Quando un gioco con protagonista Kratos fa la sua apparizione su un palco di una conferenza, il risultato non può essere che l'esaltazione generale da parte del pubblico, questo perché ogni God of War propone una dose inaudita di spettacolarità e violenza, innestate in un comparto tecnico e artistico eccellenti e in un'ambientazione sempre evocativa.
God of War Ascension ha fatto la sua prima apparizione qualche settimana fa in un evento dedicato legato al multiplayer, che abbiamo provato nuovamente all'E3 2012 e riguardo il quale troverete un paragrafo dedicato. Ma God of War è innanzitutto un avventura in single player epica ed avvincente, e quindi a tal proposito abbiamo avuto modo di rivedere in forma "privata" la demo mostrata durante la conferenza Sony e scambiare quattro chiacchiere con gli sviluppatori per apprendere parte delle novità e delle caratteristiche che accompagneranno il titolo nei negozi. La prima immediata è rappresentata dalla nuova funzionalità del tasto cerchio, non più adibito alle prese ma all'arma secondaria. Durante il corso dell'avventura infatti Kratos può raccoglierne diversi tipi dall'ambiente o dai nemici sconfitti, e utilizzare quindi mosse specifiche a seconda della loro tipologia. Queste armi possono essere permanenti o meno, lanciate o scartate, si appoggiano anche alle sequenze "quick time" per sconfiggere i nemici: adesso ce ne sono due diverse per ognuno e si legano appunto all'arma primaria e a quella secondaria, sia per i nemici più deboli che per quelli giganteschi.
Ascension, come ben noto, è un prequel del primo capitolo ed è ambientato sei mesi dopo la morte di moglie e figlia di Kratos, i segni della sofferenza sono meno evidenti sul suo volto ma questo non toglie il fatto che il protagonista principale sia estremamente cattivo e violento. Dal punto di vista tecnico il gioco è sempre un tripudio di effetti grafici, luci, colori e nemici caratterizzati da un numero incredibile di poligoni, con questo episodio gli sviluppatori (Santa Monica Studios) hanno raffinato inoltre l'utilizzo della telecamera, rendendola tra le altre cose un po' più "traballante" in alcuni frangenti per rendere l'azione più drammatica. Le stesse abilità di Kratos sono state rese più cinematografiche, in una, ad esempio, la telecamera zooma sul protagonista e l'azione si interrompe per un attimo, prima di scatenare l'inferno sui malcapitati avversari. L'altra abilità che abbiamo scorto è quella di manipolare il tempo, da un lato per ricostruire oggetti distrutti in precedenza, dall'altro per scaraventare in aria i nemici e rallentarli per attaccarli in tutta tranquillità. Purtroppo abbiamo visto troppo poco del single player per sbilanciarci, ovviamente però la base è già altissima in termini tecnici e di realizzazione generale, siamo ansiosi di capire quanto un gameplay rimasto sostanzialmente simile possa incidere negativamente e siamo speranzosi d'altro canto di poter vivere un'avventura ricca di colpi di scena ed esaltanti come solo la serie di God of War sa fare.
Kratos contro tutti
Sullo showfloor faceva invece la sua bella presenza una demo multiplayer di God of War: Ascension, ovviamente fra le postazioni più ambite dello stand Sony. Lo scenario era esattamente lo stesso del video di presentazione di qualche settimana fa, composto dunque da una maestosa arena a più livelli sul cui sfondo si stagliava un gigantesco Polifemo in catene. Chiamata Team Execution, questa modalità vede un massimo di otto utenti suddividersi in due squadre (Spartani e Troiani) ed impegnarsi a raggiungere il punteggio più alto nel tempo messo a disposizione. Ad incrementare il bottino del proprio team contribuiscono azioni quali raccogliere orb, conquistare determinate posizioni ed -ovviamente- eliminare gli avversari sfruttando un sistema di combattimento derivato quasi interamente dalle meccaniche tipiche del single player della serie. Trovano dunque spazio spettacolari combo di fendenti veloci e potenti, salti, schivate, parate e persino le prese ed i colpi speciali con quick time events, declinati in questo versante con una soluzione particolarmente valida: se si subisce un attacco del genere da un avversario, viene richiesto di agire velocemente sullo stick analogico, venendo premiati con un prezioso divincolamento nel caso in cui si sia più rapidi dell'assalitore.
In tutto ciò, Polifemo che si dimena sullo sfondo non è solamente un generoso orpello visivo, ma riveste una parte attiva del gameplay visto che la squadra che riesce a prendere possesso della lancia di Zeus ed a trafiggerlo con essa viene ricompensata con una valanga di punti. Non è tutto: ogni personaggio ha a disposizione tre distinte abilità speciali (che verosimilmente potranno essere modificate o potenziate con i punti d'esperienza ottenuti vincendo le partite) e l'arena è disseminata di trappole da attivare, armi secondarie da raccogliere e di power-up vari capaci di garantire a chi se li accaparra per primo il momentaneo incremento di un parametro quale forza, velocità e via discorrendo. Insomma, l'azione multiplayer di God of War: Ascension ci è sembrata tutt'altro che scarna, ed il match a cui abbiamo partecipato si è rivelato divertente e frenetico, oltre che indubbiamente spettacolare: va detto che nelle situazioni più concitate, ad esempio con quattro o più utenti che si riempiono di mazzate nella stessa area, ogni tattica o strategia finiva per andarsi a fare benedire, visto che l'estrema confusione su schermo portava ad un furioso button mashing non troppo gratificante. In linea di massima, però, l'esperimento di Santa Monica Studios sembra indirizzato sulla buona strada, posto che nella versione finale del gioco trovino spazio un'adeguata varietà di arene contraddistinte dallo stesso estremo livello di cura di quella oggetto della demo, complessa dal punto di vista architettonico e davvero bella da vedere.
CERTEZZE
- Comparto tecnico eccezionale
- Spettacolare e coinvolgente come sempre
- Multiplayer diverso dal solito
DUBBI
- Gameplay con poche innovazioni
- Difficile raggiungere il carisma del terzo capitolo