46

Oltre ciò che conosciamo

David Cage, Ellen Page e Kadeem Hardison hanno descritto ai visitatori del Comic-Con di San Diego la propria esperienza con Beyond: Two Souls, la nuova avventura sviluppata da Quantic Dream

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   18/07/2012

Una storia scritta apposta per lei. David Cage non aveva dubbi: erano davvero troppo i paralleli fra la vicenda di Jodie Holmes e l'esperienza lavorativa di Ellen Page. Sappiamo infatti che la trama di Beyond: Two Souls si svolge lungo un arco di quindici anni, e che la venticinquenne attrice canadese ha debuttato all'età di dieci anni. Cage aveva dunque a disposizione materiale fotografico e filmico su cui lavorare per scrivere la propria storia e plasmare una protagonista al tempo stesso forte e fragile, in contatto con realtà che vanno oltre la comprensione umana. Il personaggio di Jodie aveva, nella mente del game designer, le fattezze di Ellen; e così quando Quantic Dream le ha proposto il ruolo, David Cage ha sperato con tutto sé stesso che avrebbe accettato.

Oltre ciò che conosciamo

Il successo dell'operazione era tutt'altro che scontato: stiamo parlando di un'attrice di talento, che ha interpretato fra gli altri il ruolo di Kitty Pride in "X-Men: Conflitto Finale", di Juno nella pellicola omonima (ricevendo una montagna di premi), di Ariadne in "Inception" (anche qui guadagnandosi un mucchio di riconoscimenti). Per quanto prodotti come Metal Gear Solid o lo stesso Heavy Rain possano aver alterato la comune concezione dei videogame, associandoli a una vera e propria forma d'arte, l'attuale valore di questo medium agli occhi della gente non è ancora equiparabile al cinema, e una stella di Hollywood avrebbe potuto considerare un ruolo del genere come un possibile passo falso. Per fortuna non è andata così: Ellen Page e David Cage si sono incontrati in un bar a Los Angeles e hanno chiacchierato per un'ora. Da un lato il boss di Quantic Dream sperava che l'attrice si rivelasse anche caratterialmente simile alla protagonista del gioco, dall'altro la Page si è detta conquistata da una sceneggiatura che non stentava a definire "meravigliosa", e ha voluto accettare la sfida di un progetto diverso dal solito, che avrebbe implicato un impegno per molti versi differente rispetto alla recitazione di tipo tradizionale.

Poco spazio fuori, molto spazio dentro

Pur guardandosi bene dal rivelare alcunché circa la trama di Beyond: Two Souls (be', a parte quando Ellen Page si è fatta scappare di aver pilotato un veicolo subacqueo...), gli attori che hanno accompagnato David Cage durante il panel tenuto al Comic-Con sono stati d'accordo nel riconoscere il valore dell'esperienza, otto mesi passati a girare sequenze davanti a decine di telecamere che li riprendevano da ogni angolazione, mentre le tute per il motion capture e i tantissimi sensori posizionati sui loro volti catturavano la minima espressione.

Oltre ciò che conosciamo

L'approccio di Kadeem Hardison è stato molto differente: quando si è presentato al casting, aveva appena finito Heavy Rain ed era assolutamente entusiasta di questa occasione, tanto da fare letteralmente i salti di gioia quando ha saputo di essere stato selezionato. Nel curriculum di Kadeem figurano svariate sitcom mai arrivate in Italia, ma si tratta di un attore dotato di un certo carisma, a cui sono bastate poche parole per conquistare il pubblico. Nel gioco interpreta il ruolo di Cole Freeman, un agente governativo che si occupa di investigare su alcuni fenomeni paranormali, una specie di Fox Mulder che a un certo punto si trova a interagire con Jodie Holmes per via della sua capacità di relazionarsi a Eidon, l'entità sovrannaturale che si muove in una sorta di dimensione parallela, in un ipotetico "aldilà" da cui però può entrare in contatto con il nostro mondo (e arrecare ingenti danni, eventualmente). Tanto Ellen Page quanto Kadeem Hardison, dicevamo, hanno riconosciuto il grande valore di questa esperienza, l'impegno e la capacità di adattamento che ha richiesto muoversi e recitare in questa sorta di "grande scatola" che era il set, con tutti i suoi limiti spaziali ma al contempo capace di facilitare la vita agli interpreti, che non dovevano più fare riferimento a una telecamera perché sapevano che qualunque loro mossa, un sopracciglio che si alza piuttosto che un angolo della bocca che si allarga, sarebbero state catturate dai sensori e tradotte poi sullo schermo.

Beyond Heavy Rain

Centinaia di pagine di script, migliaia di battute e una grande attenzione verso la competenza del cast: dal punto di vista narrativo, Beyond: Two Souls promette dannatamente bene. David Cage ha parlato spesso di come l'industria dei videogame abbia bisogno anche di produzioni "mature"; titoli che, pur non prescindendo dall'interazione, offrano contenuti in grado di emozionare le persone, di coinvolgerle nella storia e magari fornire loro degli spunti di riflessione.

Oltre ciò che conosciamo

Heavy Rain ha rappresentato un passo enorme in tale direzione, pur con i suoi limiti sul piano strettamente ludico, ed è dunque il gameplay l'elemento che desta maggiori preoccupazioni fra gli appassionati. In termini di struttura le cose dovrebbero infatti non essere molto distanti da quanto visto nell'ultimo progetto di Quantic Dream, ci saranno dunque vari "bivi" nel corso dell'avventura che sfoceranno in situazioni e finali differenti. Di certo sono alte le aspettative nei confronti di Eidon, l'entità sovrannaturale con cui Jodie è in contatto e che nel gioco potremo utilizzare in vari modi per consentire alla ragazza di fronteggiare le persone che vorrebbero catturarla. Eidon può prendere il controllo di oggetti e persone, e abbiamo già parlato il mese scorso di come ciò potrà innescare degli spettacolari diversivi per aprirci una via di fuga. La demo mostrata alla stampa durante l'E3 di Los Angeles ci introduceva al legame fra queste due anime, con lo "spettro" che avvisava la ragazza dei pericoli incombenti attraverso la manipolazione e lo spostamento di oggetti, come nei cosiddetti fenomeni di poltergeist, e poteva attutire l'impatto di una caduta creando per lei un "cuscino" d'acqua. Il sistema di controllo alternava fasi tradizionali a quick time event, coinvolgendo spesso anche i sensori di movimento (Beyond supporterà anche il Move, e questo fin dall'uscita), cercando di rendere nel migliore dei modi il senso di "fatica", la tensione e l'urgenza di determinate sequenze. Le fasi più spettacolari saranno indubbiamente quelle in cui Eidon andrà a pilotare le azioni dei poliziotti che, in un certo momento della storia, inseguono Jodie: nei panni di un cecchino, potremo colpire i nostri stessi colleghi, mentre magari trasmettiamo la nostra influenza verso il motore dell'elicottero per farlo andare in avaria. La partita di David Cage e di Beyond: Two Souls si giocherà dunque su di un duplice piano, neanche a farlo apposta: quello della narrazione, della cui qualità a questo punto solo un folle potrebbe dubitare, visti i talenti coinvolti; e quello del gameplay, che dovrà spingere fortemente sulla tematica del paranormale e sulla dualità delle azioni per potersi rivelare all'altezza della situazione.

CERTEZZE

  • Contenuti narrativi estremamente promettenti
  • Qualità del cast molto convincente
  • Comparto tecnico d'eccellenza

DUBBI

  • Il gameplay potrebbe non convincere del tutto
  • Quick time event troppo frequenti?