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I gladiatori di Crytek

Dopo un controverso esordio su Xbox One, Ryse approda su PC in puro 4k

PROVATO di Antonio Jodice   —   15/08/2014

Per il secondo anno consecutivo uno dei nostri appuntamenti qui alla GamesCom ha a che fare con Ryse: Son of Rome. L'anno scorso era una novità assoluta, legata al lancio di una delle esclusive di punta di Xbox One, quest'anno l'abbiamo visto in versione PC, annunciata da Crytek da pochissimi giorni e in uscita il prossimo autunno anche se ancora non c'è una data. É un momento particolare per Crytek dopo i mille rumor di un fantomatico fallimento imminente condito dalla cessione di Homefront a Deep Silver, ma anche dopo che il gioco si è aggiudicato il Siggraph 2014 premio per la miglior grafica in tempo reale dell'anno. Proprio questo è il suo punto di forza principale e se già l'anno scorso ci era sembrata la miglior cosa mai vista su next-gen, il premio appena assegnato ci conforta delle nostre impressioni di allora, questa nuova versione lo porta nello splendore dei 4k che, avendo un PC adeguato, dà vita a uno spettacolo visivo davvero impressionante. Il gameplay è rimasto lo stesso coi suoi pregi, qualcuno, e coi suoi difetti, qualcuno di troppo, ma ora come a novembre secondo noi può valere la pena farsi un giro.

I gladiatori di Crytek

Nella demo che abbiamo potuto giocare erano disponibili il primo livello con il breve tutorial e il quarto, ambientato in una foresta lungo un fiume e subito sotto un imponente acquedotto romano. Gli asset grafici sono gli stessi della versione Xbox One partendo dai modelli poligonali, passando dalle texture, agli effetti di luce, solo che con questo dettaglio si possono notare elementi di cui col 900p della versione Xbox One non era possibile godere. Stiamo parlando di cinghie di pelle deteriorate, armature scalfite e decori delle lame che risplendono al sole del Cryengine che qui è stato usato per dimostrare con quale facilità è possibile ottenere certi risultati e in così poco tempo: Ryse è il primo gioco 4k realizzato col motore. La parte più complessa della conversione ha avuto a che fare coi controlli, adattati anche alla tastiera e al mouse ai cui pulsanti sono affidati i tre colpi che vanno inferti quando si attivano le "fatality" quando sulla testa dei nemici appare un teschio dopo qualche mazzata a segno (ovviamente si può giocare con qualsiasi pad compatibile). Il problema è sempre quello dell'impossibilità di poter sbagliare questi quick time event che comunque portano a ottenere una parte del bonus di ognuno dei quattro perk che è possibile attivare. Scegliendo, ad esempio, di attivare il perk a forma di cuore, che si seleziona scorrendo con la ruzzola del mouse, a fine QTE si otterrà una maggior rigenerazione di energia, minore se si fallisce la combinazione di tasti. Intatte sono la schivata, con lo shift, e la parata con la barra spaziatrice, mentre il bonus è che gli utenti PC riceveranno tutti i DLC sin qui pubblicati su Xbox One e tutto il comparto multiplayer intatto. Nella versione console c'erano tutta una serie di sequenze in cui impartire gli ordini con Kinect alle truppe o per chiedere supporto ai commilitoni nelle vicinanze: tutti questi comandi ora sono stati semplicemente attribuiti alla pressione di un tasto. Che dire, date un occhio alla nostra Videoanteprima, appena disponibile, e cominciate a pensare quanta voglia avete di spremere un po' la scheda grafica del vostro PC da gioco, certamente molto dipenderà dal prezzo di commercializzazione perché un'idea di cosa si tratti e dei suoi pregi e difetti potete facilmente farvela.

I gladiatori di Crytek

Ryse: Son of Rome sbarca su PC in 4k per chi vuole spremere al massimo le sua schede video

CERTEZZE

  • Spettacolare graficamente
  • Ottime ambientazione
  • Belle animazioni

DUBBI

  • Non ci sono sorprese, il gioco è lo stesso di Xbox One
  • Senza pad soffre un po'