Da un punto di vista estetico Wing Commander Saga: The Darkest Dawn non è certo un titolo all'ultimo grido, né per quanto riguarda il motore di gioco, né per le scene di intermezzo. Ma il lavoro relativo a veicoli e luci è innegabilmente ottimo, almeno in relazione all'engine di Freespace 2. Meno esaltanti le animazioni dei protagonisti e forse nei panni degli sviluppatori avremmo scelto modelli più stilizzati.
Ma il taglio cinematografico, ispirato al terzo e quarto capitolo della saga, è impeccabile e include spostamenti credibili per le astronavi, comunicazioni con video dell'interlocutore, doppiaggio in lingua inglese e missioni articolate tra discese sui pianeti e missili invisibili da fermare prima che sia troppo tardi. La complessità simulativa di fisica e velivoli è relativa ma Wing Commander Saga non voleva essere un titolo facile nelle sue precedenti incarnazioni e non lo è nemmeno, e volutamente, in questo nuovo capitolo gratuito, scaricabile a questo indirizzo. I comandi fondamentali sono a dozzine, come il glide per risparmiare sull'afterburner e sparare ai nemici ruotando l'abitacolo senza cambiare direzione, e il gioco offre al giocatore svariate navi con specifiche differenti da scegliere attentamente e da equipaggiare al meglio per fronteggiare ogni missione.
Gli habituè della mappatura dei tasti non avranno problemi mentre gli altri dovranno penare un po' per comprendere e piazzare bene tutti i tasti dedicati al viaggio veloce e alle comunicazioni. Queste ultime sono decisive quando si è nei panni del comandante d'ala e consentono di sfruttare i compagni per eliminare rapidamente un obiettivo o distrarre i caccia nemici mentre la nostra prua si dirige verso un bersaglio primario. Caldamente consigliato un controller da affiancare alla tastiera. Il pad funziona, anche se non in modo ottimale, ma il titolo si esprime al meglio con una cloche.
Una volta impostati i controlli diventa possibile affrontare anche le sfide più dure. Le manovre infatti, come il supporto alleato, diventano fondamentali quando l'IA è impostata dal livello medio in poi e lascia l'ottima intelligenza artificiale dei piloti avversari libera di esprimersi. Questi, tra l'altro, arrivano spesso in gran numero ricordandoci cosa vuol dire essere un pilota spaziale piazzato nel mezzo di una guerra galattica.
Colpi da ogni lato, scudi da sollevare, engine da pompare, tutto funzionale per salvarsi, scivolare sul lato, piantare una torpedine nei motori di una fregata e tornare ad aiutare i compagni impegnati in duelli tra caccia. In pieno stile Wing Commander il grado di difficoltà si impenna, scevro da compromessi legati alle vendite, riuscendo, grazie all'inventiva dei designer, ad evitare parzialmente la frustrazione. Quest'ultima è comunque parte integrante di un gameplay che vuole essere arduo in funzione di una soddisfazione enorme a missione compiuta.
Una saga che non vuole scomparire
Wing Commander Saga: The Darkest Dawn è una lezione per un mondo che spende milioni in infrastrutture, e ottiene spiccioli in termini di risultati, quando un po' di sana passione può creare qualcosa di valido e indimenticabile. Ebbene, grazie a progetti come questo il PC sopravvive ancora alle presunte ineludibili leggi del mercato. La sua apertura, così poco comprensibile per alcuni, è il sale di esperienze come quella di cui stiamo parlando. Pur non avendo certo la pretesa di dare lezioni di vita a nessuno, Wing Commander Saga è infatti un titolo che brucia di passione e che ci porta a scoprire i retroscena dell'ultimo epico atto della guerra contro i Kilrathi. Un viaggio nell'altra parte della galassia capace di dimostrare che, quando i compromessi vengono messi da parte, la pesante sovrastruttura economica a cui abbiamo affidato anche il nostro divertimento perde la sua maschera e si trasforma in una pesante zavorra travestita da necessità.
Wing Commander Saga non è una semplice total conversion fatta di pezzi riciclati dalla grande industria. Certo c'è l'investimento di Origin che ha dato vita all'universo che ospita quest'avventura, ma il lavoro del team è tanto corposo e qualitativamente tale da mettere queste considerazioni in secondo piano. Non è un app, un mod o il tentativo di sfruttare un genere in voga e facilmente trasformabile. E' un titolo completo, di una saga e di un genere abbandonati dal mercato, con una durata e uno spessore da tripla A. Il tutto incredibilmente coerente con le avventure di Blair e della Victory che incontriamo sul nostro cammino spaziale. Espande infatti la trama della storia principale e lo fa in modo quasi impeccabile se escludiamo la mancanza di attori e di effetti speciali hollywoodiani. A questo punto la speranza è che la forza di progetti come questi - anche se dobbiamo rimarcare che quello di cui stiamo parlando è un qualcosa di unico - sia tale da convincere il mercato che una saga spaziale non deve costare milioni di dollari. Purtroppo, anche se 50.000 download nelle prime 24 ore non sono niente male nemmeno per un titolo gratuito, è difficile che questo accada. Dunque, senza pretendere trasformazioni rivoluzionarie, non ci resta che sperare che il mercato si accorga del fenomeno e lo integri, magari premiando gli undici creatori di Wing Commander Saga come è successo per quelli di numerose app e indie, per gli sviluppatori di alcuni titoli arcade, per i mapper di Quake, per quelli di Counterstrike e per i creatori di DoTA. Lo speriamo anche egoisticamente perchè non sarebbe davvero male poter giocare un altro Wing Commander nei prossimi anni.
Wing Commander è una delle saghe culto più prolifiche degli anni 90. Composta da due diversi filoni principali, e da svariati spin off con l'ultimo comparso in forma arcade su Xbox Live nel 2007, la serie è stata all'avanguardia sia nel campo dei film interattivi, mescolando cinema e simulazione spaziale, sia per quanto riguarda l'editing delle missioni con Wing Commander Academy. Innovativo, almeno in quanto a confezione, anche Wing Commander: Secret Ops, prolungamento di Prophecy e ultimo titolo dedicato alle vicende della Confederazione che è stato distribuito nel 1998 in forma digitale. Nel frattempo a tenere alto il nome della serie, mentre i numerosi fan attendono un rilancio ufficiale e cercano di menticare l'orribile pellicola del 1999, ci ha pensato la community con il progetto Wing Commander Standoff e con il titanico, almeno in rapporto alle produzioni casalinghe, Wing Commander Saga: The Darkest Dawn.