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Nvidia GeForce GRID

Invitati alla GPU Technology Conference abbiamo scoperto i segreti dell'innovativa tecnologia per il cloud gaming GeForce GRID

SPECIALE di Umberto Moioli   —   16/05/2012

A San Jose si tiene ogni anno la GPU Technology Conference di Nvidia: operatori dei settori più disparati, professionisti impegnati in ambiti tradizionali come la computer grafica e il super computing ma anche meno immediatamente riconducibili ai prodotti dell'azienda di Santa Clara, come la medicina e la finanza, giungono in California per sentire le ultime innovazioni e i futuri sviluppi di GeForce, Tesla e Quadro. Incontrando anche i partner commerciali all'interno di un apposito salone esposizioni.

Nvidia GeForce GRID

Di solito l'ambito escluso da questa passerella è quello del gaming, già sufficientemente rappresentato attraverso i propri canali e costantemente coinvolto dall'uscita di nuovi prodotti. Non ultime le schede Kepler per il mercato desktop e notebook. Questa volta però è stata fatta un'eccezione: durante il keynote di apertura Jen-Hsun Huang, co-fondatore e CEO dell'azienda, ha lanciato Nvidia GeForce GRID, ovvero l'interpretazione secondo Nvidia del cloud computing e in particolare delle sue declinazioni nell'ambito dei videogame. Invitati a partecipare in esclusiva, vi raccontiamo tutte le anticipazioni su questo annuncio e le informazioni raccolte nel corso degli approfondimenti a cui abbiamo assistito.

Giochi e nuvole

Che i tempi per il cloud gaming fossero maturi anche per Nvidia lo si era capito qualche settimana or sono durante la GeForce LAN di Shangai. Nel corso dell'evento, oltre all'ammiraglia a doppia GPU, la GTX 690, lo stesso Jen-Hsun Huang aveva svelato GeForce Experience.

Ray Tracing in tempo reale e Kepler
Ray Tracing in tempo reale e Kepler

Il servizio, in beta da giugno, capace in remoto di riconoscere l'hardware montato e il software installato all'interno del nostro computer, per poi scegliere i settaggi più adatti e impostarli automaticamente. Una bella comodità e un valore aggiunto certo, ma non una rivoluzione. Ben più consistenti le novità che provengono da San José: Nvidia GeForce GRID è una nuova interpretazione dell'architettura Kepler appositamente pensata come base per la virtualizzazione di più GPU e per processare in maniera efficiente i dati che, nel nostro caso, rappresentano il grosso dei calcoli degli odierni giochi 3D. GRID in pratica aiuterà operatori del cloud gaming come Gaikai di David Perry, che è salito sul palco a patrocinare la presentazione, a fornire in streaming un'esperienza di gioco più efficiente ed avanzata. Il progetto nasce in concomitanza con un'entrata massiccia di Nvidia nel mercato del cloud computing. Se l'oggetto di questo articolo copre infatti le richieste del mercato videoludico, la fascia enterprise verrà coinvolta dal rilascio delle schede VGX che si rivolgeranno alle imprese e a specifici settori come quello degli effetti speciali e del movie making. Grady Cofer di Industrial Light and Magic è lui stesso intervenuto per mostrare l'accesso in remoto tramite iPad ad un macchina virtuale Windows con installato Maya, usato per modificare in tempo reale alcuni frame del film di fantascienza The Avengers. Prodotti diversi con specifiche diverse, che nel caso della Nvidia GeForce GRID parlano di due GPU e 3072 CUDA core, per 4.7 Teraflop di 3D shader performance.

Il vantaggio in termini di millisecondi offerto da GRID (secondo Nvidia)
Il vantaggio in termini di millisecondi offerto da GRID (secondo Nvidia)

Qualcosa, quantità di memoria a parte, di molto vicino alla GTX 690 in termini computazionali, ci ha confermato il general manager Phil Eisler durante un incontro successivo al keynote, anche se essendo basata sulla linea professionale Tesla differisce da GeForce per certe specifiche, come il sistema di dissipazione del calore che permette un TDP - Thermal Design Power più basso, fermo a 250 Watt. Ma quello di Kepler e il cloud computing è un matrimonio favorito dalla natura stessa dell'architettura, spiega Eisler, da una parte grazie a consumi contenuti e dall'altra all'ottimo lavoro fatto per ottimizzare l'encoding e la trasmissione dei dati, così da ridurre la latenza. E il ritardo nella trasmissione dal sistema di calcolo al dispositivo è la principale piaga del gioco in remoto: se da una parte si resta inevitabilmente legati alla qualità della connessione, dall'altra il tempo effettivo per l'elaborazione dovrebbe venir tagliato da GRID quel tanto che basta da regalare un'esperienza con una reattività comparabile a quella attualmente sperimentabile su console. O almeno questo è quanto dichiarato da Nvidia e messo in forma di grafico qui accanto.

Nvidia GeForce GRID

Vero Kepler

A seconda del gioco e della fedeltà grafica che questo si propone di mettere su schermo, una Nvidia GeForce GRID dovrebbe servire in remoto un massimo di sedici giocatori contemporaneamente. Per abbandonare numeri e concetti (sulle prime) un po' astratti, chi sottoscriverà un account con Gaikai o uno degli altri partner coinvolti nel progetto - G-Cluster, Playcast, Ubitus, Otoy ed LGCloudGaming via Gaikai - accederà al titolo in remoto tramite un super computer che userà schede video GRID per i passaggi che culminano con l'encoding delle immagini, poi rimandate al dispositivo finale nelle mani dell'utente.

Le specifiche di Nvidia GeForce GRID
Le specifiche di Nvidia GeForce GRID

Qualsiasi in grado di elaborare il formato H.264, lo stesso di YouTube che ogni tablet, smartphone e computer attualmente in circolazione supporta senza alcun problema. Compresi ovviamente quelli che montano l'architettura mobile Tegra 3, precisa Jen-Hsun Huang nella sua introduzione. David Perry per dimostrare la bontà del suo progetto e di Nvidia GeForce GRID, dicevamo, ha messo sul piatto Hawken, ambizioso e spettacolare free to play in arrivo in beta entro l'anno. L'opera di Adhesive Games e Meteor si era fatta vedere solo in una manciata di occasioni e non ci saremmo certo aspettati di osservarlo per la prima volta dal vivo attraverso un Asus Transformer Prime e un pad bluetooth: premesso che di certo l'organizzazione dell'evento aveva fatto tutto il possibile per garantire la miglior connessione, i mech dello sparatutto competitivo si muovevano fluidamente in un ambiente dettagliato e strapieno di particolari, esplosioni e un notevole campo visivo.

Hawken è uno dei F2P e al contempo una delle esclusive PC più promettenti in sviluppo
Hawken è uno dei F2P e al contempo una delle esclusive PC più promettenti in sviluppo

Veramente spettacolare. Peccato che la telecamera traballante ad ogni passo sia tanto cinematografica quanto la più esagerata fonte di motion sickness mai apparsa su un monitor. Lamentele sterili a parte, siamo riusciti a fare una breve partita a Bulletstorm, controller alla mano e sempre attraverso il tablet Asus: a 720p e 30 immagini al secondo il risultato garantiva la reattività promessa anche se ancora mancava qualcosa in termini di pulizia dell'immagine. A proposito degli eventuali limiti del cloud gaming in combinazione con GeForce GRID, comunque, Phil Eisler ci ha confermato che l'hardware è fatto per supportare le feature software che spesso Nvidia ha usato come leva sugli acquirenti, PhysX compreso, e poi ovviamente quelle specifiche introdotte con Kepler, come il TXAA. Resta da capire se e come il fornitore del servizio potrà alterare la resa visiva a seconda dei client serviti contemporaneamente e di altri parametri. Aspettando di verificare la pratica in un contesto quotidiano insomma, il potenziale è di prim'ordine. E lo stesso si può dire degli elementi per distinguere le società che hanno sottoscritto un accordo con l'azienda di Santa Clara dalle altre, come OnLive. In effetti due sono al momento le domande che ci sorgono spontanee. La prima è relativa all'inevitabile conflitto d'interessi che si crea: se posso giocare in remoto, perché comprare e mettermi nel desktop o nel notebook una scheda discreta?

Il servizio di cloud gaming fornito da LG tramite Gaikai
Il servizio di cloud gaming fornito da LG tramite Gaikai

In questo senso la risposta resterà legata alla volontà di ciascuno di garantirsi la massima qualità grafica possibile oppure di "accontentarsi" di qualche compromesso. L'altro quesito si riferisce alla scelta delle partnership strategiche: perché in un mercato del cloud gaming dove non spicca ancora alcun nome davvero forte - il più noto è OnLive che certo non si può definire un gigante - Nvidia non ha tentato di andare da sola, creando un suo servizio equivalente ai vari nomi sin qui citati? La posizione che l'azienda ha raggiunto, con un piede in praticamente ogni scarpa, aspettando di sentire gli annunci relativi alle console di prossima generazione, le garantisce un vantaggio strategico ma le impedisce di imbarcarsi direttamente nel publishing digitale dei giochi. Tornando su Nvidia GeForce GRID, siamo rimasti impressionati dal potenziale espresso e speriamo di poterlo verificare nella pratica anche in Italia, servizi e connessioni permettendo. Ci sono le carte per attrarre un'utenza allargata e, per quanto il cloud gaming non giunga a maggio 2012 come una novità assoluta, potrebbe qui fare un significativo passo in avanti in termini di resa e qualità dell'esperienza.