Ci sono i grandi successi commerciali, hit da milioni di copie che ogni tanto riescono a dire qualcosa di nuovo in un panorama che sembra non aver più niente da raccontare. E poi ci sono prodotti che cavalcano quelle idee, magari contribuendo a farle maturare, cercando di dargli una sfumatura sufficientemente diversa da parlare ad un pubblico meno ampio, in cerca di qualcosa di particolare. È il caso di Killing Floor, sparatutto in prima persona cooperativo nato da una mod del 2005 ma che deve molto a Left 4 Dead e al suo successo, che gli ha dato la spinta necessaria a ritagliarsi una sua utenza di appassionati hardcore. A cinque anni dall'uscita, TripWire Interactive è pronta a mostrare al mondo il seguito: un prodotto pensato per non rivoluzionare la formula originale, che lo sviluppatore ritiene già sufficientemente rifinita, ma che piuttosto utilizza come solida base di partenza per aggiungere tutte le novità frutto di questi anni di sviluppo. Non siamo stati in grado di provarlo in prima persona ma lo abbiamo visto girare davanti ai nostri occhi nel corso della GamesCom 2014.
Pur senza rivoluzioni, Killing Floor 2 promette di dare ai fan un seguito solido e rigiocabile
I confini d’Europa
Quattro giocatori, una mappa, centinaia di zombie vomitati contro di noi a ondate.
Questa l'equazione nascosta sotto al cofano del gameplay di Killing Floor 2, che come prima grande differenza rispetto all'originale sposta la lente d'ingrandimento delle ambientazioni dalla Gran Bretagna all'intera Europa. Abbiamo ad esempio visto una mappa a tema parigino, tra le strade distrutte della capitale francese, ma anche un'altra all'interno di un laboratorio di analisi biologiche, il luogo dove sono state create per la prima volta le mostruose creature che dobbiamo affrontare a suon di colpi di pistola e fendenti all'arma bianca. A tal proposito, il design degli avversari è sempre il solito, sembra un po' uscito dall'immaginario di Clive Barker, ma il nuovo sistema di animazioni, che sono aumentate esponenzialmente, li rende molto più godibili alla vista. Discorso che vale specialmente durante la modalità in slow motion, un ritorno che ora appare estremamente più rifinito e godibile.
In generale tutta la componente visiva è stata rilavorata: non c'è alcuna ambizione di riscrivere gli standard grafici del ventunesimo secolo ma alcune scelte precise, come quella di creare decine e decine di nuove sequenze splatter per celebrare la dipartita di un nemico, riescono a dare l'impressione che Killing Floor 2 di passi in avanti ne abbia fatti parecchi. I livelli di difficoltà andranno come sempre a definire una sfida che va dal mediamente impegnativo al complesso, a cui si somma la volontà ulteriore da parte degli sviluppatori di non variare unicamente i punti vita e la potenza d'attacco delle mostruose creature avversarie, ma di dargli al crescere della complessità anche nuovi attacchi e poteri. La resa delle armi da fuoco è ancora una volta davvero valida, ricreata a partire da sessioni di motion capture e dotate di modelli convincenti, ma questa non è una novità.
Piuttosto Tripwire Interactive ha pensato a come rifare i combattimenti corpo a corpo, che non li soddisfacevano fino in fondo: ora anziché avere semplicemente un attacco leggero e un altro caricato, il fendente segue una linea definita a seconda della direzione nella quale ci si sta muovendo. Un modifica da provare in prima persona prima di lanciarsi in giudizi, ma comunque un punto di partenza per sistemare uno dei problemi di Killing Floor.
Sembrano siano stati fatti passi in avanti anche per quanto concerne l'interazione ambientale, che non prevede la distruzione dell'ambiente alla Battlefield, però coinvolge tutte le fonti di illuminazione dinamica e molti oggetti anche di grandi dimensioni, pronti a spostarsi in una nuvola di fumo all'esplosione di una bombola del gas. Fuori dalle mappe e mentre si riprende fiato, saremo chiamati a sperimentare una nuova progressione: ogni cinque livelli si sbloccheranno due perk tra i quali scegliere, a seconda di quale si ritiene più utile per il proprio stile di gioco. Quando potremo mettere le mani su Killing Floor 2 e verificare la bontà di queste novità? L'intenzione del team è di passare attraverso la formula ad Accesso Anticipato con una prima porzione di contenuti, probabilmente attorno ad un terzo di quelli presenti nella versione finale, così poi da aggiustare gli altri a seconda dei feedback dei loro fan. Opportunità che probabilmente avremo tra il prossimo autunno e la fine dell'anno, quando torneremo anche a parlarne in maniera più approfondita.
CERTEZZE
- Tanti piccoli miglioramenti in diversi campi
- Combattimento corpo a corpo rivisto
- Nuova progressione del personaggio
DUBBI
- Aspettiamo di capire se ci saranno inedite modalità di gioco
- Stilisticamente non è molto distintivo