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La grande battaglia

1C Company prova a riscattarsi dopo il passo falso di Cliffs of Dover

PROVATO di Andrea Centini   —   25/08/2014

Se c'è un termine che, in ambito PC gaming, nell'ultimo biennio è stato letteralmente snaturato nel suo più intimo e profondo significato, esso è senza dubbio "Simulator". Tra capre, chirurghi, sassi, schermate blu e chi più ne ha più ne metta, l'utente meno attento - o magari semplicemente inesperto - a causa dei contorti ingranaggi di internet sta associando sempre più la suddetta definizione al mero "divertissement" videoludico.

La grande battaglia

Insomma, per quanto Surgeon Simulator possa essere piacevolissimo e divertente, il nome dell'opera Bossa Studios rischia di danneggiare l'immagine di un intero movimento, oltre che quella di un ipotetico, serio e rigoroso simulatore di chirurgia. Nonostante tutto, fortunatamente, il PC resta terreno ampiamente fertile per le simulazioni propriamente dette, e gli appassionati di lavori, mansioni e discipline possono sempre contare su un ampio ventaglio di prodotti realizzati con una certa attinenza alla realtà. Per quel che concerne il volo, la serie IL-2 Sturmovik del publisher russo 1C Company non ha assolutamente bisogno di presentazioni, trattandosi di una delle saghe più rigorose e fedeli dedicate ad aerei e battaglie della Seconda Guerra Mondiale, al di là dell'episodio Wings of Prey (IL 2 Sturmovik: Birds of Prey su console) che ha virato maggiormente sull'accessibilità. Dopo il passo falso di Cliffs of Dover, talmente colmo di bug da risultare praticamente ingiocabile per l'utenza più esigente, gli sviluppatori di 1C Game Studios si sono rimboccati le maniche e, partendo dalle basi e dall'engine dell'ottimo Rise of Flight, collaborando con i ragazzi di 777 Studios, sono pronti a riscattarsi grazie al capitolo Battle of Stalingrad, ambientato nel biennio 1942-1943 in quella che viene considerata - da alcuni - come la più importante battaglia della Seconda Guerra Mondiale. Dopo un primo contatto diretto avvenuto al Prague and Play 2014, svoltosi di recente nella capitale della Repubblica Ceca, lo abbiamo testato a fondo grazie al codice Premium (in Early Accees) gentilmente inviatoci da 1C Company, e queste sono le nostre impressioni.

In IL-2 Sturmovik: Battle of Stalingrad c'è tutto ciò che un esperto di simulazione possa desiderare

Morte dal cielo

Il primo aspetto che colpisce in positivo di IL-2 Sturmovik: Battle of Stalingrad è senza dubbio la pulizia e l'accessibilità dei menù di gioco, decisamente più chiari e comprensibili - ma non per questo meno profondi - dello sfortunato predecessore, ambientato sui cieli che accarezzano le Bianche Scogliere di Dover.

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Sebbene lo sviluppo si attesti, nel momento in cui scriviamo, al 63% del totale, ed il lancio del titolo sia previsto per il prossimo mese di settembre, di carne al fuoco non ve n'è moltissima per quel che concerne la varietà delle missioni; tuttavia è più che sufficiente per saggiare le dinamiche del modello di volo, il motore fisico ed altri aspetti particolarmente apprezzati dagli appassionati più esigenti (ed intransigenti). Manca ancora del tutto la campagna - che ripercorrerà gli storici e tragici eventi a cavallo del biennio sopracitato - ed è disponibile una sola missione completa, oltre al cosiddetto Quick Play che permette di creare scenari personalizzabili per tipologia ed obiettivi; dal semplice volo libero all'attacco al suolo contro vari target (camion, tank, treni, eccetera), potendo altresì impostare il numero di aerei alleati e nemici, l'altitudine da cui partire, il livello di difficoltà e molto altro ancora. E' indubbio che in un prodotto del genere gli elementi cardine siano rappresentati dal modello di volo, dalla fedeltà e dalla completezza dei comandi, e da questo punto di vista è possibile tranquillizzare gli appassionati: c'è tutto ciò che un esperto di simulazione possa desiderare. Basti pensare che la strumentazione e gli indicatori all'interno dell'abitacolo sono tutti perfettamente funzionanti e, sebbene al momento essi non siano cliccabili col mouse - come in Cliffs of Dover e in altri prodotti congeneri - ma solo gestibili attraverso la tastiera o con costosissimi accessori, per il funzionamento dei velivoli si può fare tranquillamente affidamento ai manuali d'uso originali degli aerei. Se invece non volete avere a che fare con la miscela del motore, col riscaldamento, con sequenze di avvio manuali e, più in generale, con le reali procedure di controllo e decollo, potete scegliere la più accessibile modalità Normale al posto di quella definita Esperto, oppure dedicarvi alla Custom attivando e disattivando le voci che più vi aggradano, per una curva d'apprendimento personalizzata. Non fatevi comunque ingannare dal termine "Normale", poiché sebbene si tratti di una doverosa (dal punto di vista commerciale) impostazione semplificata, il comportamento dei velivoli risulta sempre estremamente realistico, ed il modello fisico non concede nulla ad eventuali derive arcade.

Il decollo dalla pista, o meglio, dal campo di volo sepolto dalla neve, visto il contesto, può trasformarsi in un vero e proprio dramma se non si dosa la manetta con attenzione, o se non si gestisce il timone di coda con la necessaria delicatezza per controbilanciare gli scossoni dell'aereo, provocati dal vento che tenta di spingerci fuori pista. Librarsi in volo è dunque già di per sé una bellissima soddisfazione, così come lo è recuperare da viti, stalli e perdite di controllo, sempre dietro l'angolo a causa di manovre troppo repentine o irrispettose delle caratteristiche del mezzo in uso.

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A tal proposito, sui forum ufficiali del titolo gli utenti esperti di specifici modelli non sono sempre soddisfatti da alcuni comportamenti (magari relativi alla picchiata o alla resistenza), tuttavia gli sviluppatori sembrano ascoltare i feedback della community e sono alacremente al lavoro per ottimizzare il tutto. Le gratificazioni migliori, naturalmente, si ottengono abbattendo i velivoli nemici, laddove il dogfight puro deve necessariamente essere gestito in base alle tattiche ed alle strategie dell'epoca, con rapide raffiche di mitragliatrice indirizzate sulle parti sensibili come ali e fusoliera, possibilmente dopo essersi posizionati in coda. Il sistema dei danni è sviluppato in maniera esemplare, e le parti colpite comportano guasti e problematiche che vanno dalla semplice perdita di potenza e stabilità a drammatiche esplosioni in volo o perdite di pezzi, senza contare l'eventualità che il pilota possa essere ferito o ucciso, subendo altresì le nefaste conseguenze dell'accelerazione gravitazionale G. Sebbene la rinnovata e realistica intelligenza artificiale garantisca un ottimo livello di sfida, il gioco online è indubbiamente foriero delle maggiori soddisfazioni, anche prendendo il controllo del mitragliere sui velivoli che lo permettono, come l'IL-2 Sturmovik russo o lo Junkers Ju 87 (Stuka) tedesco; inoltre risulta particolarmente avvincente bombardare gli obiettivi a terra col Pe-2 (series 87), un aereo pesante piuttosto difficile da governare e, soprattutto, da far decollare correttamente. Il setup dei velivoli, in base al modello, permette di equipaggiare varie tipologie di armi alla stregua di mitragliatrici con calibro differente, bombe di peso crescente, razzi ed altri elementi, che si riflettono sensibilmente sulla resistenza e sulla governabilità. Per godere appieno del titolo 1C Game Studios è dunque non solo necessario munirsi di joystick e manetta, magari associandoli ai pedali di un volante per manovrare il timone di coda e di un TrackIR per guardarsi attorno, ma anche di tanta pazienza per apprendere i comandi essenziali e godersi il semplice volo libero. Resta da valutare la profondità della campagna, la fruibilità dell'editor delle missioni e la completezza delle modalità online, per ora limitate a scontri su (pochi) server in modalità duello e battaglia in due enormi mappe; ciò nonostante, allo stato attuale dei lavori, il titolo russo sembra sopperire alle mancanze di Cliffs of Dover, che, fra le altre cose, non è nemmeno ufficialmente supportato da Windows 8 (è necessario installare una mod).

Distese innevate

Dal punto di vista tecnico, uno degli elementi più interessanti di IL-2 Sturmovik: Battle of Stalingrad è rappresentato dall'estensione della mappa; un'area vastissima di decine e decine di migliaia di chilometri quadrati che, sebbene appaia un poco spoglia e limitata per quel che concerne i dettagli dell'urbanistica e della vegetazione, è tuttavia in grado di regalare grandissime soddisfazioni in termini di realismo ed immedesimazione, il cui impatto avrà particolare rilevanza nella modalità campagna. Protagonisti assoluti del titolo russo sono naturalmente gli spettacolari modelli poligonali degli aerei, in verità non moltissimi ed anche piuttosto costosi se acquistati singolarmente dallo store del gioco (la versione Standard ne include 8, la Premium 10).

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Ammirarli con le visuali esterne, al massimo del dettaglio, è una vera gioia per gli occhi, così come lo è la resa estremamente realistica e fedele di cockpit ed abitacoli, sebbene non manchino alcune criticità. Infatti, nonostante si evidenzi una generale modellazione poligonale pulita e curata, fra le altre cose suffragata da ottimi shader e texture, diversi utenti si sono lamentati per le proporzioni e le dimensioni di alcuni dettagli (come il blindovetro) del Focke-Wulf 190 A-3 tedesco, un errore considerato "inspiegabile ed imperdonabile" dai più appassionati, vista la documentazione diffusa sul modello. Verificheremo se questo ed altri problemi verranno risolti per la versione 1.0 del gioco, tenendo presente che si tratta di dettagli quasi maniacali ma molto importanti per i fruitori di questa tipologia di prodotti. Buonissimi gli effetti particellari di fumi ed esplosioni, inoltre si segnalano diverse chicche che indicano grande cura ed attenzione per i dettagli (almeno per alcuni): le eliche in legno di alcuni modelli, ad esempio, quando danneggiate si spezzano, a differenza di quelle in alluminio che si piegano. Ben progettate anche le animazioni di piloti e artiglieri, a bordo o mentre approcciano un lancio col paracadute, sebbene perdano un poco di credibilità subito dopo aver abbandonato il velivolo e giunti a terra. Incisivi e fedeli gli effetti sonori, in particolare le raffiche di mitragliatrice (variabili in base al calibro) ed il rombo dei motori, mentre al momento è del tutto assente una colonna sonora. Eccezionale il netcode che, al netto di diverse partite giocate sui server ufficiali attualmente disponibili, suddivisi anche per difficoltà nel modello di volo (quello Esperto è il più popolato), non presentano alcun fenomeno di lag, regalando intense e godibili sessioni di dogfight. Tale aspetto andrà comunque valutato con i server maggiormente popolati, così come andrà analizzata, con un codice più maturo, la perdita di fluidità che abbiamo evidenziato - a dettagli Ultra - ruotando la testa nell'abitacolo, anche disponendo di un ottimo sistema da gioco.

CERTEZZE

  • Modello di volo estremamente simulativo
  • Sistema dei danni curato e realistico
  • Ottimi modelli poligonali degli aerei
  • Intelligenza artificiale combattiva e coerente

DUBBI

  • Mappa enorme ma un poco povera in dettaglio
  • Alcuni elementi da rettificare
  • Singoli aerei troppo costosi
  • Qualche calo di fluidità nell'abitacolo