Il mistero dei Karakuri
La storia che sta alla base di Tokobot Plus riprende e approfondisce quella già vista su PSP: in un mondo in cui la tecnologia si basa sulla riscoperta del lavoro delle civiltà scomparse, dei gruppi di ricerca si pongono l'obiettivo di esplorare le rovine per svelarne i segreti. I Karakuri, ribattezzati “Tokobot”, sono appunto un dono degli antenati: automi in grado di obbedire ai comandi di un pilota qualificato, in modo da dotarlo di poteri eccezionali. Bolt, il protagonista del gioco, è appunto uno di questi piloti e lo seguiremo nelle sue missioni di ricerca all'interno di numerosi stage differenti. Al suo fianco un numero variabile di Tokobot, che pian piano faremo aumentare e le cui potenzialità tecnologiche verranno conquistate man mano che si procede, arricchendosi di nuove funzioni. Bolt può anche contare su di un team di supporto che lo segue a distanza e che eventualmente gli indica cosa deve fare, per poi occuparsi di analizzare gli oggetti e i potenziamenti raccolti una volta che il personaggio rientra alla base. A livello strettamente numerico, Tokobot Plus conta un totale di dieci stage più i vari minigame, alcuni nuovi personaggi rispetto alla versione PSP, più di trenta nemici differenti e sedici boss, nonché una modalità Time Attack inedita, ovvero la possibilità di rigiocare i livelli completati tenendo in considerazione il cronometro.
Il gioco
Tokobot Plus somiglia molto ad Ape Escape nell'impostazione, questo perché pone il giocatore di fronte a scenari liberamente esplorabili, che possono nascondere sorprese (in questo caso i minigame) e che vanno affrontati utilizzando le abilità che di volta in volta si conquistano. Bolt ha la capacità di “unirsi” ai propri Tokobot in tre configurazioni fondamentali: in fila indiana (pulsante Quadrato), uno accanto all'altro (pulsante Triangolo) o con una disposizione a cerchio (pulsante Cerchio). Una volta disposti i robottini nel modo desiderato, è possibile premere uno dei tasti dorsali perché la formazione si “unisca”, quindi premere il pulsante relativo all'unione per eseguire l'azione ad essa associata. Nella fattispecie, quando Bolt e i Tokobot si trovano in fila indiana e si uniscono, premendo il pulsante Quadrato il personaggio “afferra” la catena formata dai piccoli automi e la lancia in avanti come se fosse un'enorme frusta. Si tratta di una mossa che ha un valore offensivo contro i nemici, ma che si presta anche al superamento degli ostacoli: laddove c'è un magnete, la catena dei Tokobot aderisce e si trasforma di fatto in una scala che permette a Bolt di salire sulla piattaforma. Stesso discorso per la configurazione “a barriera”, con il protagonista e i robottini uno di fianco all'altro: premendo Cerchio dopo l'unione, si prendono tutti per mano e cominciano a ruotare a grande velocità, rompendo facilmente oggetti, attivando meccanismi ed eliminando i nemici in modo sicuro (ma quando il mulinello termina, Bolt e i Tokobot vengono presi dai capogiri o addirittura cadono a terra tramortiti...). E la configurazione “a cerchio”? Be', in questo modo tutti i personaggi saltano insieme e possono prodursi nel classico “atterraggio di potenza”, manovra di scarso valore offensivo ma che serve per attivare gli interruttori che si trovano sul pavimento. A queste configurazioni di base ben presto se ne aggiungono altre molto particolari, che è possibile attivare premendo dei pulsanti (come nel caso dell'Aerosamurai, molto utile negli scontri) oppure quando ci si ritrova in un “hot spot” (vedi la configurazione gru). [C]
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Realizzazione tecnica
Come accennato in precedenza, Tokobot Plus ricorda molto Ape Escape nell'impostazione. Purtroppo, però, il team Tecmo non è riuscito a ottenere i medesimi risultati tecnici del prodotto Sony: il motore grafico si trova spesso in difficoltà e il frame rate, in generale, non è tra i migliori che si siano mai visti su PlayStation2. Il character design dei personaggi visibile durante i discorsi, in puro stile anime, è davvero, davvero ottimo. Tutto il resto, però, ha alti e bassi: i personaggi e i nemici sono ben fatti, mentre le location risultano spesso anonime. Ed anonimo finisce per essere anche il sonoro, costituito da musiche che non riescono a lasciare il segno e da effetti che non vanno oltre il discreto. La versione italiana del gioco vanta una buona traduzione dei testi a schermo. Un discorso a parte meritano quegli aspetti che minavano la fruibilità del gioco su PSP e che su PS2 dovevano scomparire... ebbene, purtroppo gli sviluppatori sono riusciti solo a levigare questi difetti, perché le difficoltà nella gestione della visuale ci sono ancora (ogni volta che ci si trova nei pressi di una parete) e la rapidità nell'uso delle trasformazioni è migliorata ma risulta ancora lenta se le intenzioni erano di rendere il personaggio più agile e rapido.
Commento
Tokobot Plus è un gioco divertente, abbastanza vasto nelle sue varie sfaccettature e dotato di un gameplay innovativo per il suo genere, incentrato sulla risoluzione di diversi puzzle all'interno di ogni stage. Certamente ha dei problemi, soprattutto di carattere tecnico (grafica non all'altezza degli ultimi titoli per PS2, qualche problema nelle visuali, sistema di controllo non molto reattivo), ma in linea di massima si tratta di un acquisto consigliato, soprattutto per via del prezzo “promozionale” a cui viene proposto. Dunque se avete voglia di un platform “alternativo”, che richiede l'uso del cervello e che vi permette di esplorare le location con una certa libertà, Tokobot Plus è da prendere in seria considerazione... a meno che non possediate già la versione PSP, si intende.
- Pro:
- Gameplay coinvolgente e stimolante
- Ottimo character design in stile anime
- Prezzo di vendita basso
- Contro:
- Motore grafico incerto
- Problemi nella gestione della visuale
- A volte l'uso dei Tokobot risulta lento
I possessori di PSP solo qualche mese fa hanno potuto giocare con Tokobot, che si poneva come un'alternativa interessante ai classici action game per via della sua impostazione “puzzle-platform”. Ora arriva la versione PlayStation2 del gioco, arricchita nel titolo da un “Plus” che la caratterizza senza alcun dubbio: non un sequel, bensì una rivisitazione che si pone come intento principale l'eliminazione dei difetti che minavano il gameplay su PSP. Missione compiuta?