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A colpi di pennino

Con Kirby and the Rainbow Curse, Nintendo riprende una formula intrigante e originale: lo abbiamo testato in anteprima

PROVATO di Umberto Moioli   —   08/07/2014
Kirby e il Pennello Arcobaleno
Kirby e il Pennello Arcobaleno
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Se uno pensa ai platform Nintendo, gli vengono in mente Mario e soci nelle loro mille, spesso gloriose avventure tra bidimensionale e 3D. Qualcuno, più arguto, potrebbe eventualmente farsi venire in mente Donkey Kong. Molti meno penserebbero al povero Kirby, mascotte relegata ingiustamente alle retrovie ma capace negli anni di comparire in una quantità elevata di avventure dedicate, spesso originali e ben studiate. L'oscuro disegno, uscito nel 2005 per Nintendo DS, è una di queste piccole perle, un titolo che per quasi dieci anni non è riuscito ad avere un seguito ma che ora è pronto a tornare su Wii U con un seguito che sembra molto fedele all'originale. Annunciato ad un'E3 che è stata positiva per la casa di Kyoto, sarebbe facile scordarsi di Kirby and the Rainbow Curse, ma sarebbe un errore: lo abbiamo provato completando tre livelli diversi e siamo rimasti piacevolmente colpiti da quanto sia ancora efficace la formula di gioco.

Una linea dopo l'altra, Kirby and the Rainbow Curse si profila come un platform interessante e riuscito

Sguardo verso il basso

Quelli che si lamentano dell'utilizzo non particolarmente ispirato che Nintendo ha fatto finora del GamePad, dovrebbero guardare a Kirby and the Rainbow Curse come una sorta di faro nella notte.

A colpi di pennino

Il titolo, dalle meccaniche rigorosamente bidimensionali, si gioca interamente con il pennino, disegnando nei livelli le stringhe color arcobaleno che il paffuto eroe rosa percorre per superare gli ostacoli e raggiungere aree altrimenti inaccessibili. Di fatto la televisione viene per una volta accantonata, utile unicamente a chi eventualmente osserva, mentre il giocatore terrà costantemente gli occhi sullo schermo del controller. Basta un tratto di stilo per colmare lo spazio che separa Kirby da una caduta fatale, per arrivare su una piattaforma sopraelevata e per raggiungere le preziosissime stelle, utili ai fini del punteggio e per sbloccare gli attacchi speciali. Controlli semplici, che in aggiunta chiedono quasi unicamente di cliccare sul protagonista per farlo accelerare, ma utilizzati con fantasia a seconda del contesto. In un livello subacqueo, ad esempio, Kirby tendeva verso la superficie - il principio di Archimede, non si scappa - e le nostre linee colorate servivano a proteggerlo dalle insidie e farlo fluttuare nella direzione corretta.

In un altro il nostro aveva assunto le sembianze di un carro armato, lento ma dotato di un cannone con il quale mirare e colpire a morte i numerosissimi nemici che lo attaccavano da tutte le direzioni.

A colpi di pennino

Rispetto a molti altri platform qui la visuale è più stretta e la velocità conseguentemente lenta, ma se Nintendo dovesse dimostrarsi in grado di inventarsi una nuova trovata ad ogni schema, l'esperienza risultante sarebbe davvero appagante. Tra l'altro, nonostante non si tratti di un gioco complesso in senso assoluto, per accaparrarsi tutte le stelle e completare i livelli con un buon punteggio serve una certa coordinazione, così anche gli utenti più smaliziati avranno pane per i loro denti. Dal nostro rapido test non ci è sembrato che questo secondo capitolo si distacchi particolarmente da L'oscuro disegno, il gameplay è quello e non c'è la volontà di riscrivere da zero una formula che già al tempo era stata accolta positivamente. Non che sia un male, anche perché la bontà ludica di Kirby and the Rainbow Curse è accompagnata da un peculiare stile visivo che fa sembrare i livelli fatti d'argilla colorata, una soluzione che ci è molto piaciuta e viene ben digerita dall'hardware di Wii U. Insomma un platform come si deve a cui per il momento manca una data d'uscita, certamente posizionata all'interno del calendario 2015, e che attendiamo con curiosità di provare nuovamente.

CERTEZZE

  • Utilizza molto bene lo schermo del GamePad
  • Tante idee in brevi ma interessanti livelli
  • Stile visivo "argilloso" realizzato con cura

DUBBI

  • Sembra aggiungere poco alla formula de L'oscuro disegno
  • Andrà verificata varietà e durata dell'avventura