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Sonic Mega Collection

Sonic avanza, sempre più in high-res. La sua saga a 16-bit e il suo gameplay originale, però, rimangono inossidabili alla prova dell'obsolescenza. Seguiteci verso la nostra recensione di Sonic Mega Collection, grazie alla quale potrete riscoprire i più grandi classici del porcospino supersonico!

RECENSIONE di La Redazione   —   10/04/2003
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Una Storia con la S maiuscola

Sonic Mega Collection è già un gran "pacchetto" solo per la qualità di alcuni dei giochi inclusi. Cerchiamo però di capire in che senso alcuni dei classici contenuti in questa raccolta costituiscano una tappa obbligata nella storia dei videogiochi: pensiamo allora al volto odierno di Sega e compariamolo con quello della Sega della prima metà degli anni ’90. Oggi vediamo, certo, una grossa casa, storica, senza la quale il volto attuale dell’entertainment videoludico avrebbe un’infinità di espressioni in meno, ma possiamo anche vedere un nome per certi versi controverso e sfortunato, spesso commercialmente frustrato nella sua carica di innovatività e ritiratosi, suo malgrado, dal mercato dell’hardware per inseguire una politica software-only che non ha dato i frutti sperati né al botteghino ne sulla critica. Guardando indietro ai primi ’90, invece, anni da cui provengono tutti i titoli di questa raccolta, Sega era sinonimo di innovatività e coolness tanto sul mercato hardware che su quello software, unica sfidante in grado di far traballare, con il glorioso MegaDrive, un monopolio Nintendo all’epoca molto più radicale dell’odierna egemonia Sony. Sonic era una mascotte veloce, accattivante, entrata prepotentemente nell’albo dei grandi trascinando il MegaDrive con se all’inno commerciale di “Sega does what Nintendon’t”. Sonic non era la solita copia di Mario, era un platform diverso, più adrenalinico e viscerale, e quindi unico in se. Caricare il primissimo, rivoluzionario, velocissimo Sonic del 1991 e arrivare fino alla fantastica Starlight Zone in questa raccolta fedele dal punto di vista emulativo, per fortuna, dà sempre le stesse sensazioni. Lo stesso vale se si decide di caricare Sonic 2, per rotolare negli stupefacenti tunnel ad alta velocità di Chemical Plant, diventare SuperSonic o prendersela con Tails la volpe perché interferisce più che aiutare; se ci si avventura nei vasti livelli di Sonic 3, apprezzando lo stile più “cool” del porcospino contro la sua nuova nemesi Knuckles; o, infine, se di decide di provare l’ebbrezza di utilizzare Knuckles nei grandi, impegnativi, stilosi livelli di Sonic & Knuckles. Tutte queste esperienze sono intatte, ancora emozionanti a dieci anni di distanza dagli originali e – fortunatamente – quasi perfettamente emulate in Sonic Mega Collection. Ma ecco la lista di titoli disponibili e sbloccabili.

Uno sguardo agli originali...

Sonic the Hedgehog (1991 Sega)

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Uno sguardo agli originali...

Storico inizio per una saga quasi infinita di seguiti e spin-off, Sonic the Hedgehog e il suo velocissimo, accattivante porcospino rappresentarono una risposta potentissima allo strapotere nintendiano di Mario, diventando i simboli di un’attitudine più “cool” e veloce al videogioco. Sonic salta, corre fino a velocità impensabile, compie giri a 360° e schizza via per salvare i suoi amici animali dal perfido inventore pazzoide Ivo Robotnik e recuperare i preziosi Smeraldi. Veloce, originalissimo, un manifesto di un modo unico di intendere il videogioco. Giudizio: CLASSICO

Sonic The Hedgehog 2 (1992 Sonic Team)

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Uno sguardo agli originali...

Molto simile al predecessore sia nel level design che nell’estetica e nella concezione di gioco, Sonic 2 fa comunque un ottimo lavoro di ulteriore ripulitura e affinamento della fisica degli ambienti e delle collisioni. Ma fa anche di più che affinare: introduce l’ormai standard Spin Dash, che consente di caricare velocità e partire rapidamente da fermi; si dota di un challenge mode in split-screen per due giocatori; e soprattutto introduce la mitica volpe a due code Miles “Tails” Prowler, che accompagnerà Sonic (e la sua nuova versione SuperSonic potenziata dagli Smeraldi) in tutti i giochi a venire. Giudizio: CLASSICO

Sonic the Hedgehog 3 (1994 Sega Technical Institute)

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Uno sguardo agli originali...

Il Dr. Robotnik è tornato e questa volta, seminando zizzania, scatena contro Sonic la sua nuova nemesi e il suo futuro amico-rivale, l’ormai celebre Knuckles. La storyline si fa un po’ più complessa del modello "fiabesco" dei primi due capitoli e inaugura la tendenza alla fiction tipica dei giochi più moderni della saga. Ma, a prescindere dalla trama accessoria, il gioco si presenta molto fedele alla concezione dei suoi predecessori, ampliando i livelli e introducendo un aspetto esplorativo più marcato del solito fuggi-fuggi acrobatico oltre che uno stile grafico un po’ più audace e slanciato. Nuove anche alcune modalità per due giocatori, la possibilità di salvare il progresso e quella di giocare anche con Tails. Giudizio: OTTIMO

Sonic & Knucles (1994 Sonic Team)

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Uno sguardo agli originali...

L’originale Sonic and Knuckles è un vero pezzo da collezione per tutti gli appassionati: Sega, infatti, lo commercializzò in una speciale cartuccia che, a sua volta, presentava nella parte superiore un ingresso per cartuccia tramite il quale interfacciare il gioco con gli altri capitoli della saga. Sonic and Knuckles, inoltre, può essere giocato sia con Sonic che con Knuckles l’Echidna: essendo quest’ultimo capace di arrampicarsi e planare, il gioco si presta a diversi livelli di gameplay. Per quanto riguarda la connettività, inserendo Sonic 1 il giocatore avrebbe avuto accesso a una serie di sottogiochi rimaneggiati provenienti da Sonic 3 e Sonic and Knuckles. Inserendo Sonic 2 avrebbe potuto giocare al secondo capitolo della saga utilizzando Knuckles. L’interazione più interessante, però, era quella tra la cartuccia di Sonic and Knuckles e quella di Sonic 3. I due giochi, infatti, una volta uniti diventano un’enorme, unica avventura con una trama da 34 Mega, selezione dei personaggi, possibilità di save, utilizzo non lineare dei livelli e numerosi bonus. La difficoltà leggermente più elevata e la costruzione più complessa dei livelli, unite a una cosmesi audiovisiva di maggior livello, rendono questo capitolo un grandioso canto del cigno della saga a 16bit. In Sonic Mega Collection, le combinazioni tra Sonic and Knuckles e gli altri titoli sono sbloccabili come extra (vedi più in basso). Giudizio: CLASSICO

Sonic Spinball (1993 Sega Technical Institute)

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Uno sguardo agli originali...

Sonic, da arrotolato, aveva occhieggiato alla sua somiglianza con una pallina da flipper (pinball per gli americani) fin dal primo titolo. Nel secondo capitolo, Sega inserì persino un livello ambientato in un enorme casinò con tanto di flipper e molle di ogni genere sulle quali far rimbalzare il porcospino, ormai diventato un cliché di ogni nuova incarnazione. Non c’è da stupirsi, quindi, per questo tentativo di Sega di costruire un solido pinball game a tutti gli effetti con protagonista Sonic. Il gioco è tecnicamente un po’ deludente, con un comparto audio/video di basso profilo e controlli poco precisi. E’ però una simpatica aggiunta alla collezione. Giudizio: DISCRETO

Dr. Robotnik’s Mean Bean Machine (1993 Compile)

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Uno sguardo agli originali...

Si tratta, ne più e ne meno, del classico e sempre godibilissimo Puyo Puyo, un puzzle game qui localizzato e esteticamente alterato con l’introduzione del Dr. Robotnik, il cattivo della saga di Sonic. Lasciate cadere i simpatici blob per unirli orizzontalmente o verticalmente a quattro o più alla volta per farli scomparire e, possibilmente, azionare delle reazioni a catena. Attenti a non imbottigliarvi, raggiungendo il soffitto e il relativo Game Over. Per uno o due giocatori, in varie modalità. Sempre divertente e piacevolmente caratterizzato. Giudizio: BUONO

Sonic 3D Blast! (1996 Traveller’s Tales)

Sonic Mega Collection
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Uno sguardo agli originali...

Nel 1996 l’onda d’urto del Megadrive si era esaurita e il SuperNES della Nintendo era in procinto di obliterare del tutto il 16-bit Sega grazie alla superiorità tecnologica e ad una serie impressionante di killer application: tra queste figuravano la saga di Donkey Kong Country e Super Mario RPG, titoli dotati di una piacevole grafica pre-renderizzata da potenti workstation per aumentarne la pulizia e l’impatto visivo. Sega tentò abbastanza inutilmente di porsi in questo solco con Sonic 3D Blast, con una visuale isometrica a 3/4 e grafica pre- renderizzata. Il risultato visivo è simpatico, ma il gameplay vacilla e non si avvicina neanche lontanamente ai classici della saga. Giudizio: DISCRETO

... e uno sguardo agli Extra

Al contrario dei primi titoli, tutte le modalità e i giochi Extra che seguono non sono disponibili dall'inizio ma sono sbloccabili in Sonic Mega Collection

Blue Spheres

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... e uno sguardo agli Extra

All’uscita della cartuccia speciale di Sonic and Knuckles, il primo capitolo della saga era l’unico a non potere permettere di essere ri- giocato con il nuovo arrivato Knuckles. Problemi con la palette di colori, infatti, lo impedivano senza una laboriosa riprogrammazione. Sega decise quindi di randomizzare il bonus stage di Sonic and Knuckles: in Sonic Mega Collection, questo sottogioco prima noto come "Special Stages" è stato ribattezzato "Blue Spheres". Giudizio: PASSABILE

Sonic 2 with Knucles

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... e uno sguardo agli Extra

Semplicemente, la modalità che univa la cartuccia speciale di Sonic and Knuckles con Sonic 2, permettendo di utilizzare Knuckles nel secondo capitolo.Giudizio: PASSABILE

Sonic 3 and Knuckles

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... e uno sguardo agli Extra

Si tratta della già citata unione tra Sonic and Knuckles e Sonic 3, grazie alla quale i giocatori possono godere di un’avventura e di una trama alternativa e che unisce i due giochi in un unico percorso da 34 Mega, aggiungendo extra, segreti di vario genere e la possibilità di giocare con Sonic, con Tails, con Knuckles o con Sonic e Tails insieme come nel secondo episodio. Tra gli extra, una serie di Super Emeralds e la prima e unica apparizione di Super Tails. Oltre che una doverosa modalità di save. Giudizio: OTTIMO

Flicky (Sega of Japan 1991)

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... e uno sguardo agli Extra

Gioco molto datato e dal gameplay decisamente antico, Flicky vi mette nei panni di difensori di giovani “Chirps" da un minaccioso gatto dal nome di Tiger. Il gameplay, uno strano misto tra il primo Mario Bros e antichi ladder games come Circus Atari, consiste nel raccogliere tutti gli uccelletti indifesi e portarli in salvo evitando le trappole del predatore. Giudizio: PASSABILE

Ristar the Shooting Star (Sega of Japan 1995)

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... e uno sguardo agli Extra

Ristar è sicuramente l’extra più appetibile di tutta la raccolta. Si tratta di un platform classico ma con una buona dose di originalità: Ristar è infatti dotato di braccia estensibili, grazie alle quali può aggrapparsi a nemici e muri, scalare ambienti, dondolarsi da piattaforme di varia foggia, lanciare oggetti, ruotare, attivare leve e marchingegni o sprigionare il suo Meteor Strike. Buona giocabilità, game design vario e ottima proposta grafica. Giudizio: BUONO

Classico, buono, classico, discreto, classico, buono...

Sonic Mega Collection include quindi ottimi titoli per qualunque videogiocatore degno di questo nome. I quattro capitoli della saga platform di Sonic spiccano decisamente sugli altri, costituendo insieme un motivo più che valido al possesso della raccolta. Persino i nuovi episodi platform su GameBoy Advance non possiedono la stessa forza attrattiva nei confronti del giocatore. Gli altri titoli, inclusi quelli segreti, sono di qualità altalenante ma mai insufficiente, godibili alternative all’interno di una confezione come quella che ci troviamo tra le mani. Si tratta comunque, per tutti i titoli, di giochi tecnicamente ancorati alla loro epoca. Graficamente parlando, quindi, così come per il sonoro, è scontata la sospensione di un giudizio “contemporaneo” in favore di uno “comunicativo”. Un giudizio, cioè, che guardi a ciò che un titolo può esprimere a prescindere dal suo avanzamento tecnologico: in questo senso, giochi come Sonic Spinball appaiono oggi esteticamente poco godibili esattamente come in passato, mentre alcuni dei più bei momenti di Sonic 2 o di Sonic and Knuckles rimangono del tutto inalterati e inossidabilmente estetici. In questo senso anche Flicky è un simpatico gioco che, pur apparendo decisamente datato, è molto godibile. L’unico extra di rilievo è costituito dal bel platform Ristar, mentre Blue Spheres, più che un nuovo gioco, non è altro che una versione modificata del livello bonus di Sonic and Knuckles. Ma Sonic and Knuckles merita anche un discorso a parte. Si tratta infatti di un gioco che Sega commercializzò in una cartuccia speciale, che univa i giochi in una unica esperienza con una trama alternativa. Peccato che, nella presente raccolta, le seguenti opportunità siano “sbloccabili” e considerati come “extra”, in una evidente forzatura dello spirito degli originali.

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Antologia? sì! Ma come, e perchè?

E’ seguendo questa forzatura che arriviamo ai veri punti dolenti della raccolta, cioè il pessimo sistema di sbloccaggio progressivo e l’insipidezza del pacchetto degli extra. I giochi extra sbloccabili, che abbiamo descritto qui sopra a seguire quelli disponibili sin dall’inizio, sono accessibili non in base a un criterio logico, ma in base al numero di volte che azionerete un gioco. In maniera imprevedibile e cumulativa, insomma, al giocatore toccherà azionare tutti i giochi per decine di volte e tornare indietro al menu fino a trovare qualcosa di nuovo. Tutto il procedimento (per non parlare dell’affaire Sonic and Knuckles) suona particolarmente ingiustificato: non solo sarebbe stato già preferibile un criterio più meritocratico, ma siamo ovviamente lontani anni luce da un lavoro di raccolta storica, di cornice temporale, di riproposizione ragionata a-là-Smah Bros o a-là-Activision Anthology che simili titoli avrebbero meritato. Da una raccolta di classici di questo calibro ci si aspetta, innanzitutto, un’interfaccia quantomeno accattivante: non bastano una musichetta languida nel menu per aumentare l’effetto di nostalgia e lo sfondo delle (poche) opzioni che affianca il controller del GameCube con quello (neanche prima versione) del Megadrive. Ci si aspetta una cornice storica e museale ben più ampia, la cui mancanza non è colmata dalle poche righe di informazioni di Sonic Mega Collection. I manuali scorrevoli e zoomabili sono un’aggiunta molto valida, così come le copertine di tutti i numeri della serie di fumetti ispirata a Sonic. Lo stesso, però, non si può dire dei filmati bonus, abbastanza inutili, di qualità video risibile e veramente da disco promozionale più che da raccolta storica: i filmati brevi e male compressi di Sonic Advance 2 o di Sonic Adventure 2: Battle, una pessima e incompleta storia di Sonic, oppure l’intro e il finale (sic) di Sonic CD, sembrano più un riempitivo frettoloso che delle aggiunte capaci di migliorare la proposta del bundle. Per non parlare della manciata di character art, non più di una ventina di immagini in alta risoluzione. Il modo in cui una raccolta è confezionata dovrebbe invece costituire quel “quid” in più, quel tocco di omogeneità ed esclusività che consente a un giocatore, se impossibilitato a trovare gli originali, di evitare il ricorso a emulatori poco fedeli o ricerche poco produttive. Un tocco qui nettamente mancante.

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Tra fedeltà agli originali e scarsa presentazione storica

Per Sonic Mega Collection, in definitiva, come per qualunque altra antologia, il giudizio sui giochi emulati (e relativa fedeltà di emulazione) va assolutamente scisso da quello sul packaging e dalla cornice che li contiene. I videogiochi sono una forma espressiva e ludica che, per sua natura, può essere riprodotta, modificata, emulata. Esistono, lì fuori, collezionisti pronti a sostenere che la vera entità del gioco può solo essere rivissuta tramite il suo antico formato o addirittura possedendo anche il packaging integro dell’originale, unico indizio del “lì” e dell’ “allora” del dato videogioco. I canali sonori che si sovrappongono malamente cancellando alcune linee della musica in concomitanza con alcuni eventi sonori, la qualità altalenante degli sfondi, gli sporadici rallentamenti, la capacità di espressione estetica di un gioco come sfida alle limitazioni di quell’hardware in quegli anni, ma anche le confezioni consunte e gli slot rumorosi sono, per qualche oltranzista, proprio ciò che restituisce il vero senso di questi classici, equivalente videoludico delle carrellate sofferenti e dell’illuminazione traballante di un certo cinema “cult”. Per altri conta solo che il gioco sia emulato fedelmente, unica richiesta di quest’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. E’ allora solo tramite una cornice adeguata che una raccolta ben confezionata e sensata si distingue da un’accozzaglia di ROMS in svendita da cambio di stagione e diventa essa stessa un momento ludico valido. Sega ha fallito a questo riguardo, non ha fornito un packaging neanche lontanamente all’altezza. Ma, perlomeno, ha fornito una raccolta di classici fedelmente emulati alcuni dei quali, in se stessi, entrano a pieno diritto nel novero dei migliori videogiochi di tutti i tempi.

    Pro:
  • La saga di Sonic sul Megadrive, completa e fedelmente emulata, in un solo disco
  • Alcuni dei classici a 16-bit entrano a pieno titolo nell'olimpo videoludico
  • Il gameplay di alcuni originali è superiore alla stragrande maggioranza dei moderni platform 2d
  • I giochi extra, tra cui Ristar, rendono più vantaggioso il pacchetto
  • I manuali dei giochi sono una piacevole aggiunta
    Contro:
  • Il sistema di sbloccaggio degli extra è del tutto illogico
  • I filmati extra sono inutili e di qualità risibile; pochi gli artwork
  • Le combinazioni tra Sonic & Knuckles e gli altri capitoli avrebbero dovuto essere disponibili sin dall'inizio
  • Scarso lavoro di presentazione storica e interfaccia insipida
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Eccoci di fronte alla raccolta dei più importanti titoli della saga di Sonic: un’importante fetta dell’intera epoca a 16 bit, il tutto in un solo disco. Nel piccolo medium del 128-bit Nintendo i possessori del Cube ritroveranno, perfettamente emulati o quasi, tutti i capitoli principali della saga concepita dal genio creativo di Yuji Naka e dal Sonic Team per il glorioso Megadrive: Sonic the Hedgehog 1, 2, 3 e Sonic & Knuckles. A spezzare il concentrato di piattaforme, la raccolta comprende anche l’action isometrico Sonic 3D Blast! e il pinball-game Sonic Spinball , oltre a quel Dr. Robotnik’s Mean Bean Machine che altro non è se non una versione graficamente alterata dell’eccellente puzzle "Puyo Puyo". Con qualche extra: manuali originali scannerizzati di tutti i giochi, character art, filmati bonus e sbloccaggio di giochi extra (tra cui il buon vecchio Flicky e il bel platform Ristar ). Un concentrato di storia e di classici, quindi, alcuni dei quali tuttora più validi di alcune delle ultime incarnazioni portatili e a 128bit di Sonic e capaci di incollare sullo schermo, esattamente come avrebbero fatto una volta, sia l’appassionato di ritorno alle origini che il giovane videogiocatore alla ricerca di un gameplay solido e rapido. Un’ottima occasione, per chiunque non possa mettere le mani sugli originali, per ampliare la propria softeca storica. Il giudizio su Sonic Mega Collection, però, va assolutamente scisso: da un lato c’è quello sui giochi, che varia dall’eccellente al discreto; dall’altro c’è quello sul packaging e sulla raccolta in se, che appare decisamente criticabile sia per la debolezza nel suo fungere da contenitore che per l’assurdo principio di sbloccaggio progressivo e l’insulsità degli extra.