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PC Magazine #80

Documentari, video approfondimenti, notizie, recensioni... che volete di più?

RUBRICA di La Redazione   —   30/06/2012

Apriamo con ciò che a qualcuno non suonerà una novità: una settimana or sono, quando il precedente PC Magazine era stato da poco completato, veniva rilasciato Liquid Rising. Il documentario racconta in poco meno di un'ora e mezzo la storia e soprattutto i protagonisti di Team Liquid, squadra di pro gamer statunitensi, coreani ed europei che ospita sul proprio sito anche una delle più attive e interessanti community di StarCraft. Non si tratta di una produzione eccezionale per raccontare nel suo complesso il movimento dell'e-sport, però spiega con cura le dinamiche interne a un team, le difficoltà che questa carriera implica ma allo stesso tempo le opportunità che vi sono collegate. Potete vederlo qui sotto gratuitamente, decidendo se donare una cifra per supportare il progetto che è stato finanziato con le sole forze di chi ha sostenuto l'iniziativa. Chi volesse approfondire può visitare la homepage di Team Liquid e il forum principale dedicato al multiplayer di StarCraft II.
Eccellente anche il trio di video registrati da IdleThumbs su TwitchTV: JP LeBreton, game designer di Bioshock, rigioca il capolavoro di Irrational Games regalando una serie sterminata di piccole chicche e curiosità. Qui la pagina del canale, mentre accanto riportiamo il primo. Passando ad altro ma non troppo, sul sito del Gambit, un'iniziativa in collaborazione tra il MIT americano e il governo di Singapore, c'è un podcast in dieci puntate con ospiti alcuni protagonisti del glorioso Looking Glass Studios, a cui si devono i vari Thief e System Shock: tra gli intervistati Ken Levine, ovvio, ma anche Austin Grossman, Greg LoPiccolo e Randy Smith. Nomi che hanno contribuito a creare alcuni capolavori ancora oggi celebrati e, dopo la diaspora, finiti in altre posizioni di rilievo quando non impegnati a fondare ulteriori nuove esperienze. Si continua a parlare tantissimo anche di Diablo III, sul quale non si placano le polemiche e contemporaneamente gli editoriali che vale la pena leggere: The Atlantic si interroga sulla necessità di istituire una Carta dei Diritti per i giocatori, che accompagni iniziative come la casa d'aste a valuta reale, mentre Psychology of Games approfondisce in tre parti proprio i meccanismi che hanno suggerito la creazione - e quindi poi l'utilizzo - di questo strumento.
Watch live video from idlethumbs on TwitchTV Il link che vi diamo porta al primo appuntamento ma quelli successivi possono essere trovati a fine intervento. Sempre acceso è poi il dibattito sugli MMO, la loro evoluzione e i prossimi trend che andranno seguiti: riflette sulla questione Gamespy con un editoriale che non fornisce risposte alla stagnazione del genere ma mette in luce con chiarezza i punti centrali del "problema". Infine chiudiamo con la mod StarCraft Revolution che raggiunge la versione 1.1. L'aggiunta, per Brood War, sconvolge il gameplay originale sommando nuove unità e meccaniche prese da SCII o del tutto nuove.

di Umberto Moioli

PC Magazine #80

Configurazione invariata, con un lieve ribasso di prezzo dovuto principalmente al prezzo iper concorrenziale a cui si può reperire la Radeon HD 6850. Una macchina perfetta per spendere poco e giocare decentemente a risoluzioni sub full hd.

PC Magazine #80
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Penny Arcade e Zeboyd Games hanno unito le forze e finalmente possiamo giocare a On the Rain-Slick Precipice of Darkness 3. Una buona notizia alla quale ne seguono subito altre due: non è necessario aver giocato agli episodi precedenti per godersi il terzo capitolo; se comprate il gioco su Steam entro il 2 luglio ricevete in regalo una copia donabile di Cthulhu Saves The World. On the Rain-Slick Precipice of Darkness 3 è un gioco di ruolo che offre ore di esplorazione e combattimenti in stile 16 bit, ma con tutte le scoperte dell'era moderna - leggi assenza di incontri casuali. Perfezionano l'offerta un'ironia collaudata e suggerimenti in forma di haiku.

Avete già fatto il giro del mondo low cost? Lo sviluppatore Zifei Wu di Pathea Games invita tutti alla scoperta di un nuovo pianeta nella prima versione alpha di Planet Explorers. Le ambizioni di questo gioco sono spaziali: saremo liberi di manipolare il mondo circostante a nostro piacimento, risolvendo ogni missione con un guizzo creativo. Secondo Wu, Planet Explorers dovrà essere un misto tra Minecraft, LittleBigPlanet, Skyrim e Monster Hunter, il tutto con un pizzico di tower defence. Non vi resta che provarlo e continuare a seguire il progetto per sapere se varrà il prezzo finale, che presumiamo sarà inferiore ai 20 euro.
Sempre in tema di esplorazioni di mondi futuristici vi segnaliamo che l'intrigante A Valley Without Wind potrebbe godere di un restyling grafico totale. Sembra infatti che la curiosità di molti giocatori verso questo titolo non abbia superato lo scoglio della sua veste grafica - sebbene secondo noi sia uno degli aspetti che ne accrescono l'aura di mistero. Arcen Games ha fatto sapere quindi che sceglierà uno fra i tre studi candidati all'opera di restauro e lancerà poi il progetto su Kickstarter per vedere se i potenziali giocatori sono motivati come sostengono.

Ci eravamo quasi dimenticati di Scrolls, il nuovo gioco di carte collezionabili di Mojang. Per i previdenti che si sono registrati mesi fa è disponibile una versione pre alpha del gioco che includerà le oltre cento carte realizzate fino ad ora, partite in multiplayer o contro l'intelligenza artificiale e il menù per la creazione del mazzo. Considerando che la versione finale sarà free to play ma con la presenza di un'asta dove circola denaro reale, molti giocatori potrebbero storcere il naso. A dire il vero lo stanno già facendo. D'altronde questo nuovo modello di business è nuovo nell'industria dei videogiochi ed è presto per stabilire se e fino a che punto un portafogli gonfio possa supplire alla mancanza di abilità. In ogni caso la pulizia generale del gioco è già eccellente, perciò tenetelo d'occhio perché ne parleremo di nuovo.
Infine un gioco gratuito. Forse avete rimosso il poco riuscito Dragon Age II ma vi ricordate ancora di Dragon Age Legends, il browser game che ne ha preceduto l'uscita. A sorpresa e seguendo un disegno imperscrutabile Electronic Arts ha deciso di rilasciarne una versione per dekstop. Vi basterà aggiornare o installare Adobe Air e potrete tornare a fendere fetide Darkspawn.

Buon divertimento!

La recensione della settimana:

Cinders

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Cinders ci fa pentire di avere elogiato altre visual novel in passato. Tutte quelle che abbiamo giocato fino ad ora arrossiscono infatti davanti allo sforzo visivo e narrativo di MoaCube. Citiamo dal sito: una sceneggiatura lunga 436 pagine, 120 scelte da compiere durante il gioco, 50 variabili alterabili che biforcano la storia in 254 momenti del racconto. Sono cifre grosse per un gruppo indipendente, ma che da sole non rendono giustizia a questo gioco. Il cuore della storia è una rielaborazione della fiaba di Cenerentola. Come tutte le fiabe anche questa racchiude la forza degli archetipi noti a tutti, e che ritroviamo intatti: la protagonista vessata dalle sorellastre e della matrigna, il momento del riscatto al ballo del principe e ovviamente l'intervento magico. Se tutto si fermasse qui non ci sarebbe motivo di tanto entusiasmo. Ma su queste premesse i due sceneggiatori Hubert e Agnieszka hanno costruito un mondo di personaggi sofisticati e coinvolgenti. Il cast è ampio e include una strega vudù, amica della madre defunta della protagonista, un solitario capitano delle guardie, Tobias il vecchio amico d'infanzia e altri ancora. Ambientata in un medioevo immaginario, la storia di Cinders indaga a fondo l'animo dei suoi personaggi. Emergono così le loro tante sfumature, al punto tale che diventa poi difficile assolverli o condannarli nettamente. I più odiosi si aprono a momenti di toccante umanità e la protagonista rivela una scaltrezza e una mania di protagonismo che spesso nuoce alle persone vicino a lei. Ogni volta che una nostra scelta cambia il corso della storia, il simbolo di una ramificazione compare in alto a sinistra per avvisarci. È molto interessante notare come sia possibile compiere tantissime scelte senza comunque stravolgere la vera natura della protagonista, che alla fine emergerà sempre. Forse sapremo trattenerci in molti casi o avere un'influenza positiva sulla vita di molte persone, ma quelle che sono le pulsioni di Cinders emergeranno comunque e, se le asseconderemo fino in fondo, potremo arrivare anche a comportarci in modo crudele. Alla faccia dell'eroina senza macchia. Per non parlare di tutti gli altri personaggi. Le loro reazioni sono spesso sorprendenti e dietro personaggi di ghiaccio, se gliene diamo la possibilità, possono emergere alleati molto più umani di quanto ci potessimo aspettare. I finali possibili sono quattro, ma dopo diverse partite abbiamo scoperto che lo stesso finale può presentarsi con sfumature diverse. L'incentivo a rigiocare è molto alto, perché il legame che si instaura con i personaggi accresce la voglia di dare loro una seconda possibilità. Ovviamente Cinders non sarebbe così maestoso se non ci fossero le meravigliose tavole realizzate dall'illustratrice Gracjana Zielinska. Anche se le immagini sono animate con gesti minuti e un po' spettrali, il suo tocco dà volto e vita a tutte le figure che si alternano sulla scena con l'accompagnamento musicale di Rob Westwood. La cura con cui è stato realizzato Cinders si manifesta in tutti i dettagli, a partire dal menù principale. Il prezzo di lancio è impegnativo, ma potete sempre provare la demo prima di lanciarvi nell'acquisto. Se avvertite anche solo un po' di curiosità per questo gioco, avvicinatevi con mente aperta. Potreste vivere un'esperienza che vi farà vedere con occhi diverse le possibilità espressive dei personaggi nei videogiochi.

di Andrea Rubbini

Titolo: Cinders
Sviluppatore: MoaCube
Distribuzione: DD
Sito di riferimento: Link
Download: demo
Da sapere per giocare al meglio: c'è tanto testo in inglese.

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Tales of Monkey Island
Tales of Monkey Island ha provato con un certo successo a riprendere la serie di avventure grafiche nata negli anni novanta che aveva come protagonista Guybrush Threepwood, il pirata damerino più ingenuo dei caraibi, che ebbe la sfortuna di innamorarsi della bella Elaine Marley e di avere come nemico il malvagio pirata LeChuck.

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Inizialmente diviso in cinque episodi, l'opera di Telltale Games è ormai tranquillamente acquistabile in un unico pacchetto, solitamente venduto al prezzo di una vaschetta di gelato. Gli ingredienti per piacere agli appassionati ci sono tutti, con il ritorno dei personaggi storici e l'introduzione di alcune importanti novità nel cast. Forse solo gli enigmi sono un po' sottotono, con qualche facilitazione di troppo che non piacerà agli avventurieri duri e puri. Certo, chi abbia acquistato gli episodi singolarmente avrà sentito maggiormente questo problema, ma chi prenderà il pacchetto completo ci farà meno caso, vista la longevità di più di una ventina d'ore che offre.
Per la grafica Telltale ha utilizzato il suo motore storico, già messo all'opera con i Sam and Max (tra gli altri). La resa complessiva è davvero molto buona e, pur mancando qualche dettaglio, si riesce a percepire lo spirito dei capitoli originali, che mancava nel quarto firmato Lucas Arts (brrrrr, ma una bella damnatio memoriae e non se ne parla più di quell'oltraggio?). La storia si dipana tra pirati, fantasmi dalle improvvise crisi di coscienza, la solita Elaine finita in mezzo ai guai, Guybrush che dovrà dimostrare di avere più vite di un gatto e un sacco di isole dell'aldiqua e dell'aldilà. Se tutto ciò non vi basta, ovvero se avete proprio il cuore di stretto in una gabbia di pietra, sappiate allora che l'azienda che produce polli con carrucole sta rischiando il fallimento. Aiutatela acquistando Tales of Monkey Island!

di Simone Tagliaferri

Linea: GoG, Steam, sito degli sviluppatori
Prezzo: 13,99€
Storico: La serie Monkey Island inizia negli anni novanta su Amiga e PC, con la storica avventura grafica The Secret of Monkey Island. Prima che i TT ci mettessero le mani sopra, nel corso degli anni sono usciti altri tre capitoli curati da Lucas Arts.
Voto originale Multiplayer.it: - 8,1

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Il supercomputer Red Storm va in pensione
Mentre Sequoia, l'IBM Blue Gene/Q supercomputer ubicato al Lawrence Livermore National Laboratory, si aggiudica il primo posto nella Top 500 dei supercomputer, con 16.32 petaflop contro i 10.5 del K Computer, il celebre supercomputer Red Storm va in pensione.

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Red Storm, calcolatore principale del National Security Computing Center (NSCC), si è fatto notare per la peculiare architettura capace di evolversi nel tempo. Il supercomputer è infatti passato dai 41.47 teraflop del 2005 ai 284.16 teraflop del 2008 arrivando a contenere ben 12,920 processori tra dual e quad core. Relativamente economico, con una spesa globale arrivata a 77.5 milioni di dollari, il cervellone del Sandia National Lab è stato impiegato per calcolare la traiettoria di un satellite spia che nel 2008 stava per precipitare sul pianeta. Grazie al Red Storm il marchingegno orbitale, che viaggiava a oltre 27 mila chilometri orari a 250 kilometri dal suolo, è stato abbattuto con un singolo missile. Nel 2006 invece una simulazione ha generate una probabile ricostruzione dell'impatto di un asteroide che 29 milioni di anni fa ha trasformato parte del deserto del Sahara in vetro. Il vetro naturale, di tonalità verdastra, può essere ancora ritrovato tra le sabbie desertiche ed è stato usato da un artigiano dell'antico Egitto per creare uno scarabeo decorativo per una delle armature sepolte nella tomba di Tutankhamen. Tra gli altri impieghi del Red Storm leggiamo anche compiti di cyber difesa, ricerca network, calcolo grafico e calcolo delle variabili climatiche. Quest'ultima funzione, tra l'altro, ha permesso di rivelare, per la prima volta nella storia delle simulazioni climatiche, la presenza di vortici e mulinelli acquatici nell'Oceano Indiano. Il design di Red Storm ha portato a guadagni per oltre un milione di dollari attraverso la vendita di Cray e di altri 124 supercomputer considerati suoi discendenti.

Ghost Recon: Future Soldier e la resa su PC
A quanto pare i giochi la cui resa è superiore a quella console hanno una naturale tendenza al ritardo quando devono arrivare su computer. Ghost Recon: Future Soldier non fa eccezione con tre settimane di differenza che nel mondo videoludico sono un'eternità.

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In ogni caso in questa sede evitiamo le speculazioni per parlare della differenza effettiva della versione PC rispetto a quella console. Dal punto di vista della grafica non c'è di che lamentarsi. Volumetric Lighting, Soft Shadows, Displacement Mapping, Parallax Mapping e High Dynamic Range danno al titolo una marcia in più anche se non possono fare miracoli dal punto di vista del polygon count. Purtroppo, come emerge anche dall'esperienza in prima persona del nostro Tommaso Pugliese, l'implementazione delle feature DX11 si fa sentire anche sotto il profilo delle performance. Sparando tutto al massimo in 1920x1080, il framerate scende al di sotto dei 30 frame anche con schede di fascia medio-alta. Insomma, come emerge dalle analisi spuntate dalla rete la mancanza di ottimizzazione è evidente e lo è anche nell'interfaccia che è stata recuperata direttamente da quella sviluppata per console.

Scrivanie eccellenti
Com'è la scrivania di un capitano d'azienda del settore informatico? Ci aiuta a scoprirlo una galleria fotografica pubblicata da Complex che mostra come sono cambiati i tempi nell'era digitale. Partiamo dalla postazione dell'uomo che ha cambiato il panorama dei social network. Parliamo di Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook, che quando lavora scompare letteralmente tra libri e vivande (da notare la scatola di muffin). Quasi da architetto il tempio di Steve Jobs arredato con una semplice libreria, un'enorme scrivania e un'ovvio Mac. Ancora più isolata è poi la scrivania di Steve Ballmer, capoccia di Microsoft, che si appoggia a un normalissimo mobiletto infilato in un ufficio piuttosto anonimo, non fosse per le numerose foto sparse qua e la. Anche Jeff Bezos di Amazon ha una scrivania classica, di qualità migliore di quella di Ballmer, o almeno la aveva visto che ci balzano all'occhio un vecchio monitor CRT e due casse da preassemblato. Una foto datata dunque, a meno che Bezos non sia un fanatico della vecchia tecnologia.

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A colpire in questo caso sono i cavi che si intrecciano selvaggiamente sulla parte frontale del mobile. Molto più tecnologica, e ordinata, è la scrivania di Bill Gates. L'ex sovrano dei sistemi operativi si affaccia sul web da un triplo monitor piazzato nell'angolo di un'ufficio estremamente luminoso. Al contrario Dennis Crowley, CEO del social network geografico Foursquare, sembra preferire una postazione di lavoro più raccolta con tonnellate di appunti e oggetti personali che fanno da arredo a quello che sembra un normale cubicolo. Ancora più anomala la postazione di Max Levchin di PayPal. Pur essendo una superstar dell'economia digitale, Levchin si accontenta di una postazione da normale impiegato anche se dotata di un doppio monitor. Risulta invece molto più nerd, ordinatissima e con tre monitor ripieni di dati, la scrivania di Elon Musk, anch'esso coofondatore di PayPal ma ora impegnato con SpaceX, la prima compagnia privata ad aver spedito una capsula orbitale verso la Stazione Spaziale Internazionale. La galleria di scrivanie celebri include anche un salto indietro nel tempo che riguarda l'ufficio di un giovane Michael Dell. Il capoccia della titanica compagnia sfoggia una postazione da perfetto manager anni 80 e viene tradito solo dal sorriso e dagli occhialoni che richiamano immediatamente il classico nerd informatico. A dir poco delirante, infine, la scrivania di Tony Hsieh di Zappos. Il mobilio è infatti interamente coperto da libri di ogni genere in mezzo ai quali intravediamo bottiglie, termos, lattine vuote, un cappello, un capo d'abbilgiamento irriconoscibile e persino una piccola e orribile scultura di scimmia.

di Mattia Armani

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Guild Wars 2
E finalmente ce l'abbiamo fatta! Un po' a sorpresa, ArenaNet ha finalmente rivelato la data di uscita del suo attesissimo MMORPG: Guild Wars 2 uscirà il prossimo 28 agosto. I fedelissimi che hanno pre-acquistato il gioco avranno diritto ad accedere ai server tre giorni prima, il 25, per poter creare il proprio personaggio e cominciare a giocare alla faccia di tutti gli altri.

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A quanto pare lo stress test dello scorso 27 giugno ha dato i suoi frutti, convincendo la softco a prendere una posizione definitiva in merito alla release del gioco e al prossimo Beta Weekend, che sarà anche l'ultimo e si terrà dal 20 al 22 luglio. A incorniciare l'evento, oltre a un epico trailer, ci ha pensato anche il lead designer Eric Flannum, che in un'interessante intervista ha spiegato alcune meccaniche del gioco, specialmente per quanto concerne il WvW, per esempio rivelando che per alcuni giorni dopo il lancio del gioco sarà possibile cambiare server a un costo minimo per trovare quello che si preferisce. Si parla anche di equipaggiamenti specifici, obiettivi, titoli e un sacco di altre cose che interesseranno sopratutto gli amanti del PvP. Noi intanto vi stiamo preparando una spettacolare sorpresa... Continuate seguirci!

World of Warcraft
I riflettori sono tutti puntati su Guild Wars 2 questa settimana, ma non è la sola data di uscita più attesa dell'anno per gli amanti del genere MMO: adesso tocca a Blizzard rimboccarsi le maniche e annunciare quella della nuova espansione Mists of Pandaria.

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Sospettiamo che non manchi molto e in effetti Blizzard ha annunciato che il filmato introduttivo in computer grafica verrà svelato durante il prossimo Gamescom, che si terrà dal 15 al 19 agosto a Colonia, probabilmente il momento più adatto per annunciare la data fatidica e i contenuti della Collector's Edition. Intanto, anche la Beta dell'espansione procede a gonfie vele e negli ultimi giorni è cominciato il test dei raid-dungeon e dei relativi boss, in genere una delle ultime fasi che precedono la chiusura della Beta e il rilascio del gioco. Infine, Christie Golden, autrice di svariati romanzi ambientati nel mondo di World of Warcraft, ha annunciato l'uscita di un nuovo libro, intitolato Tides of War, che si concentrerà su Jaina Proudmoore, l'assalto dell'Orda a Theramore e tutti gli eventi che condurranno a Pandaria.

Final Fantasy XI Online
Pare che la pensione per Vana'diel sia ancora fuori discussione: nonostante l'incalzante versione rinnovata di Final Fantasy XIV e quasi dieci anni di onorato servizio, Final Fantasy XI si appresta a essere baciato da una nuova espansione in scatola.

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Si intitolerà Seekers of Aldouin e l'annuncio coglie un po' tutti di sorpresa, considerando che Square Enix non sviluppava un'espansione vera e propria del gioco da più di cinque anni e gli ultimi aggiornamenti fossero praticamente delle mini-espansioni. I dettagli sono ancora piuttosto vaghi, ma i giocatori a quanto pare esploreranno le zone più occidentali e per l'occasione potranno intraprendere due nuovi Job, molto cari ai fan del franchise: Geomancer e Rune Fencer. Square Enix ha anche annunciato che la nuova espansione non sarà rilasciata in versione PlayStation 2 sul territorio nordamericano ed europeo, probabilmente per questioni di utenza. La notizia, comunque, ha anche un retrogusto amaro: Hiromichi Tanaka, che ha diretto per anni lo sviluppo dei Final Fantasy Online, lascerà il suo posto a Akihiko Matsui, ex direttore di Final Fantasy XI attualmente a lavoro sul revamp di Final Fantasy XIV, e abbandonerà Square Enix per motivi di salute. Considerando il disastroso risultato conseguito dal "suo" Final Fantasy XIV, forse non tutto il male vien per nuocere...

The Secret World
Non dimentichiamoci che questa settimana vedrà la luce anche The Secret World, il nuovo MMORPG di Funcom dall'originale ambientazione contemporanea in cui le tre fazioni dei Templari, Illuminati e Dragoni si scontreranno tra loro e daranno battaglia alle forze del male che minacciano di distruggere il nostro pianeta.

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Detto così suona un po' buffo, lo ammettiamo, ma il nuovo titolo degli autori di Age of Conan merita un po' più di attenzione per via di alcune idee davvero molto originali. Vi suggeriamo di leggere il nostro recente Provato per saperne di più su combattimenti, abilità, dungeon e molto altro; intanto vi ricordiamo che i server apriranno ufficialmente il 3 luglio mentre tutti coloro che hanno prenotato il gioco avranno diritto ad accedere i server dal 29 giugno. E per questa settimana è tutto!

di Christian La Via Colli