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L’anno del dragone

Invitati negli uffici milanesi di Halifax, abbiamo provato con mano il nuovo RPG open world di Capcom

PROVATO di Andrea Porta   —   12/03/2012

Dragon's Dogma è, a tutti gli effetti, un progetto molto ambizioso. Lo sa bene Kento Kinoshita, lead designer presso Capcom in visita in Italia appositamente per presentare il frutto di quasi tre anni di lavoro alla stampa, cercando faticosamente di condensare le moltissime sfaccettature del prodotto in mezz'ora scarsa di presentazione. Il nuovo titolo Capcom è stato appositamente creato per unire lo stile ruolistico occidentale a una complessa struttura open world, un sistema di alleati basato sulla condivisione dei contenuti, una componente narrativa importante e un combat system stratificato ma immediato da padroneggiare. Propositi non certo facili da soddisfare, soprattutto quando si propone al pubblico una proprietà intellettuale inedita.

Un drago mi ha rubato il cuore

L'ispirazione per Gransys, il reame che ci troveremo a esplorare nei panni del protagonista, è giunta dopo attenta analisi di giochi di ruolo e letteratura fantasy occidentali. Le influenze di Elder Scrolls, Dragon Age, Game of Thrones sono evidenti sin da subito, seppure il gusto orientale, soprattutto in certi costumi e nella conformazione dei villaggi, non manchi. In questo contesto il protagonista, uomo comune e di umili origini, si troverà attaccato da uno dei draghi che minacciano il reame in una giornata come tante. La bestia lo designerà come Prescelto, divorandogli il cuore ma lasciandolo in qualche modo vivo. Da questo momento, la nostra missione sarà dare la caccia al drago e recuperare ciò che ci ha sottratto.

L’anno del dragone

Il modo più spontaneo e semplice per raggiungere questo scopo sarà unirsi agli eserciti del Duca, sovrano delle terre di Gransys. Da queste premesse nasce un'offerta ludica basata sulle scelte morali offerte dalla storia e sui combattimenti contro i mastodontici boss. Se la maggior parte delle componenti di Dragon's Dogma risulta riconoscibile per l'appassionato di giochi di ruolo occidentali, ve n'è una che distingue la produzione, sulla quale naturalmente il team di sviluppo si è particolarmente concentrato. Durante le peregrinazioni nel reame di Gransys il giocatore non sarà infatti da solo, ma potrà fare affidamento su tre Pedine (in inglese "pawns"). Queste ultime, una Principale e due Secondarie, sono sostanzialmente NPC mossi dall'intelligenza artificiale. Questi combatteranno a fianco del protagonista, fornendogli supporto sia nelle fasi di attacco sia dal punto di vista strategico, utilizzando ad esempio magie di potenziamento e cura. Se i due Secondari si limitano a fornire un supporto di base, la pedina Principale ricopre un ruolo ben più importante. Innanzitutto guadagna livelli proprio come il protagonista ed è passibile di personalizzazione, sia dal punto di vista estetico sia dell'equipaggiamento. Inoltre è in grado di eseguire alcuni semplici ordini impartiti dal protagonista in tempo reale.

L’anno del dragone

Ma la vera particolarità è rappresentata dalla possibilità di condividere la propria pedina Principale con tutto il resto della community di giocatori di Dragon's Dogma. Il nostro compagno più importante potrà essere pubblicizzato sui social network di Twitter e Facebook, mostrandone le caratteristiche, l'equipaggiamento e il livello, e poi condiviso tramite un'apposita voce del menu di gioco. Quest'ultima si configura come un vero e proprio motore di ricerca: i giocatori potranno impostare una lunga serie di parametri per trovare la Pedina più adatta alle loro esigenze e successivamente scaricarla dal database. Naturalmente la Pedina scaricata dalla partita di un altro giocatore andrà a classificarsi come Secondaria, dunque non passibile di ulteriori modifiche. Tuttavia il proprietario trarrà notevoli benefici dalla condivisione. Più la sua Pedina sarà utilizzata da altri giocatori, più essa guadagnerà punti esperienza, portando con sé anche denaro e equipaggiamento dalle missioni compiute durante il "prestito".

Nei panni del prescelto

Se il sistema delle Pedine sembra garantire notevole profondità al gameplay, anche la gestione del personaggio principale non è stata dimenticata. A ridosso del prologo il giocatore potrà scegliere una classe tra molte possibilità. Si trovano tutti i classici ereditati dai giochi di ruolo occidentali, come il Guerriero, il Mago e l'Arciere, ma anche alcuni interessanti ibridi, come l'Arciere-Mago, in grado di alternare l'arco lungo a magie curative e di potenziamento. Fatto questo primo passo, la crescita del personaggio procederà come da manuale per i GDR occidentali, ovvero accumulo di punti esperienza, guadagno di livelli, acquisto di abilità speciali. Pad alla mano, il combat system non riserva gradi sorprese ma si rivela comunque solido. Colpo veloce e potente si alternano alle classiche combo, naturalmente intervallando il tutto con l'utilizzo delle abilità speciali. La struttura open world prevede naturalmente scontri con una moltitudine di nemici come soldati ostili, bizzarre creature quadrupedi o volatili, niente tuttavia riesce ad eguagliare le schermaglie contro i mastodontici boss. Non solo draghi, ma anche golem, idre e molte altre creature, tutte accomunate da enormi dimensioni. L'unico modo per affrontarli sarà sfruttare la possibilità di aggrapparsi ai loro arti, risalire sino ai punti vitali e colpire senza pietà. La forza bruta non sarà tuttavia sufficiente, alcuni di questi scontri potranno durare anche diverse decine di minuti, richiedendo una buona dose di tattica per uscirne vincitori.

L’anno del dragone

A fronte di un'offerta ludica tanto stratificata e complessa, Dragon's Dogma affianca un comparto visivo non troppo originale. Sulle basi di un design avaro di spunti distintivi, il motore grafico fa un lavoro discreto dal punto di vista poligonale e della vastità degli orizzonti, ma l'ottimizzazione al momento lascia a desiderare. Il nostro test ha rivelato diversi problemi sia nella gestione della telecamera di gioco, il cui angolo molto ampio si scontra spesso con gli elementi del paesaggio, sia dal punto di vista del frame rate. L'obiettivo degli sviluppatori è garantire i trenta frame per secondo, ma una prova incrociata su Xbox 360 e Playstation 3 ha rivelato una situazione al momento incerta. Durante gli scontri più concitati il frame rate si abbassa drasticamente e le cut scene realizzate con il motore di gioco sono quasi sempre precedute e seguite da brevi freeze dell'immagine. Da qui all'uscita, fissata per il 25 maggio, il tempo per intervenire c'è, la speranza è che il prodotto non cada proprio su questi importanti dettagli tecnici. La nostra sensazione è che Dragon's Dogma abbia tutte le carte in regola per proporre qualcosa di nuovo nell'ambito dei giochi di ruolo free roaming: per quanto l'esplorazione fine a sé stessa non presenti particolari attrattive, il cuore dell'esperienze ludica, costituito dagli scontri con i boss, funziona e diverte, notevolmente arricchito dalla gestione delle Pedine e relativa condivisione online. Di certo, le cinquanta ore di gioco promesse per l'avventura principale e le oltre trecento quest secondarie dovranno garantire molta motivazione per non annoiare i giocatori. La nostra mezz'ora di prova non è stata naturalmente sufficiente per valutare questo fondamentale aspetto, che potremo approfondire solo in fase di recensione.

Versione Xbox 360

La versione Xbox 360 di Dragon's Dogma garantirà alcuni interessanti bonus per gli utenti Microsoft. Il primo e più appetitoso è senza dubbio l'accesso anticipato alla demo di Resident Evil 6 (verrà rilasciata a luglio, mentre il resto dell'utenza dovrà aspettare settembre), ma non da meno sono anche i DLC in esclusiva temporale. Ultima, ma non meno importante, la possibilità di accedere alla condivisione dei contenuti anche da parte degli utenti Xbox Live Silver senza costi aggiuntivi.

CERTEZZE

  • Gestione delle Pedine originale e interessante
  • Combat system solido
  • Molta personalizzazione

DUBBI

  • Esplorazione troppo fine a sé stessa
  • Frame rate e caricamenti