Diciamoci la verità. I più grandi fan del franchise Hasbro, quei collezionisti mai troppo cresciuti, aspettavano La Caduta di Cybertron per un semplice motivo: la nuova linea di giocattoli. Appurato che i nuovi Transformers nei negozi fanno rabbrividire e che secondo Hasbro il modo migliore di premiare i suoi fedelissimi sostenitori è aumentare i prezzi e ridurre la plastica, agli stessi fan non è rimasto altro da fare che segnare sul calendario la data di uscita del secondo episodio del reboot operato da High Moon Studios neanche un paio di anni fa.
La Battaglia per Cybertron si era rivelato un prodotto sorprendentemente buono per gli standard qualitativi dei tie-in e, in questo senso, High Moon Studios aveva preso una strada completamente diversa dai film di Michael Bay, appoggiandosi piuttosto alla nuova serie televisiva Transformers Prime (che in teoria dovrebbe essere in continuità) e ridisegnando i personaggi da zero sulla base delle loro originali incarnazioni "Generation 1", per la gioia dei fan. Cosa bolle in pentola stavolta?
Un maggiolino tutto rotto
Non illudetevi: in questa demo non controllerete l'idolo delle folle Grimlock, o il sempreverde Starscream. Neanche a dirlo, uno dei due stage della campagna proposti ha per protagonista Bumblebee, il giallo autobot amatissimo dai bambini e assolutamente odiato dai collezionisti che se lo ritrovano colorato in duecento modi diversi ogni anno. Quella di Bumblebee è la primissima missione del gioco. Siete a bordo dell'astronave di Optimus Prime, presumibilmente in rotta per la Terra, quando a un certo punto vi ritrovate a combattere orde di Decepticon intenzionati a non lasciarvi scappare. Il nostro eroe nel frattempo è diventato pure muto perché neanche la versione cinematografica parlava e per motivi commerciali 'Bee ha dovuto perdere la voce pure nella serie di High Moon Studios. Allegria!
In ogni caso, chi ha giocato La Battaglia per Cybertron si ritroverà subito a proprio agio. E' cambiato ben poco a livello di controllo e userete ancora un tasto per sparare, un per zoomare, uno per saltare, uno per attaccare in mischia e uno per trasformarvi in forma veicolare. Una novità è rappresentata da una sorta di scatto che è possibile effettuare in forma robotica e che in un certo senso sostituisce la necessità di trasformarsi per schivare o spostarsi rapidamente da un punto all'altro. Bumblebee, nel caso non lo sappiate, diventa una piccola vettura futuristica gialla. Questa missione è assolutamente introduttiva, un vero e proprio tutorial alle varie meccaniche del gioco, eppure abbiamo avuto la sensazione che trasformarsi in veicolo sia molto meno strategico e necessario che nel prequel. Più importante il ruolo della modalità veicolare nel secondo stage della demo, il capitolo sei della campagna con protagonista uno dei combaticon, Vortex. High Moon Studios ha infatti deciso di abbandonare l'idea della doppia campagna divisa per fazioni e della scelta del personaggio da controllare di missione in missione.
Ora, molto semplicemente, il giocatore è vincolato a utilizzare un determinato personaggio per stage, uno stratagemma che dovrebbe aver comportato una migliore sceneggiatura e un level design più ingegnoso, anche se la demo non ci ha permesso di constatarne l'effettiva qualità. Nel capitolo di Vortex ci troviamo a dover raggiungere un certo bottino seguendo i piani, si fa per dire, dell'ambizioso Starscream. All'inizio verremo affiancati dal nostro compagno Blast Off, poi ci ritroveremo da soli ad affrontare alcuni interessanti novità. Vortex infatti può trasformarsi in un elicottero e questo gli permette di esplorare lo stage liberamente e in tre dimensioni, magari per attaccare i nemici da una posizione più favorevole. In questa missione è anche possibile accedere al servizio Teletraan, tramite il quale si possono spendere i soldi accumulati nel gioco per acquistare nuove armi e potenziamenti, un po' come se fosse Amazon versione cybertroniana. Questo elemento aggiunge profondità a un gameplay efficace ma non proprio sorprendente: se si muove, sparagli. E la forma combinata dei Combaticon, il mitico Bruticus? Non in questa demo, spiacenti.
Un pugno in un occhio
La demo permette anche di giocare un paio di mappe in modalità multigiocatore. Ne La Battaglia per Cybertron il multiplayer si era rivelato un comparto decisamente sfizioso, per alcuni addirittura superiore alla campagna vera e propria grazie alla combinazione di una modalità cooperativa, di una versione apposita della tipica modalità Orda di Gears of War e di un'opzione player-versus-player abbondantemente personalizzabile.
In La Caduta di Cybertron la modalità multigiocatore è stata invece decisamente ridotta. La campagna non è più giocabile in co-op proprio per via della nuova struttura degli stage. Torna invece la modalità cooperativa Escalation, anche se non è possibile giocarla in questa demo. Naturalmente poi è possibile affrontare altri giocatori in partite competitive. Nella demo abbiamo potuto giocare le tipiche partite deathmatch e capture'n'hold, ma ci siamo anche resi conti che High Moon Studios ha deciso di semplificare notevolmente le collaudate meccaniche del prequel. È ancora possibile scegliere i ruoli e, di conseguenza, la forma dei robot che controlleremo in partita, ovvero infiltratori, titani, distruttori e scienziati. Un simpatico editor ci permette di personalizzare l'aspetto del nostro personaggio scegliendo tra una buona quantità di parti robotiche prese in prestito dall'intero cast. Volete giocare nei panni di un Optimus con la testa di Megatron e le braccia di Warpath? Prego, fate pure. Assenti invece i divertenti perk e bonus per serie di uccisioni mutuati da Modern Warfare e soci, cosa che rende le partite decisamente meno avvincenti. Anche la complessità intrinseca dei vari ruoli è stata limata, privando le forme veicolari di alcune proprietà peculiari ed eliminando quasi completamente la gran varietà di abilità speciali proposte ne La Battaglia per Cybertron. Al loro posto è adesso possibile scegliere tra una discreta quantità di armi diverse dalle capacità più disparate, a loro volta potenziabili in vari modi.
La sensazione è quella di un gameplay semplificato per venire incontro a un pubblico un po' meno di nicchia. Le partite restano comunque molto divertenti, ma il sistema di gioco appare leggermente banalizzato. Spendiamo due parole sull'aspetto tecnico. Al prequel avevamo criticato la mediocre qualità delle texture in bassa definizione, in contrasto con la complessità e il dettaglio delle ambientazioni e delle animazioni. Purtroppo, La Caduta di Cybertron sembra non essere migliorato sotto questo aspetto: le texture, se possibile, ci sono sembrate ancora più scadenti e abbiamo potuto constatare un eccessivo aliasing, mascherato maldestramente da uno sgradevole effetto blur. Il risultato è un comparto visivo un po' pasticciato che speriamo sia decisamente migliore in release. Nulla da ridire, invece, sull'art direction e sull'ispirato level design. I fan dei Transformers dovranno decisamente tenere d'occhio questa nuova proposta di High Moon Studios, quantomeno per una campagna che promette davvero grandi cose.
CERTEZZE
- Licenza ben sfruttata
- Level design all'altezza del prequel
- Buona longevità in entrambe le modalità
DUBBI
- Grafica sottotono
- Campagna lineare
- Multiplayer troppo semplificato