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Come iniziare a giocare WildStar

Oggi esce il nuovo MMO di Carbine Studios: ripassate i fondamentali con noi... e scoprite se vi interessa!

SPECIALE di Christian Colli   —   03/06/2014

Schiacciato tra un The Elder Scrolls Online (che, diciamocelo, ha un marchio decisamente più famoso) e la nuova espansione di World of Warcraft (che, diciamocelo, venderà uno sfacelo a prescindere) il nuovo MMORPG prodotto da NCSoft e sviluppato da Carbine Studios è passato un po' in sordina. Probabilmente è colpa anche della pubblicità contenuta che è stata fatta, limitata perlopiù a qualche banner e ai video pubblicati su YouTube: niente spot televisivi altisonanti né frasi a effetto spaccone, WildStar è diventato discretamente famoso più che altro per l'umorismo genuino che ha contraddistinto i video che ne hanno presentato, nel corso dei mesi, le varie feature. Tanto è bastato a catturare la nostra attenzione ma, nel caso sia sfuggito al vostro radar, abbiamo preparato questo piccolo vademecum per saperne di più sulle caratteristiche salienti di WildStar. Potete anche leggere i nostri hands-on, pubblicati qualche mese fa: è solo un consiglio, eh! Vi ricordiamo che il gioco è uscito ufficialmente oggi ma chiunque l'abbia prenotato ha potuto accedere ai server di gioco già da sabato 30 maggio, portandosi a casa anche alcuni goodies niente male. Il video a seguire vi riassumerà in tre minuti cos'è WildStar in tutto il suo spirito goliardico, ma se volete approfondire non vi resta che leggere anche il resto del nostro speciale.

Che versione scegliere?

Una volta tanto questo dilemma è di facile soluzione, con buona pace dei collezionisti per i quali Carbine Studios, mantenendo un basso profilo, non ha effettivamente prodotto e distribuito una Collector's Edition fisica. Diciamo che è servito anche a non rimetterci troppi soldi, via.

WildStar, dunque, esiste in quattro versioni che sotto sotto sono soltanto due: in negozio troverete la scatola con il gioco base, liscio liscio, e la medesima versione la si può acquistare digitalizzata dal sito ufficiale... o da qualunque altro website affidabile venda i codici di gioco. Sempre in negozio o online è possibile acquistare anche la cosiddetta Deluxe Edition, che fa le veci di un'edizione per collezionisti: gli utenti che registreranno il codice riceveranno in gioco alcuni bonus, tra i quali tre codici da una settimana ciascuno per far provare WildStar agli amici, un soprammobile esclusivo per la casa, un hoverboard speciale, un costume extra, un titolo onorifico e una tintura altrimenti inottenibile. Nel caso decidiate di acquistare l'edizione standard e poi il gioco vi piaccia così tanto da pentirvi di non aver comprato la Deluxe, è possibile acquistare l'upgrade separatamente e in un secondo tempo. Va detto che gli acquirenti che hanno prenotato il gioco in anticipo hanno avuto diritto ad altri extra (tra i quali la magnifica casa a forma di razzo) e - per restare in tema di goodies - Carbine Studios consiglia caldamente di collegare il proprio account all'app Google Authenticator per Windows, iOS o Android: non solo proteggerete il vostro account dai sempre possibili furti informatici con un codice generato ad ogni accesso, ma in più avrete diritto ad alcuni extra nel gioco. Il procedimento è rapidissimo e caldamente consigliato!

Server, razze e fazioni

WildStar è un MMORPG di tipo theme park in cui la popolazione giocante e non si divide principalmente in due fazioni: gli Exile e i Dominion. La storia del gioco ruota tutta intorno alla conquista del pianeta Nexus, abbandonato da un'antica razza aliena misteriosamente scomparsa. La fazione dei Dominion vuole impadronirsene per scoprire i segreti della sua super tecnologia, mentre gli Exile vogliono fondare su Nexus la loro nuova casa dopo essere stati scacciati, per un motivo o per l'altro, dai loro pianeti natali.

In buona sostanza, per quanto siano mossi da motivazioni differenti su scale di grigio, i Dominion sono i "cattivi" della situazione mentre gli Exile sono i "buoni". Agli Exile appartengono la razza degli umani che non ha bisogno di presentazioni, ma anche quella degli imponenti Granok, dei naturalisti Aurin dalle fattezze fanciullesche e degli inquietanti quanto nobili tecno-zombi chiamati Mordesh. I Dominion contano invece i severi Cassian, praticamente gli umani al potere, ma anche gli psicopatici coniglietti Chua, i brutali rettiloidi Draken e i sofisticati e metodici Mechari. La creazione del personaggio è il primo passo per entrare nel mondo di WildStar: vi consigliamo, innanzitutto, di decidere il tipo di atmosfera che cercate. Il fatto che la popolazione sia divisa in due fazioni si traduce nel caro, vecchio PvP, e in alcuni server - contrassegnati, appunto, PvP - potrete tendere o subire imboscate indiscriminate. Meglio i server PvE se siete dei pacifisti o volete giocare senza troppe paranoie: ci sono sempre i duelli e i battleground quando volete sfogarvi. I server RP-PvE, invece, sono pensati per i giocatori che amano "recitare" la loro parte nel gioco. Sia come sia, ricordate che le due fazioni non possono comunicare: accordatevi con gli amici prima di scegliere fazione e server, e poi create un personaggio che vi soddisfi. Accertatevi che vi piaccia il background generale della vostra fazione ma anche quello della razza che vi interessa di più, poi personalizzate l'aspetto del vostro avatar, scegliete il nome e... passate a classi e Path.

Un po' di cose da sapere su WildStar, il nuovo MMO fantascientifico firmato Carbine Studios

Le classi

WildStar rispetta la tradizionale "holy trinity" ruolistica con sei classi che ricoprono in modo diverso i classici ruoli del tank, del guaritore e del damage dealer. Il Warrior, per esempio, può fare il tank o infliggere danni: combatte con un enorme spadone a due mani e un guanto super tecnologico che, fra le altre cose, gli permette di sparare come fosse un cannoncino. Anche l'Engineer può "tankare", con la differenza che lo fa a distanza: impiega infatti delle enormi armi da fuoco e può materializzare dei droni che combattono e curano per lui.

Come se non bastasse, può indossare un'imponente armatura hi-tech e infliggere danni da lontano. L'ultimo tank è lo Stalker, l'unico a indossare una protezione leggera e a basarsi sulla schivata: è assimilabile al "ladro" dei giochi di ruolo fantasy e combatte con degli artigli simili a quelli del famoso Wolverine. Ovviamente può anche infliggere caterve di danni e rendersi temporaneamente invisibile. Le altre tre classi, oltre a infliggere danni, possono curare. Gli Esper sono i "maghi" della situazione: combattono con una sorta di chakram e impiegano poteri psicocinetici per controllare i nemici e danneggiarli. Curano a distanza, ovviamente, ma sono fatti praticamente di cartapesta e richiedono una buona abilità posizionale. I Medic sono guaritori che impiegano delle armi speciali chiamate resonator, oltre a dei piccoli droni che permettono di curare o danneggiare ad area. La cosa curiosa dei Medic è che combattono e curano soprattutto in mischia, perciò sono la classe ideale proprio per i guaritori che vogliono provare un ruolo più dinamico. Infine, gli Spellslinger sono dei veri e propri cowboy spaziali: indossano abiti leggeri, combattono con due pistole e ricorrono a glifi magici per teletrasportarsi, controllare i nemici e curare i compagni. Questo brevissimo riassunto delle varie classi è, appunto, un riassunto: Carbine Studios è riuscita a differenziare nettamente le varie classi grazie a tutta una serie di feature e meccaniche molto singolari. Vi suggeriamo di guardare i divertenti video pubblicati sul canale YouTube di WildStar per farvi un'idea più precisa sulle varie classi e le loro capacità.

I Path

Un'ultima scelta da compiere prima di schiacciare il fatidico pulsante PLAY è quella del Path. Questa feature è un'idea molto originale di WildStar con cui Carbine Studios spera che i giocatori possano personalizzare ulteriormente la loro esperienza su Nexus.

In pratica, è una specie di "professione" che sblocca tutta una serie di missioni e attività extra ben precise con le quali arricchire l'iter, fatto di missioni secondarie e principali, seguendo il quale si aumenta di livello e si raggiungono nuove zone e nuovi obiettivi. I Path sono quattro e ben distinti. Il Path Soldier è incentrato tutto sul combattimento e sblocca una serie di scontri extra con molteplici nemici o veri e propri miniboss. Il Path Scientist, invece, affida al giocatore un drone personalizzabile con il quale è possibile scansionare nemici e oggetti, interagendo con l'ambiente e acquisendo informazioni extra che arricchiscono il lore del gioco. Il Path Explorer, neanche a dirlo, si basa sull'esplorazione del mondo e porta il giocatore a scoprire zone segrete o fuori mano e a risolvere delle particolari sequenze platform/puzzle. L'ultimo Path è quello del Settler, dalla componente social: permette infatti di fabbricare dei piccoli hub che garantiscono bonus a chiunque li usi ma anche di costruire mezzi di locomozione e altre utilità. La cosa interessante del Path - che una volta scelto non può più essere cambiato - non è solo il fatto che personalizza il leveling, e cioè che permette di combattere di più se si sceglie Soldier o di avere delle buone ragioni per esplorare con Explorer. Il punto è che i giocatori possono condividere le loro missioni Path esclusive con i compagni che non seguono lo stesso Path (che in italiano significa, per l'appunto, "percorso"). Il che significa che, se giocate insieme a un amico con un Path diverso dal vostro, entrambi disporrete di missioni extra con cui rimpolpare la vostra fase di leveling e, soprattutto, divertirvi insieme.

Cosa vuol dire "Telegraph"?

Telegraph è la parola intorno a cui ruota tutto il sistema di combattimento di WildStar. In realtà non è nulla di veramente nuovo e probabilmente l'avrete già visto nella maggior parte dei MMORPG moderni, basti pensare al recente The Elder Scrolls Online o a Guild Wars 2. In pratica, ogni volta che un personaggio usa un determinato attacco, sul terreno compare un'area colorata che ne indica l'area d'effetto; di conseguenza, basta spostarsi per evitare completamente di essere colpiti.

Pur non avendo inventato il Telegraph, WildStar lo porta all'estremo: nel gioco di Carbine Studios ogni abilità dei giocatori e dei nemici produce un Telegraph, quindi il combat system prende una deriva che lo fa assomigliare più a un action game che a un RPG. I numeri contano, così come le statistiche e l'equipaggiamento, ma i riflessi del giocatore e la sua capacità di interpretare i Telegraph e di reagire ad essi sono la parte cruciale di ogni scontro, specialmente perché in WildStar i Telegraph si fanno sempre più complicati man mano che si sale di livello e si affrontano nuovi nemici. Le aree d'effetto ruotano, cambiano e si trasformano, esigendo una gestione certosina degli spostamenti, delle abilità e della schivata ricaricabile. WildStar è un gioco "difficile" da giocare nel senso che bisogna farci la mano fin da primissimi istanti e non si può oziare sulla tastiera, premendo un tasto ogni tanto. Il sistema AMP, peraltro, permette di personalizzare enormemente lo stile di combattimento del giocatore: ogni level up garantisce dei punti da spendere su questa complessa ragnatela di bonus che permettono di potenziare in vari modi non solo le statistiche grezze dell'avatar, ma anche l'effetto e la portata dei suoi Telegraph. Non a caso, molti giocatori durante la Beta hanno scoperto che WildStar si gioca ottimamente anche con un joypad: non esiste un supporto ufficiale, per ora, ma esistono vari add-on che permettono di utilizzarlo.

C.R.E.D.D.?

WildStar è un MMORPG a sottoscrizione mensile, e questo significa che, trascorsi i primi trenta giorni di prova gratuita, bisognerà pagare l'abbonamento via carta di credito o PayPal. Il costo è di 12,99€ al mese, scontati proporzionalmente al pacchetto di mesi acquistati (per esempio tre o sei contemporaneamente). Tuttavia, WildStar propone un'alternativa chiamata C.R.E.D.D. Si tratta di un oggetto che, consumato nel gioco, estende l'abbonamento di trenta giorni: il trucco sta nel fatto che il C.R.E.D.D. si può acquistare dal sito web di WildStar ma poi si può anche rivendere nel gioco per denaro virtuale. Questo significa che un giocatore più o meno ricco potrà pagare i mesi di gioco con il suo denaro virtuale, piuttosto che con quello reale, mentre i giocatori che hanno bisogno di denaro virtuale - magari per comprarsi una nuova cavalcatura - potranno approfittare dello scambio in senso opposto. Sì, è una forma di "gold selling" legalizzato, e se funzionerà lo sapremo soltanto nei prossimi mesi.

PvE, PvP, Warplot e Housing

Chiudiamo il nostro speciale introduttivo con una carrellata di alcune tra le principali feature di WildStar. Ovviamente vi rimandiamo alla nostra recensione - che come di consueto pubblicheremo tra qualche settimana - per saperne di più sulla qualità effettiva della proposta, ma intanto possiamo dirvi che, se vi piace il genere theme park, WildStar sarà pane per i vostri denti. Sul fronte PvE, il titolo Carbine Studios non propone nulla di veramente nuovissimo: il leveling si sviluppa attraverso la risoluzione delle numerose quest, principali e secondarie, che raccontano le microstorie di ogni regione.

Ad esse si affiancano le missioni "challenge", a tempo e completamente opzionali con ricompense casuali, e le "avventure" che sarebbero delle lunghe missioni dinamiche istanziate particolarmente avvincenti. Già da livello 20 circa è possibile affrontare i dungeon insieme ad altri giocatori. Ciascuno di essi propone valanghe di mostri e boss da sconfiggere per mettere le mani su bottini particolarmente ricchi e completare missioni speciali. Carbine Studios lancia il gioco con una nutrita schiera di dungeon, per leveling ed endgame, che dovrebbe soddisfare gli amanti del PvE, specialmente quelli più "hardcore" a giudicare da quanto gli sviluppatori abbiano insistito su questo aspetto, specialmente nel caso dei raid che sembrano davvero complessi. Sul fronte PvP, WildStar offre i canonici battleground istanziati divisi per obiettivi, ma anche un'innovativa modalità Warplot dove quaranta giocatori ne affrontano altri quaranta nel tentativo di difendere la propria base e conquistare quella nemica. Colpo di scena: le basi in questione sono completamente personalizzabili dai giocatori con guardie, robot giganti, trappole e decine di altre amenità. Solo solo i Warplot dovrebbero offrire una longevità straordinaria per quanto concerne il PvP: pensate che è possibile "catturare" i boss nei dungeon e utilizzarli come cani da guardia! Infine, Carbine Studios ha puntato tantissimo sulla personalizzazione, non solo a livello di gameplay ma anche estetica. Oltre alle tinture con cui è possibile ricolorare l'equipaggiamento, ai costumi da indossare e ai gadget con cui arricchire i mezzi di trasporto, WildStar propone un'avanzatissima forma di housing, feature che negli MMO ultimamente è passata molto in sordina. I giocatori otterranno il loro terreno personale già ai primi livelli di gioco e potranno costruire una casa e abbellire il tutto in innumerevoli modi diversi, per poi invitare gli amici a visitarli con il semplice scopo di farli morire di invidia.