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Pericolo nucleare

A Colonia abbiamo provato l'erede spirituale di STALKER

PROVATO di Matteo Santicchia   —   02/09/2013
Survarium
Survarium
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A Colonia, in occasione della Gamescom 2013, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano l'alpha, ristretta solo ai territori in cui si parla e si scrive in cirillico, di Survarium, l'MMOFPS free-to-play nato dalle ceneri di STALKER 2. Non sono emerse molte informazioni in più di quanto precedentemente rilasciato e, ahinoi, abbiamo potuto provare solo la parte meno interessante del pacchetto ludico messo in piedi da Vostok Games, quel PvP del tutto assimilabile ad un deathmatch a squadre (con l'obiettivo di trovare dell'equipaggiamento da riportare nella propria base) e che rappresenta il grado minimo della fruizione del complesso scenario post atomico realizzato dai ragazzi ucraini.

Survarium rispetta e impreziosisce l'eredità di STALKER, ecco il nostro provato

Vita e morte nella zona di esclusione

Purtroppo, le enormi mappe ambientate in quella che è, a tutti gli effetti, la città disabitata di Pripyat alle porte di Chernobyl, ci hanno visto combattere in due striminzite squadre di tre giocatori, numero troppo esiguo per imbastire sparatorie degne di nota. Ovviamente si tratta di problematiche relative a questo stato alpha, ma ci è stato detto che a regime Survarium supporterà un massimo di dieci giocatori per squadra. Mentre vagavamo alla ricerca di qualcuno in queste desolata città morta riconquistata dalla natura abbiamo potuto osservare alcune interessanti peculiarità. Survarium è a tutti gli effetti un gioco di ruolo quando si tratta di andare a personalizzare il proprio alter ego, con tanto di classi, specializzazioni, albero delle abilità e addirittura il peso dell'inventario che, come da tradizione ruolistica, gioca un ruolo fondamentale nel muoversi più o meno speditamente.

Pericolo nucleare

Inoltre, a seconda di cosa indossiamo, cambia drasticamente la qualità della nostra mimetizzazione (per non parlare delle statistiche di difesa ovviamente e dell'affiliazione ad un clan). Vostok Games ha fatto quindi lavoro eccezionale sull'occultamento dei soldati: potremmo avere un nemico ad un palmo dal naso e non vederlo nascosto tra rottami e la fitta vegetazione. Il ruolo del cecchino gioca quindi un ruolo fondamentale, per nostra fortuna, o meglio per amor di rigore i ragazzi ucraini hanno aggiunto un complesso sistema balistico che non permette one shot kill come un FPS competitivo generico e, soprattutto, una diversificazione dei danni in base al punto di impatto, che ben interagisce con le skill del protagonista. Veniamo colpiti al braccio? La nostra mira è instabile. Abbiamo un buco su una gamba? Di correre non se ne parla, né tanto meno di girarsi con rapidità. Di fatto, più si spendono punti nelle "abilità mediche", più i nostri bendaggi o i nostri medicamenti sono efficaci. L'albero delle skill diventa quindi uno snodo fondamentale attraverso il quale sviluppare il nostro personaggio, senza ovviamente dimenticare la scelta del ruolo che pian piano con la progressione delinea "il tipo" che vogliamo diventare, dal silenzioso scout al cacciatore di artefatti (siamo o non siamo nell'universo di Stalker?), passando per il classico "tank", l'assaltatore e il combattente specializzato nelle trappole.

Pericolo nucleare

Tornando alle skill invece possiamo specializzare il personaggio in cinque rami: armi, fisico, skill mediche, skill tecniche e di sopravvivenza, andando a selezionare ogni cinque step un perk da una doppia scelta. Ci vogliono quindi idee chiare e tanta oculatezza per una evoluzione coerente col percorso scelto.

Pericolo nucleare

Tutte caratteristiche queste che troveranno completa applicazione nelle due altre modalità di gioco di Survarium, senza dubbio quelle più interessanti, la cooperativa con una grande enfasi posta sulla storia e il free play in uno sterminato mondo di gioco, in cui le proprie abilità vengono messe alla frusta visto che si ha una sola vita e quando si è morti, si è morti, "permadeath" brutale insomma. A livello tecnico il colpo d'occhio è di grande impatto, soprattutto per quello che riguarda l'ottimo dettaglio dei modelli, ma la cosa che più ci è piaciuta è la credibile e ricca costruzione della zona di esclusione, da quella "urbana" tra i palazzi, baciata dal sole a quella notturna, battuta dalla pioggia del centro radar, che ricreano perfettamente lo sfacelo di ambienti lasciati a sé stessi e invasi dalla vegetazione. Ottime texture comunque, forse un po' troppo evidente e artificioso una sorta di effetto blur nei veloci strafe del personaggio. Da ultimo, durante la nostra chiacchierata con gli sviluppatori abbiamo chiesto lumi sulle eventuali micro transazioni vista la natura free to play di Survarium. Il titolo non avrà nessuna caratteristica da pay to win;

Pericolo nucleare

tutto quello che si potrà comprare riguarda solo modifiche estetiche e poco altro, singolarmente o a pacchetti. Niente fucili che fanno la differenza da subito, insomma; la crescita è un lungo processo che tutti i giocatori devono affrontare, senza nessuna scorciatoia. Un plauso quindi a Vostok Games. Insomma, Survarium sembra proprio un progetto da tenere d'occhio, forte di quell'ambientazione peculiare, misteriosa e desolata che abbiamo imparato a conoscere ed amare in STALKER, e che grazie alle diverse modalità di gioco potrebbe trovare appeal presso tutte le tipologie di giocatori. Ovviamente la sua "serietà" e complessità ruolistica sembra fatta apposta per alienarsi gli amanti degli shooter competitivi "leggeri", e in tal senso il deathmatch dà l'impressione di essere un "gancio" decisamente debole ma, a questo livello dello sviluppo, necessario per testare l'ossatura del gioco. Aspettiamo quindi i prossimi incontri, e magari una fase alpha pubblica estesa anche alle nostre parti per vedere come il gioco si comporterà quando più giocatori popoleranno le ambientazioni, per vedere come questo interessate MMOFPS possa giocare le sue carte più interessanti.

CERTEZZE

  • Tre modalità di gioco
  • Ambientazione affascinante
  • La sua complessità "ruolistica"

DUBBI

  • Il deathmatch provato sembra essere la parte meno stimolante dell'offerta di gioco
  • Tanto da scoprire, tanto da rivelare