24

Un mese sulla Virtual Console - Maggio 2014

A dieci anni dall'uscita, The Minish Cap arriva su Wii U

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   26/06/2014

Continuano a spopolare su Virtual Console i giochi per Game Boy Advance, che anche stavolta rappresentano, Castlevania a parte, il pezzo forte del mese. Chiunque si lamenti genericamente del costo di queste vecchie glorie, dovrebbe avere chiara una cosa: Nintendo, a questo prezzo, vende. Eccome se vende. Pochi giorni fa è uscita una lista dei giochi più scaricati dall'eShop (in Europa), e primo non era Mario Kart 8 o Trine 2, bensì il sempreverde Super Mario Bros 3, messo in vendita a "miseri" 4,99 Euro. Sembreremo insistenti, ma il punto non sono tanto i prezzi Nintendo da smussare - finché la gente compra a queste cifre c'è poco da fare, il valore di mercato è (almeno) quello - bensì la quota fissa per console. Ad esempio, questo mese nel catalogo c'è Volleyball: non avremo statistiche certe, ma dubitiamo che lo scaricheranno in molti a quasi 5 Euro. E si tratta comunque di un titolo Nintendo: perché negare a società esterne, come ad esempio Namco, di fare il proprio prezzo? Perché Klonoa deve necessariamente costare quanto un episodio di Zelda (The Minish Cap) a dieci anni di distanza, solo perché nato sulla stessa piattaforma? Se Nintendo è così fortunata da creare giochi talmente belli che vendono ad alte cifre anche a trent'anni di distanza, perché cercare di trascinare in questa dimensione anche altre società che non hanno la stessa capacità o che, semplicemente, non hanno una schiera di fan altrettanto fedele? Dei costi più malleabili gioverebbero sia alle terze parti sia agli acquirenti. Se ci seguite tutti i mesi, saprete ormai che in ogni puntata (o quasi) ci lamentiamo dall'inspiegabile assenza dalla Virtual Console del Nintendo 64: bene, ci sono delle novità. Non dall'E3 - lì ha regnato il silenzio, almeno in questo ambito - bensì dal sito ufficiale americano, che ha anticipato nuove uscite estrapolate da Game Boy Advance e, pensate un po', Nintendo 64. L'annuncio dopo vari giorni non è stato ancora rimosso, quindi le possibilità sono tre: sadismo, dimenticanza... o Ocarina of Time presto su Wii U.

Nell'attesa di Zelda U, d'ora in poi potrete dilettarvi coi piccoli Minish: ne vale la pena, fidatevi

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1987
Sviluppato da Konami pubblicato da Konami

Castlevania II: Simon's Quest (NES)

Il secondo Castlevania per NES non è venerato quanto il primo, e con buone ragioni; si tratta di un'opera contraddittoria, da una parte visionaria, dall'altra, soprattutto per il tipo di difetti, perdutamente circoscritta agli anni '80. Due furono le decisioni vincenti, che avrebbero segnato il futuro della saga e anche quello dei videogiochi: nel primo caso, il design del mondo da esplorare, che da lì in poi sarebbe diventato uno dei simboli di Castlevania. Niente più segmentazioni interne, un'unica mappa da visitare e rivisitare a piacimento.

Un mese sulla Virtual Console - Maggio 2014

Metroid aveva già proposto un'impostazione simile qualche mese prima, ma vista la vicinanza delle uscite non si può certo sostenere che Konami abbia copiato l'idea. L'altra svolta fu la presenza, innovativa per un gioco d'azione, del ciclo giorno-notte; una variabile che non comportava solo cambiamenti visivi. I due appena citati, oltre alla splendida colonna sonora, sono i maggiori pregi di questo videogioco: per il resto, soffre di troppi difetti tipici dei titoli anni '80. Ad esempio una traduzione in inglese indegna (leggere è fondamentale per proseguire, tra l'altro), trappole ed enigmi fastidiosi che implicano l'odiato "trial and error", oltre a una spolverata superficiale di j-rpg, che allora andava tanto di moda, ma che in questo caso rende solamente ripetitiva l'azione del gioco, col personaggio condannato a combattere per migliorare le proprie capacità. Insomma, lo consigliamo solo ai fan di Castlevania, soprattutto se attratti dagli anni '80. Ma suggeriamo a tutti di ascoltarne la colonna sonora.
Voto: 7/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1987
Sviluppato da R&D1 pubblicato da Nintendo

Volleyball (NES)

Questo mese abbiamo un altro serio candidato a "gioco più brutto sulla Virtual Console", ed è proprio Volleyball. Come Nintendo riesca a chiedere cinque Euro per un prodotto simile è un mistero dei tempi moderni, speriamo solo che non ci sia qualcuno disposto a spenderli, altrimenti questa politica delirante rischierebbe di essere seguita anche in futuro (perché di delirio si tratta per giochi di questo tipo).

Un mese sulla Virtual Console - Maggio 2014

Volleyball segue le vecchie regole della pallavolo, quindi tre set da quindici punti l'uno, con annesso cambio-palla: le partite risultano abbastanza lunghe, e sono rese ancor più tediose dalla sostanziale assenza delle schiacciate. Colpire col tempismo giusto un'ottima palla provoca un tiro più forte e teso del solito, ma niente di paragonabile all'accelerazione che c'è nella realtà. Oltre a non avere modalità variegate (multiplayer a parte) e ad essere graficamente primitivo, Volleyball è anche macchinoso negli ingranaggi ludici: le giocatrici si muovono in automatico verso la palla, ed è controllabile solo quella più vicina alla sfera. Proprio quest'ultima non è semplice da identificare, perché spesso fuori dall'area inquadrata: ci si ritrova costantemente all'inseguimento della sua ombra, unico modo per rintracciarne la posizione. Una scelta apparentemente stramba, ma forse l'unica cosa ingegnosa dell'intero progetto. Se ancora state ponderando un eventuale acquisto, sappiate che, piuttosto che "normale/difficile", a decretare la velocità dell'azione è la dicotomia "maschio/femmina".
Voto: 3,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2005
Sviluppato da Namco pubblicato da Bandai Namco

Mr. Driller 2 (GBA)

Mr. Driller è uno degli action-puzzle più famosi del nuovo secolo: mentre lo schermo cala verso il basso bisogna far scendere il protagonista, armato di perforatore, più veloce del soffitto. Il tutto prestando attenzione a non finire l'ossigeno, da recuperare in piccole dosi lungo il tragitto, e soprattutto a non impattare contro la calante sommità dello stage.

Un mese sulla Virtual Console - Maggio 2014

Come spesso accade ai rompicapi, Mr. Driller è più complicato da spiegare (e leggere) che da giocare: perché questo della Namco è un titolo immediato, divertente e portatore sano del famoso "l'ultima partita e poi smetto". Che è anche il suo unico, vero limite: apprese le meccaniche basilari e affrontati gli stage più duri, poco altro resta da fare. Certo, c'è la modalità a punti, potenzialmente infinita e focalizzata al miglioramento dell'high-score; ma le variazioni offerte dal gioco, diversi approcci a parte, non sono molte. Probabilmente sarebbe bastato il multiplayer online (non contemplato dal GBA, quindi nemmeno dalla Virtual Console), o la possibilità di condividere il punteggio con gli altri giocatori: l'unico modo per farlo è il Miiverse, attraverso la pubblicazione delle immagini, ma è tutt'altro che intuitivo, oltre che difficilmente catalogabile. La data di uscita che vedete qui sopra tra l'altro è relativa alla pubblicazione europea, di quattro anni più tarda rispetto a quella giapponese, risalente al 2001: uno dei primi titoli per GBA insomma, e tecnicamente non lo nasconde in alcun modo. Mr. Driller è un bel puzzle game, ma tenete in considerazione questa versione solo se non avete altri modi per approcciarvi alla serie.
Voto: 6/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2002
Sviluppato da Namco pubblicato da Namco

Klonoa: Empires of Dream (GBA)

Nato nell'ultima epoca in cui i platform sono stati davvero protagonisti, quella PlayStation/Nintendo 64, Klonoa approdò per la prima volta su console Nintendo proprio attraverso il Game Boy Advance.

Un mese sulla Virtual Console - Maggio 2014

E l'indefinito animaletto Namco lo fece in grande stile, perché concettualmente Empire of Dreams è davvero interessante: impossibilitati a riproporre su portatile le "2 dimensioni e mezzo" che avevano reso celebre la serie, i designer Namco si inventarono una specie di Mario 64 bidimensionale. Empire of Dreams infatti è uno dei pochi platform 2D esplorativi: l'obbiettivo non è raggiungere la fine di uno stage, ma raccogliere tre stelle al suo interno - più altre gemme come missione secondaria. I livelli sono quaranta, suddivisi in cinque diverse ambientazioni, e seguono tutti questo concept: uniche eccezioni delle piccole parti da affrontare di corsa, stile Sonic d'annata. Anche le mosse del protagonista sono atipiche, e votate all'esplorazione: salti a parte, ci si aggrappa e si svolazza da una piattaforma all'altra, ma soprattutto non c'è modo di attaccare i nemici se non quello di attirarli a sé, trasportarli (eventualmente) e lanciarli via. Insomma, si tratta di una piccola perla, un'interpretazione atipica del genere platform.
Voto: 7/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2004
Sviluppato da Flagship pubblicato da Nintendo

The Legend of Zelda: The Minish Cap (GBA)

The Minish Cap è un episodio importante nella serie di Zelda: è stato l'ultimo a essere sviluppato esternamente (remake esclusi), e soprattutto è stato quello che ha convinto Aonuma ad affidare a Fujibayashi le chiavi della saga. Il giovane designer Capcom, dopo un veloce assaggio di Nintendo con Phantom Hourglass, sarebbe stato dirottato alla direzione di Skyward Sword. Dettagli a parte, cos'ha portato Aonuma - e Nintendo - a scegliere questo ragazzo, tra l'altro formatosi in un'altra azienda, per un incarico così gravoso? Le doti di The Minish Cap in effetti sono molte.

Un mese sulla Virtual Console - Maggio 2014

Innanzitutto, forse più di ogni altro Zelda, questo è essenzialmente "portatile": ogni elemento del gioco è coerentemente sviluppato in quest'ottica. La componente mordi e fuggi (c'è sempre qualcosa da fare), la quantità e la durata dei dungeon, le numerose missioni secondarie. È uno Zelda in miniatura, e non solo perché la caratteristica chiave di questa Hyrule è proprio la dualità micro-macro. Com'è tipico di Fujibayashi, l'overworld è riempito compulsivamente, forse anche troppo: esattamente come in Skyward Sword, più che in lande selvagge sembra di avventurarsi in un vasto dungeon all'aperto. Ma qui, in questo Zelda mignon, anche una scelta simile appare più sensata e appropriata. Gli enigmi sono interessanti - la moltiplicazione dei Link in primis - le musiche di qualità, stile grafico e animazioni praticamente perfette: in questo campo, probabilmente è il miglior Zelda portatile. Non è nemmeno facile come si vocifera in giro, soprattutto l'ultimo dungeon e il boss finale. Se cercate epicità o magniloquenza, dirigetevi altrove: questo è uno Zelda piccolino, nelle idee e nella realizzazione, ma cesellato con cura e passione. A proposito, l'unico Link pettinato come quello del prossimo capitolo su Wii U - con basettoni e coda di cavallo - è proprio questo qui.
Voto: 7,5/10