0

Piccoli grandi Asura

Dopo gli Asura, vediamo in breve cosa ArenaNet ha studiato per la starting area dei Sylvari

PROVATO di Christian Colli   —   24/07/2012
Guild Wars 2
Guild Wars 2
News Video Immagini

In occasione dell'ultimissimo beta weekend prima del lancio ufficiale abbiamo avuto occasione di provare quei sylvari, che per anni sono stati avvolti nel mistero e che si sono fatti attendere ulteriormente dopo che ArenaNet ha deciso di ridisegnarli da capo svariati mesi fa.

Piccoli grandi Asura

La storia dei sylvari è piuttosto singolare: sono una razza relativamente nuova di Tyria, germogliata letteralmente dall'Albero Pallido, un arbusto coltivato da due grandi amici, l'umano Ronan e il centauro Ventari, che su di esso hanno riposto tutta la loro speranza per il futuro. La prima cosa che i sylvari appena nati hanno visto sono state le sagge parole di Ventari, incise su una tavoletta collocata alla base dell'Albero Pallido, e su di esse hanno fondato la propria filosofia di vita, fatta di pace, amicizia e tolleranza. Non tutti i sylvari la pensano così, però:

Piccoli grandi Asura

quelli che appartengono alla Corte dell'Incubo saranno infatti i principali rivali nella storia personale di un giocatore sylvari. Colpisce ancora una volta la cura riposta nella mitologia di Tyria e chi si aspettava una razza fotocopia dei tipici elfi di stampo fantasy resterà stupito dalla personalità di queste piante dall'aspetto umanoide; un po' inquietante ma sicuramente originale. Il livello di personalizzazione è eccellente ed è possibile creare tantissime combinazioni per dare vita al nostro perfetto alter ego sylvari, con tanto di radici al posto della barba e rametti in luogo delle orecchie.

Piccoli grandi Asura

Le animazioni a dire il vero sono un po' troppo simili a quelle degli umani, ma in generale siamo rimasti molto soddisfatti dall'ultima razza giocabile di Guild Wars 2. Anche la capitale ci è sembrata piuttosto evocativa: chiamata Grove, si avvolge tutt'intorno all'Albero Pallido. Apparentemente più piccola rispetto a città come Rata Sum o Black Citadel, in realtà si sviluppa verticalmente su molteplici livelli collegati tra loro da fitti rampicanti o fiori usati a mo' di ascensore. L'atmosfera eterea del Grove si estende anche all'area di partenza, Caledon Forest: un groviglio di piante, alberi, fiori, laghi e cascate dall'aspetto incantevole e fiabesco. Splendido il gioco di cromatismi e illuminazioni operato dagli artisti ArenaNet, sopratutto di notte, ma forse un po' eccessiva la complessità geografica della zona, che alle prime rischia di essere un po' confusionaria, sopratutto per chi si avvicina per la prima volta a questo genere videoludico.

Piccoli grandi Asura

Tirando le somme, dobbiamo ammettere che scegliere la nostra razza preferita, il 25 agosto, non sarà facile: forse quella degli umani ci è sembrata la più banale, quantomeno esteticamente, anche se il colpo d'occhio di Divinity's Reach e le aree circostanti è davvero notevole, sopratutto per chi ama il fantasy di stampo classico, per non parlare dell'affascinante storia che la razza si trascina dietro fin dal primo Guild Wars. In generale, tutte le razze di Guild Wars 2 hanno degli elementi peculiari che le diversificano enormemente, sopratutto per quanto riguarda la trama, ma ci è sembrato che ArenaNet abbia calcato la mano sopratutto sugli eccentrici asura, i quali propongono vicende bizzarre ma particolarmente divertenti, ambientate in un'area di partenza ricca di varietà sia contenutistica che estetica.

Tempo di Asura

Ora che anche la data di uscita, fissata per il 28 agosto, è cosa nota, l'alone di mistero che avvolge Guild Wars 2 si fa sempre più sottile e ad ArenaNet restano soltanto pochi altri segreti da custodire. Uno di questi ci è stato rivelato in esclusiva: abbiamo avuto infatti l'onore di essere i primi in Italia a giocare nei panni degli Asura, i minuscoli abitanti di Tyria che gli utenti potranno impersonare al pari di umani, Norn, Charr e Sylvari.

Piccoli grandi Asura

Per l'occasione abbiamo scelto la professione del guerriero; ci incuriosiva in effetti il modo in cui una creaturina tanto minuscola avrebbe brandito armi più grosse di lei, e dopo aver creato il nostro eroe personale, alterandone i parametri fisici e compilando una specie di questionario introduttivo che ci fornisce un minimo di background narrativo, ci siamo buttati a capofitto nella regione di partenza di questa razza di strambi inventori, una giungla mai vista prima chiamata Metrica Province, dove si erge la capitale degli Asura, l'incantevole Rata Sum.

La tesi dell'Asura crudele

Quando giocherete un Asura, forse potreste provare uno strano senso di deja-vu. Tutto normale, ci siamo passati anche noi: in fondo, la storia degli Asura ci è sembrata proprio un neanche troppo velato omaggio a Neon Genesis Evangelion, pluri-osannato anime degli anni novanta. Diversamente dalla serie animata di Gainax però, la trama qui non propone drammi esistenziali e un protagonista super complessato, anzi tutto l'opposto.

Piccoli grandi Asura

Vi abbiamo già raccontato della filosofia alla base della creazione di questi scienziati pazzi, ma incontrarli finalmente in prima persona è tutto un altro paio di maniche: la prima impressione è quella di trovarsi di fronte alla definitiva fusione, in un unico essere, dei goblin e degli gnomi di World of Warcraft. Strampalati e maliziosi, egoisti quanto pratici, gli Asura non perdono occasione per schernirsi a vicenda nel tentativo di primeggiare gli uni sugli altri e dimostrare la loro superiorità nelle arti magiche e scientifiche, in particolare la golemanzia. Voi fate parte di una krew, una squadra di ingegneri che si occupa della costruzione di un golem da combattimento in un contesto che ricorda non poco il film Real Steel: avete progettato un nuovo tipo di interfaccia neurale per controllarlo ma alla prima dimostrazione pubblica di questa inedita tecnologia qualcosa va storto e uno dei vostri compagni resta intrappolato nel golem, la coscienza sul punto di fondersi con la macchina da un momento all'altro.

Piccoli grandi Asura

A quanto pare ci hanno messo lo zampino i membri dell'Inquest, una fazione di scienziati senza scrupoli: all'inizio dell'avventura dovrete trovare quindi un modo per sistemare la faccenda e salvare il vostro compagno prima che il lavoro di una vita finisca alle ortiche. Non che in realtà ve ne freghi realmente qualcosa della sua salute, intendiamoci, a voi interessa vincere il concorso. La prima dozzina di missioni nella storia degli Asura ci ha colpito per i dialoghi esilaranti che contraddistinguono i vari personaggi coinvolti, praticamente tutti antipatici per antonomasia. Ammettiamo che ci saremmo aspettati delle voci un po' più stridule per delle creature dall'aspetto così simile ai Gremlin e in certi casi i toni assolutamente normali di alcuni personaggi non ci sono sembrati molto azzeccati. Tuttavia le battute sono recitate con ironia e i battibecchi tra i vari personaggi sono a dir poco irresistibili. Tra le trame iniziali che abbiamo già giocato, escludendo quindi i Sylvari, quella degli Asura è sicuramente la meno epica, ma anche la più divertente.

Il re della giungla

Strutturata in molteplici livelli, la capitale Asura di Rata Sum si erge al di sopra di una fitta giungla. Qui ci tornerete spesso, non soltanto per acquistare oggetti, riparare l'equipaggiamento e sviluppare le professioni di crafting, ma anche per portare avanti la storia, recandovi a incontrare vari personaggi in uffici e officine. Il concilio degli anziani fluttua ancora più in alto, all'interno di una strana struttura che ricorda parecchio il "Cubo" visto nel film Transformers; in effetti, a Rata Sum si respira un'aria a metà tra il puro fantasy e la fantascienza: la città è sospesa e attraverso i pavimenti trasparenti, costituiti da un bizzarro fluido solido, è possibile osservare il panorama sottostante.

Piccoli grandi Asura

Glifi e rune magiche danzano sulle pareti, a pochi metri da golem meccanici e congegni elettronici, luminescenti piante esotiche e cascatelle d'acqua. Ogni componente di Rata Sum è animata e dà la sensazione di trovarsi in un gigantesco laboratorio. Esplorare la capitale all'inizio genera un po' di confusione, considerato l'aspetto simmetrico della mappa, ma fortunatamente le icone e i waypoint offrono degli utili punti di riferimento. Nella capitale, comunque, ci è apparso chiaro che il client ha ancora bisogno di essere ottimizzato: la nostra configurazione di prova non ha riscontrato problemi di sorta da un punto di vista tecnico, a parte qualche crash improvviso, ma sopratutto a Rata Sum abbiamo notato alcuni bug grafici, in particolare frequenti quanto fastidiosi fenomeni di flickering e una gestione delle ombre non proprio perfetta. Uno dei portali trasporta direttamente alla sottostante giungla di Metrica Province, un intreccio di alberi, liane, rocce fluttuanti e strutture a metà tra i maya e gli aztechi: l'area è vastissima, pensata per raggiungere il quindicesimo livello e caratterizzata da una varietà ambientale davvero notevole. Collinette, cascate, laghi e fiumi con le relative zone subacquee, caverne, ponti, laboratori segreti... c'è veramente di tutto e il panorama non stanca per un secondo. Gli eventi dinamici nell'area ci sono sembrati tra i più ispirati e fantasiosi delle aree di partenza, a volte concepiti a mo' di minigiochi in cui bisogna controllare un golem e risolvere dei semplici rompicapi logici. Ancora una volta però, dobbiamo sottolineare la tutto sommato ordinaria natura di molte quest in Guild Wars 2:

Piccoli grandi Asura

chi si aspetta un PvE rivoluzionario resterà scottato dallo scoprire che la maggior parte degli eventi dinamici implica la tanto vituperata uccisione di nemici o raccolta di oggetti, semplicemente è possibile scegliere come completare la quest di turno dato che l'obiettivo si può raggiungere in un modo o nell'altro. Uno scienziato Asura è alle prese con un esperimento finito male: per aiutarlo potrete raccogliere dei campioni dal terreno o uccidere le pericolose gelatine nate per errore. Un altro Asura vi chiederà di aiutarlo a sventare i piani dell'Inquest, potrete uccidere gli Asura cattivi nei paraggi o raccogliere parti dei loro golem. Ovviamente non tutti gli eventi dinamici sono così, ma non aspettatevi una totale assenza di grinding, per fortuna controbilanciato dalla varietà delle situazioni che vengono innescate dal completamento o dal fallimento delle missioni, tra scorte o assalti imprevisti e boss che cominciano improvvisamente a girovagare per l'area, magari attirati dalle vostre ultime gesta. A questo proposito ringraziamo l'enorme squalo nel lago di Loch Jezt per averci indelebilmente segnato le chiappe dopo che ci eravamo fatti in quattro per disattivare la strumentazione dell'Inquest. Sigh.

Piccoli grandi Asura

Un Asura piccolo piccolo

Una cosa che ci ha colpito davvero è la cura riposta nelle animazioni di quei piccoli infami degli Asura. Come dicevamo in apertura, abbiamo deciso di creare un guerriero, una scelta che si è rivelata appropriata per saggiare la bravura degli animatori di ArenaNet. Per chi non lo sapesse, il sistema di combattimento in Guild Wars 2 è molto action oriented, tanto che è possibile eseguire una schivata premendo due volte la stessa direzione. Ecco, gli Asura non si limitano a fare una capriola sul terreno, forse per paura di sporcarsi i vestiti, e dunque compiono un'elegante giravolta a mezz'aria: l'animazione è estremamente fluida e dona ai combattimenti un pizzico di spettacolarità in più.

Piccoli grandi Asura

In effetti, tutte le animazioni degli Asura sembrano essere state pensate per esprimere l'abilità di queste creaturine non solo in laboratorio, ma anche sul campo di battaglia. Gli Asura corrono appoggiando lo spadone a due mani sulla spalla per bilanciarne il peso, però poi attaccano restando sospesi a mezz'aria per tutta la durata del colpo. Ancora una volta, abbiamo potuto constatare la bontà del combat system e la varietà delle opzioni disponibili, delle abilità legate alle armi e di quelle acquistabili spendendo i punti guadagnati aumentando di livello o completando le cosiddette Skill Challenge. La build da noi provata proponeva il sistema di progressione adottato recentemente che sacrifica la libertà di scelta in favore di uno sviluppo più stratificato del proprio avatar. In precedenza era infatti possibile scegliere quale abilità acquisire tra tutte quelle disponibili, ora invece la progressione avviene per tier e per accedere alle abilità di secondo grado bisogna prima acquistarne cinque del grado precedente. È ovviamente possibile sbloccare tutte le abilità del gioco, ma all'inizio bisogna ragionare su quelle che riteniamo più utili nell'immediato futuro: la curva di difficoltà è infatti ancora un po' ripida e già nella seconda zona, Brisban Wildlands, un'intricata foresta Sylvari tra le montagne che ospita eventi da livello sedici a venticinque, non ci si può limitare a premere i tasti a caso ma bisogna sfruttare attentamente le proprietà secondarie di ogni attacco, magari concatenandole tra loro per produrre effetti aggiuntivi. Abbiamo giocherellato con quest'ultima caratteristica del sistema di combattimento che non abbiamo approfondito nei nostri precedenti provati e che merita una rapida spiegazione:

Piccoli grandi Asura

alcune abilità possono infatti interagire tra loro, per esempio possiamo dare fuoco a un'area circoscritta con la quarta abilità dell'arco per poi attaccare i nemici al suo interno con le frecce scoccate tramite la prima abilità, in questo caso le frecce in questione si incendieranno infliggendo danni aggiuntivi. Non tutte le armi possiedono contemporaneamente abilità che iniziano le combo e che le concludono come succede appunto con l'arco, dunque sarà interessante capire come sfruttare al meglio questa feature attraverso il cambio istantaneo di arma o, magari, il contributo di altri giocatori, specialmente nel PvP strutturato o nel WvWvW. Come avrete capito, insomma, quest'ultimo test di Guild Wars 2 ci ha lasciato ancora più soddisfatti: i ragazzi di ArenaNet stanno svolgendo un lavoro eccellente specialmente dal punto di vista della caratterizzazione e della direzione artistica del loro mondo e delle razze che lo popolano. A questo punto non ci resta che scoprire quali sorprese ci riserva l'ultima razza, quegli stessi Sylvari che sono stati riveduti e corretti pochi mesi fa, sperando che sia possibile giocarli durante l'ultimo beta-weekend previsto per la fine di luglio.

CERTEZZE

  • Il gioco sembra sempre più pronto per il lancio di fine agosto
  • La fazione degli Asura è un vero spasso
  • Direzione artistica sopra le righe

DUBBI

  • Il client è ancora da ottimizzare
  • Il nuovo sistema di progressione non piacerà a chi si aspettava una maggiore libertà di scelta