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Il giardino di Amanita Design

Dopo Machinarium, il team ceco sta per completare la sua nuova e ispiratissima creatura

PROVATO di Umberto Moioli   —   12/03/2012

Risparmiamoci la solita trafila sul fatto che la scena indie permette di sperimentare ben oltre quanto concesso dalla produzioni AAA, e arriviamo al punto: un paio d'anni or sono gli eclettici Amanita Design hanno raccolto enormi consensi di critica e pubblico con Machinarium, avventura grafica straordinariamente bella e ben fatta, e nel 2012 avremo infine modo di tornare a giocare qualcosa prodotto dagli artisti dello sviluppatore con sede in Repubblica Ceca.

Il giardino di Amanita Design

La cosa interessante di Botanicula, almeno per il poco provato allo stand dell'IGF che lo ospitava durante la GDC di San Francisco, è che sembra interrompere il percorso che dai due Samorost ha portato a Machinarium. Le meccaniche ludiche e l'elemento di sfida tornano a farsi rarefatti a favore di un'esperienza rivolta innanzitutto a stimolare i sensi. Non che sia un male questo: l'attenzione si sposta dalla risoluzione dei puzzle all'interazione con il fondale, un processo che grazie alla straboccante fantasia di Jakub Dvorski e soci risulta affascinante e ispirato.

Cinque sui rami

Botanicula nasce, almeno a livello di concept, come un progetto artistico interattivo: inizialmente prevedeva di agire su delle frecce grazie alle quali spostare i cinque, indefiniti protagonisti da una schermata all'altra. Nel tempo questo semplice sistema di navigazione è rimasto ma si sono aggiunte tutta una serie di interazioni ambientali che impongono una certa dose di ragionamento. Ci si muove tra rami, foglie, insetti e strane creature che sembrano drenare la vita da ambienti altrimenti colorati e rigogliosi. Un processo che dovremo interrompere nel corso dell'avventura, riportando le cose al loro ordine naturale.

Il giardino di Amanita Design

E' difficile descrivere in modo appropriato Botanicula, per più di una ragione. Innanzitutto il fluire degli eventi è solo per immagini e non introduce quasi alle vicende (comunque una categorizzazione secondo i canoni della narrazione standard sarebbe inappropriata) quindi per avere un quadro complessivo di quanto accade bisognerà spremere tutte le ore di gioco. In secondo luogo ogni schermata sembra voler dire qualcosa di diverso da quella precedente. In presenza di un ostacolo il piccolo gruppetto di esserini controllato diventano cliccabili uno a uno, così da cercare di sfruttare le singole particolarità per risolvere l'inghippo. Altre volte premendo su singoli elementi del fondale si da vita a semplici (ma eccezionali) animazioni.

Il giardino di Amanita Design

Si procede a tentativi e anche gli obiettivi che siamo chiamati a completare, come raccogliere tre piume disperse in una manciata di livelli, possono essere portati a termine a tentativi. Immediatezza e semplicità sono al servizio di una grafica bidimensionale spettacolare, dettagliatissima e accompagnata da una colonna sonora che se possibile riesce a superare la qualità visiva. Immagini e video parlano da sé. Non mancano alcuni extra, come un codex che raccoglie tutte le creature incontrate, ma si tratta di aggiunte del tutto secondarie rispetto all'importanza del completamento dell'avventura. Il gioco si presta poco a essere descritto e non sappiamo quanto possa durare; dal poco provato, però, ci possiamo di certo sbilanciare sull'assoluta bontà dell'offerta. Botanicula dovrebbe essere pronto al rilascio entro il mese e merita di essere quantomeno provato.

CERTEZZE

  • Un'eccellenza tecnica
  • Esperienza accattivante

DUBBI

  • Non per tutti