Grazie al genio di Hidetaka Miyazaki, From Software ha creato una saga capace di affascinare perché complessa ed impegnativa. Il mito dei Souls si basa sul porre il giocatore di fronte ad un concetto di difficoltà a tratti malsano, con aree ripiene di nemici non certo caritatevoli e boss in grado di gettare nello sconforto. Oggi vogliamo dare qualche consiglio a chiunque desideri iniziare l'epopea di Dark Souls 2, recensito sulle nostre pagine pochi giorni fa, sia egli un giocatore avvezzo o un novello esploratore dei meccanismi creati da From Software. Perché Dark Souls pone di fronte ad un continuo muro psicologico, capace di demoralizzare il giocatore e farlo sentire sempre inferiore alla sfida proposta; ed è esattamente in quel momento che dovrete dimostrare di essere dei duri capaci di non lasciarsi abbattere. Con la caratteristica molto particolare di salvare continuamente qualsiasi vostra azione di gioco, vien da sé che non potrete fare errori decisivi che condizionino l'avventura, altrimenti ve li porterete dietro, volenti o nolenti. E voi non lo volete, giusto? Vediamone alcuni dei più comuni, assieme a qualche consiglio per iniziare al meglio il vostro viaggio!
Una manciata di suggerimenti per iniziare al meglio la nuova avventura di From Software!
Una crescita intelligente
Puntare tutto su poche caratteristiche è sbagliato. Non da un punto di vista prettamente formale, quanto perché porta ad avere un avanzamento con continui colli di bottiglia. Utilizzare l'esperienza per aumentare solo pochi valori apparentemente fondamentali per una strategia è un errore comune.
Ogni fattore infatti, assume un'importanza strategica, semplicemente cambiano le situazioni in cui tale caratteristica viene chiamata in causa. Chiaramente non stiamo parlando di creare personaggi piatti; la classe iniziale però, è solo un grafico che crea picchi di squilibrio a favore di una caratteristica rispetto ad un'altra, e come tale sarà unicamente uno specchio per affrontare le parti iniziali del gioco. Utilizzate i vostri primi livelli per potenziare le caratteristiche legate alle armi che avete scelto di utilizzare, ma non dimenticate mai quei valori validi a tutto tondo, come Vigore e Tempra. Tali valori influiscono sulla vostra capacità di schivare ed agire dopo aver retto un colpo nemico, così come sull'equipaggiamento che potrete attivare. Con un'enfasi tipica della saga di mettere, prima o poi, di fronte a situazioni in cui dovrete giocoforza reggere l'impatto di nemici e boss, non dimenticarsi di quei valori "sempreverdi" diviene un passo fondamentale per un corretto avanzamento. Preso il via avrete modo di decidere se propendere verso uno stregone, un chierico, un guerriero di mischia o di distanza e di conseguenza prediligere più le caratteristiche relative.
La fretta è cattiva consigliera
L'impianto di Dark Souls II è differente rispetto al primo episodio. L'elemento che cambia completamente l'approccio riguarda il limite imposto al numero di riapparizioni dei nemici sconfitti. La caratteristica di rigenerare i nemici nell'area ad ogni sosta di falò vale fino alla dodicesima volta in cui si ucciderà un nemico, dopodiché non comparirà più. Questo fattore porta in grembo una strategia che di certo aiuterà chi ha tanto tempo da perdere e chi ha piacere nel recuperare esperienza sicura. È molto semplice: avete problemi a raggiungere la fatidica nebbia dietro la quale si cela un boss?
O magari non riuscite ad attivare il prossimo falò perché la strada è tappezzata di nemici? Bene, uccideteli. Ma non una: dodici volte. Così facendo, oltre a guadagnare anime, riuscirete pian piano a bonificare la zona da tutte le ostilità, in modo tale da garantirvi una navigazione sicura, veloce, comoda, libera da ostacoli. Ovviamente, il tempo necessario per l'opera aumenta esponenzialmente, in quanto ad ogni avanzata corrisponderà un dietrofront per far rigenerare i nemici dell'area, e magari sfruttare le anime per salire di livello appena possibile. Ricordatevi che se morirete senza recuperare quelle della precedente morte, le anime svaniranno per sempre. Avanzate piano: non c'è fretta alcuna e magari potrete anche godervi al meglio tutti gli splendidi scorci di ambientazione.
C’è trucco, non c’è inganno
Stampatevelo bene in testa: non esiste boss imbattibile.
Le prime ore di gioco vi metteranno di fronte boss che scaveranno nelle radici di inesperienza, mettendo a nudo stili di combattimento apparentemente imbattibili, mosse e colpi insostenibili, con conseguenti morti continue. E se dopo aver perso la vita per l'ennesima volta sarà normale sentirsi impotenti, sappiate che è l'esatto opposto. Dovete solo avere pazienza ed occhio clinico nell'analizzare ogni singolo pattern di movimento: analizzate i fotogrammi di azione, la sequenza dei colpi, la risposta del boss ai vostri movimenti, la sua capacità di sovrascrivere il suo colpo al vostro. Se una tattica a distanza non funziona, andate in mischia. Se capite di non poter reggere lo scontro di prossimità, fate il possibile per allontanarvi a sufficienza per non venir raggiunti in fretta e colpire appena se ne palesa l'opportunità. Molti scontri con i boss di Dark Souls II sono una guerra di nervi: non sarà raro assistere ad uno scontro di quindici minuti di costante apprensione e concentrazione, ma una volta scoperto il pattern che vi trasmette il senso della vittoria, non dovrete demordere e tentare continuamente. Prima o poi tutti i boss cadono, basta solo capire come.
Ci vuole classe
La scelta della classe è un elemento importante per le prime ore di gioco, ma è il classico fattore che andrà via via perdendo importanza nel prosieguo dell'avventura. Non perché la strada che sceglierete non impatti sul percorso sul lungo termine, bensì perché andando avanti sentirete vostro il bisogno di aumentare le strategie potenziali e non incappare in blocchi dovuti al sovra-sviluppo di caratteristiche proprie della classe.
Dark Souls II è un titolo che si adatta a qualsiasi desiderio di gameplay; in maniera sadica, la struttura ludica fa in modo di mettere, prima o poi, nella condizione in cui la classe scelta appaia sbagliata, inadatta alla situazione contingente. Una classe basata su uno stile da mischia facilita certamente le prime ore ed è consigliata ai novizi, ma siete avvertiti: nel lungo termine potreste rimpiangere di non aver puntato a sufficienza sulla magia. Discorso opposto riguarda proprio l'utilizzo dell'arte magica: se l'inizio sarà nettamente in salita, avere un parco incantesimi e bacchette in grado di tenere lontano il nemico si rivelerà sempre più importante in ottica di sviluppo futuro. Non è semplice convincere chi non si è mai avvicinato ad un Souls a sperimentare subito una strada in salita, ma i frutti di avere nelle vene la capacità di sfruttare appieno tutte le magie di gioco verranno raccolti solo in fasi più avanzate. Ovviamente, ogni guerriero può equipaggiare balestra e arco per combattere a distanza, ma non aspettatevi la devastazione e versatilità di incantesimi avanzati.
A me il popolo
In questo capitolo, la cripticità tipica della saga è stata leggermente smorzata. I personaggi che incontrerete lungo l'avventura necessiteranno di molteplici dialoghi per esprimere reale praticità ludica.
In poche parole: non fermatevi alla prima riga di testo. I PNG (personaggi non giocanti) svolgono un ruolo importante ma non fondamentale, in quanto i loro armamenti, oggetti e migliorie varie aiutano ma non sono indispensabili come lo erano nei precedenti capitoli. Dopo un dialogo completo la maggior parte dei personaggi che incontrerete si trasferirà nell'hub di Majula, pronto per essere interpellato. Ovviamente, il consiglio è di parlare con tutti per sbloccare ogni situazione. Caso specifico merita il nano ramingo: essendo un personaggio errante sarà rarissimo trovarlo. Prima di parlagli, assicuratevi di portare con voi il maggior numero di oggetti dei quali volete disfarvi: il mercante infatti acquisterà i vostri oggetti in cambio di anime. Sfruttate bene questa opportunità in quanto capiterà veramente poche volte! Altro fattore innovativo è l'utilizzo di un particolare oggetto per togliere dallo status di pietra determinati esseri. Non utilizzate mai a caso tale oggetto, in quanto almeno due PNG molto utili sono stati pietrificati: uno lo dovrete salvare per forza per andare avanti, ma il secondo no, e non sarà raro sfruttare l'item per altri motivi. Tenetevelo stretto per le reali necessità.
Uno alla volta, grazie!
L'errore più comune che si può fare in Dark Souls riguarda il senso di onnipotenza nell'affrontare più avversari in contemporanea. Una tattica completamente sbagliata.
Anche a livelli avanzati i nemici saranno sempre e comunque pericolosi, e vanno presi a dosi sensate. Chiunque ami gli scontri di gruppo si ritroverà con cocenti delusioni nello scoprire che il gioco punirà senza pietà gli avventati. La regola aurea del combattimento suggerisce di affrontare un nemico per volta in scontri lenti, intelligenti, mai frettolosi e con una tattica sempre in testa. Specialmente all'inizio dovrete essere bravi ad attirare un nemico alla volta, sconfiggerlo e dirigersi al prossimo, con una saggia soluzione di continuità. L'utilizzo degli oggetti curativi dovrà essere il più delle volte libero da strani pensieri di conservazione: le Fiaschette Estus si rigenerano ad ogni falò quindi utilizzatene senza problemi, idem per gli incantesimi di guarigione. Discorso diverso va fatto per i consumabili: utilizzateli quando capite che la situazione deve essere preservata per un fine maggiore (ad esempio quando siete vicini alla vittoria su di un boss o in un punto particolarmente avanzato, lontani dal falò). Va bene essere parsimoniosi, ma a tutto c'è un limite.
Mostri erranti
From Software ha scelto di porre ancora più enfasi nell'esplorazione. Dark Souls II ha sempre nuove aree da offrire per la scoperta; questo fattore deve far esaltare gli amanti di ambientazioni nuove ma spaventare allo stesso tempo, in quanto ogni nuova area porta con sé pericoli e insidie, sia viventi che ambientali. L'avanzamento deve essere fatto con criterio e pazienza: ogni corridoio, grotta, labirinto nasconderà sempre una trappola da qualche parte, un elemento ostile che costringerà a prendere rapide decisioni.
Analizzate i limiti della mappa, le piattaforme disponibili, le coperture, la disposizione dei nemici, la presenza di punti chiusi dove ripararsi e di punti aperti dove combattere in maniera più agevole di quanto può essere in strette ed anguste nicchie. Vi saranno punti in cui la vostra presenza scatenerà la messa in moto di più di un nemico, ma non lasciatevi intimorire, e sfruttate l'ambiente giocando sull'intelligenza artificiale talvolta deficitaria. Se messi sotto pressione, i pattern e le animazioni possono talvolta essere scriptate volutamente per far volare un nemico da una torre, o farlo saltare da una piattaforma all'altra in maniera erronea, o farlo cadere in una pozza d'acqua mortale, o magari mandarlo in panne a fronte di punti di collisione errata tra nemici. In Dark Souls II, ogni elemento deve essere utilizzato per i vostri fini, in quanto il gioco non vi farà sconti quando sarà il suo turno. Chi prima colpisce ha già metà vittoria in pugno.
Ripieni di ferro
L'equipaggiamento, lo avrete capito, gioca un ruolo fondamentale in quanto è l'emanazione pratica della vostra strategia. Considerando che superato il 69,9% di carico il vostro personaggio avrà un movimento estremamente faticoso, il consiglio è tenersi sempre sotto tale soglia, pena una certa ingiocabilità. Oltre a modellare le vostre armi ed equipaggiamenti sulla base della strategia bellica che sceglierete di portare avanti, vi sono due fattori molto importanti da tenere in considerazione.
Il primo riguarda gli anelli: con quattro slot riempibili si potrebbe pensare che c'è spazio a sufficienza per non avere conflitti di interesse, invece è esattamente il contrario. Considerando che uno spazio sarà residenza quasi fissa dell'Anello del Vincolo, unico item che dona il 25% di energia extra da esseri vuoti, il resto degli slot saranno da gestire in relazione alle tattiche, alle caratteristiche più o meno sviluppate ed agli stili di combattimento. Non sottovalutate mai gli anelli con effetti apparentemente inutili, in quanto semplicemente studiati per dare altri vantaggi al momento meno importanti. Il secondo fattore fondamentale riguarda l'avere uno scudo che pari il 100% dei danni. Nemmeno un briciolo di meno, fidatevi. La consapevolezza di non dover più pensare ai danni che, grazie alla parata dello scudo, non passeranno la difesa è un fattore di qualità di gioco importantissimo. Per quanto altri scudi potranno sembrare molto più forti il consiglio è di equipaggiarne sempre uno che copra tutto il colpo in arrivo e come seconda opzione uno che, in particolare situazioni e solo in quelle, difenda al meglio da danni magici. Un buono scudo salva la vita più di decine di livelli.