccuparsi di impartire ordini, contando soprattutto sull'azione del proprio alter ego; cosa che nella serie tratta dal romanzo di Tom Clancy sarebbe inconcepibile. Ogni mappa presenta degli obiettivi fondamentali e altri facoltativi, e alla fine della missione si riceve una valutazione complessiva che ci mostra le nostre percentuali di efficienza nonché il tempo impiegato. Rispetto a SOCOM 3, in Combined Assault avremo spesso la possibilità di scegliere la missione con cui cimentarci, lasciando aperte delle porte alla rigiocabilità nel caso si volesse ricominciare e recuperare gli stage saltati. Per quanto concerne il controllo del personaggio, non c'è alcuna novità rispetto al passato: lo stick analogico sinistro e quello destro servono per muoversi e per gestire la visuale (e il mirino, di conseguenza), mentre la croce direzionale ci permette di utilizzare zoom o visuale termica laddove disponibili. I pulsanti dorsali servono per impartire ordini veloci, cambiare arma o fare fuoco con quella equipaggiata, mentre i pulsanti principali del Dual Shock 2 sono assegnati all'azione generica, alla lista degli ordini per la squadra, al cambiamento di posizione del personaggio (in piedi, accovacciato o disteso) e al salto. [C]

Scegliere le armi prima di una missione può cambiare le carte in tavola.
Scegliere le armi prima di una missione può cambiare le carte in tavola.
In SOCOM, impartire ordini ai compagni non è di primaria importanza...
In SOCOM, impartire ordini ai compagni non è di primaria importanza...
...e a volte ci troveremo di fronte a episodi di palese 'stupidità artificiale'.
...e a volte ci troveremo di fronte a episodi di palese "stupidità artificiale".

[/C]

Realizzazione tecnica

Quanto scritto finora sulla natura di SOCOM: Combined Assault riguarda soprattutto la sfera tecnica, in quanto il motore di gioco è lo stesso di SOCOM 3 e purtroppo nessuno si è preso la briga di ottimizzarlo in qualche modo. Il risultato è un frame rate davvero scarso, unitamente a un livello di dettaglio basso: due cose inaccettabili per quello che è il livello di maturità raggiunto da alcune produzioni su PS2. Il discorso è molto diverso per quanto concerne il comparto sonoro, che fa ampio uso di musiche di eccezionale qualità che contribuiscono al coinvolgimento, ma che peccano in freschezza in quanto già utilizzate in precedenza. Gli effetti sonori sono nella norma, e il gioco vanta una completa localizzazione in Italiano, con un doppiaggio di buona qualità. Il discorso della mancata ottimizzazione purtroppo riguarda anche l'intelligenza artificiale sia dei nostri compagni di squadra che dei nemici, dunque non aspettatevi sorprese in tal senso. Tutt'altra considerazione merita la modalità di gioco online, che ci permette di partecipare a partite da ben trentadue giocatori all'interno di mappe molto ampie e ben realizzate: più che un valore aggiunto, tale modalità rappresenta il fulcro di questo Combined Assault, conferendo al prodotto una longevità inaspettata.

SOCOM: Combined Assault - Recensione
SOCOM: Combined Assault - Recensione
SOCOM: Combined Assault - Recensione

Commento

Ci sono team di sviluppatori che sono riusciti a fare miracoli su PlayStation2, anche e soprattutto in questo periodo “conclusivo” per la console, e SOCOM, per quello che ha rappresentato, meritava forse un addio più prestigioso per quanto riguarda il profilo tecnico. A onor del vero, i punti di forza della serie sono sempre stati altri: la solidità della struttura, gli elementi strategici e la modalità online. In questo senso, Combined Assault non delude e offre agli appassionati una serie di missioni e di mappe di buon livello, soprattutto per il gioco in rete. Dunque se avete sempre amato SOCOM e siete pronti a chiudere un occhio sulle sue (storiche) lacune tecniche, quest'ultimo episodio rimane un prodotto consigliato. In attesa di un deciso passo in avanti su PlayStation 3.

    Pro:
  • Struttura di gioco collaudata
  • Modalità online curata e ben fatta
  • Comparto sonoro di buon livello
    Contro:
  • Graficamente inadeguato
  • IA migliorabile
  • Un add-on di SOCOM 3, in pratica

Nel corso degli anni, Sony ha saputo arricchire la ludoteca di PS2 con prodotti di grande qualità, che sono poi diventati serie di successo. SOCOM è un ottimo esempio del genere, un action game solido che ha avuto l'indubbio merito di spingere il multiplayer online. Quest'ultimo episodio “old gen” sembra voler dare un ulteriore colpo in tale direzione, visto che ci permette di giocare sugli stessi server che ospitano le partite di SOCOM 3, trovando dunque già una base consolidata di persone con cui condividere l'esperienza.