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DOOM - Cosa vorremmo in...

Come potrebbe essere il nuovo episodio della serie DOOM? Proviamo ad immaginarlo insieme

RUBRICA di Massimo Reina   —   03/07/2014

Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.

Se chiedete a un qualsiasi giocatore non necessariamente di una "certa età" quale per lui sia il videogioco più rappresentativo del genere FPS, facile che questi vi risponda "DOOM". D'altronde quello di id Software viene riconosciuto universalmente da molti come lo sparatutto per eccellenza, simbolo del genere quasi come il marchio Final Fantasy lo è, nonostante qualche cambiamento stilistico negli ultimi capitoli, per i giochi di ruolo alla giapponese. Chiaro quindi che già solo il sentire nominare un nuovo progetto legato a DOOM finisca sempre per stuzzicare, e di molto, gli appetiti di milioni di fan. Così è stato per esempio nel 2007, quando il lead developer di id Software, John Carmack, nel corso del QuakeCon lasciò intendere che il suo team stesse progettando qualcosa sul tema e successivamente, il 7 maggio 2008, quando venne ufficialmente annunciata la produzione di un quarto capitolo regolare della saga. E nonostante poi il progetto abbia successivamente avuto una gestazione travagliata, che ha portato perfino a un reset e ad un riavvio totale dei lavori nel 2011, la speranza e la voglia di mettere le mani su un nuovo DOOM non è mai scemata nel pubblico. Quest'ultimo è stato "premiato" per la sua passione nel corso dell'ultimo E3 di Los Angeles, quando Bethesda Softworks e id Software hanno mostrato un semplice teaser trailer del gioco, che è però bastato per spazzare via ogni timore di possibili ulteriori problemi e ritardi nello sviluppo, e ad aumentare ancora di più l'hype fra i fan. In attesa di avere maggiori informazioni sul gioco nel corso del QuakeCon di quest'anno, abbiamo provato a immaginare come potrebbe essere il nuovo capitolo della saga e cosa vorremmo vederci.

Abbiamo provato ad immaginare il nuovo episodio della serie Doom. Seguiteci nelle nostre considerazioni

Curiosità

Il protagonista della serie DOOM non ha un nome: solitamente viene infatti indicato genericamente come Doomguy. Sul manuale del primo capitolo della serie viene presentato come un soldato del corpo dei Marine inviato su Marte per punizione dopo aver aggredito un superiore, mentre in Doom 3 alcuni personaggi si rivolgono a lui chiamandolo semplicemente "Marine" o "Caporale". Il personaggio ha un nome solamente nei romanzi ispirati alla serie: nella tetralogia scritta da Dafydd ab Hugh e Brad Linaweaver il suo nome è Flynn Taggart, mentre nei libri incentrati su Doom 3 e scritti da Matthew Costello viene chiamato John Kane. In Doom II RPG il marine protagonista si chiama Stan Blazkowicz, discendente di William "B.J." Blazkowicz di Wolfenstein 3D.

L’Inferno sulla terra?

Nel prossimo DOOM, che come sappiamo si poggerà saldamente sulla potenza dell'id Tech 5, il motore grafico di id Software alla base anche di Rage e del più recente Wolfenstein: The New Order, ci piacerebbe innanzitutto che non mancasse la giusta atmosfera, che vorremmo fosse cupa e consona con le tematiche che da sempre fanno da sfondo alle vicende della saga. In tal senso un ruolo importantissimo dovrebbero recitarlo le ambientazioni, che ci aspettiamo caratterizzate da un level design in grado di supportare un gameplay capace di alternare momenti di tensione ad altri più adrenalinici e action. Questo si tradurrebbe in porzioni di gioco al chiuso sulla falsariga di Doom 3, vale a dire quindi dall'aspetto più tipicamente da survival, dove la tensione scaturirebbe dal trovarsi immersi in ambienti claustrofobici e bui, lungo labirintici corridoi dai cui angoli proverrebbero rumori sinistri: pompe idrauliche, porte che si chiudono, sospiri e urla che si susseguono in un continuo incubo sonoro confondendo fatalmente la percezione del giocatore, pronto a ogni passo a correre il rischio di saltare letteralmente sulla sedia a causa dell'improvvisa apparizione di una creatura. Questi momenti non dovrebbero ovviamente essere quelli principali, ma semplicemente essere mantenuti in discreta quantità come una sorta di variante alla giocabilità di base, che vorremmo invece fosse focalizzata su meccaniche più classiche. Queste ultime dovrebbero infatti riprendere lo spirito nudo e crudo della serie, con dure e frenetiche sparatorie contro orde di nemici nel più tradizionale stile dell'originale Doom e di Doom 2. In questo caso, chiaramente, senza limiti di nessun genere sulla quantità di munizioni disponibili sparse per le aree di gioco. Quindi, in sintesi, gli sviluppatori dovrebbero riuscire nell'impresa di saper alternare momenti all'interno di spazi ristretti e claustrofobici, enormi labirinti dai quali sarebbe difficile uscire anche a "causa" della non linearità del percorso (l'utente di fatto dovrebbe cercare da sé la strada per uscirne perdendosi più e più volte, accrescendo di fatto la frustrazione e la paura di finire ucciso da qualche creatura per essersi "attardato" troppo a fuggire dall'area), con altri più ad ampio respiro, con tanti mostri da abbattere per superare una determinata zona e accedere alla successiva ricoperti di sangue ma soddisfatti dell'impresa. Battaglie più grandi possono significare più azione e più divertimento.

DOOM - Cosa vorremmo in...
DOOM - Cosa vorremmo in...

L'importante è che il tutto sia ben integrato nel contesto narrativo della storia, sulla quale non abbiamo preferenze reali a livello di setting, e quindi ben amalgamato in termini di gameplay, evitando che il passaggio da un momento all'altro nelle due fasi sopracitate dia poi la sensazione di un certo spezzettamento nel continuum del gioco, di situazioni a sé stanti tenute assieme quasi per inerzia. In un gioco di DOOM è scontato che le armi dovranno recitare un ruolo di primo piano, e pensiamo che queste dovrebbero essere tante, potenziabili e dal look leggermente più "recente": vanno bene la pistola semiautomatica o la mitragliatrice di ordinanza dei marine, ma vorremmo che queste fossero progettate con uno stile che tenga conto del periodo nel quale sarà ambientata l'avventura. Il caro, vecchio BFG 9000, l'iconico strumento di distruzione della serie, lo lasceremmo invece così com'è. Ciò che però non vorremmo assolutamente vedere sono in questo caso armi troppo fantasiose nel loro design, o addirittura di ispirazione mistica. Insomma, più moderne sì, ma senza esagerazioni o con elementi fantasiosi di contorno. Per il resto diamo per scontato che id Software non ci deluderà per la resa dei colpi, per la pienezza dell'impatto e per il sonoro delle esplosioni, nonché per l'estrema precisione con la quale la distanza di tiro verrà calcolata per ognuna di esse. Infine il multiplayer, che gradiremmo venisse progettato con la complessità degli sparatutto in soggettiva moderni e magari corroborato nelle sue modalità dalla fisica inimitabile di Quake. Queste sono solo alcune delle nostre proposte, che come sempre non vogliono rappresentare le idee e i gusti di tutti i fan della saga, né essere "perfette e giuste", quanto piuttosto costituire una serie di spunti per stimolare la discussione fra voi lettori e permettervi di dire la vostra su come immaginate o desiderate possa essere il prossimo DOOM. E quindi voi, come lo vorreste il nuovo gioco di id Software?