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The World Ends with You - Recensione

Quanto si può rinnovare un genere? Square Enix risponde alla domanda con un RPG veramente originale.

RECENSIONE di Christian Colli   —   11/04/2008
The World Ends with You - Recensione
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Il Mondo finisce con te

Si chiama Neku Sakuraba, è un teenager, e odia la gente, la confusione, gli schiamazzi, i modi di vivere imposti. Lo si potrebbe definire il classico caso di crisi adolescenziale, se non fosse che Neku si sveglia in mezzo a Shibuya, noto quartiere giapponese, senza ricordarsi completamente com'è arrivato lì e perchè ha una spilla in mano. Quel che è peggio, è che può sentire i pensieri delle persone, e alcuni di questi pensieri sono decisamente letali, nella loro forma solida e orrida.
Vedete, Neku scoprirà di essere rimasto coinvolto nel Gioco dei Reaper (nell'originale edizione giapponese sono gli Shinigami, nientepopodimeno che gli dei della morte) e di avere sette giorni di tempo per vincerlo, cercando di compiere una missione al giorno per loro. Non è il solo a giocare: anche altri individui come lui si trovano coinvolti, e Neku per sopravvivere dovrà fare squadra con una ragazzina invadente di nome Shiki. E' solo l'inizio di una settimana veramente infernale: il nostro protagonista dovrà scoprire perchè sta partecipando a questo macabro Gioco, cosa c'è in palio, come vincere. Ma sopratutto, dovrà venire a patti con se stesso e specialmente con gli altri, perchè il mondo finisce con lui, e ogni persona è un mondo a sè stante. Solo comprendendo questo, Neku avrà qualche speranza.
In un setting davvero originale, la Shibuya di ogni giorno, con le sue stradine e i suoi centinaia di passanti, i semafori, le auto e i negozi, si svolge una trama davvero complessa, di straordinaria potenza: quella che all'inizio sembra una storia confusa e irrazionale acquisisce velocemente sempre più senso e significato, sconvolgendo il giocatore con colpi di scena continui e inaspettati. I protagonisti sono dei teenager ma la loro storia non è un'edulcolorata fiaba morale sul senso dell'amicizia e del sacrificio tutti giapponesi: The World Ends with You è un racconto forte e violento, si fa carico di una morale positiva e costruttiva ma ci arriva attraverso sequenze crude e personaggi al limite del politically correct e della blasfemia. E va bene così.

The World Ends with You - Recensione
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Stylish.

Ad influenzare le scelta artistiche di Tetsuya Nomura e Gen Kobayashi, character designer di The World Ends with You, sono stati i giovani di Shibuya e il particolare stile di questo agglomerato urbano. Il gioco ha assunto così uno stile visivo davvero particolare e netto, estremamente moderno e deciso, che è stato traslato perfettamente dagli sviluppatori nella resa delle varie location in cui è diviso il quartiere, esplorabili dal giocatorei nei panni di Neku. Così, abbandonate foreste, rovine, castelli e montagne, caverne e catacombe, The World Ends with You si svolge tutto in un distretto urbano, tra incroci, fermate dell'autobus, sottopassaggi, parchi e centri commerciali.
Il caotico mondo di Neku, che poi è proprio il nostro, riesce a essere opprimente e minaccioso nello svettare degli edifici inclinati a coprire il nostro passaggio e nei primi piani di fili, cavi, insegne e lampioni, che coprono la telecamera che inquadra il passaggio di Neku, diretto verso chissà quale meta. Le videate sono così un'esplosione di colori e sprite animati, ricchissime di dettagli e immediatamente riconoscibili nella loro quotidianità, resa sovrannaturale dalla vicenda raccontata, più che dalle loro caratteristiche immediatamente visibili.
E poi c'è l'azione dei combattimenti, quando la videata cambia e Neku affronta insieme al suo partner i Noise, lanciando i suoi attacchi contro creature di ogni genere, talvolta gigantesche, tra scariche elettriche, esplosioni, fiammate, tornado e automobili scagliate col pensiero, senza un minimo rallentamento, in una vera orgia di sprite animati ottimamente.
The World Ends with You riesce a essere originale anche nella scelta della colonna sonora: completamente cantata. Non ci sono jingle e temi particolari associati a determinate sequenze di gioco, ci sono solo canzoni, le stesse che presumibilmente anche Neku sta ascoltando nelle sue cuffie, che lo riparano quasi dal mondo esterno che teme e respinge tanto. Brani cantati di ottima qualità, tra l'altro, in inglese e giapponese, di influenza principalmente hip hop e techno, assolutamente perfetti per l'atmosfera che si respira nel gioco, prodotti da uno straordinario Takeharu Ishimoto. Una soundrack eccellente, quindi, che culmina nella theme-song "Lullaby for You", e che accompagna il giocatore per tutta l'avventura senza tediarlo per un momento.

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Il Signore delle Spille

La meccanica basilare di questo JRPG è di una semplicità disarmante: si controlla Neku e si esplora l'enorme Shibuya per raggiungere determinate mete, combattendo i nemici qualora fosse necessario, risolvendo semplici puzzle e leggendo le conversazioni tra i protagonisti tramite le quali si sviluppa la trama. Eppure, quella che sembra una meccanica semplicissima e tutt'altro che originale nasconde una profondità ludica sensazionale e una ventata di innovazione davvero rinfrescante. Prima di tutto, il combattimento: croce e delizia di ogni JRPG che si rispetti, in The World Ends with You questo elemento è stato reso meravigliosamente, per quanto la sua complessità lo renda di non facile assimilazione nella prima ora di gioco. Quando Neku entra in trance per leggere la mente della gente, è in grado di visualizzare anche i pensieri negativi, chiamati Noise e usati dai Reaper per contrastare i Giocatori. Questi scontri avvengono su entrambi gli schermi: quello inferiore è dedicato a Neku, quello superiore al suo partner. Nononostante il partner di Neku cambi durante l'avventura, lo stile di combattimento resta lo stesso: agendo sulla croce direzionale o sui tasti A, B, X e Y (pensato per i mancini) è possibile schivare e attaccare i nemici effettuando delle combinazioni di colpi; quando si soddisfano determinati requisiti tramite queste combo, è possibile anche attivare uno spettacolare attacco speciale che combina le forze di Neku e del suo partner. Nello schermo inferiore, invece, il discorso cambia decisamente: Neku non è vincolato al centro dello schermo, si può infatti muovere liberamente tracciando la traiettoria del suo prossimo spostamento con il pennino. Per quanto buffo a dirsi, Neku combatte tramite delle Pin, delle vere e proprie spille che proiettano i suoi poteri psichici: queste Pin si ottengono attraverso lo sviluppo della trama, si acquistano o vengono rilasciate dai nemici sconfitti, e sono tantissime e diverse sia nelle capacità che nel modo di attivarle. All'inizio Neku ne potrà equipaggiare soltanto tre, ma progredendo nell'avventura se ne potranno portare in combattimento fino a sei: considerando, poi, che le Pin aumentano di potenza e addirittura in certi casi si evolvono in Pin più potenti, già si può avere una vaga idea della varietà proposta dal battle-system. L'attivazione delle Pin, oltretutto, è assolutamente peculiare: alcune Pin richiederanno di tracciare col pennino delle linee sui nemici per affettarli con delle lame psichiche, altre permetteranno di generare scie di fuoco facendo scivolare il pennino sullo schermo, e con lo stesso pennino si potranno toccare delle automobili per poi scagliarle all'indirizzo dei nemici tramite la Pin che esprime la telecinesi di Neku. Ci sono perfino spille che richiedono di soffiare o gridare al microfono del Nintendo DS per scatenare dei devastanti attacchi ad area. Le combinazioni possibili per il giocatore sono davvero infinite, e in pochissimi minuti si percepiscono le potenzialità di un sistema che invoglia alla personalizzazione del proprio stile di combattimento.
Di conseguenza, le battaglie in The World Ends with You diventano un frenetico controllo di entrambi gli schermi (niente paura: è possibile perfino selezionare vari gradi di automatismo per il partner di Neku!) per colpire i nemici trasmettendo ritmicamente una sorta di bonus ai danni da Neku al suo partner e viceversa, stando attenti a non venire danneggiati in entrambi gli schermi, visto che la forza vitale di Neku e del suo partner è in comune.

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... quella che sembra una meccanica semplicissima nasconde una profondità ludica sensazionale...

Il Signore delle Spille

A questo proposito, ecco entrare in scena un elemento davvero originale e geniale di The World Ends with You: il livello di esperienza. Come in tanti JRPG simili, anche in The World Ends with You sconfiggendo i nemici si guadagnano i punti necessari ad aumentare di livello, ma quest'ultimo influenza soltanto la quantità di HP di Neku e il suo partner, che ovviamente facilita le battaglie: e proprio per questo motivo il giocatore può, in qualsiasi momento, cambiare il proprio livello, aumentarlo o diminuirlo insieme ai propri HP, così come può cambiare la difficoltà degli scontri. La combinazione della quantità di livelli e della difficoltà dei combattimenti influenza, molto semplicemente, i premi ricevuti al termine delle battaglie: minore é il livello e maggiore la difficoltà, più numerosi e rari saranno gli oggetti ottenibili.
Questo meccanismo riesce con facilità ad arginare problemi come il bilanciamento della difficoltà o l'opprimente "farming" di oggetti e punti esperienza che affliggono molti JRPG sul mercato: in The World Ends with You il giocatore sceglie il livello di difficoltà, quando cercare gli oggetti e come progredire nell'avventura, in qualsiasi momento e senza restrizioni.
L'oggettistica riveste oltretutto un ruolo decisamente importante in The World Ends with You, ma in un modo sicuramente atipico: ogni personaggio può infatti equipaggiare fino a quattro indumenti diversi come scarpe, cappelli, t-shirt, pantaloni. I numerosi negozi sparsi per Shibuya venderanno questi capi di vestiario, e man mano che si acquista presso un certo negozio aumenterà anche l'affinità col venditore che comincerà a sbloccare nei vari oggetti in vendita i loro peculiari e segretissimi bonus.
Non solo. I vari indumenti acquistabili appartengono naturalmente a marche diverse, e ogni quartiere di Shibuya ha i propri trend di abbigliamento. In una certa zona, per esempio, può andare di moda una certa marca e, naturalmente, se Neku veste adattandosi al trend ottiene dei bonus durante i combattimenti; ironicamente, nel caso una marca in una certa zona non vada a genio al giocatore, si può anche cambiare il trend utilizzando in molteplici combattimenti le Pin della marca che si desidera "pubblicizzare".
Un approccio ugualmente originale è adottato con i cibi, che potenziano temporaneamente Neku e il suo partner: hamburger, scodelle di ramen e torte possono essere acquistate e gustate, ma solo in una certa quantità di morsi, e unicamente dopo aver digerito il pasto i bonus si attiveranno e influenzeranno l'andamento degli scontri.

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Extra, amenità, bizzarrie

A questo punto immaginiamo che sia chiaro quanto The World Ends with You riesca a essere originale, divertente e intrigante, e quanta complessità nasconda un sistema di gioco all'apparenza così lineare. Eppure, la linearità è l'unico difetto vero e proprio della fatica Square Enix, che in effetti nonostante l'enorme profondità e innovatività ludica mantiene un andamento unidirezionale: nonostante la libertà proposta al giocatore sopratutto nelle fasi avanzate, ogni capitolo o "giorno" della macabra settimana di Neku richiede il raggiungimento di un certo obbiettivo, che spesso avviene spostandosi da una zona all'altra, combattendo se necessario, e leggendo i dialoghi che frequentemente interrompono l'azione per raccontarci la storia. Non è in realtà un vero difetto, in quanto la struttura ludica funziona benissimo anche così, ma talvolta si ha la netta sensazione di trovarsi sui binari di un treno.
Fortunatamente, The World Ends with You ha tanti pregi da offrire, che comprendono anche una longevità più che discreta, una serie di numerose quest opzionali da risolvere, una volta terminato il gioco, per scoprire tutti i retroscena della storia, e perfino un mini-game (Tin Pin Slammer) in cui si usano le Pin per combattere su dei tavoli da gioco spingendole l'una contro l'altra: incredibilmente, le centinaia di Pin presenti nel gioco hanno varie caratteristiche che le adattano in maniera diversa alle sfide.
Potremmo continuare parlando del sistema che permette di rigiocare ogni "giorno" a piacimento, o della modalità stand-by nella quale si può mettere il Nintendo DS quando si va' in giro, nella speranza che un altro possessore della cartuccia nella stessa situazione ci trasmetta così i suoi dati ampliando la nostra collezione di Pin... ma a questo punto sarebbero quisquilie, che The World Ends with You è un capolavoro crediamo si sia già capito.

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Commento

C'è poco da aggiungere a quanto già scritto: The World Ends with You dimostra come sia possibile rinnovare un genere con idee originali, coraggiose e fuori dall'ordinario. La cartuccia è un acquisto obbligato per ogni amante del genere e non solo, è un JRPG incredibilmente accattivante e che fa del suo unico difetto - un'eccessiva linearità - un cavallo di battaglia per chi è meno avvezzo al genere. Tecnicamente eccellente, con una colonna sonora straordinaria e una splendida trama, The World Ends with You è già una pietra miliare. Duole comunque notare come anche in questa occasione l'adattamento italiano sia stato dimenticato: i testi sono infatti in un ottimo inglese, ma vista la quantità e complessità avremmo gradito una traduzione in italiano. Se non vi spaventa la lingua, è un titolo da avere, anche a fronte del fatto che nel nostro Paese viene comunque venduto con in allegato una guida completamente in italiano.

Pro

  • Storia avvincente
  • Vario, complesso e profondo
  • Tecnicamente al top, senza un poligono che sia uno
Contro
  • Lineare
  • La main-quest sarebbe potuta durare di più
  • Non è stato tradotto in italiano

The World Ends with You è disponibile per Nintendo DS.

Quanto può essere originale un genere videoludico? Fino a che punto può spingersi prima di diventare obsoleto? C'è davvero bisogno di rinnovare un concept per il quale esistono centinaia di interpretazioni, quando questo resta di volta in volta sempre vincente, nonostante la sua solida stasi?
I programmatori, i critici e gli utenti stessi si trovano spesso a porsi queste domande, specialmente in questa generazione videoludica, dove l'originalità pare ormai una qualità di secondo piano, quando è molto più facile non cambiare la squadra vincente, non rischiare su sistemi collaudati e sicuri. Il genere dei Japanese Role Playing Game è uno dei più statici nel panorama ludico odierno: ogni software house ne ha data una sua interpretazione, diventata poi una sorta di archetipo che ha diviso il genere in sotto-generi, più che altro divisi da caratteristiche persistenti e poche varianti. Per esempio, si fa la differenza tra i JRPG con i combattimenti casuali e JRPG con i nemici visibili a schermo: ma cosa cambia, realmente? Un bel niente, sapete.
Quelle domande se le deve esser poste il team che ha già dato i natali alla serie Kingdom Hearts, quando ha cominciato a lavorare a The World Ends with You (in Giappone intitolato It's a Wonderful World). Ha pensato probabilmente a cosa ha reso così statico il genere dei JRPG nell'ultimo decennio, e l'ha spazzato via, a cominciare dagli abusatissimi scenari fantasy o sci-fi, poi ha preso in mano il Nintendo DS, ha notato i due schermi e il touch-screen... ed eccolo lì, il game designer, con la lampadina in testa a mo' di Archimede Pitagorico.
Square Enix questa volta ha veramente fatto centro.