È ormai tradizione che l'uscita di ogni gioco della saga di Fable venga accompagnata dalla pubblicazione di un titolo per Live Arcade, connesso, sinora, grazie a un sistema d'accumulo di pezzi d'oro da poter poi spendere nel fratello maggiore.
Questa consuetudine verrà mantenuta anche per Fable: The Journey che verrà preceduto, sul Live Arcade, da Fable Heroes, divertente action game che permetterà a quattro giocatori, in locale e via internet, di menare fendenti e incantesimi in un clone poligonale di classici quali Guardian Heroes, per intenderci. Uno slash'em up, come si chiamavano una volta, a scorrimento, con protagoniste i pupazzi che ricordano tutti i personaggi principali della saga, da Jack di Spade, fino a quello stesso Gabriel protagonista del nuovo capitolo per Kinect. A San Francisco, durante lo Sprin Showcase, abbiamo potuto provare un paio di livelli in compagnia di altri tre colleghi.
Di magia e spada
Fable Heroes è davvero ben realizzato. Lo stile grafico, che mette insieme il cel shading ai dettagli di ottime texture, ricorda in tutto e per tutto quello di un libro d'illustrazione per bambini, ma l'azione è tutt'altro che banale. L'azione, anche quando si gioca da soli, vede su schermo sempre quattro personaggi che sono, eventualmente, mossi dalla CPU di Xbox 360. Ognuno ha un colpo veloce, le mosse coreografiche (o flourish, per chi conosce Fable) e una speciale che consuma energia vitale, oltre a una mossa evasiva che vede il pupazzo rotolare sul pavimento. Ogni nemico, (davvero carino il modo in cui sono stati ricreati i terribili hobbe, ovvero i troll di Albion) lascia le monete d'oro che possono essere accumulate per essere spese in The Journey. Tra l'altro gradevole è il modo in cui, su schermo, le monete si impilano una sull'altra, formando dei gruzzoli poligonali che possono essere raccolti senza dover inseguire le monete in giro per tutto lo schermo. Insomma, esteticamente Fable Heroes è davvero un chicchino. Soffre, in questa fase, di qualche rallentamento di troppo e di uno strano ritardo tra quando si impartisce un comando e quando il colpo corrispondente viene impartito, ma non siamo sicuri se non questo non fosse dovuto al televisore su cui girava la demo che aveva evidentemente i 100Hz attivati.
Ogni stage - ce ne sono 8 che, una volta superati, possono essere affrontati nella loro versione più malvagia e difficile - termina con un bivio che porta, alternativamente, a un mini gioco o a uno scontro con un boss. Lungo la strada, si possono raccogliere forzieri alcuni dei quali hanno su di sé il simbolo stilizzato di un angelo o di un demone. Dopo che un giocatore sceglie quale dei due aprire, un bonus o un malus si abbatte casualmente su uno dei partecipanti alla partita. Ci sono anche una serie di Power up casuali, tipo Mario Kart, che danno poteri speciali temporanei che vanno da un doppione del proprio pupazzo alla possibilità di farlo ingigantire facendolo diventare una vera macchina da guerra. Al termine di livello, un metro, che si riempie con le monete raccolte da ognuno, decretando il vincitore del match, che si garantirà un certo numero di dadi per quella specie di gioco da tavola che costituisce uno dei sistemi di upgrade più originali che ci sia capitato di vedere.
Level up
Dopo aver superato uno dei livelli, ci si trova sopra quella che sembra la tavola di monopoli vista dall'alto, su cui si muovono i pupazzetti che stanno giocando. A seconda della prestazione realizzata, ognuno ha a disposizione un certo numero di dadi, il cui lancio decide di quante caselle ognuno può spostarsi lungo il percorso. Ad ogni casella corrisponde un diverso tipo di upgrade, che il giocatore potrà comprare, a seconda di quante monete sia riuscito a raccogliere durante il gioco. Tra l'altro, anche quando si gioca da soli, si potrà decidere come far evolvere anche i personaggi mossi dalla CPU, che si potranno usare in qualsiasi momento, scambiandoli col proprio.
L'aspetto più misterioso è che Lionhead promette level up e upgrade infiniti, secondo una misteriosa scala evolutiva ideata appositamente per Fable Heroes, che potrà dunque essere giocato all'infinito, ma i cui contorni verranno svelati solo più avanti. Giocare a The Journey, il gioco principale, tra l'altro, farà sì che personaggi di questo vengano trasferiti nel gioco, mentre al contrario, i pupazzi presenti in Heroes potranno essere appesi alla carrozza di Gabriel nell'altro titolo, mentre si guida il cavallo per radure e foreste. Fable Heroes, risolti quei piccoli problemi di cui vi abbiamo parlato, sembra promettere davvero un'esperienza divertente, anche se non sappiamo quanto effettivamente longeva, curata sotto ogni punto di vista e che potrà dare ancora più rilievo alla pubblicazione del nuovo capitolo di una delle saghe più amate di Xbox.
CERTEZZE
- Una piccola perla di stile
- Divertente e vario
- Un buon modo per aspettare The Journey
DUBBI
- Un po' di ritardo nei comandi
- Qualche rallentamento qui e là