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I predatori del loot perduto

Tra azione e strategia, abbiamo provato il nuovo free-to-play che Ubisoft ha in cantiere per gli avventurieri di tutto il mondo

PROVATO di Rosario Salatiello   —   01/08/2013
The Mighty Quest for Epic Loot
The Mighty Quest for Epic Loot
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Se in occasione dello scorso E3 avete avuto modo di seguire la conferenza Ubisoft, sicuramente non vi sarà sfuggito il ritorno alla ribalta di The Mighty Quest For Epic Loot, titolo gratuito mostrato nuovamente dal publisher francese in quel di Los Angeles. Oltre che per il suo lungo nome, impossibile da ignorare e che da ora in poi abbrevieremo nell'articolo per ovvi motivi, il gioco ha saputo attirare l'attenzione dei presenti anche grazie allo stile cartoonoso che lo contraddistingue, insieme alla promessa di offrire un'esperienza avventuriera a buon mercato, anzi per la precisione che non richieda di tirare fuori un centesimo. Almeno in teoria, visto che trattandosi di un free-to-play con transazioni all'interno del gioco, la paura classica è proprio quella che chi paga soldi reali finisca inevitabilmente per vincere.

I predatori del loot perduto

Attingendo elementi da generi diversi, e da videogiochi già ben noti a essi appartenenti, TMQFEL è attualmente ancora in fase di lavorazione presso gli studi Ubisoft di Montreal, per un'uscita non ancora annunciata ma che non dovrebbe essere lontana. Dopo che il team di sviluppo ha dato il via alla fase di beta chiusa, abbiamo avuto modo di toccare con mano il gioco, in attesa di vedere la versione finale arrivare sugli scaffali virtuali nella sezione dei titoli gratuiti. Qualcosa si riesce già ad apprezzare, mentre per altri aspetti bisognerà aspettare qualche tempo. Il pretesto sfruttato da TMQFEL per metterci nei panni dei suoi protagonisti è costituito da un mondo in cui tutti gli abitanti sono letteralmente ricchi sfondati. Nonostante si possa pensare a una situazione di relativa pace, la realtà è ben diversa, visto che i cittadini di Opulencia sono letteralmente ossessionati dall'accumulo continuo di soldi e gioielli, e di conseguenza sono pronti a mettere a repentaglio la propria pelle per compiere scorribande nelle proprietà vicine, al fine di acquisire ricchezze e prestigio davanti al resto della comunità. Una lotta che si riflette naturalmente anche nelle meccaniche del gioco, divise con una linea abbastanza netta tra azione e strategia, o tra attacco e difesa come ci viene suggerito, nel modo in cui avremo modo di adocchiare a breve. Prima di lanciarsi a capofitto nel gioco, però, occorre scegliere il proprio personaggio tra il terzetto attualmente proposto da TMQFEL. Si tratta di Cavaliere, Arciere e Mago, quest'ultimo introdotto proprio in occasione della closed beta e per questo motivo nostro prescelto nella prova effettuata. Dopo aver fatto la nostra scelta, quello che sostiene di essere il nostro agente personale passa a spiegarci nel dettaglio come funzioneranno le cose, facendoci strada attraverso un tutorial che è però solo l'inizio di quanto ci aspetta in quel di Opulencia.

Metti in moto l'avventura

Come dicevamo, TMQFEL si divide in due parti principali. La prima è quella d'azione nuda e cruda, dove dobbiamo condurre il nostro alter-ego virtuale nell'impresa di turno, tentando di espugnare uno alla volta i vari castelli che fanno parte di Opulencia. Già, perché stanchi di affrontare aspiranti avventurieri intenzionati a rubare le loro ricchezze, tutti gli abitanti se ne sono andati letteralmente in mezzo alle nuvole, ognuno creando la propria fortezza all'interno della quale è possibile trovare trappole e mostri di ogni tipo e razza. Per ottenere

I predatori del loot perduto

soldi e onore, ci tocca dunque andarcene in giro ad assaltare le proprietà altrui, attraverso una serie di mini-missioni che volutamente non portano via tanto tempo, offrendo la possibilità di passare qualche minuto davanti al monitor anche senza avere ore da dedicare al gioco. Le meccaniche della componente d'azione ricordano da vicino quelle hack and slash di Diablo, senza raggiungere il livello di complessità offerto da questo gioco: si tratta comunque di un buon compromesso tra semplificazione e difficoltà, che rende necessaria l'attenta pianificazione delle azioni compiute dal proprio personaggio, spesso per merito degli altri giocatori. I castelli che ci troveremo ad affrontare saranno infatti ben presto proprio quelli concepiti dalle menti degli altri appassionati di TMQFEL, attraverso quello che è a tutti gli effetti un gioco nel gioco. Nelle fasi di riposo tra una corsa al loot e l'altra, dobbiamo infatti curare anche la nostra casa,

I predatori del loot perduto

per la fase difensia paragonabile a Dungeon Keeper. Il giocatore deve infatti scegliere quali tipi di strutture piazzare nel castello, andando con esse a determinare anche i tipi di trappole e i mostri da far incontrare ai nostri "visitatori", intenzionati a fare a loro volta razzia delle nostre ricchezze. Strutture e mostri sono potenziabili e personalizzabili, ma è proprio questa fase a essere ancora un cantiere aperto per Ubisoft Montreal, che neanche a farlo apposta in questi giorni ha annunciato di voler tornare indietro su alcune decisioni legate ai pagamenti. Il team ha infatti ascoltato le accuse dei giocatori della beta, secondo i quali TMQFEL stava avvicinando troppo la propria esperienza di gioco alle meccaniche dei social game, entrando nel pericoloso territorio del cosiddetto pay for win. Accanto alla moneta principale del gioco, l'idea originale degli sviluppatori è stata quella di offrire un secondo tipo di valuta, acquistabile con soldi veri, da usare per velocizzare alcune operazioni e ottenere altri bonus, sollevando un nugolo di proteste. Fortunatamente, non tutti i riferimenti a Facebook e compagnia vengono per nuocere, visto che appare piuttosto interessante la possibilità di valutare i castelli visitati, mentre c'è un'intera sezione in cui lanciare sfide ai propri amici, in quella che è una modalità multiplayer che resta sempre asincrona, ma è senza dubbio coinvolgente nel tentare di costruire la fortezza perfetta a prova di qualsiasi assalto.

The Mighty Quest For Epic Loot promette un livello di divertimento grande almeno quanto il suo nome

Con la testa tra le nuvole

In quanto detto finora non abbiamo parlato del sistema di crescita dei personaggi, in modo voluto per dare risalto agli elementi che contraddistinguono principalmente TMQFEL. La base di questa componente è infatti costituita dal classico accumulo di punti esperienza, da spendere poi per ottenere nuove abilità e sbloccare l'uso di determinati oggetti. Proseguendo sulla linea tradizionale dei giochi di ruolo, il personaggio può godere dell'uso di elementi che compongono l'armatura e altri orpelli per ottenere bonus importanti, con la possibilità di usare armi diverse. Graficamente, come già detto, TMQFEL si presenta in un modo piuttosto colorato, che contribuisce alla dimensione di divertimento su cui può contare il mondo di Opulencia; anche grazie ai tipi di creature presenti nei dungeon, che vanno dal ciclope al meno ortodosso gruppo di galline inferocite. Per quello che sembra poter offrire a costo zero, la fatica di Ubisoft Montreal ha tutto il potenziale per sfondare all'interno del proprio genere, confermando così le impressioni positive dei mesi scorsi. L'unico, grande, punto di domanda resta sulle politiche di gestione delle meccaniche freemium che il team di sviluppo e il publisher introdurranno nella versione finale del gioco, nella speranza che possa esserci l'equilibrio che tutti ai augurano tra chi paga e chi sceglie di non farlo. Le intenzioni di ascoltare la comunità online, comunque, sono già state apprezzate.

CERTEZZE

  • Due giochi in uno
  • Divertente in entrambe le componenti
  • Buone funzionalità multiplayer e social

DUBBI

  • Gestione dei pagamenti da verificare
  • Diverse parti ancora in costruzione
  • Semplificazione a tratti eccessiva