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Uno sguardo al futuro

Il simulatore militare per eccellenza si svela al grande pubblico in una versione Alpha particolarmente avanzata dal punto di vista tecnico

PROVATO di Luca Olivato   —   14/03/2013

La serie iniziata nel 2001 con il lavoro dello sviluppatore ceco Bohemia Interactive con il nome Operation Flashpoint: Cold War Crisis, e sviluppatasi successivamente sotto la sigla ArmA a causa di problemi di licenze con l'ex publisher Codemasters, sta per arricchirsi di un nuovo episodio. ArmA III infatti è in fase di avanzato sviluppo, come conferma la Alpha che i programmatori hanno messo a disposizione con il pre-order acquistabile in esclusiva da Steam; con il prosieguo dei lavori il titolo si trasformerà dapprima in beta e poi nella release finale. Tre le versioni disponibili in digital delivery: alla standard, dal costo di 24,99€, è affiancata la Deluxe che, al momento dell'uscita (prevista per il terzo trimestre dell'anno), con un sovraprezzo di ben 15€, comprenderà la colonna sonora in mp3, una serie di mappe digitalizzate e ArmA: Cold War Assault, ossia il remake dell'originale Cold War Crisis. La Supporter Edition infine è la più completa, poiché al prezzo di 69,99€ offrirà, oltre ai contenuti della Deluxe, tutti i precedenti episodi della saga e la possibilità di scaricare gratuitamente gli eventuali futuri DLC (escludendo le espansioni) che verranno realizzati per il titolo.

Uno sguardo al futuro

Che il seguito di ArmA II, da noi recensito nel giugno del 2009, fosse in cantiere era cosa nota: i primi trailer infatti risalgono all'E3 dello scorso anno e avevano già messo in mostra i 20 km quadrati di Agiostrati, la più piccola delle due isole greche teatro degli eventi raccontati; la sorella maggiore, Lemno (rinominata dai designer in Altis in quanto non perfettamente fedele alla propria controparte reale), con i suoi 270 km quadrati di superficie, non è invece ancora stata svelata. La trama, ambientata nella terza decade del nuovo millennio, vede il protagonista impegnato nell'Operazione Magnitudo, un intervento militare guidato dalla NATO per difendere i confini dell'Europa minacciata dall'irrequieto esercito iraniano.

Showcase

Dal menù di avvio, che tradisce la natura non definitiva del prodotto, si possono accedere a due modalità di gioco. Selezionando Showcase abbiamo la possibilità di testare con mano alcune delle novità introdotte dalla versione 4.0 dell'engine Real Virtuality. Nella prima missione, Infantry, bisogna seguire le indicazioni del caposquadra e aiutare un'unità alleata sotto assedio: è l'occasione per apprezzare le migliorie apportate alle animazioni dei soldati, da sempre oggetto di aspre critiche nella saga di ArmA. Si tratta di perfezionamenti tangibili che, pur non facendo spalancare le mascelle, consentono al nuovo capitolo di portarsi agli standard della concorrenza. Questa missione permette anche di apprezzare il nuovo sistema di comunicazione: gli ordini impartiti, ma soprattutto le indicazioni sul posizionamento dei nemici sono molto più realistiche e precise. Tra le cose che saltano all'occhio c'è un rinnovato sistema di copertura: ora è possibile sporgersi anche di pochi centimetri dal proprio riparo, sia sul piano orizzontale che su quello verticale, tenendo premuto il pulsante CTRL sinistro e agendo sui tasti direzionali. In questa maniera si potranno sfruttare a dovere le numerose protezioni messe a disposizione dall'ambiente circostante, senza dover esporsi completamente, così come accadeva in ArmA II. Riveduti anche gli algoritmi che regolano la balistica delle armi (ne sono previste oltre 40 nella versione finale del gioco) e che rappresentano uno dei più elevati punti di realismo del nuovo capitolo.

Uno sguardo al futuro

Il secondo scenario è probabilmente il piatto forte di questa versione antipasto. Si chiama Scuba Diving e immerge il giocatore nell'inedita modalità subacquea: in questo caso c'è ancora parecchio lavoro da svolgere sia per quanto concerne le animazioni sia dal punto di vista prettamente tecnico, considerando i frequenti artefatti prodotti dai raggi solari che vengono distorti dall'acqua, ma bisogna ammettere che le basi sono decisamente promettenti, soprattutto la realizzazione fisica del moto ondoso. Da valutare con attenzione anche le ulteriori opzioni tattiche messe a disposizione dalla possibilità di nascondersi sotto il pelo dell'acqua per poi colpire a sorpresa gli ignari nemici. Nelle rimanenti due mappe dimostrative i riflettori sono puntati sui mezzi motorizzati, altra colonna portante della simulazione di Bohemia Interactive. Nella Alpha sono presenti solamente otto veicoli che nella versione finale saranno più di venti, stando a quanto riportato dal sito ufficiale: un numero non particolarmente elevato, considerando che nel precedente episodio se ne contavano più di 150. Vehicle inizia con un'infiltrazione in un avamposto nemico dove si dovrà rubare un mezzo armato e distruggere veicoli e uomini ostili, mentre Helicopters ci pone, non sorprendentemente, nella cabina di pilotaggio di un elicottero militare.

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Purtroppo a causa di problemi tecnici non è stato possibile apprezzare appieno questi due livelli: nel caso dell'humvee non abbiamo potuto valutare la bontà della feature Picture-In-Picture in quanto il display di comando della torretta non visualizzava nulla, mentre la guida dell'elicottero si è dimostrata frustrante a causa di una scarsa risposta dei comandi. Rimanendo in tema di controlli, constatiamo come allo stato attuale il numero di tasti utilizzati sia rimasto in linea con le precedenti versioni di ArmA. Per poter controllare ogni singolo aspetto del gioco sarà necessario imparare adeguatamente anche le tante combinazioni di pulsanti e, anche se non è da escludere che i programmatori operino qualche semplificazione per evitare ridondanze e addolcire la curva di apprendimento, gli amanti del joypad sono avvertiti: ArmA III rimarrà un'esclusiva per PC, come orgogliosamente sottolineato nel sito ufficiale, e rimarrà scevro di ogni declinazione arcade.

Multiplayer e editor

Nonostante la versione embrionale del simulatore militare di Bohemia, l'elevato numero di stanze da gioco presente nel menù multiplayer testimonia il calore con cui il titolo è stato accolto. Ci sono server che ospitano il classico deathmatch e quelli in cui viene proposta la versione a squadre, anche se purtroppo una buona parte di questi è ad invito. I problemi di connessione e gli errori legati al netcode sono ancora numerosi e in tutta onestà rendono abbastanza problematica l'esperienza on-line, tuttavia permettono agli utenti di farsi un'idea di cosa li attenderà e di gettare le basi per le mappe personalizzate. Molto saggiamente la software house di Praga ha deciso di includere in questa alpha anche il potente editor: uno strumento a dir poco imprescindibile per ogni appassionato di ArmA che potrà cimentarsi sin da subito con la realizzazione di mod, magari cercando di seguire le orme del famosissimo DayZ.

L’engine Real Virtuality 4.0

Mentre per la struttura di gioco i programmatori hanno lavorato di fino, perfezionando dei meccanismi ben collaudati, con ritocchi che potrebbero essere apprezzati solo dai veterani (si veda ad esempio la gestione dell'inventario), lo stesso non si può dire per l'apparato tecnico. Il motore di gioco ha fatto dei veri e propri passi da gigante, migliorando soprattutto in termini di fluidità e rendendo meno invasivi gli effetti HDR che nel precedente capitolo risultavano eccessivamente irreali: in generale tutto il comparto grafico risulta più attraente e al passo coi tempi. Nella versione Alpha non è stato ancora possibile testare appieno una delle caratteristiche più attese, ossia la versione 3 delle librerie PhysX che ovviamente saranno appannaggio dei possessori di GeForce.

Uno sguardo al futuro

Dal punto di vista dei requisiti siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel rilevare che, a parità di sistema, ArmA III gira meglio del predecessore, anche se ci sono ancora degli aspetti da chiarire: in primis il frame rate potrebbe aver tratto vantaggio dalle piccole dimensioni di Stratis, che come detto rappresenta meno del 10% della superficie di Altis; in secundis il numero di personaggi controllati dalla CPU, nelle missioni di prova, non era certamente dei più elevati - c'è da aspettarsi che le battaglie di grosse dimensioni possano mettere alla frusta anche i sistemi più potenti. Con tutti i miglioramenti già tangibili in questa versione Alpha, il futuro ArmA III promette di diventare il punto di riferimento per ogni appassionato di simulazioni belliche. Il preordine deve senz'altro essere preso in considerazione dagli appassionati di vecchia data che peraltro potranno cercare di convertire i propri amici, magari non avvezzi alle meccaniche "hardcore" messe a punto da Bohemia Interactive, mediante dei pass gratuiti alla versione lite, tecnicamente identica, ma priva dell'editor e delle funzionalità multiplayer. Tali inviti saranno a disposizione di chi ha effettuato il preorder e verranno offerti dalla stessa software house attraverso il proprio sito ufficiale.

CERTEZZE

  • Rimane evidente il tentativo di realismo del progetto
  • Ben realizzato il nuovo sistema di coperture
  • Un grande passo in avanti per il comparto tecnico

DUBBI

  • Ci sono ancora molti artefatti grafici in alcune missioni
  • C'è stata una riduzione drastica del numero di veicoli disponibili nel gioco
  • L'intelligenza artificiale dei nemici sarà all'altezza delle aspettative?