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Sotto la superficie

Diamo uno sguardo a Surface, il nuovo tablet prodotto da Microsoft e presentato lunedì notte, nel corso di un evento dedicato. Cos'è, cosa fa e quando arriverà nei negozi

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   20/06/2012

Benché sia stata proprio Microsoft, nel lontano 2001, a realizzare il primo tablet PC moderno, negli ultimi anni questo tipo di dispositivo risulta associato indissolubilmente al marchio Apple e alla capacità, da parte della casa di Cupertino, di averlo rilanciato come strumento "all around", peraltro di gran moda. L'azienda fondata da Steve Jobs ha tracciato una linea con cui tutti gli altri produttori, volenti o nolenti, hanno dovuto fare i conti, cercando di proporre un'alternativa che ad oggi però, ancora non convince del tutto. E mentre ormai due tablet venduti su tre sono iPad e lo scenario si fa sempre più difficile per i competitor, ecco che Microsoft decide di buttarsi nella mischia con Surface, un dispositivo che rappresenta per molti versi la chiusura di un cerchio che a Redmond ha iniziato a prendere forma con Windows 8 e l'interfaccia Metro. In un recente provato del nuovo sistema operativo ci eravamo chiesti se i controlli via mouse sarebbero stati altrettanto intuitivi rispetto all'alternativa touch, nonché quali piattaforme, tablet in particolare, avrebbero sfruttato tali feature nel modo migliore; ed ecco la risposta, nella forma di due modelli, standard e pro, equipaggiati rispettivamente con Windows RT e Windows 8, nonché dotati di configurazioni hardware e prezzi differenti.

Un tablet superficiale?

La prima cosa che salta all'occhio di Surface è il fattore di forma, disegnato attorno a uno schermo 16:9 da 10,6 pollici, con tecnologia Gorilla Glass, che consente di riprodurre contenuti multimediali senza le famose barre nere sopra e sotto, ovvero sfruttando tutto lo spazio disponibile. Il case che racchiude il dispositivo è stato realizzato in magnesio e si pone dunque ai vertici della categoria per quanto concerne robustezza e leggerezza: la versione standard del tablet pesa 676 grammi, laddove la versione Pro arriva a 903 grammi.

Sotto la superficie

Surface dispone di uno stand incorporato, sottilissimo ma anch'esso in magnesio, che si nasconde perfettamente sul retro dell'apparecchio e può essere tirato fuori quando vogliamo poggiarlo da qualche parte senza doverlo tenere fra le mani e, soprattutto, senza ricorrere ad accessori esterni che possano aggiungere peso o spessore. Combinando estetica e pratica però, la vera novità di Surface è la Touch Cover: caratterizzata da uno spessore di appena tre millimetri, si integra nel design del tablet in modo perfetto, agganciandosi grazie a un magnete che fa da snodo per la sua apertura. E quando si apre, rivela una tastiera multitouch completa (ma è disponibile anche una versione con tasti reali, la Type Cover), capace di assottigliare (è proprio il caso di dirlo) la distanza che separa questo prodotto da un vero e proprio PC ultraportatile. Microsoft ci tiene a puntare sul multitasking, probabilmente l'unico, vero tallone d'Achille di iPad, e durante la conferenza ha mostrato le funzioni delle fotocamere integrate, con quella frontale angolata di 22 gradi così da poterci inquadrare perfettamente quando utilizziamo lo stand, in combinazione con applicazioni come Office. L'interfaccia Metro fa il resto, grazie all'intuitivo sistema per l'affiancamento delle finestre che crea spazi di lavoro inediti.

Specifiche tecniche a confronto

Surface: processore NVIDIA Tegra con architettura ARM, touch screen da 10,6 pollici CrearType HD capacitivo, sistema operativo Windows RT, Wi-Fi 2x2 MIMO, due porte USB 2.0, slot Micro SD, uscita micro HDMI, storage da 32 o 64 GB, batteria da 31,5 Wh. Peso: 676 grammi. Spessore: 9,3 millimetri.
Surface Pro: processore Intel Core i5 Ivy Bridge, touch screen da 10,6 pollici ClearType Full HD capacitivo sistema operativo Windows 8 Pro, Wi-Fi 2x2 MIMO, due porte USB 3.0, slot Micro SDXC, uscita Mini DisplayPort, storage da 64 o 128 GB, batteria da 42 Wh. Peso: 903 grammi. Spessore: 13,5 millimetri.

Due anime, ancora una volta

Abbiamo accennato in precedenza al fatto che Surface sarà disponibile in due modelli, standard e pro, quasi identici nell'aspetto ma dotati di caratteristiche profondamente differenti. La versione Pro del tablet si rivolge infatti ai professionisti, a chi desidera portarsi dietro una versione completa di Windows 8, compatibile con tutto il software disegnato per questo sistema operativo e dunque dotata di un potente processore Intel Core i5 Ivy Bridge anziché dell'NVIDIA Tegra ARM che equipaggia il "fratello minore", nonché di un display Full HD in luogo del "semplice" HD del modello standard.

Sotto la superficie

Diversa anche la connettività, con il Surface pro dotato di due porte USB 3.0 e Mini DisplayPort invece di due porte USB 2.0 e micro HDMI, e lo storage, che vede tagli da 32 e 64 GB per la versione standard del tablet (con slot per Micro SD) e da 64 e 128 GB per la versione pro (con slot per Micro SDXC). Non cambia invece il dispositivo Wi-Fi integrato, dotato della più recente tecnologia MIMO e dunque in grado di garantire un'eccellente ricezione delle reti wireless. Il Surface Pro potrà sfruttare un accessorio extra, una stilo che si presterà agli usi più disparati, dalle semplici note alle applicazioni di fotoritocco, e potrà contare su di un feedback impareggiabile grazie a una distanza di soli sette decimi di millimetro fra ciò che disegniamo e l'immagine sottostante. Il sistema inoltre, riconosce l'input della stilo e lo interpreta in modo differente rispetto alle dita, evitando di far scrollare le pagine e bloccando la schermata.

Quando, quanto e perché?

Surface si presenta come un tablet di eccellente qualità, tanto nella versione standard quanto in quella pro, che ovviamente paga dazio sul fronte dello spessore e del peso. A un sistema chiuso come quello Apple, in cui molte cose vengono imposte all'utente, si contrappone in questo caso una grande libertà di scelta e caratteristiche di cui, in ambito multimediale, si sentiva l'esigenza (vedi lo schermo da 16:9).

Sotto la superficie

Per capire se il tablet Microsoft potrà porsi come un avversario credibile per iPad, dovremo necessariamente attendere l'annuncio ufficiale dei prezzi, perché è lì che si giocherà il grosso della partita. Nel corso della conferenza è stato detto che la versione standard di Surface, quella dotata di sistema operativo Windows RT, verrà venduta a un prezzo paragonabile a quello di un dispositivo basato su architettura ARM, come il Transformer Prime di Asus; stiamo dunque parlando di una fascia di prezzo che va dai 500 ai 600 euro. Diverso è il discorso del Surface Pro, che costerà più o meno quanto un Ultrabook con caratteristiche simili, dunque fra 800 e 1000 euro. Per quanto riguarda l'uscita nei negozi, Surface potrebbe essere disponibile da ottobre, mentre la versione Pro pare arriverà tre mesi dopo. Con l'enorme vantaggio accumulato da Apple in questo settore, la sensazione è che Microsoft potrebbe fare il botto solo in presenza di politiche di prezzo estremamente aggressive, in assenza delle quali difficilmente l'utenza verrà convinta a cambiare punti di riferimento, a prescindere dalle buone idee e dalle indubbie potenzialità del prodotto.