Song of Farca ci fa tornare investigatori, ben presi dal lavoro di Wooden Monkeys nel raccontare una storia di crimini e misteri cyberpunk. Siamo a Farca, posto immaginario immerso in un'ambientazione reale. Una scelta che permette al team di inserire tutta una serie di elementi non troppo distanti dalle nostre vite ma che al contempo trasmettono aria di futuro, seppur per fortuna non asfissiante.
Nei panni di Isabella Song, bella investigatrice costretta a casa agli arresti per un colpo proibito, ci ritroviamo a scoprire a poco a poco il cast ricorrente di personaggi che di caso in caso torna ad allietare le nostre scoperte, condito da comprimari sufficientemente caratterizzati per dire la loro all'interno del flusso di gioco.
Se vale la pena mettersi il cappello da Sherlock Holmes o meno ve lo raccontiamo nella nostra recensione di Song of Farca, disponibile su PC Windows.
Un gameplay dall'essenza minimal
Carina l'idea di dividere in due lo schermo: sopra una telecamera puntata sul salotto di Isabella, con grafica 3D, sotto grafica 2D ad animare il susseguirsi di dialoghi, ricerche, cast e avanzamento. Una trovata semplice ma efficace nel rendere l'idea di ciò che accade nello schermo della protagonista, una hacker capace di fare praticamente tutto da terminale. Parliamo di cyberpunk e fiction, un connubio che si prende la licenza poetica di farci entrare in più o meno ogni posto possibile, talvolta anche in modo surreale.
Il flusso di gameplay è semplice: dopo aver accettato un caso fornito dall'avanzamento della narrazione, si analizzano i posti in cerca di indizi usando telecamere e droni, si studiano gli indizi e i profili, si interrogano indiziati e alleati chiamandoli su uno Skype del futuro e si raggiunge una conclusione. Abbiamo quindi condensate varie fasi, capaci di amalgamarsi abbastanza bene e con discreta maestria.
Funziona tutto, al netto di qualche piccola sbavatura: esplorare i luoghi hackerando le telecamere è divertente, ci sono anche dei momenti in cui dover sgattaiolare attraverso la sorveglianza, ma nella sua essenza minimal è tutto abbastanza guidato, addirittura banale, e riteniamo impossibile non completare in pochi secondi ogni esplorazione.
Discorso differente per le password, punto un po' dolente: detto che non ci sono casseforti che bloccano l'avanzamento, avere o meno l'indizio coperto da password aiuta a comporre un quadro più completo del caso, ma i disegni a mo' di enigma proposti dal team non convincono. Spesso vi troverete ad avere davanti uno schizzo completamente avulso dal contesto in cui nessuno vi fornisce un modo per dargli un senso o per capire quantomeno come leggerlo.
Chi scrive ha esperienza di enigmi, escape room fisiche e da tavolo, puzzle a profusione, eppure qualche enigma di Song of Farca è oggettivamente senza senso. Purtroppo, se siete completisti - a parte dei collezionabili da trovare nascosti nei disegni del gioco - e volete risolvere tutto da soli, avrete la vita dura e non riuscirete a capire il perché di certe scelte di design.
Interrogatori cyberpunk
Vista la sua anima punta e clicca, esplorare in Song of Farca rimane un'attività ludica divertente, l'unica un minimo movimentata a dire il vero. Si prosegue esplorando video, indizi, chiamando l'intelligenza artificiale per far analizzare dati, interrogando gli indiziati e cercando di farli uscire allo scoperto mostrando prove e raggiungendo conclusioni. C'è da dire che i dialoghi sono ben proposti, a patto di conoscere bene l'inglese, e il sistema di "obiezione", per rimanere in un linguaggio da avvocati, concede delle soddisfazioni quando si coglie bene l'occasione.
Qui arriviamo alla seconda sbavatura: per avanzare e tentarle un po' tutte, non sarà raro affidarsi al trial & error, mostrando un po' tutto quello che avete in mano e legando le conclusioni in ogni modo possibile pur di avanzare. Forse siamo noi poco furbi, ma non è sempre chiara la conclusione più soddisfacente, quella in grado di dare l'idea di aver fatto la scelta giusta. Comunque, i dialoghi si confermano interessanti e i personaggi di contorno ben caratterizzati, in grado di trasmettere dei tratti e delle unicità di pensiero e personalità.
I casi non sono sempre uniformi come tematiche e i bivi di scelta potenziale sono in grado di cambiare la storia del gioco, salvando sempre e comunque l'avanzamento. C'è però un consiglio che ci sentiamo di darvi: poiché i casi si finiscono in massimo un'ora e la loro forza propulsiva non è enorme, non fateli di seguito altrimenti rischiate di abbassare e annacquare la narrazione. Il titolo vi durerà non più di 10 ore se vi fermate a trovare ogni collezionabile e cercare di risolvere ogni password, ma pensiamo che in 7-8 ore lo avrete portato bellamente a termine. In ogni caso, Song of Farca mischia tematiche politiche, sociali e sessuali in un sempreverde cyberpunk che non sa di novità, ma quantomeno è raccontato con il giusto ritmo.
Conclusioni
Song of Farca divertirà e intratterrà chi è in cerca di un buon titolo investigativo senza troppe pretese. Ci sono trovate simpatiche: l'esplorazione, per quanto col pilota automatico, è divertente, i dialoghi hanno una loro personalità, i personaggi sono ben caratterizzati. Rimane un po' l'amaro per l'ambizione narrativa generale - alcuni casi sono veramente veloci - e per una serie di meccaniche di gameplay non proprio esaltanti, ma tutto sommato per poco più di 16€ sentiamo di consigliarvi un giro a Farca.
PRO
- Buon investigativo
- Dialoghi ben scritti
- Scorre abbastanza bene
CONTRO
- Esplorazione degli ambienti abbastanza guidata
- C'è del trial & error
- Alcuni enigmi sembrano un po' buttati lì