Lo scorso anno, grossomodo in questo stesso periodo, l'azienda produttrice di smartphone Vivo annunciava il suo ritiro e la relativa chiusura delle operazioni in Italia, assieme ad altri paesi europei: molto semplicemente, le vendite non erano state sufficienti per mantenere attivo il business. Un peccato per certi versi, perché proprio a Vivo si dovevano alcuni dei telefoni Android di fascia più spinti sul lato fotografico, dei veri e propri cameraphone. Meno interessanti invece gli approcci alle fasce inferiori, non in grado di scalfire il predominio dei nomi più affermati sul mercato.
Ad ogni modo, il periodo di "riflessione" si è concluso, tanto che l'azienda ha scelto di tornare sulla scena italiana proprio con questo Vivo V40, smartphone a cui viene quindi affidato il gravoso compito di cercare di aprire una strada differente rispetto a quella del recente passato. Se possa essere in grado di farlo o meno, cercheremo di capirlo nella nostra recensione del Vivo V40.
Caratteristiche tecniche
Le caratteristiche tecniche di Vivo V40 posizionano il telefono nella fascia media o medio/alta del mercato attuale.
Il SoC scelto dall'azienda cinese è lo Snapdragon 7 Gen 3, un processore octa-core recente studiato apposta per questa categoria di smartphone, con ottime prestazioni e un processo produttivo a 4 nm. La GPU è la Adreno 720.
Vivo ha deciso di non risparmiarsi per quanto riguarda le memorie, o meglio la quantità di memoria: la RAM infatti è di ben 12 GB LPDDR4X, mentre quella di archiviazione può contare su 512 GB totali UFS 2.2. In entrambi i casi non si tratta delle più recenti e veloci tecnologie sulla piazza, ma la scelta è comune rispetto alla fascia media e comunque le prestazioni sotto questo punto di vista sono sempre apparse pienamente soddisfacenti.
Soprattutto lo spazio di archiviazione parecchio generoso può rendere questo telefono interessante proprio per chi ha necessità di conservare in locale grandi quantità di dati.
Per quanto riguarda la connettività troviamo 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.4, GPS e NFC.
La porta è ovviamente USB-C, ma soltanto in versione 2.0 per ciò che concerne l'uscita video.
Ottimo il grado di protezione IP68 che protegge lo smartphone anche in caso di caduta in acqua fino a 1,5 metri di profondità per 30 minuti.
La confezione non riserva particolari sorprese, seguendo la tendenza minimalista per quanto riguarda la dotazione: al suo interno quindi è presente soltanto il cavo di ricarica e una cover protettiva.
Scheda tecnica Vivo V40
- Dimensioni: 164.2 x 75 x 7.6 mm
- Peso: 190 grammi
- Display:
- AMOLED da 6.78 pollici
- Risoluzione 1260 x 2800
- Refresh rate a 120 Hz
- Luminosità di picco 4500 nit
- Aspect Ratio 20:9
- SoC: Qualcomm Snapdragon 7 Gen 3
- GPU: Adreno 720
- RAM: 12 GB di tipo LPDDR4X
- Storage: 512 GB di tipo UFS 2.2
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1.9
- Ultrawide 50 MP, f/2.0
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 50 MP, f/2.0
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n
- Bluetooth: 5.4
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Resistenza agli elementi: Certificazione IP68
-
Colori:
- Nebula Purple
- Stellar Silver
- Batteria: 5500 mAh
- Prezzo:
- 12 GB RAM + 512 GB Storage | 599€
Design
Davvero buono il lavoro per quanto riguarda il design, cosa niente affatto scontata coi produttori cinesi: in questo caso abbiamo infatti la parte frontale totalmente occupata dallo schermo con display leggermente curvo sui lati più lunghi, una soluzione magari non gradita a tutti ma che dà sicuramente un aspetto premium al prodotto.
La parte posteriore presenta una lavorazione molto interessante ed è anch'essa in vetro; l'effetto opaco satinato è infatti davvero apprezzabile anzitutto perché non trattiene affatto le ditate, e in secondo luogo perché conferma il feeling da fascia superiore della parte frontale. Anche l'isola delle fotocamere è raffinata, con un gioco di cerchi e di curve davvero ben riuscito e una doppia protrusione che valorizza sia l'area delle fotocamere che il flash ad anello chiamato Aura Light.
Abbiamo gradito inoltre la scelta di mantenere le cornici quanto più "pulite" possibile, lasciando solo i tasti di accensione e volume e spostando quindi il carrellino della SIM in basso, accanto alla presa USB-C e alla griglia dell'altoparlante e del microfono.
Solo due i colori, entrambi sobri ed elegantissimi: Stellar Silver e Nebula Purple.
Display
Ottimo lavoro sotto il punto di vista dello schermo, poco ma sicuro. Si tratta di un pannello generoso di 6.78 pollici AMOLED con risoluzione 1.5K 1260 x 2800 pixel e 452 ppi.
Al posto del classico Gorilla Glass è stata adottata la protezione SCHOTT Xensation, che ci auguriamo possa garantire una sicurezza analoga.
La frequenza di aggiornamento massima è di 120 Hz, che però non può scendere sotto i 60 e quindi non offre la versatilità e l'efficienza energetica degli LTPO, di conseguenza non consente di avere un Always on Display sempre attivo.
Ad ogni modo la qualità della resa visiva è eccellente con colori saturi, neri profondi e un'alta luminosità che può raggiungere i 4500 nit di picco, ovviamente fermandosi a valori inferiori in condizioni normali. Sono supportati HDR, HDR10+ e HEVC.
Fotocamere
Per la componente fotografica, Vivo ha scelto di affidarsi interamente ai sensori di Samsung, il che difficilmente è una cattiva scelta. Inoltre tutti e 3 gli obiettivi sono da 50 MP, un biglietto da visita niente male considerando le configurazioni al limite dell'accettabile di alcuni concorrenti, soprattutto sulle camere secondarie. Ad ogni modo, l'obiettivo principale poggia sull'ISOCELL GNJ, recentissimo sensore con apertura ƒ/1.88 e stabilizzazione ottica, mentre il secondario è un ultrawide ISOCELL JN1 ƒ/2.0 con FOV 119°.
I risultati sono davvero notevoli, ottimi considerando la fascia di prezzo, soprattutto con la camera principale che è capace di scatti di grande qualità, ricchi di dettagli, ben saturi e con una rappresentazione realistica dei colori in un'ampia gamma cromatica.
Particolare attenzione è stata rivolta ai ritratti, che sfruttano la collaborazione con ZEISS attraverso 7 preset per la gestione dell'effetto bokeh, della luce e di altri elementi; il risultato è, anche in questo caso, veramente buono, e Vivo V40 è senza dubbio tra i migliori smartphone attualmente in commercio per quanto riguarda i ritratti.
Ma anche in notturna se la cava parecchio bene, mantenendo alti i dettagli con poco rumore.
Interessante il lavoro fatto sul flash, o per meglio dire l'Aura Light, che modifica intensità e colore dell'illuminazione in relazione alle condizioni ambientali così da offrire una resa quanto più naturale e piacevole possibile. Non è molto lontana dalle prestazioni della camera principale anche la secondaria ultrawide, che mantiene una interessante coerenza pur manifestando una resa dei colori meno accurata, più tendente al blu.
Manca un teleobiettivo, sebbene il 2x realizzato tramite la camera principale sia tutt'altro che da buttare; tenetene comunque conto se avete bisogno di uno zoom più spinto.
La camera frontale possiede lo stesso sensore dell'ultrawide, pertanto i risultati sono analoghi, perfettamente adeguati per il suo scopo.
Buoni ma leggermente meno convincenti i video, che possono arrivare ai 4K a 30 FPS su entrambe le camere.
Videogiochi e prestazioni
Dal punto di vista delle prestazioni, lo Snapdragon 7 Gen 3 è certamente un buon SoC che riesce a gestire con grande scioltezza le situazioni di uso quotidiano abituali di uno smartphone; allo stesso modo è necessario far presente che concorrenti diretti come OnePlus Nord 4 all'interno della stessa fascia abbiano mostrato qualcosa di più, con quello step superiore garantito dallo Snapdragon 7+ Gen 3 che in effetti attraverso i benchmark mostra un certo grado di differenza. Questo naturalmente torna utile soprattutto se si ha interesse anche nell'ambito dei videogiochi, dove la potenza bruta del SoC è un elemento palpabile nel contesto della resa visiva dei titoli più spinti tecnicamente.
Ecco quindi che il Vivo V40 è sì perfettamente in grado di far girare praticamente tutto, ma tocca scendere a qualche compromesso per quanto riguarda i settaggi grafici; risulta quindi abbastanza evidente come nella prospettiva dei prossimi mesi e anni si possa sentire in maniera più marcata questo deficit di potenza.
Molto buono però il sistema di dissipazione del calore, capace di mantenere le prestazioni sempre estremamente stabili durante l'intero stress test 3DMark. Da segnalare poi la presenza di una modalità gioco dedicata che consente di ottimizzare le risorse e ridurre le distrazioni, sebbene sia diventata una caratteristica quasi scontata visto che è offerta dalla maggior parte dei produttori ormai.
Antutu
Geekbench
3DMark
Batteria
La batteria di Vivo V40 è una delle sue qualità migliori, perché può contare su ben 5500 mAh che rappresentano un valore particolarmente interessante soprattutto considerando lo spessore e il peso ridotti dello smartphone. Le buone capacità di gestione dell'energia del SoC rendono i consumi modesti con un uso normale, motivo per cui è piuttosto facile andare ben oltre la classica giornata intera potendo ambire anche a raggiungere i due giorni pieni di utilizzo.
La ricarica rapida a 80 W in ogni caso permette di ripristinare in tempi molto brevi la batteria.
Assente la ricarica wireless, una cosa che manca spesso nella fascia media del mercato degli smartphone.
Esperienza d'uso
Il Vivo V40 utilizza la personalizzazione Funtouch OS basata ovviamente su Android 14; non si tratta a nostro modo di vedere dell'interfaccia più bella sul mercato, ciò nonostante non ci sono grossi elementi di critica nel lavoro dell'azienda cinese. Senza dubbio è apprezzabile il livello di personalizzazione, così come merita un plauso il minimo livello di bloatware, per nulla scontato coi produttori asiatici.
Nell'uso quotidiano si apprezza senza dubbio la qualità costruttiva del telefono e la sua leggerezza ed eleganza, così come ci è apparso estremamente preciso e reattivo lo sblocco tramite sensore di impronte collocato sotto lo schermo. Esiste anche la facoltà di utilizzare il riconoscimento del volto ma solo 2D, opzione che solitamente sconsigliamo vista la non totale affidabilità e sicurezza che porta con sé.
Buono l'audio stereo, anche se non molto alto a livello di volume, mentre davvero ottima è la componente telefonica per quanto riguarda la qualità della ricezione e dei microfoni.
Vivo resta invece un po' indietro per ciò che concerne l'implementazione dell'intelligenza artificiale, che qui non trova applicazione a differenza di quanto mostrato da altri concorrenti anche dentro questa fascia di mercato.
Il prezzo infine è senza dubbio un elemento chiave per un'azienda che torna ad affacciarsi sul mercato italiano cercando di trovare spazio in un panorama in cui davvero non mancano alternative con nomi più conosciuti. Sotto questo punto di vista non riusciamo a dirci soddisfatti del posizionamento scelto, che a 599€ di listino non offre alcun vantaggio al prodotto, mettendolo in competizione diretta con telefoni di alta qualità. Non aiuta poi certamente la politica di aggiornamenti garantita da Vivo, che si ferma a soli 2 major update e 4 anni di patch di sicurezza.
Considerando quello che propongono i concorrenti, anche la stessa OnePlus senza scomodare Google, è veramente troppo poco, soprattutto tenendo in conto che Android 15 è quasi dietro l'angolo.
Vista la tendenza del pubblico a mantenere lo stesso telefono per diversi anni, garantire un supporto prolungato e di conseguenza tutelare la sicurezza degli utenti, dovrebbe essere un elemento essenziale dell'offerta di tutti i produttori.
Aggiornamento del 30 luglio 2024
In seguito alla pubblicazione dell'articolo, in data 30 luglio 2024, Vivo ha comunicato in via ufficiale di aver modificato i programmi per quanto riguarda il supporto del V40, estendendo a 3 anni (anziché i precedenti 2) il periodo di aggiornamenti major di Android. Questo significa quindi che il Vivo V40 arriverà a ricevere fino ad Android 17.
Pur tardiva, tale correzione attenua uno dei difetti che avevamo segnalato in sede di recensione; ciò nonostante, non crediamo sia sufficiente per modificare la nostra valutazione complessiva.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.5
Vivo V40 è senza dubbio un buono smartphone, su questo non ci piove. Ottimo display, valida componente fotografica, sottile, leggero, con un'autonomia superiore alla media. Allo stesso tempo però, per il ritorno sul mercato da parte di un brand comunque non molto popolare dalle nostre parti, ci saremmo aspettati un approccio un po' più aggressivo, o con caratteristiche di spicco a livello hardware o piuttosto con un prezzo particolarmente concorrenziale. A Vivo V40 mancano entrambe, e il risultato è che si ritrova in un mercato sovraffollato portando tante cose buone, ma nessuna in grado di farlo davvero emergere. A queste condizioni quindi, crediamo sarà difficile trovare spazio.
PRO
- Design e qualità costruttiva notevoli
- Ottimo schermo
- Componente fotografica molto interessante
CONTRO
- Solo 2 anni di aggiornamenti di Android
- Prezzo per nulla aggressivo in una fascia di mercato con grande concorrenza
- Scheda tecnica con qualche passo falso