La vita in diretta
Catalogare The Sims (e questo suo seguito) all’interno di un genere prestabilito è impresa ardua, forse la definizione più calzante potrebbe essere “simulazione di vita”, genere creato ad hoc per spiegare in cosa consiste questo prodotto Maxis, risultato di una lunga serie di sperimentazioni nell’ambito strategico-gestionale che hanno caratterizzato negli anni le varie produzioni di Wright & co. marchiate sempre dal prefisso “sim-”. Dopo essere stati sindaci di una città virtuale, aver controllato l’andamento della selezione naturale e aver osservato un attivo formicaio computerizzato, è giunto il momento di vedere come se la cavano degli esseri umani all’interno del monitor/televisore.
I sims, sono dunque personaggi che popolano il mondo immaginario del gioco, e sui quali abbiamo un controllo pressoché completo. Possiamo indirizzarne le vite, scegliendo per loro in quasi ogni aspetto dell’esistenza, dalla scelta su cosa mangiare a colazione all’ambito lavorativo in cui far carriera, cercando al contempo di mantenere i sims sani ed efficienti tramite la soddisfazione dei bisogni primari (mangiare, dormire, andare in bagno) e delle necessità esistenziali (aspirazioni, sogni, desideri).
la definizione più calzante potrebbe essere “simulazione di vita”, genere creato ad hoc per spiegare in cosa consiste questo prodotto Maxis
La vita in diretta
Una grossa responsabilità dunque, ma anche la soddisfazione di un desiderio segreto che alberga un in tutti noi, la voglia un po’ a metà tra il voyeur e il desiderio d’onnipotenza di osservare le vite degli altri, di influenzarne le scelte per donare un po’ della nostra personalità all’alter ego virtuale o al contrario spingerlo su strade completamente diverse da quelle che avremmo scelto per vedere cosa può succedere: tutto questo trova espressione in The Sims 2.
Benvenuti nella vostra nuova vita
Una volta terminato il caricamento iniziale, ci troviamo subito davanti ad una scelta, che introduce alle due modalità fondamentali del gioco: “gioco libero” o “storia”. Quest’ultima è la grossa novità della versione console, mentre l’altra rappresenta praticamente la medesima modalità standard della versione PC. Scegliendo la modalità storia passiamo alla sezione dedicata alla creazione del sim, un sistema molto completo e ben fatto: dopo la scelta del sesso, la fisionomia del personaggio viene creata in maniera random con l’immediata costruzione di un albero genealogico che ne determina l’aspetto di base. A partire da questo, possiamo poi personalizzare ulteriormente il personaggio con una fornita selezione di acconciature, tagli di barba e baffi, corporatura, vestiti e accessori, tutto questo solo per quanto riguarda l’aspetto fisico. Un’ulteriore customizzazione riguarda poi l’ambito prettamente caratteriale del sim, con le varie scelte attitudinali e le aspirazioni che ne caratterizzeranno la vita, fino ad arrivare al segno zodiacale, che influenzerà alcuni parametri comportamentali come “simpatia”, “ordine” o propensione a socializzare.
Benvenuti nella vostra nuova vita
Una volta completata la creazione del nostro alter ego, inizia il gioco vero e proprio. La struttura particolarmente aperta di The Sims 2 potrebbe disorientare chi non ha giocato agli episodi precedenti, poiché ci troviamo di fronte ad un gioco che non ha una scansione temporale netta, con progressione attraverso livelli e missioni, qui ci troviamo di fronte alla vita di una persona, semplicemente. Gli obiettivi da portare a termine saranno scanditi dai desideri e aspirazioni del protagonista, e varieranno dal semplice acquisto di un letto nuovo, al saper dipingere un quadro o trovare lavoro come dottore. Il tempo scorrerà inesorabile e noi ci troveremo da una parte a mantenere il sim in un buon stato fisico, facendolo mangiare, dormire e andare in bagno, e dall’altra a cercare di fargli vivere la vita che vorrebbe, in senso sociale, affettivo e economico.
Il controllo sui personaggi avviene attraverso un’esaustiva interfaccia e si distingue in due diverse modalità: quella classica, derivata direttamente dalla versione PC con lo stick analogico a fare le veci del mouse e quella nuova, creata appositamente per le console, che assicura il controllo del sim muovendolo direttamente attraverso lo stesso stick.
La grande varietà d’azioni disponibili sono in un certo senso context-sensitive, ovvero dipenderanno dalla situazione in cui vi trovate e dalle persone o oggetti che vi trovate di fronte, e spaziano da guardare la televisione, a riparare un lavandino oppure cucinarsi qualcosa da mangiare. Trovandosi davanti ad un oggetto o ad un personaggio e premendo il tasto “azione”, appare una lista di azioni possibili tra cui scegliere, che consentono una varietà di situazioni davvero notevole.
Benvenuti nella vostra nuova vita
Le azioni portate avanti si riflettono nel comportamento del sim e nello sviluppo del gioco: se esse sono compatibili con i desideri e il benessere del personaggio si traducono in un buon stato d’animo e nel guadagno di alcuni punti particolari, utilizzabili per comprare vari oggetti che fungono da arredamento per la casa e da rasserenamento del proprietario.
La maggior parte del tempo di gioco verrà trascorsa dentro “lotti”, ovvero zone d’interesse in cui si svolge l’azione, all’interno degli edifici visitabili, tra i quali ha un rilievo particolare l’abitazione propria del sim. La cura della casa è un aspetto che richiede molto impegno al giocatore, che dovrà provvedere spesso alla pulizia e al corretto funzionamento di tutti i servizi, oltre che ad eventuali ampliamenti, nuovi arredamenti e ristrutturazioni varie.
Tornando indietro all’inizio del gioco, la modalità “gioco libero” si basa sulla medesima struttura sopra descritta ma segue l’approccio classico del gioco, con una libertà completa per quanto riguarda la creazione dei sims da seguire, e, volendo, la possibilità di costruire da zero la casa in cui abiteranno, a partire da pavimento e pareti fino alle rifiniture interne.
The Sims 2 light
Vi sono delle differenze che distinguono la versione PC di The Sims 2 da questa per console, e che fanno pensare ad un alleggerimento della struttura di gioco per un pubblico più spensierato. Innanzitutto, è stata inserita la già menzionata modalità “storia”, che consente un’introduzione più user-friendly alle dinamiche del gioco, con l’immedesimazione in un solo personaggio (almeno nelle prime fasi) e una serie di spiegazioni graduali sul da farsi che si dipanano come una sorta di tutorial in game, un approccio ben più soft di quello che si ottiene selezionando la modalità “gioco libero” e creandosi sims e casa partendo da zero. Poi, è stata eliminata una delle caratteristiche innovative che distingueva la versione PC di questo secondo capitolo rispetto al primo: la progressione temporale. Nella versione per computer i sims vivevano una vera e propria vita, caratterizzata dalla crescita, l’invecchiamento, la riproduzione e la morte, ponendo quindi dei vincoli agli obiettivi da perseguire che data la caducità dei personaggi andavano portati a termine entro un tempo massimo. Nella versione console invece siamo tornati all’atemporalità propria del primo episodio, con le ore che scorrono e i giorni che passano senza però che i sims subiscano alcun processo di invecchiamento, liberando il giocatore dalle ristrettezze temporali ma di fatto congelando il gioco in un momento prolungato all’infinito.
The Sims 2 light
Come nella versione PC, The Sims 2 si distingue dal suo predecessore per l’utilizzo di una grafica completamente 3D, laddove per il primo si era scelta un’impostazione isometrica 2D. Come risultato, abbiamo la possibilità di ruotare e zoomare liberamente sull’area di gioco scegliendo in ogni momento l’inquadratura che più ci aggrada, da una a “volo d’uccello” a quella più ravvicinata dietro alle spalle del sim attualmente controllato, anche se spesso vi troverete a dover cambiare inquadratura in continuazione visto l'angolo visuale che tende a non essere mai troppo esaustivo.
Il sistema di controllo è stato adattato al joypad, consentendo la scelta tra il controllo tradizionale tramite puntatore, con lo stick analogico a simulare il mouse e il nuovo sistema con il controllo diretto dei sims attraverso i movimenti dello stesso stick. Data l’evidente superiorità del mouse per quanto riguarda il controllo di tipo tradizionale, la scelta migliore ricade sul nuovo metodo di movimento, anche se, nonostante una prima sensazione di libertà nel poter muovere in maniera più istintiva i personaggi, ben presto si accusa una certa imprecisione nell’interazione con l’ambiente circostante, dato il perfetto allineamento che il sim deve avere con l’oggetto di cui intendiamo servirci. Si tratta comunque di un problema di scarsa rilevanza nel generalmente ottimo lavoro di adattamento compiuto per l’interfaccia di questa versione per console. Un’aggiunta tutta nuova in questa versione è la possibilità di creare ricette e piatti più o meno elaborati a partire dagli ingredienti presenti nel frigorifero della propria abitazione. L’azione, prima automatica, di cucinare, si è trasformata in una sorta di sottogioco in cui è possibile sbizzarrirsi trasformandosi in chef e creando un’enorme quantità di piatti diversi con gli ingredienti che via via si andranno ad aggiungere alla riserva di cibo presente in cucina. Tali ricette possono essere apprese passando il tempo a leggere giornali o dedicandosi a qualche altra azione destinata ad aumentare la conoscenza del personaggio, oppure create ex novo tentando di mischiare gli ingredienti in maniera sperimentale. I risultati sono i più svariati, e possono portare a piatti particolari con poteri energetici o afrodisiaci, particolarmente consigliati per chi ha intenzione di perseguire la carriera da playboy.
Particolarmente ampliato nel gioco per console anche il sistema di dialogo tra i vari sims, nel tentativo di dare maggiore spessore alle relazioni interpersonali. Sono decisamente aumentate le possibilità dei vari argomenti e atteggiamenti da scegliere durante il rapporto diretto con gli altri sims, con una particolare inquadratura ravvicinata che entra in azione nel momento in cui si inizia il dialogo e ne mette in evidenza tutte le varie animazioni ed espressioni assunte dai personaggi. E' anche vero che questo aspetto presenta ancora ampi margini di miglioramento, con una gestione delle emozioni ancora un po' troppo semplificata che porta i sims ad innamorarsi o odiarsi ad una velocità impressionante, nonostante l'innegabile cura riposta nel tentativo di simulare le reti interpersonali reali.
Le varie versioni
The Sims 2 è un titolo multipiattaforma, dunque è disponibile per tutte le varie console presenti sul mercato: Xbox, PlayStation 2 e Gamecube. Non ci sono differenze sostanziali tra le varie versioni, tranne una certa superiorità grafica in quella dedicata alla console Microsoft. Texture più definite e una pulizia grafica maggiore rendono The Sims 2 per Xbox leggermente superiore, dal punto di vista visivo, alle altre versioni che tuttavia sono pressoché identiche per quanto riguarda il gioco vero e proprio.
Commento
The Sims 2 può essere assolutamente assuefacente, tuttavia, dopo l'ottimo impatto iniziale, l'assenza di una qualsiasi progressione vera e propria nel gioco comincia a far pensare che il tutto si riduca ad una corsa senza sosta alla soddisfazione dei bisogni del sim, nel tentativo di far quadrare tutti i valori in positivo. La scelta di togliere il fattore età e invecchiamento in questa versione console è inoltre alquanto dubbia, perché non fa che peggiorare la sensazione claustrofobica di essere bloccati in un "eterno istante". In definitiva, The Sims 2 fa leva da una parte sul piacere voyeuristico di osservare le vite altrui, dall'altra sul desiderio d'onnipotenza, nel poterle influenzare: il tutto si traduce in una contemplazione estetica delle vite dei sims come può essere quella che scaturisce dalla visione di un bellissimo acquario. Se l'idea vi stuzzica, o se siete degli appassionati del primo episodio, The Sims 2 è un acquisto obbligato anche su console, altrimenti dategli prima un'occhiata perché potrebbe stancarvi ben prima di quanto potreste immaginare, pur rimanendo un tentativo piuttosto riuscito di riproporre la complessità della vita reale in videogioco.
Pro
- La cosa più vicina ad una simulazione di vita presente sul mercato videoludico
- Interfaccia intuitiva e funzionale
- Vi immergerete immediatamente nel mondo dei Sims...
- ...ma potreste uscirne presto se cercate qualcosa di più profondo
- Sistema di inquadrature spesso inadeguato
- Sistema di controllo simil-mouse scomodo e impreciso
Sperimentazioni videoludiche
Nel 1986 Activision ebbe un’idea veramente interessante, da proporre ad un pubblico videogiocante ancora largamente immaturo a livello di diversificazione d’esperienze in ambito di gameplay. Esistevano già simulatori di volo, di guida e di guerra, come sarebbe stato riproporre semplicemente la vita sullo schermo degli home computers? Little Computer People permetteva al giocatore di controllare, o meglio osservare, la vita di piccoli personaggi abitanti sotto uno stesso tetto. L’IA era ancora piuttosto grezza e l’interfaccia permetteva un’interazione alquanto limitata, ma l’idea era stata lanciata e sarebbe stata raccolta in seguito da Will Wright e Maxis che se ne uscirono nel 2000 con The Sims e nel 2004 col seguito ufficiale del gioco (dopo una lunga serie di espansioni e add-on vari), arrivato solo da poco anche sulle console.