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Turok - Recensione

La saga di Turok torna nella next generation, scoprite insieme a Multiplayer.it il nuovo gioco dei Propaganda Games.

RECENSIONE di Pietro Quattrone   —   07/02/2008
Turok - Recensione
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La foresta di Turok

Dal punto di vista tecnico non possiamo essere certo entusiasti di questo gioco, che utilizza l’Unreal Engine ma che è soggetto a troppi alti e bassi. Non parliamo solamente dei cali di frame che purtroppo affliggono troppo spesso il gioco, e neppure delle texture in bassa risoluzione che caratterizzano più di qualche superficie come ad esempio il suolo della foresta, ci riferiamo in particolare alla gestione dell’intelligenza artificiale. Siamo rimasti particolarmente delusi dal modo in cui sono stati gestiti i vari movimenti dei soldati e dei dinosauri. Le truppe nemiche sono purtroppo afflitte quasi sempre da imbarazzanti pause, restando immobili giusto il tempo per farsi uccidere da una freccia, sono animati secondo script banali e spesso li vedremo correre uno dietro l’altro dritti dritti verso il pericolo più grosso, noi e la nostra potenza di fuoco. I soldati non sfruttano quasi per niente i ripari forniti dalla foresta o dalle strutture militari, e per certi versi i dinosauri si comportano in modo più “intelligente” correndo da una parte all’altra dello schermo e attaccandoci all’improvviso. Da questi movimenti e dagli improvvisi attacchi che ne nascono, ci troveremo ad affrontare dei quick time event che vedranno un combattimento corpo a corpo tra noi ed i lucertoloni. Combattimenti che si chiuderanno con una serie di uccisioni "artistiche", se riusciremo a premere con il giusto tempismo i tasti indicati.
La foresta è stata realizzata in modo da essere credibile ed opprimente, qui si vedono gli sforzi dei programmatori nel creare un ambiente ostile, con ogni elemento poligonale capace di nascondere insidie, come ad esempio i piccoli e veloci dinosauri, ma anche i corpi dei soldati caduti e le loro armi. Anche qui, purtroppo, gli elementi che la compongono sono di qualità decisamente altalenante.

I troppi alti e bassi inficiano il risultato finale

La foresta di Turok

In più di qualche scena, soprattutto negli intermezzi, i personaggi incredibilmente hanno intorno una sorta di aurea luminosa, un difetto incomprensibile che così come è presente dopo alcune scene scompare per poi ripresentarsi all’improvviso. I dinosauri sono il vero valore aggiunto del gioco, sono ricchi di dettagli e realizzati ottimamente, anche se i loro movimenti sono talvolta un po’ troppo rigidi con delle animazioni certamente da perfezionare.
Il multiplayer in Turok consiste in 7 mappe che offrono armi a volontà per combattersi in tutte le modalità più famose, dal deathmatch al cattura la bandiera. Anche in questo caso, pur se si nota l’impegno profuso dagli sviluppatori per offrire un’esperienza ricca, non ci avviciniamo neanche lontanamente alla qualità dell’online offerta da altri titoli usciti recentemente. L’opzione multiplayer che abbiamo riscontrato essere la migliore è certamente quella offerta dal coop: affrontare le arene piene di dinosauri e nemici insieme ad altri tre amici dà una bella sensazione.

Turok - Recensione
Turok - Recensione
Turok - Recensione

Un gruppo di soldati in una grossa astronave da guerra, qualcosa che va storto, un attacco e la navetta precipita. Qui inizia la lotta per la sopravvivenza di Turok, un forzuto militare di origini indiane che viene trattato da traditore e reietto dal resto del team. All’interno della Whiskey Company, Joseph Turok non viene accettato perchè precedentemente membro del gruppo terroristico di Wolfpack, guidato da Roland Kane che è proprio l’obiettivo della missione. Nel corso dell’avventura avremo modo di capire come vanno realmente le cose. Il mondo in cui si svolgono le vicende di questo titolo sviluppato dai Propaganda Games è di certo poco comfortevole, una foresta ricca di insidie e folta da far paura popolata di soldati avversari. Ma non è tutto, i terzi incomodi sono i dinosauri. Come è chiaro, la vera variabile impazzita del gioco è costituita dalla ricca popolazione di creature preisoriche, T-rex compreso, che ostacolano non solo i nostri spostamenti ma anche quelli delle truppe nemiche. Dal punto di vista del gameplay non ci sono grosse novità, ed il gioco rispecchia in pieno i canoni degli fps classici. Avremo il compito di avanzare cercando di raggiungere di volta in volta i vari e successivi obiettivi usando senza mezzi termini la nostra forza e soprattutto la potenza devastante del nostro arsenale. Migliaia di colpi verranno sparati e senza rischiare quasi mai di rimanere senza munizioni. Nel vastissimo arsenale del gioco troveremo quasi tutti i più famosi strumenti di morte, dallo shotgun al lancia granate, il fucile di precisione, le mitragliette e non poteva certo mancare il famoso arco. Le armi sono dotate di due tipologie di fuoco, una principale ed una secondaria che si rivela devastante, come il lancia granate, il lancia fiamme o le mitragliette. Ad esempio la funzione primaria dei mitra è quella di sparare raffiche consistenti di colpi verso i nemici, la secondaria è invece quella di trasformarsi in una vera e propria torretta appoggiata al suolo.

Turok - Recensione
Turok - Recensione
Turok - Recensione

Xbox 360 - Obiettivi

I 1000 punti in palio con Turok ve lo diciamo subito non saranno semplici da ottenere. Sono stati divisi in 43 obiettivi e 30 sono ottenibili solo giocando in multiplayer, i restanti sono invece dedicati alla modalità storia. Finendo il gioco e non giocando online si riusciranno ad ottenere solo 200/250 punti, concentratevi su Xbox Live!

Commento

Da dove partire per scrivere un commento su un fps come Turok? La serie è famosa, ha vissuto di alti e bassi e questo nuovo capitolo non le fa certamente compiere il definitivo salto di qualità. Il titolo sviluppato dai Propaganda Games si dimostra solamente discreto, la buona realizzazione degli ambienti e dei dinosauri si scontra con un’intelligenza artificiale povera e poco "intelligente". Gli scontri si risolvono il più delle volte in uno sfoggio di forza bruta che dopo pochi livelli potrebbe non convincere quelli che cercano esperienze più complesse. L’utilizzo dell’arco dà qualche gioia in più, ma di certo combattere contro avversari immobili, che non riescono quasi mai ad impensierire il giocatore, non dà grandi soddisfazioni. Il fascino del'ambientazione e dei dinosauri sono innegabili, ma da soli non bastano a decretare il pieno successo di un titolo che poteva dare molto di più.

Pro

  • I dinosauri
  • La forza bruta e l’arco
Contro
  • Tecnicamente troppi alti e bassi
  • I.A. sotto la sufficienza

Turok è disponibile per PlayStation 3, Xbox360 e da fine Marzo per Pc.
La versione testata è quella per Xbox360.

Benchè le armi da fuoco siano particolarmente efficaci lo strumento che da sempre caratterizza la serie, e che abbiamo preferito in assoluto, è il micidiale arco di Turok. Grazie all’arco potremo effettuare le uccisioni silenziose, quasi come in uno stealth game come Splinter Cell, senza mettere in allarme tutto il gruppo dei soldati e iniziando così ad eliminare poco alla volta gli avversari. Non solo stealth ma anche una potenza dirompente dato che potremo con una singola freccia far volare in aria il nostro rivale. L’arco è molto semplice da gestire una volta puntato il mirino sul bersaglio più a lungo terremo premuto il grilletto dorsale più la freccia andrà distante. Se usato con precisione questo sistema ci permette di fare una discreta pulizia tra le fila nemiche, di certo negli scontri ravvicinati non potremo che passare alle armi da fuoco o se ce lo consente la vicinanza all’avversario anche al coltello. Le uccisioni silenziose purtroppo non funzionano sempre bene, vuoi per problemi di intelligenza artificiale, vuoi per il sistema di mira non proprio precisissimo, che vanifica i nostri sforzi, ma ciò non toglie che il sistema arco/freccia sia affascinante, sin dai tempi di John Rambo.
La gestione delle armi è stata affidata con successo dagli sviluppatori alla croce direzionale, questo sistema permette di passare in un attimo non solo da un’arma all’altra ma anche da una configurazione a quella successiva. Sì perchè nel nostro equipaggio avremo sempre il coltello e l’arco poi potremo scegliere se usarne una singola (con la possibilità nel caso di zoomare e mirare con cura con il grilletto sinistro) oppure se imbracciare una coppia di armi, dai due mitra alle pistole o alla combinazione dai noi scelta come ad esempio lo shotgun ed una pistola.