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PC Magazine #72

Manuali per nuovi impiegati, mech, hardware, MMO e molto altro...

RUBRICA di La Redazione   —   28/04/2012

Mentre Valve lavora su misteriosi hardware, smentisce incontri con dirigenti Apple, sviluppa progetti interessanti e continua a rifiutarsi di raccontare qualcosa sul futuro della serie Half Life, sempre che un futuro Gordon Freeman e soci lo abbiano per davvero, qualche giorno fa è finito online un documento eccezionale. Si tratta del volumetto che la società di Seattle distribuisce ai nuovi dipendenti per introdurli al lavoro aziendale: merita di dedicargli tutto il tempo necessario a leggerlo un po' perché mostra la filosofia di una delle società più in palla degli ultimi anni, e un po' perché illustrazioni, grafici e contenuti sono davvero fatti bene. Da un luogo dove vale di certo la pena andare a lavorare, a uno che purtroppo oramai non impiega più nessuno: dopo un tira e molla snervante, la drammatica vicenda relativa allo sviluppo di S.T.A.L.K.E.R. 2 si è conclusa nel peggiore dei modi, con lo stop definitivo delle operazioni di sviluppo.

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Il seguito alla serie di successo firmata GSC Game World non è più in produzione, al suo posto una larga fetta team ha fondato un nuovo studio, Vostok Games, che non avendo i diritti per lo sfruttamento del nome ha anche inaugurato una inedita IP, Survarium. Quel poco che si conosce viene dal video diario rilasciato, ma già è stato detto che si tratterà di un FPS online free to play.

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Un genere nelle corde del mercato odierno, certo, ma che fatichiamo un po' a pensare adatto all'atmosfera che ha reso grande il marchio S.T.A.L.K.E.R. Vedremo, intanto se volete più informazioni e partecipare alla discussione, questo thread è un buon punto di partenza... anche se paradossalmente occupa le pagine del forum ufficiale di GSC. Restiamo sempre dalle parte di una (parziale) disfatta, ma questa volta per citare il post-mortem su Free Radical che Steve Ellis, uno dei co-fondatori, ha concesso a GameIndustry: si parla degli albori e del periodo luminoso vissuto dal team inglese nel corso della passata generazione, fino ad arrivare ai motivi che ne hanno decretato uno stato prossimo alla chiusura, prima che Crytek rilevasse tutto e ristrutturasse lo studio per lavorare prima su Crysis 2, quindi su Homefront 2. Curioso anche questo pezzo su Bit-Tech che ripercorrerà in due parte i migliori case mod della storia (secondo loro). Chiudiamo segnalando il rilascio della nuova versione di Skyrim Overhaul, disponibile sul solito SkyrimNexus, e l'apertura di tre nuovi siti del network dedicati a Mount and Blade, NeverwinterNights e World of Tanks. Il video con cui vi lasciamo è quello del geniale hack che ha trasformato l'illuminazione di un palazzo americano, in una gigantesca versione di Tetris.

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PC di fascia bassa che torna uguale al mese scorso: al solito, non è una macchina ideale per giocare al meglio, però ha componenti in grado di garantire un'esperienza accettabile con qualsiasi gioco in circolazione a risoluzioni sub Full HD. Se siete costretti ad "accontentarvi", questo è un bell'accontentarsi.

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Star Wars: The Old Republic
La settimana scorsa l'analista Doug Creutz ha sollevato un polverone predicendo un netto calo di sottoscrizioni per l'MMORPG BioWare entro la fine dell'anno fiscale. Daniel Erickson, il direttore di The Old Republic, ha risposto in modo abbastanza neutrale: a suo dire non sono le sottoscrizioni ad essere calate, ma il numero massimo di utenti alle ore di punta. "Non escluderemo nulla pur di assicurarci che le nostre comunità siano forti e attive su ogni server" ha detto Erickson, forse riferendosi sibillinamente alle ipotizzate fusioni di server.

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Ha anche aggiunto che BioWare sta facendo di tutto per migliorare queste cifre, cominciando proprio con l'evento temporaneo dell'infezione Rakghoul, che nelle ultime settimane ha indotto i giocatori a collegarsi più frequentemente del solito. Ora però l'evento è finito: la recentissima patch 1.2.1 ha infatti rimosso le quest e riportato un po' di pace nella galassia, o quasi. Di sicuro, ad avere apprezzato l'update sono sopratutto Sniper e Gunslinger, visto che le loro abilità principali hanno ricevuto un potenziamento del 5%, rendendoli un po' più competitivi sopratutto in PvP. La patch naturalmente ha apportato anche qualche modifica trasversale, compresa la tanto attesa possibilità di aggiungere i giocatori alla lista degli amici anche quando non sono collegati.

TERA
Fra pochissimo avrà inizio l'accesso anticipato ai server di TERA, eppure c'è qualche problema in vista a causa di una modifica apportata un po' a sorpresa dal publisher europeo Frogster, che si è occupato della localizzazione e dell'adattamento del coreanissimo gioco di Bluehole. Si è scoperto che nella versione finale del client verranno a mancare svariati contenuti "adulti", sopratutto di tipo grafico, a cominciare dagli schizzi di sangue che caratterizzavano i colpi inferti e ricevuti.

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La censura è stata apportata allo scopo di raggiungere il PEGI 12, ma ha suscitato un bel po' di polemiche. Il community manager "Raven" è quindi intervenuto sul forum per spiegare le ragioni di questo cambiamento, cominciando con lo scusarsi del fatto che non fosse stato mai menzionato prima d'ora. Pare che dopo il lancio del gioco, verrà reintegrata l'opzione per visualizzare il sangue durante i combattimenti; per quanto riguarda gli altri cambiamenti fisici, come la riduzione del prosperoso seno dei personaggi femminili e le modifiche apportate a vestiti particolarmente succinti, Raven ha spiegato che sono comuni a tutte le versioni del gioco, compresa quella coreana, mentre non c'è nulla da fare per la razza delle Elin: le modifiche visive sono state apportate perché "questi personaggi in particolare potrebbero attirare l'attenzione di utenti poco raccomandabili, ed è nell'interesse di Frogster proteggere i loro utenti più giovani". Tutto molto onorevole, ma vien da chiedersi come mai fosse stata creata questa razza di "lolite", o vorrebbero farci credere che in Corea non ci sono pedofili?

Guild Wars 2
Il primo Beta Weekend dedicato ai pre-order è alle porte: vi ricordiamo che in quest'occasione sarà possibile giocare soltanto tre razze (Norn, Charr e Umani) ma la rivista PCGamer ha avuto occasione di provare in anteprima la zona di partenza dei piccoli scienziati pazzi Asura, una lettura interessante per chi non vuole aspettare il Beta Weekend in cui sarà possibile giocarli. Nel frattempo, la pagine Facebook del gioco ha raggiunto i 470.000 "Mi piace" e ArenaNet ha deciso di ricompensare i suoi tanti fan con un nuovo artwork che mostra un enorme golem nell'area di Maguma Jungle.

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Serviranno altri 480.000 "Mi piace" per sbloccare l'artwork successivo e bisogna ammettere che questa combinazione di social network e pubblicità comincia a diventare davvero interessante. Ma è molto più interessante la nuova feature soprannominata "guesting". In sostanza, ArenaNet ha spiegato come funzioneranno i trasferimenti di server: al nostro primo log-in potremo infatti scegliere su che server giocare, anche di altre nazionalità rispetto a quella in cui si è comprato il gioco, e da quel momento in poi tutti i nostri personaggi verranno generati su quel server. Tuttavia, nel caso si volesse cambiare server, si dovranno sborsare 1.800 gemme e il trasferimento potrà essere effettuato soltanto una volta ogni sette giorni. Tuttavia, il sistema di "guesting" permetterà di giocare temporaneamente con i nostri amici su server diversi dal nostro, benché non sia possibile partecipare al WvWvW di quel server che ci ospita. Questa interessante meccanica verrà implementata nelle build future, per questo Beta Weekend i giocatori dovranno accontentarsi di testare il sistema di trasferimento grazie alle 2.000 gemme "gratis" concesse temporaneamente ad ogni account.

Final Fantasy XIV
Chiudiamo questo appuntamento con la sfortunata fantasia finale, graziato questa settimana da una nuova versione del client. Siamo alla 1.22 e la meteora è sempre più vicina, come se non bastasse Square Enix ha cominciato a registrare alcuni domini col nome "A Realm Reborn" (un reame rinato), probabilmente legati al grande revamp previsto in autunno con la versione 2.0 di Final Fantasy XIV.

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Ma che c'è di nuovo con questa patch? Sopratutto un nuovo boss, Garuda, che ricompenserà gli avventurieri con svariati nuovi oggetti a tema, ma anche quattro nuovi ranghi delle Grand Companies e relative quest. Ma c'è anche la campagna promozionale Legacy, pensata per i giocatori che hanno già pagato almeno novanta giorni di gioco a partire dal 6 gennaio 2012 e che riceveranno dunque uno sconto per il prossimo rinnovo e ben quaranta nuovi slot per creare nuovi personaggi, per un massimo di otto a server. Inoltre, questi giocatori riceveranno un esclusivo chocobo da cavalcare nella versione 2.0 e il loro nome comparirà tra i riconoscimenti del gioco. Sempre in tema di iniziative, Square Enix ha annunciato anche la tipica Welcome Back, pensata per tutti i giocatori che si sono allontanati da Final Fantasy XIV e che potranno tornare su Eorzea gratuitamente, per dieci giorni, dal 9 al 20 maggio.

di Christian La Via Colli

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Dalla sezione indie di Steam si levano vapori bollenti in questo periodo. Ecco una serie di giochi da poco approdati sulla piattaforma Valve, ideali per godersi un fine settimana fuori dal grigiore della serialità: cominciamo con il nevrotico Lone Survivor, horror intenso per giocatori insonni; proseguiamo poi con Insanely Twisted Shadow Planet, tentacolare sparatutto moderno che premia le menti inclini al ragionamento; i più nostalgici invece possono consolarsi con l'intrigante A Valley Without Wind, action-platform 2D dal sapore esplorativo e molto retrò; se poi preferite rilassare le meningi c'è Noitu Love 2 fresco per voi - qui dovete solo seguire lo scorrimento orizzontale dello schermo, saltare e uccidere i nemici, ma la quantità di situazioni imprevedibili e gli epici scontri con i boss fanno di ogni partita una corsa esplosiva sempre diversa. Chiudiamo infine la rassegna di Steam con l'elegante Superbrothers: Sword & Sworcery, avventura raffinata e profonda, ideale per chi ha una serie di pixel al posto delle papille gustative.
Fuori dai canali ufficiali segnaliamo invece l'epico AirBuccaneers HD, movimentato scontro tra galeoni volanti ora finalmente in versione alfa. Infine vi consigliamo di dedicare dieci minuti a questi due videogiochi realizzati nel corso delle competizioni Ludum Dare 22 e Ludum Dare 23, ovvero /follow, da giocare direttamente sul browser e Tiny Bomber, da scaricare gratuitamente. Buon divertimento!

La recensione della settimana: AirMech

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AirMech è un gioco di strategia frenetico che non concede tregua al giocatore: ogni avamposto è combattuta fino all'ultimo istante e non si può dire di avere vinto finché lo scontro non è davvero finito. La battaglia ci vede contrapposti a un pilota nemico controllato dalla CPU. Sia lui che noi siamo a capo di un esercito e abbiamo il compito di distruggere la base dell'avversario. Il primo che ci riesce ha vinto. Tra una base e l'altra sorgono avamposti da conquistare per incrementare le risorse disponibili. Noi e il pilota nemico comandiamo entrambi un robot che può trasformarsi in ogni momento in un jet e tornare alla forma originaria premendo un semplice tasto. In forma di robot il fuoco delle nostre mitragliatrici investe qualunque mezzo di terra, ossia tutte le varianti delle otto unità disponibili, robot nemico incluso. Al contrario se diventiamo un jet colpiamo solo il jet nemico. C'è un però: in forma di jet possiamo trasportare una delle nostre unità ovunque sul campo o sopra un edificio conquistato, in questo caso per ripararla. Nel frattempo dalla nostra base escono di continuo a intervalli regolari quattro unità di fanteria.

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Queste rappresentano il cuore strategico del gioco perché si dirigono autonomamente verso un edificio nemico. Ogni unità che penetra una struttura dell'avversario accende una luce del nostro colore sul tetto: appena le luci diventano quattro l'edificio passa dalla nostra parte. Ciò significa che per la conquista di un avamposto si scatena una furiosa guerra tra piloti per distruggere le unità nemiche di supporto, cercando nel frattempo di trasportare lì le proprie e proteggerle. Solo la base principale si distrugge sparandole contro fino a esaurire la sua barra dell'energia. D'altronde conquistare avamposti è necessario per accumulare denaro. Anche se non controlliamo direttamente il nostro esercito, fatta eccezione per alcuni semplici comandi, dalla nostra base principale possiamo infatti ordinare la costruzione di una singola unità per volta a seconda di cosa ci serve. Ecco perché avere molte risorse significa potersi permettere più mezzi d'assedio e di difesa. In ogni caso il controllo arcade del robot e la velocità di gioco non lasciano spazio a una tattica ragionata e di lungo periodo: ogni schema deve essere pensato all'istante e subito modificato, così per una mezz'ora buona fino all'annientamento dell'avversario.

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Comunque le numerose variabili in gioco, dalla geografia della mappa al tipo di unità scelte per il nostro esercito, oltre ai potenziamenti per il robot che si sbloccano mano a mano che saliamo di livello, offrono sufficienti diversivi per scontri sempre imprevedibili. All'interno del negozio possiamo inoltre scegliere un pilota diverso, scambiare il jet per un elicottero corazzato o perfino per un simpatico disco volante disegnato come il simbolo di Google Chrome, oltre a poter acquistare nuovi tipi di unità. Spendere denaro reale accelera il processo di crescita del nostro esercito ma basta impegnarsi a fondo per ottenere gli stessi vantaggi senza mettere mano alla carta di credito. Infine è possibile creare tre tipi di esercito per gli scontri contro la CPU e tre varianti pronte per sfidare gli altri giocatori. Ci sono infatti mappe per il PVP e perfino mappe per il gioco cooperativo. Inutile dire che più siamo e più sullo schermo si scatena il finimondo, tutto a vantaggio del divertimento - ma ehi, state ancora leggendo? Basta chiacchiere: correte a provare AirMech!

di Andrea Rubbini

Titolo: AirMech
Sviluppatore: Carbon Games
Distribuzione: Freemium
Sito di riferimento: Link
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: Per il momento potete giocare ad AirMech solo su Google Chrome. Anche se è ancora in fase alfa lo si può quasi considerare concluso. Per esempio se volete sfidare altri giocatori i server ci sono e funzionano (ci sono anche i giocatori!) e il negozio virtuale ha tirato su la saracinesca. Inoltre la personalizzazione dell'esercito è già di tutto rispetto.

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Razer Mass Effect 3 Gaming Gear

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L'ultima trovata di Razer per i videogiocatori più accaniti è un kit, in offerta a tempo limitato, dedicato a Mass Effect 3. Un set onnicomprensivo, almeno per quanto riguarda il gaming, con fregi e icone ispirati all'N7, le forze speciali dell'universo Bioware. Il pacchetto include anche una cuffia fantascientifica wireless, con dock di ricarica e audio 5.1, dotata di microfono nascosto estraibile. Immancabile poi il tappetino con effetto metallo graffiato che offre un'ottimo compromesso tra scorrevolezza e attrito. Al contrario sicuramente accessorie la costosissima borsa (79.99 euro) e la cover per iPhone 4 (29.99 euro) con la seconda che stona decisamente in'offerta dedicata agli hardcore gamer PC. In ogni caso ogni pezzo è acquistabile separatamente, e per fortuna visto che la cuffia Chimaera 5.1 offre si una qualità sonora decisamente alta, con bassi ottimi e comodità estrema, ma costa ben 209.99 euro. Intrigante anche la tastiera BlackWidow, ovviamente programmabile e dotata di un feedback tattile ottimo, ma senza wireless e anch'essa piuttosto costosa (139.99 euro). Uno dei pezzi forti dell'offerta è sicuramente l'Imperator, un mouse da gioco di alta qualità con sensore da 6400DPI, impugnatura molto comoda e tutti i tasti secondari per mappare comandi rapidi in abbondanza e cambiare al volo la sensibilità del cursore. Il set comprende infine il pad Razer Onza TE, ovviamente in edizione Mass Effect 3, che, come la cuffia, è compatibile con l'Xbox 360. Il prezzo è di 59.99 dollari che sono tanti per un pad senza wireless, ma la croce direzionale migliorata è un valido aiuto per il gaming e come plus il pad ha ovviamente una skin dedicata a Mass Effect 3 e i tasti principali che si illuminano. Indubbiamente l'intera offerta fa gola, sia in termini di collezionismo che di qualità delle componenti, ma, anche eliminando gli accessori inutili, supera i 450 euro di prezzo. Una spesa decisamente elevata, anche se dobbiamo considerare che gli accessori dedicati al gaming sono comunque molto costosi e un fan di Shepard e soci, interessato comunque ad acquistare nuove periferiche, potrebbe trovare uno o più pezzi decisamente appetibili.

I requisiti effettivi di Risen 2

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Dal punto di vista estetico l'ultimo big videoludico è senza dubbio Risen 2, il nuovo titolo di quei Piranha Bytes che negli anni passati sono balzati sotto i riflettori grazie all'acclamata serie di RPG Gothic. Nonostante l'evidente pop-up di personaggi e oggetti il titolo offre scorci mozzafiato ma non è parco in termini di richieste hardware. L'e-zine tedesca PCGamesHardware ha deciso di verificare nel dettaglio le richieste del titolo con un'analisi approfondita che include 14 schede video Nvidia e AMD. In 1680x1050, con FXAA attivato, a trionfare è la GeForce GTX 680 da 2GB ma la nuova scheda Nvidia perde il confronto con la Radeon HD 7970 in 1920x1080. Probabilmente la responsabilità è da imputarsi ai driver troppo acerbi visto che 2GB di framebuffer dovrebbero essere più che sufficienti per il titolo. Terza miglior scheda, sempre in full HD, è la GTX 580 anche se le prestazioni, rispetto alla sorella maggiore, calano di 15 FPS. In ogni caso il minimo indispensabile per giocare a piena risoluzione, tra le schede impiegate nel test, è la GeForce GTX 460 mentre la GTX 260 scende a picchi di 24 frame che potrebbero portare a un'esperienza insoddisfacente. Paradossalmente le cose cambiano di poco portando la risoluzione a 1680x1050 sia per le GPU di fascia bassa sia per quelle di fascia estrema mentre le schede video di fascia media ottengono un boost di 10 frame per secondo. Per le schede di fascia bassa probabilmente il limite è rappresentato dal solo gigabyte memoria mentre lassù in cima potrebbero essere i driver poco ottimizzati a generare l'anomalia.

Il mare magnum del gameplay gratuito

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Anche questa settimana non ci facciamo mancare qualche gioco da browser per sfruttare il PC del lavoro, dell'università o dei genitori, per scopi non propriamente lavorativi o didattici. Particolarmente interessante Pirateers, plagio senza vergogna di Pirates che risulta ovviamente più povero sotto il profilo narrativo e grafico ma che offre maggiori possibilità di potenziamento ed è ovviamente gratuito. Piuttosto divertente anche Out of Wind, classico puzzle game con svariati ingranaggi da piazzare al meglio che include il crafting e una grafica più curata rispetto alla media dei passatempo da browser. Ancor più articolato Labyrinth iXi che, a dispetto del nome, ci porta su un veicolo militare incaricato di raccogliere acqua in un pianeta alieno. Il modo migliore per raccogliere la preziosa risorsa è ovviamente quello di sterminare gli aggressivi abitanti del luogo per recuperarla dai corpi sfracellati. Il titolo, inquadrato in isometrica, include upgrade offensivi di ogni genere e un discreto tasso di esplorazione. Un altro titolo modesto ma molto simpatico è Turbo Kids che vede il protagonista, inquadrato lateralmente, impegnato in una gara di corsa movimentata dalla possibilità di congelare gli avversari e dal rischio di essere congelati dagli altri contententi. Piuttosto divertente, anche se non longevo, anche A.R.C.S. che chiede al giocatore di difendere, in un ambientazione sci-fi militaristica, la propria base da ondate di nemici assetati di sangue. Infine, per concludere in bellezza, abbiamo scelto Fracuum, un titolo che ci riporta indietro nel tempo, ai titoli ambientati in labirinti a quattro colori, ma con una serie di trovate a tratti sorprendenti.

di Mattia Armani

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Legacy of Kain:Soul Reaver
La serie Legacy of Kain fece furore all'epoca della prima PlayStation, per poi perdere pubblico con il cambio generazionale. Dopo un primo capitolo in 2D, incentrato sulle vicende che portarono Kain a diventare un vampiro, uscì Soul Reaver, titolo completamente differenze e in tre dimensioni, che calamitò l'interesse dei videogiocatori per la grande quantità d'idee che introduceva nel genere e per il protagonista, quel Raziel che riuscì a detronizzare Kain diventando cardine della serie nelle preferenze del pubblico.

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Era il 1999 e Crystal Dinamics aveva azzeccato la formula giusta con livelli disegnati alla perfezione e pieni di puzzle resi oltremodo interessanti dalla varietà dei poteri a disposizione del succhia anime. Mettiamoci anche una trama epica e un livello di sfida di alto livello, che richiedeva ai giocatori di impegnarsi per le molte ore di durata del gioco, e apparirà chiaro perché sono molti quelli che alla notizia della possibile ripresa della serie da parte dello sviluppatore, attualmente impegnato con il nuovo Tomb Raider, hanno fatto i salti di gioia. Questa versione budget è un ottimo modo per conoscere un titolo che a suo modo è entrato nella storia del medium videoludico, pur se poco ricordato negli ultimi anni. Molti gli hanno imputato di essere troppo derivato dalla struttura dei Metroid, con la necessità di ritornare sui propri passi per seguire percorsi chiusi fino all'ottenimento di un dato potere, ma si tratta di quisquiglie se viste in chiave storica e, soprattutto, se si osserva l'andazzo generale preso dai videogiochi negli ultimi anni, con la clonazione diventata sistema. L'unico freno a giocarci potrebbe essere il non aver provato il primo Legacy of Kain. In realtà Soul Reaver è perfettamente fruibile come titolo a se stante, ma è comunque interessante sapere com'è nato il nemico di Raziel e cosa lo ha portato a fare certe scelte.

di Simone Tagliaferri

Titolo: Legacy of Kain: Soul Reaver
Linea: GOG.com
Prezzo: 5,99$
Storico: Si tratta del secondo capitolo della serie iniziata con Blood Omen: Legacy of Kain.
Voto originale Multiplayer.it: - N/D